Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

14.07.92

 

 

Quando Mi vedrete venire, alzate il capo.

 

 

Figli prediletti, amici fedeli, sappiate per certo che ogni uomo deve portare la sua croce. Concedo a ciascuno momenti di serenità e di gioia, ma nessuno può essere esente da sofferenze.

Quando qualcuno si lamenta per i sacrifici, che deve fare, sappia che ogni uomo che vive sulla terra deve percorrere la sua strada tra difficoltà di ogni genere. Sappiate, Miei amati, che il male, che voi disprezzate e nessuno vorrebbe, ha una funzione importante nella vita umana.

Io, Dio, Onnipotente, Fonte d’Amore e di Gioia, non voglio il male. Io sono il Bene, sono Gioia, sono Fonte di Felicità; dalle Mie Sante Mani esce solo Bene per i figli amati; comunque, il fine di ogni Mia Azione sull’uomo è solo il Bene. Voi, amati, conoscete così poco il vostro Dio! Spesso, gli uomini leggono il Vangelo, ma non ci riflettono sopra in maniera adeguata.

Leggendo le Mie Parole, osservando la Mia Vita terrena, traspare la Mia Grandezza; ma per capirMi bisogna vivere per Me. Sì, figli, lo ripeto: bisogna vivere per Me.

È difficile, direi impossibile per la creatura umana, che vive nella prigione dei sensi, afferrare l’Idea di Dio, di un Dio che è così vicino all’uomo, di un Dio che non è qualcosa di staccato dalla vita umana, ma compartecipe della esistenza umana.

Chi vive nella dimensione temporale e sensibile vede e capisce solo ciò che può toccare, che può vedere coi propri occhi; deve fare un grande sforzo per innalzarsi al di sopra del sensibile per afferrare ciò che gli occhi non vedono, ciò che le mani non possono toccare. Ma Io sono tanto diverso da quello che voi immaginate Io sia: tutto in Me è Perfetto. Voi, invece, vivete nella massima imperfezione. È proprio questo il vostro compito: uscire dalla debolezza, nella quale siete immersi, per volare con il vostro spirito e giungere a Me.

Durante il cammino terreno bisogna tenere sempre lo sguardo volto in alto: attraversare la scena umana, senza attaccarsi ai beni vani; ma l’uomo troppo spesso agisce in maniera completamente errata: vive guardando sempre alle vanità materiali, senza alzare il suo capo verso il Cielo; si affeziona tanto a ciò che è inutile, che dimentica ciò che è indispensabile per la salvezza della sua anima. Dico di più: l’uomo tende a dare tanta importanza al nulla terreno, che dimentica che dentro il suo corpo esiste l’anima, l’unica eterna e veramente importante.

Io continuo a concedere i Miei Doni affinché l’uomo possa provvedere ai suoi bisogni, affinché possa capire che al di là dei beni materiali c’è la vera splendida realtà: quella spirituale, è il filo invisibile, ma saldissimo, che unisce la creatura al suo Creatore.

Sappiate che ogni uomo è unito a Me, ma deve giungere a capirlo; deve arrivarci dando la giusta importanza ai beni terreni e volgendo la sua attenzione verso quelli che sono i veri grandi valori.

L’antico tentatore, che ingannò Eva, continua ad ingannare l’uomo; lo fa da allora e lo farà fino a quando non sarà definitivamente sconfitto da Me. Egli agisce proprio sulla debolezza dell’uomo che tende a dare troppo peso alle cose inutili e a trascurare le essenziali.

Se il lavoro è necessario per procurarsi il cibo non deve divenire, tuttavia, mezzo di allontanamento da Dio. Ecco che satana agisce in questo senso: l’uomo si affatica da mattino a sera non solo per un po’ di cibo, indispensabile alla vita, ma per avere molto superfluo, per coltivare i suoi vizi, per finire di distruggere tutto ciò che di bello Io gli ho dato.

