Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

26.04.92 Ore 04.00

 

 

Lettera aperta di Gesù ai Suoi sacerdoti e consacrati.

 

 

Un giorno dissi ai Miei discepoli: andate in tutte le parti della terra e portate la Mia Parola a tutte le creature. Questo era il Mio Comando. L’uomo doveva uscire dalle tenebre dell’ignoranza e del paganesimo per conoscere la Verità: non doveva più adorare dei bugiardi, ma l’Unico Vero Dio.

Io, Gesù, diedi questo Ordine ai Miei discepoli e contemporaneamente potenziai le loro energie in modo che fossero in grado di eseguirLo. Io Stesso li guidai per le vie del mondo, infondendo coraggio nel loro cuore, dando vigore alle loro parole, rendendole efficaci e capaci di penetrare, come frecce infuocate, nel cuore degli uomini per trasformare quei cuori pietrificati dal peccato in cuori di carne, addolciti ed illuminati dalla Mia Parola. Ricordate, figli cari, che la Mia Parola ha una presa enorme sul cuore e sulle menti umane. Io, Gesù, sono come un artista che riesce a modificare, a suo piacimento, ogni materia per trasformarla in opera d’arte. L’uomo è il Mio Capolavoro, creato a Mia Immagine e Somiglianza. Egli non aveva originalmente bisogno di quest’opera di cesello, perché era già armonioso in ogni sua parte. L’uomo non è un oggetto inerte, ma un essere vivo e libero. Libero significa che può fare una scelta, che non è costretto a percorrere una sola strada, ma può scegliere tra due possibilità: il Bene – cioè Me, Bene Assoluto, Felicità Eterna, Gioia Infinita, Ricchezza Insondabile – e il male.

Attraverso una serie di scelte, giuste o sbagliate, l’uomo giunge a percorrere il cammino che lo conduce al fine per il quale l’ho creato, cioè la Felicità, il godimento della Mia Presenza per sempre oppure se ne allontana, sempre più, fino a perdersi nelle tenebre dense e scure del nulla, ossia della mancanza eterna della Mia Presenza. Io, figli, sono il vostro Tutto: chi perde Me, meglio sarebbe stato per lui se non avesse messo mai piede sulla terra.

I Miei discepoli, quindi, obbedienti, con zelo si sparsero per le strade della terra per portare il Vangelo alle genti; quel Mio primo manipolo di uomini doveva cambiare il volto della terra.

La Mia Parola è Luce, è lievito che trasforma la pasta e la rende gradevole; tutto trasforma, tutto modifica. Il risultato è evidente: l’uomo plasmato dalla Mia Parola è un essere nuovo che va liberandosi mano a mano delle scorie del peccato; esce dal mondo di tenebre, nel quale era caduto con la colpa di Adamo e Eva, per dirigersi verso la Luce. Il suo cammino diventa più facile a mano a mano che si inoltra per questa strada luminosa. Prima, essa era illuminata da un solo piccolo Raggio di Luce; poi, gradualmente, la Luce aumenta, il percorso è più facile, sempre più facile, perché schiarito e guidato da Me, Luce Perenne che diventa sempre più intensa, quanto più la creatura Mi si avvicina.

L’uomo, che segue la Mia Via, alla fine del suo cammino trova Me Che l’attendo con le Braccia aperte, come un padre che aspetta il figlio per abbracciarlo, baciarlo, coprirlo di doni.

Tutte le strade degli uomini, di ciascun uomo, convergono in Me; come in una raggiera tutti i raggi convergono verso un unico centro, così avviene per le vie delle Mie creature.

Ho predisposto ogni cosa con massima precisione, spinto da Amore Infinito verso gli esseri da Me creati a questo scopo, cioè quello di raggiungerMi per perdersi in Me, fare un tutt’uno con Me, insediarsi in Me. Questo è il fine ultimo che ogni creatura doveva raggiungere; neppure un raggio di questa grande raggiera, che è l’Umanità, doveva deviare dal suo percorso, perché Io, come una calamita, lo attiro a Me con forza possente. L’uomo, tuttavia, aveva un’altra possibilità, quella cioè di scegliere la via contraria: farsi attirare dal Mio nemico e perdere la strada che conduce al Padre per precipitare, infine, nell’abisso di fuoco e disperazione. Io, Gesù, affinché tutti potessero giungere a Me provvidi con massimo zelo; affinché nessuno rimanesse lontano da Me incaricai alcuni uomini a Me consacrati di agire in questo senso. Se tutti costoro avessero lavorato bene, tutta l’Umanità si sarebbe salvata, non uno dei Miei figli si sarebbe perso! Invece, adesso che si avvicina la conclusione della storia umana, l’anno zero dell’Umanità, facciamo un bilancio: triste bilancio, figli! Triste bilancio! Quante creature perse vedo, quante. Tutti figli amatissimi, creati da Me con Amore, redenti dal Mio Sangue Preziosissimo! Costoro hanno preferito le tenebre alla Luce.

