Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

03.05.92 ore 13:00

 

 

Abbiate sempre più fede in Me; gusterete quanto è Buono il vostro Dio!

 

 

Figli prediletti, dolci consolazioni del Mio Cuore, voi, pur amandoMi, non potete neppure lontanamente capire quanto Amore c’è nel vostro Creatore per voi. Ciascuno ha in sé una immagine tutta sua del suo Dio. Alcuni se Lo figurano come un Giudice grande e maestoso che vive staccato dalla realtà umana, sperduto nel Regno dei Cieli, che verrà, un giorno, per giudicare tutta la terra!

Quindi hanno un’immagine troppo distorta del loro Dio, perché Lo sentono così lontano e avulso dalla realtà, che a stento riescono ad afferrarne il concetto. Altri se Lo figurano come un Essere disponibilissimo, pronto a giustificare tutte le loro malefatte, ad accettare i loro compromessi, a sottometterSi compiacente a tutte le debolezze umane. Costoro dicono fra sé: “Tanto Egli ci ha creato, sa che noi non sappiamo resistere alle tentazioni dei sensi o del denaro. Ci accetta così come siamo: poveri, meschini, deboli, incapaci di resistere a certe tentazioni”; dicono a se stessi: “Noi siamo fango, solo debolezza è in noi, cosa può pretendere il nostro Dio da noi?”

Costoro si accostano a Me, consci di essere ben accetti; pensano che Io scenda a compromessi col male come fanno loro, che chiuda, come si suol dire, un occhio davanti al loro comportamento iniquo, che accetti con benignità il fatto che essi siano immersi nel fango; anzi, pensano che Io li prenda con tutte le Mie Forze e li trascini in alto, senza che da parte loro ci sia un minimo sforzo!

Illusi, sciocchi, incoscienti, coloro che si cullano in queste illusioni sataniche! Ricordate che è sempre il serpente maledetto che instilla nel cuore questo veleno: sa, con certezza, che gli uomini lo bevono tutto d’un sorso e poi agiscono di conseguenza. Sono superficiali nelle loro azioni, imprudenti, accondiscendenti con se stessi, mentre magari sono rigorosissimi, esigentissimi coi loro fratelli. Si dicono: “Ma che fa se imbroglio un poco le carte, tanto così fanno tutti; basta poi dire una preghierina e Gesù cancella tutti i peccati con un colpo di spugna. Così, subito subito, sono pronto per il Paradiso”. No, Miei cari, assolutamente no!

Il Paradiso si acquista con le rinunce, con il sacrificio, con la morte. Si deve rinunciare al proprio egoismo, sacrificare tutte le proprie passioni: tutte, intendo tutte! Bisogna morire a se stessi e rinascere uomini nuovi, creature nuove, rinnovate e purificate dalla Mia Grazia!

Per giungere a questo traguardo ci vuole un lungo e travagliato cammino, cosparso di spine e rinunce, di negazioni a se stessi e agli altri di tutto ciò che può inficiare il percorso che conduce alla salvezza. Chi non è stato capace di negarsi ciò che Io non voglio sia fatto, chi è sceso a compromessi col male, anche se, a suo parere, in maniera molto blanda, ora si trova tra i persi. Figli, ricordate: o siete con Me o contro di Me! Chi è con Me non lascia minimo spazio al male, perché sa che tutto comincia dal non resistere alla prima tentazione. Se dici sì una volta, non avrai più la forza di uscire dal mare di fango nel quale affondi ogni attimo di più.

Coloro che hanno camminato bene ora si trovano davanti un cammino facile, una strada piana; ma all’inizio, questa stessa fu irta di rovi e i loro piedi spesso dovettero sanguinare e le guance coprirsi di lacrime, per la fatica di rinunciare a qualcosa che li attirava molto.

Il sacrificio, all’inizio, sembra insostenibile, sembra impossibile affrontarlo tanto è grande, perché la passione brucia nel cuore, il peccato ti attira come una calamita. È come una coppa di sapore dolcissimo, con un liquido profumato e attraente: i primi sorsi ti inebriano e ti senti portato a vuotarla completamente; ma, dopo, mano a mano che procedi, senti che quel veleno fa effetto su di te, ciò nonostante, non te ne distacchi, perché, ormai ubriaco, non riesci più a discernere la via giusta, lusingato continuamente dal maligno che ti esorta, senza darsi posa, a finire di bere la bevanda venefica. Coloro che hanno seguito questa strada ora se ne vanno come ebbri per il mondo; sono sulle strade, nelle case, negli stadi, dovunque: per loro Dio è morto! Infatti è così: Dio è morto nel loro cuore, perché Lo hanno scacciato con la loro condiscendenza al peccato; si sono creati mille idoli sostitutivi: la ricchezza, la lussuria, la gloria umana, il prestigio. Tutti falsi idoli, messi davanti agli occhi da satana, come schermi, perché le creature non vedessero la Luce del loro Dio, ma avessero davanti le falsità sostitutive. Sappiate che gli uomini - che hanno nel cuore l’Impronta Divina da Me voluta - cercano, cercano sempre di raggiungere la meta, cioè la felicità che è connessa alla Verità, ma satana li aspetta sul loro cammino e, ancora, suggerisce, come fece con Eva, le parole suadenti che li distraggono dal Vero: “È la gloria che conta, la ricchezza, la bellezza, diversamente non sei nessuno; cos’è la vita, senza questi piaceri? Godili, non preoccuparti; Dio non esiste, è solo una creazione della fantasia umana!”