Oggi – guardatevi intorno – gli uomini sono tanto presi dalle occupazioni varie che ne fanno l’unico scopo di vita; non riescono più ad innalzare il loro sguardo a Me che sono Tutto, perché sono troppo intenti a coltivare il loro nulla. Grande beffa questa del maligno che trascina nell’abisso molti sprovveduti, che cadono nel suo inganno!

Ma Io non distolgo mai lo Sguardo dai Miei figli. Agisco continuamente su di loro, prima con massima Dolcezza, poi in modo più drastico, quando li vedo completamente fuori strada.

Il maligno si ingegna a far soffrire in mille modi le creature, a inventare inciampi di ogni genere, tentazioni sempre nuove che vogliono stornare dal vero Bene. Io non permetto ciò che non voglio; voglio solo ciò che può essere utile a cambiare la vita dell’uomo. Solo a fine buono lascio che il male colpisca la creatura. Esso è spesso un mezzo di espiazione e di purificazione; è un ammonimento; ha vari significati: sta all’uomo comprenderli. Chi è vissuto durante una vita senza di Me, senza cercarMi, senza desiderarMi deve ritornare sulla strada giusta, deve riprendere a ragionare: non può vivere nella continua incoscienza. Sarebbe veramente fatale per lui se lo lasciassi in quelle condizioni: ecco allora il male, la malattia, la sofferenza fisica e morale. Tutto questo comunque, sappiate, è adeguatamente dosato: niente più di quello che l’essere umano può sopportare. Ognuno deve rinsavire, deve giungere a comprendere che egli non è solo terra, ma è fatto di spirito, che il Mio Spirito vive in lui.

Concedo quindi tempo per riflettere, do Luce per vedere, mando vicino al debole un fratello che diviene Mio strumento affinché aiuti il processo di conversione.

Se l’uomo vivesse sempre nel massimo benessere, nel pieno godimento dei beni terreni, nel soddisfacimento della propria sensualità, egli giungerebbe al grande traguardo, cioè il trapasso, senza porre mente a quello che è veramente il suo destino. Offuscato, sedotto, trascinato dalle vanità, non avrebbe mai la possibilità di giungere a Me.

Una malattia – sappiate – può essere la salvezza di un’anima. Pensate bene: soffra pure il corpo, se questo può servire alla redenzione di una vita, passata nell’incoscienza più assoluta.

Ma anche – specialmente – nel momento della caduta, della prova, Io non abbandono: tante sono le Mie Premure, le Dolcezze, le attenuazioni del dolore, le Carezze dolci che offro ai figli. Mai nessuno viene abbandonato.

Sappiate che Dio, Io, Signore vostro farò sempre tutto, tutto; ricorro a qualunque mezzo, pur di salvare un’anima! Si perde solo colui che vuole perdersi, colui che rifiuta ogni possibilità di cambiamento. È tanto grande l’Amore che Mi lega a voi, che non potete neppure immaginarlo; ecco perché vi chiedo di amarvi l’uno con l’altro, di amarvi tanto, di essere disposti a dare la vita per il fratello: perché attraverso il vostro amore voi portate il Mio Amore anche sensibile, anche tangibile.

Se voi date una carezza al vostro simile, fate ciò che la Mia Mano fa; se baciate con amore puro e perfetto il fratello, date il Bacio che Io do; se abbracciate chi soffre o chi ha necessità di tenerezza, fate tangibilmente ciò che Io faccio. Dando amore, voi fate la Mia Volontà, perché è il Mio Amore che circola nell’uomo: nulla avete di vostro, ma tutto procede da Me.

Quando Mi obbedite, voi diventate i canali attraverso i quali circola la Mia Linfa, siete canali non ostruiti che portano l’Amore Mio, le Mie Parole, la Mia Dolcezza a tutti, sia alle creature umane che alle piccole creaturine, che Io pure amo. I Miei Comandamenti sono basati sull’Amore.

Essi sono ancorati alla Roccia che sono Io ed Io sono Amore, Amore Eterno, Infinito, che non si spegnerà mai e nel quale anche voi sarete trascinati per sempre per far parte di Me, se Mi continuerete ad obbedire.