Disorientati e storditi, non hanno trovato nessuno che li guidasse, che portasse la Mia Parola Feconda, che li inducesse ad imboccare la strada giusta. Perché questo? Dove sono i Miei pastori? Non li vedo per le strade del mondo, col cuore traboccante d’amore per i propri fratelli. Sì, ne vedo qualcuno; ma come sono pochi! Gli altri che fanno? Avvolti in morbide vesti, fanno una vita tranquilla senza preoccuparsi del Mio gregge sbandato; sono tutti immersi nelle cose del mondo e

trascurano quello che era il compito da Me affidato a loro! Disgraziati! Disgraziati! Disgraziati!

Quanto male avete fatto a Me! Mi avete promesso tante cose, ma non avete mantenuto la vostra parola! Vi siete persi nelle gioie del mondo, abbandonando la Vigna che vi avevo ordinato di curare per Me! Solo verso di Me doveva dirigersi il vostro sguardo, non sulle cose vane del mondo! Mi avete allontanato i Miei figli, li avete mandati nelle mani del maligno, per la vostra inerzia, per il vostro comportamento scandaloso! Altro che curare la Mia Vigna! Altro che badare ai Miei figli!

Avete pensato solo al vostro interesse, a nutrire bene il vostro corpo, a coprirvi di agi, a procacciarvi ricchezze più o meno lecite. La Mia Vigna, la Mia amata Vigna, è stata abbandonata, assalita dalle forze del male, distrutta in gran parte. Se qualcosa di buono c’è rimasto, non è certo per merito vostro, scioperati, negligenti, inetti! IO ho provveduto ad arginare tanto scempio.

Ho ordinato Miei sacerdoti alcune Mie creature, tutte pure e fedeli, plasmate dalla Mia Parola, che, senza abiti talari, senza prosopopea e presunzione, si sono sostituiti agli altri degenerati. Umilmente, ma decisi, hanno percorso le vie del mondo, ricchi solo della Mia Forza d’Amore. Hanno portato la Mia Parola ai fratelli; li hanno condotti per mano verso di Me. Hanno accarezzato il loro cuore, servendosi della Mia Parola efficace. Grazie a costoro e a ben pochi di voi, Miei consacrati, una parte della Vigna si è salvata. Con questi pochi Io ricostruirò ogni cosa, tutto farò nuovo! Cieli nuovi e terra nuova sto per fare!

Ma per voi, che avete tradito il vostro compito, per voi, che vi siete dilettati delle cose del mondo, portando lo sfacelo ovunque, nulla ci sarà! Disgraziati! Come Giuda Mi avete tradito, facendo allontanare da Me i Miei figli amatissimi, che in grandissimo numero il maligno Mi ha ghermito. Anatema su di voi, maledetti!

Io, Gesù, che vi volevo dare tutto, che vi aspettavo in fondo alla strada della vita per abbracciarvi con Immenso Amore, ora, che la scena umana sta per concludersi, vi dico: maledetti siate! Avete rifiutato la Luce, avete fatto traviare gran parte dell’Umanità con la vostra condotta scandalosa:

siate tre volte maledetti. Fuori dal Mio Regno di Gioia, di Felicità! Fuori dal Mio Cospetto: Mi fate disgusto! Il vostro lezzo è arrivato dovunque; ora, per voi è finita!

Il sipario sta per scendere e voi, ad uno ad uno, sarete distrutti: pagherete care le vostre colpe.

Berrete goccia a goccia la coppa colma di veleno che ho preparato per voi. Tutto vi volevo dare: tutto vi tolgo. Allontanatevi da Me, voi, che non avete commesso altro che iniquità!

Ecco che i Miei piccoli, i Miei fedeli, i Miei umili sacerdoti, si avvicinano a Me e Mi guardano col loro sguardo sincero e trasparente; per loro non sono più il Giudice Severo e Implacabile, ma il Dio Misericordioso, pieno d’Amore e Dolcezza verso le Sue creature. Il Mio Sguardo amoroso fascia questi piccoli gioielli, li accarezza ad uno ad uno. Li stringo tra le Mie Braccia e li porto tutti con Me verso un mondo nuovo, rinnovato in ogni sua parte dal Mio Amore.

Un mondo di Giustizia e Pace, di Amore, tanto Amore, di Armonia, meravigliosa Armonia. Sì, questi godranno finalmente la Pace, gusteranno la Gioia di essere figli di un Dio che li ama teneramente, che li ha amati da sempre, che ha preparato per loro un regalo prezioso: un mondo di Pace e Giustizia dove Io, Gesù, regnerò per sempre. Venite, Miei piccoli, Miei amici, Miei veri consacrati. È sorta per voi la Luce. Le tenebre sono state fugate, per sempre.

Solo Gioia ci sarà per voi, una indicibile Gioia, solo Amore, il grande Amore di un Dio che si dona Tutto a voi!

 

                                                                                                Gesù