Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

18.07.92

 

 

L’Umanità corrotta subirà il grande castigo.

 

 

Miei prediletti, amici fedeli, con Dolore devo annunciare che il castigo ormai è inevitabile ed imminente. Troppi uomini continuano a camminare sulla strada di satana, troppi disobbediscono alle Mie Leggi Sante, offendendo e mortificando i Miei amati che invece vivono di esse. Non posso più tollerare questi atteggiamenti blasfemi: i Miei piccoli soffrono ogni giorno offese e umiliazioni per il Mio Nome, per portare la Mia Parola ai fratelli che la rifiutano e la ostacolano in vari modi. Benedetti siate, figli amati, che soffrite per il Mio Nome: ogni vostro sacrificio avrà un merito grandioso che vedrete realizzato nel momento del Giudizio.

Ora voi dite dentro di voi: “Gesù è in silenzio. Egli non mi protegge, non mi difende; lascia che mi mettano in disparte senza alzare un dito”. Sì, amati; spesso, lascio fare agli uomini, dando loro il tempo necessario per ricredersi, per capire meglio la nuova realtà. Offro a ciascuno tutte le possibilità e le occasioni per entrare nell’ottica nuova; ma, se persistono in questa ottusità colpevole, saranno inevitabilmente colpiti, secondo la Mia Giustizia.

Figli amati, sappiate: in Me esistono la Misericordia e la Giustizia; ma sempre la Misericordia precede la Giustizia. Ecco perché indugio e ciò sembra ai vostri occhi forse noncuranza o poco amore. No, figli, non è così: quando viene umiliato un Mio fedele discepolo, Io soffro; quando viene mortificato e non tenuto nella giusta considerazione, Io soffro molto; ma i figli che dànno dolore al fratello Mi sono altrettanto cari. Voglio in ogni modo parlare al loro cuore, accarezzare i loro pensieri, instillare nelle menti l’idea del Bene. Allora aspetto; busso e aspetto, come un miserabile in attesa dell’elemosina. Questa attesa diviene sofferenza per l’offeso che vorrebbe veder trionfare subito la giustizia. Ecco come accade sempre!

Considerate questo: se Io punissi subito gli oltraggi fatti a Me o ai fratelli, senza dare tempo di ripensamento, l’Umanità sarebbe già annientata; invece, Io con pazienza aspetto, fino a quando le cose mutano o diversamente intervengo, a malincuore. Sì, figli! Non potete neppure immaginare quanto dispiacere provi a dover alzare la Mano contro il figlio testardo, colpire col castigo la creatura, che vorrei beneficare con la Dolcezza! Ma è necessario, talora addirittura salutare per ottenere una conversione anche se tardiva. Spesso, sempre più spesso devo ricorrere a questi mezzi per fare ragionare. Pare cosa strana, ma i Miei figli ragionano più facilmente nel dolore che nella gioia.

Figli, non dovete mai giudicare il fratello né tantomeno il vostro Dio: né capite l’uno né l’Altro. Nel primo caso voi non potete conoscere tutte le attenuanti; nel secondo caso il vostro orizzonte è limitato ancora. Anche nei più eletti, tra i figli, sarebbe impossibile avvicinarsi al Mio Criterio di Giudizio e di Azione: il finito può stare nell’Infinito, ma non viceversa.

Amati, dico solo questo: abbandonatevi nelle Mie Mani in ogni situazione, senza paura, senza turbamento. Mi Me voi dovete essere sempre sicuri. Dio non è uomo! Dio mantiene le Sue Promesse: non inganna né tradisce né può volere il male, ma solo il Bene che è il Suo unico, grande fine. Tutto voi risolvete con l’abbandono alla Mia Santa Volontà. ComprendeteMi, piccoli. Non seguite le vostre vie, ma le Mie: siate come bimbi, sicuri della propria mamma, senza titubanze e incertezze. Questo discorso vale per voi, amati, stelle già luminose del Mio Firmamento. Diverso è, completamente, il discorso verso i non fedeli, verso i figli che, testardi, perseguono nel male. Nessuno, che da molto tempo vive nella noncuranza o nel male, nel peccato e nella negligenza può con facilità pretendere di ritornare sulla strada giusta, senza un sacrificio enorme. Sappiate che è difficile emendarsi, quando ormai tutto è guasto nel proprio comportamento.

Un malato, appena colpito dal male, può guarire più facilmente di uno ormai entrato in uno stadio molto avanzato. Così avviene pressappoco per il peccato: le piccole colpe si riescono a cancellare con un po’ di sacrificio, ma le grandi richiedono un completo olocausto. Sì, figli, avete capito bene: bisogna distruggere completamente sé stessi, quando il morbo del peccato è entrato nei tessuti più profondi del proprio io. Solo in tal modo, con un rimedio drastico, si può sperare di modificarsi; diversamente, non è possibile.

Le Mie Grazie piovono sempre abbondanti, ma il malato cronico non riesce a tesaurizzarne una. Come la pioggia cade sulla selce senza penetrarla, perché è impermeabile e dura, così la Grazia non attraversa la creatura, ma resta in superficie: il primo vento l’asciuga e non ne rimane più traccia. Quante selci, figli, quante selci, ovunque intorno a voi non si fanno scalfire da nulla e corrono imperterrite verso la grande rovina! Sì, amati, il castigo è ormai inevitabile, vicino, disastroso. L’Umanità ribelle avrà ciò che si è cercata: annullerò, completamente e improvvisamente, tutto quello che con mezzi disonesti si era procurata non per amarMi di più, ma per poter arrogarsi tutti i diritti, per poter sostenere che la vita è possibile senza Dio, contro Dio. Vedranno i figli ribelli cosa accade quando Dio ritira i Suoi Doni, quando la Sua Mano non si alza più per benedire, ma, inesorabile, dice: “È finita per voi, generazione infedele ed empia!”