Siate fuoco che scalda, illumina, vivifica! Già ora i Miei gigli agiscono in questo senso perché fanno parte di Me, vivono in Me, partecipano della Mia Vita Divina. In essi trasfondo delle energie che servono a creare nuove forze del Bene, a potenziare quelle che ci sono, a trasformare tutto secondo la Mia Santa Volontà.

Andate, dolci, amati figli, andate con la vostra ricchezza di Doni: offriteli per Me ai fratelli bisognosi.

La Mia Mano vi accompagna con la Sua Santa Benedizione.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

14.07.92

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Piccoli Miei, quanta Dolcezza prova il Mio Cuore di Mamma, quando vi vedo tutti attorno a Me, che Mi dimostrate il vostro amore!

Sapete: voi non lo vedete, ma Io vi stringo ad uno ad uno sul Mio Seno e vi accarezzo.

La Mia Tenerezza Infinita è rivolta soprattutto ai più soli, ai più trascurati, a coloro che hanno il cuore addolorato e trafitto dal male, che altri fratelli hanno fatto loro.

Gesù sta ripetendo da tanti anni le solite, grandi Parole: “Io vi amo infinitamente: amate i vostri fratelli come IO amo voi. Date amore: non siate avari dei Doni, che Io porgo a tutti con larghezza”.

Alcuni di voi possono dire: “Ma l’Amore di Gesù noi non lo sentiamo, perché non Lo vediamo con gli occhi sensibili”. Sappiate allora capire ciò che avete: per primo la vita, il Dono più bello; poi, ogni giorno, un’infinità di splendidi Doni che vi porge: la salute, il benessere, la luce.

Provate, amorucci Miei, a stare un poco al buio: è angoscia, è terrore, è smarrimento. Bene, tutto vi dona Egli, solo per Amore, perché, spesso, voi non meritereste nulla. Ma Egli continua a donare, a donare per darvi Felicità che voi non sapete neppure – a volte – riconoscere, perché pensate che tutto vi spetti di diritto! No, amati, non così: bisogna vedere la realtà sotto una giusta ottica. Nulla vi spetta di diritto: tutto vi è donato, per generosità e grandezza infinita del vostro Dio. Ebbene: perché fate soffrire, invece di amare i vostri fratelli? Perché vi calpestate a vicenda, togliendovi la gioia di godere i Doni che avete?

Molti di coloro che vengono ad onorarMi hanno il cuore pieno di inganno e tradimento nei riguardi del fratello: vadano prima a riconciliarsi con lui e poi vengano ad onorarMi!

Io sono la Mamma di tutti e non tollero che alcun figlio venga offeso dall’altro! Io vi insegno ad avere tante tenerezze gli uni per gli altri: invece, non volete assolutamente obbedirMi!

Vi ho detto: “Porgetevi carezze e parole gentili”: invece, molti si prodigano in chiacchiere e malizia nei riguardi dei fratelli. Male, figli! Male; neppure Io accetto la preghiera di chi nuoce al fratello; rifiuto l’offerta di coloro che respingono il bisognoso o sfruttano il debole!

Non fatevi trovare in questa situazione da Gesù Che torna, perché, figli, sarebbe triste la vostra sorte. Dico, invece: grazie amati gigli, a coloro che spargono dovunque il loro profumo di bontà fatto di amore puro, di carezze, di aiuto fattivo al bisognoso. Grazie, fedeli amici di Gesù: voi, ad una ad una, Gli togliete le spine dal Capo Santo! Egli vi sorride compiaciuto.

Continuate così. Siate felici, figli amati. Tutto il Paradiso vi sorride.

Preghiamo insieme Gesù:

 

Gesù, Amore della nostra vita, aiutaci ad essere sempre più simili a Te: dove c’è tristezza a portare la gioia, dove c’è discordia a portare la pace, dove c’è rancore a portare il perdono. Fa’ che la nostra presenza porti ovunque il conforto del Tuo Nome.

 

                                                                                              Maria Santissima