Molti uomini sono caduti in pieno in questo maledetto inganno; deviando dalla strada che portava a Me, hanno scelto la gloria umana, il prestigio davanti agli uomini, la ricchezza, gli agi, il culto esagerato del proprio corpo. Tutti idoli che hanno avuto un solo fine: tentare di soddisfare l’ansia di Dio; ma in quale modo ci sono riusciti? Può mai riempire la vita di una creatura, fatta da Dio per Dio, un idolo insulso e vuoto? Quando l’uomo si accorge del suo errore, ormai è troppo tardi!

Ha costruito un castello di cartapesta, pensando di poterci vivere comodamente, ma qual è il risultato? Tutto è crollato, improvvisamente, inesorabilmente! Ricordate cosa vi dissi: dovete costruire la vostra casa sulla roccia; viene la tempesta ma la casa non crolla perché è ben solida.

Sapete cosa è la roccia? È il vostro Dio: IO sono la Roccia! La vostra casa è la vita che voi dovevate costruire, appoggiandovi a Me, affidandovi a Me, immergendovi in Me: ecco, ecco, figli, la salvezza!

Ebbene, sappi, Mia piccola, Mia gioia, che ai Miei Occhi il mondo attuale appare come un mare di cartapesta! La tempesta, imminente, si porterà via tutto: nulla resterà in piedi; solo quelle piccole casucce, umili umili, costruite sulla roccia! Solo quelle resteranno in piedi; poi, più nulla, più nulla, amore Mio, resterà!

La Mia Parola è Eterna! Chi L’ha ascoltata, chi se Ne è imbevuto, chi si è lasciato coinvolgere ora è al sicuro. Io, Gesù, gli sorrido compiaciuto, accarezzo con la Mia Mano amorosa la sua fronte, gli sussurro Parole d’Amore all’orecchio, lo riempio di Gioia interiore e di benessere fisico!

Tutto gli dò e con quale Gioia Mi avvicino al Mio servo fedele! Anzi, gli dico: Io Stesso ti farò sedere alla Mia Mensa generosa e ti servirò; sì, IO, il tuo Dio, ti servirò cibi deliziosi. Ti guarderò negli occhi, sorridendo; ti dirò Parole piene di Dolcezza, di Amore! Ti coprirò di Baci! Sappi che Gesù è un Mare di Dolcezza e dà a ciascuno ciò che più lo può fare felice.

Conosco a fondo, Io, il vostro cuore: neppure una piega del vostro io Mi sfugge! Tutto ciò che produce in voi felicità Io ve lo porgo e, poi, avrete il Dono più grande e ineffabile: Io, Gesù, sarò tutto vostro, per sempre! Non più attese, non più ansia di vederMi o abbracciarMi! Come una Mamma Dolcissima e disponibile, sarò con voi ogni attimo di questa Meravigliosa Eternità d’Amore! Sappiate che non sono un Padre distaccato, avaro di espansività: tutt’altro! Chi così Mi ha figurato ha capito niente! Sono un Dio che ricolma di Tenerezze le Sue creature, Che le accarezza, le bacia e le abbraccia amorosissimamente. Alcuni dei Miei figli l’hanno ben compreso!

A questi privilegiati, a questi amori Miei, dico: siate felici! Sempre felici sarete; accanto al vostro Gesù non vi mancherà nulla di ciò che desiderate! Sappiate, cari, che le cose umane finiscono con una grande delusione, perché sono labili e inconsistenti, ma ciò che viene da Dio è duraturo, Eterno, meravigliosamente Ineffabile. In Me tutto è Splendido, tutto è Felicità, tutto è Amore Infinito!

Godete, Miei grandi amori, godete la dolcezza di essere Figli di Dio, di un Dio Grande, Generoso, Infinito, Che vi stringe a Sé in un Amplesso d’Amore che dura un’eternità.

 

                                                                                                Gesù