Voi, amati, piccoli e candidi gigli del Mio Giardino, non tremate, ma camminate a capo alto: Dio è con voi, in voi, per voi, non temete nulla: nel disastro universale voi sarete risparmiati; siete i fiori, i primi fiori puri e profumati del Mio nuovo Giardino, fatto d’Amore e di Letizia, di Gioia e Pace. Camminate sicuri per le vie del mondo: Dio è con voi; ovunque andiate Lo portate con voi, a fianco, come un compagno di viaggio che mai si separa.

Non voglio dirvi di più. Per ora, siete solo in grado di sostenere questo che vi dico, ripeto: nel disastro generale per voi non ci sarà rovina, ma pace, la Mia Pace, che già da ora vi dono; ci sarà gioia, la Mia Gioia, che già da ora vi porgo; salvezza, perché siete tra gli eletti.

Prendetevi per mano e siate forti. Unitevi in preghiera voi, amati e gigli profumati del Mio Giardino e, formando questa splendida catena d’amore, implorate Grazie per i più deboli. Non cessate di intercedere per loro: fate come la vostra amatissima Mamma che non cessa mai di implorare pietà e Grazia per i Suoi figli. Voi fate altrettanto per i vostri fratelli; Io, Dio, Eterno e Immutabile, deciderò il da farsi. IO agirò; voi non datevi preoccupazioni inutili; fate solo ciò che vi compete e che vi chiedo IO di fare.

Piccoli, fedeli amici, vi stringo tutti al Mio Cuore, vi accarezzo e vi benedico. La Mia Mano si posa particolarmente amorosa sul capo di coloro che Mi hanno già donato tutti sé stessi, il cui cuore riposa nel Mio.

Siate benedetti, siate eternamente benedetti dal vostro Dio: la vostra fedeltà e il vostro amore sincero e totale Mi hanno dato tanta gioia.

Sarò con voi: non tremate, sempre, specialmente nei momenti più bui.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

18.07.92

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Figli Miei amatissimi, un nuovo giorno si apre per voi. Ringraziate il vostro Dio che vi concede di svegliarvi alla luce del sole con la gioia nel cuore, con la voglia di amare sempre di più.

Adorate, adorate Gesù, perché Egli sta veramente tanto vicino a voi; vuole colmarvi di ogni Gioia: è il Padre Buono Che pensa sempre a come può preparare qualcosa che allieti la vita dei figli santi.

Sì, amati, nel Suo grande Cuore c’è sempre questo Pensiero: aiutare i figli amati, guidarli, indicare loro con potenti Raggi di Luce la via della salvezza.

In questo giorno, che si è aperto con una grande gioia del vostro cuore, ricordate che per voi è così, perché vivete ormai nel Cuore di Gesù, sentite il palpito del Suo Cuore amorosissimo che vi trasmette sensazioni di Paradiso, anche se siete ancora con i piedi sulla terra. Sappiate però che non sarà un giorno facile per l’Umanità: ancora male, tanto male; ancora dolore, infinito dolore per i figli Miei! Voi mettete le pene dei vostri fratelli in quel calice benedetto: offrite tutto a Gesù Che a voi dà ancora tanta serenità. Vi dico di pregare intensissimamente oggi, tanto, tanto affinché Gesù attenui un poco.

Sapete: ormai non si può evitare assolutamente il grande, spaventoso castigo. L’Umanità folle se l’è cercato, chiamato con la sua incoscienza; ma voi, gigli amati, potete fare ancora qualcosa: durante la celebrazione della SS. Messa chiedete al Signore dell’Universo, giorno per giorno, di alleggerire le grandi sventure che ormai si svolgeranno a catena dovunque.

Egli vi ama immensamente; la vostra preghiera fervida fa presa su di Lui. Ve lo dico Io, la Mamma. Quando pregate – perché ora, figli, non vi resta che questo – unite le vostre preghiere a quelle delle anime del Paradiso e di tutti i buoni della terra: Io guido questa meravigliosa assemblea di santi. Insieme – vi prego, non lo dimenticate – insieme, giorno per giorno, supplichiamo Chi tutto può fare, perché tutto da Lui dipende.

Rendetevi, così, utili ai fratelli, sia a quelli che saranno sottoposti a gravi difficoltà, mantenendo salva la vita, sia a quelli – molti, figli, saranno molti – ai quali verrà chiesta la vita.

Chiediamo che la Luce Santa di Dio illumini, almeno all’ultimo momento, le loro coscienze; chiediamo che non muoiano nel buio, ma che Gesù conceda loro degli istanti per avere la possibilità di implorare il Perdono: pagheranno le loro colpe, ma avranno salva l’anima.

Fatelo, vi prego, voi che potete, sapete, volete questo! Ora più che mai il mondo dei deboli, dei disgraziati ha bisogno di voi. Gesù, nella Sua Infinita Misericordia vi permette di ottenere ancora Grazie per chi sta per passare attraverso il filo della Giustizia Divina.

Pesante giorno oggi; ma voi potete alleggerirlo, facendo come vi ho detto!

Preghiamo intensissimamente Gesù Che tutto può:

 

Gesù, Grande Infinito Amore, Dolcezza e Delizia della nostra vita, per i Tuoi Meriti, per l’intercessione dei santi e dei buoni della terra, noi, i Tuoi piccoli, guidati dalla Mamma Santissima Ti supplichiamo di avere pietà, pietà dei fratelli nella prova, dei fratelli che oggi Ti restituiranno la vita: soffra pure il corpo, ma salvino l’anima! Grazie, amato Re dell’Universo!

 

                                                                                              Maria Santissima