Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
06.07.92
Chi pratica la carità vedrà presto il Mio Volto.
Figli amati, amici fedeli del Mio Cuore,
oggi ancora Gesù, Io, il vostro Maestro Divino, vi parla di carità. Sì, amati,
quanto è grande il significato di questa parola e quanto oggi, più che mai, è
ignorata dal mondo! Carità: parola dimenticata! Questo oblio dell’uomo provoca,
ha provocato, provocherà danni irreparabili, perché l’amore è tutto. Voi siete
stati creati per Amore. Io ho tessuto le vostre cellule ad una ad una con
Immenso Amore. Vi ho destinati ad una vita eterna in cui la componente
principale è ancora l’Amore, quello grande, eterno, che Io dono a coloro che
hanno saputo attraversare il deserto del mondo, mantenendosi sostanzialmente
puri davanti a Me. Sì, figli, la vita che vivete è come un deserto che dovete
attraversare, pieno di aridità, insidie, imprevisti; ma, se sapete tenere lo
sguardo ben fisso negli Occhi del vostro Signore, i passi saranno più sicuri.
Egli, sì proprio Egli, Dio, vi toglierà tanti ostacoli per non farvi più
inciampare, vi sorriderà per confortarvi, vi accarezzerà per darvi forza, vi
rialzerà, quando cadete, vi stringerà al Suo Cuore per farvi capire quanto vi
ama. Intanto il cammino vi porterà a Lui, a Me che sono il Tutto. Dopo la breve
vicenda terrena, figli amati, c’è l’eternità, grande parola, sulla quale voi
non riuscite ad appoggiare neppure il pensiero. Piccoli, come potete capire
l’Infinito voi che vivete nel finito?
Voi date un’enorme importanza alla vita
di oggi, alle cose insignificanti e vane del vivere quotidiano. Pensate di
avere tanto, quando potete scegliere tra vari cibi, tra abiti diversi, tra
varie cose confortevoli; ma ciò è nulla, Miei amati, è proprio nulla a
confronto col vero Bene, quello che IO darò ai Miei amati. Tutto ciò che avete
è solo apparenza; la sostanza l’avranno solo coloro che hanno saputo anelare al
vero Bene. Prima lo desideri, ti sforzi di adeguarti al Volere del tuo Signore
che te lo indica, poi intuisci che lì, proprio lì c’è la felicità. Lasci tutto,
ti stacchi dalle vanità, perché più ti accosti alla perfezione, più comprendi
l’inadeguatezza delle cose del mondo.
Questo processo in ascesa porta a
spogliarsi delle cose inutili per accedere con la mente e col cuore, prima,
alle verità eterne.
Sì, amati, pensateci bene: prima si
arriva con la mente e con il cuore. Il corpo continua a vivere immerso nella
realtà materiale, ma lo spirito, che ha intrapreso il cammino di ascesi, è già
nell’eternità. Il corpo finisce con avere sempre minori esigenze, si adegua
sempre più a divenire quasi un oggetto immateriale, evanescente, leggero: ecco
che il momento è vicino, quello in cui il Paradiso è entrato nella realtà
terrena. Badate che il processo non si conclude mai sulla terra, ma bisogna che
si inoltri in un’altra dimensione affinché il cerchio si chiuda.
Voi, in particolare, i Miei gigli amati,
quelli che già vivono nel Mio Cuore, avete già percorso una grande parte del
cerchio che si chiuderà tra non molto per voi in grande esultanza, in Felicità
perenne, perché intorno al vostro Re sarete, chiusi nella Sua Stessa sublime
Realtà.
Il cerchio si conclude anche per gli
altri che però rimarranno fuori, lontani per sempre dal Sole luminoso e
Vivificante del Mio Amore. Sono tutti coloro che si condanneranno da soli con
una vita irresponsabile, incosciente; immersi nel fango delle loro brutture,
rimarranno lì, immobili, nel nulla che hanno scelto volontariamente, rifiutando
qualunque aiuto. Voi non vi curate di costoro; è compito questo solo del
Supremo Giudice che sono Io. Vostro compito è un altro: esercitare la carità
nei riguardi di tutti, di quelli che vi sono simpatici e di quelli che vi
soddisfano meno. Siate generosi d’amore; per tutti abbiate premure e
delicatezze. Non importa se non capite, non importa se non sperate per costoro
nulla di buono: non sta a voi giudicare, mai, mai! Non arrogatevi, per nessun
motivo, questo diritto: voi avrete delle sorprese grandiose quando Io, Gesù,
tornerò sulla terra, perché nessun uomo, anche quello più dotato di intuizione,
acume, sensibilità, può penetrare nell’intimo del cuore e della mente, come
faccio Io. Solo Io capisco quanto è grave la colpa, se veramente l’uomo è
responsabile o se alcune concause hanno modificato il suo comportamento.
No, figli amati, dico a voi, prediletti,
dolci fiori del Mio Giardino, non siate troppo severi con Nessuno. Prodigatevi
in questo tempo, che ancora vi concedo, prodigatevi nel Bene con dolcezza, con
assiduità, con pazienza.
La carità è paziente, è benigna, non
giudica con estremo rigore, ma giustifica, attenua in ogni caso. Affidatevi al
vostro giusto discernimento, dopo avere affidato a Me ogni vostro pensiero.
Io vi aiuterò, vi consiglierò, vi
porterò per mano attraverso i sentieri della Verità, della Giustizia. Tutto ciò
voglio che nasca prima in voi, che cresca in voi, che trasformi tutto il vostro
essere; quando sarete uomini nuovi, Io cambierò anche le cose intorno, servendoMi sempre di voi, dolci fiori amati, sì, proprio di
voi. Sarete le pietre angolari del nuovo mondo: il Regno dello Spirito d’Amore.
Faccio di ognuno di voi un piccolo
capolavoro d’amore: tutti insieme formerete la Mia Gioia in un Regno che non
vedrà più il dolore né le brutture di ora né le angosce che attanagliano la
vita degli uomini d’oggi. Tutto, tutto sarà in breve risolto. Tutti i problemi
dell’Umanità sono insolubili per voi, piccoli esseri fragili, ma non per Me,
Dio eterno e Infinito. Io in un attimo risolvo ciò che voi in una vita non
siete riusciti a fare.
Quando provate e riprovate a sciogliere
un nodo, che non vi riesce di aprire, ricordate che c’è un motivo importante
sotto questo impedimento. Talora i figli Mi chiedono di risolvere subito le
loro situazioni incresciose, difficili, dolorose. Io non lo faccio: permetto
che trascorra del tempo. Ho i Miei buoni motivi per fare tutto questo; voi, se
siete Miei, se veramente volete essere tutti Miei, aspettate, sì, con pazienza:
quando il tempo è maturo, improvvisamente, inaspettatamente, ogni nodo avrà la
sua giusta soluzione. Voi, amati discepoli, insegnate tutto ciò agli altri, ai
fratelli, a quelli che vi ascoltano. Ripetete tante volte le stesse cose.
Pensate: Io le sto ripetendo da migliaia di anni e ancora i Miei figli non le
hanno comprese!
Voi non stancatevi di annunciare il Mio
Ritorno, imminente, a tutti, la necessità di sopportare la croce con pazienza,
cercando di capire che, se non la tolgo dalle spalle della Mia creatura,
l’aiuto a portarla, anzi, quando vedo che non ce la fa più, la prendo sulle Mie
come fece il cireneo. Io, Dio, alleggerisco così la vita di chi si affida a Me.
Se riusciste a capire quanto è grande il
Mio Amore per voi, sareste nella più grande esultanza. Per un poco di dolore
che sopportate, alleviato da Me, abbreviato, talora anche completamente tolto,
avrete un’eternità di Gioia.
Capitelo, amati. Vi prego: capitelo
questo! Quando la vostra umana natura fragile vi porta allo sconforto,
affondate completamente il vostro pensiero in Me: nel Mio eterno Infinito Amore
troverete la vostra pace.
Andate, amati, dite a tutti che Gesù
torna, che ama, che dona ai figli la Pace, la Sua Pace.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi
tempi
06.07.92
La Mamma parla ai figli amati
Piccoli Miei, sto venendo ancora da voi,
ma per poco sarà. Vi ho guidato in questi anni, come bambini che fanno i primi
passi; ora le vostre gambe si sono rinforzate e potete anche camminare da soli.
Dovete ora camminare più svelti, perché il tempo sta per scadere e bisogna
impiegarlo nel migliore dei modi.
La Mamma vostra vi ama tanto e non
distoglie mai lo Sguardo da nessuno di voi. Vi seguo ad uno ad uno e vedo con
Gioia che alcuni non solo camminano verso Gesù – perché avete ben capito,
spero, che Io vi voglio portare a Gesù – ma volano per raggiungerLo.
Quanto Mi fanno felice queste creature
che volano piene di amore con le braccia rivolte verso il proprio Signore! Egli
così vuole! Sì: Gesù, amorucci Miei, vi aspetta tutti, vi vuole poter tenere
stretti tra le Sue Braccia amorose per ripetervi di Persona: “Figlio, ti ho
tanto amato, sempre, ma tu non l’hai capito sempre; talora Mi sfuggivi ed Io ti
ho chiamato, ho bussato alla tua porta, ma solo tardi Mi hai aperto. Ora però
sei Mio e il passato non conta più. Guardati lungo il tuo cammino. Vedi quante
volte rischiavi di perderti: Io ti ho sostenuto. Quante volte tu hai dubitato:
Io ti ho rassicurato. Quante volte ti sei svigorito: ebbene, sempre, Io ti ho
dato energie nuove. Nota e rifletti quanto grande è stato l’Amore che ti ho
dimostrato. Tu, piccolo, ora puoi capire, ora che la Luce ha illuminato il tuo
percorso, gli errori del passato; ma Io sono un Dio Grande e Misericordioso: ti
ho perdonato; tutto il passato l’ho scordato. Queste Parole dirò ad alcuni.
Capirete tutti ogni cosa, quando la Mia Luce vi investirà in pieno. Solo allora
tutto sarà evidente davanti agli occhi di ciascuno. Prima non sarà così: dovete
accontentarvi di vedere alcuni in penombra, altri con un Raggio solo della Mia
Luce. Altri ancora cercano sempre il Mio Raggio, ma non sono stati
perseveranti, quindi, si sono perduti nel percorso.” Queste Parole dirà Gesù ad
alcuni dei Suoi figli.
Io Che sono la Mamma sto sempre vicina
al Figlio Santo per implorare Grazie per voi ora, più che mai, perché non c’è
più da aspettare né da camminare con calma, perché tutto sta arrivando a
conclusione.
Le Grazie, per intercessione dei buoni,
dei gigli amati e profumati, piovono abbondanti su tutta l’Umanità, ma vedo che
alcuni ancora non sanno farne tesoro. Ahimè: pérdono l’ultima occasione; dopo
non ci sarà tempo neppure per dire: “Gesù, Gesù”!
Preghiamo il grande Giudice che sta per
giudicare la terra:
“Gesù, amato Signore della nostra vita, pietà
per i fratelli più lontani! Illumina il loro cammino con la Tua Luce;
rinvigorisci le membra indebolite. Pietà nostro grande Amore, pietà di noi!
Guidaci per mano e stringici forte, senza lasciarci mai più!”
Maria
Santissima