Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
15.09.92
Alla Croce succederà la Risurrezione per chi è di Cristo.
Figli amati, fedeli discepoli, tutti coloro
che con Me sono morti sulla Croce con Me risorgeranno.
Io, Gesù, ho affrontato la morte per la salvezza
del mondo; ma Io, Gesù, sono il Signore della vita: la posso dare e poi
riprendere. Dopo la morte in Croce, Io sono risorto come primo Uomo, dietro il
Quale risorgeranno tutti quelli che sono Miei per la salvezza eterna e la Gioia
perenne. Risorgeranno anche coloro che Mi hanno rifiutato, perché il corpo di
ogni uomo è reso immortale dal Raggio di Potenza Divina che lo ha attraversato
per tutta la vita: l’anima. Ma ahimè: per loro l’eternità sarà di condanna e di
rovina!
Come è importante per la creatura nutrirsi
delle Mie Parole: esse sono Vita che entra a vivificare il corpo di terra per
farne un corpo di Luce. Guai a coloro che, pur potendo divenire Luce, si
accontentano di essere fango: tali saranno poi per l’eternità! Io concedo a tutti
la possibilità di accedere a Me. Metto nel cuore e nella mente dell’uomo questo
anelito; bisogna solo assecondarlo per ottenere subito lo sviluppo di quel seme
che Io Stesso ho provveduto a mettere nel cuore umano.
Figli amati, se ognuno ponesse mente a questo,
tutto l’Universo avrebbe già subito un radicale mutamento. La situazione di
decadimento nella quale l’uomo è precipitato, dopo il peccato originale, non
doveva durare per sempre: ho stabilito per tutto dei tempi, entro i quali
compiersi e concludersi le vicende.
La terra, creata armoniosa, avrebbe dovuto
ritornare al suo stato iniziale. L’uomo, creato per la Felicità e non per il
dolore, avrebbe dovuto ritornare a godere ancora sulla terra di questo bene.
Certo, il male è un momento passeggero, destinato a finire, perché il Creato è
uscito dalle Mani di un Dio che è solo Bene, Gioia, Felicità eterna. Si può
definire il dolore una purificazione, alla quale è stata sottoposta l’Umanità,
dopo la disobbedienza di Adamo ed Eva: gravissimo atto quello dei primi uomini
che da una vita tutta pace, armonia e gioia sono caduti in una situazione
contraria: cacciati dal Regno della Gioia, cacciati dalla Presenza del proprio
Dio Che viveva con loro e li beava della Sua Presenza!
Sì, fedeli, amati discepoli, voi desiderate
tanto vederMi, parlare con Me, godere di Me, parlare in confidenza con Me.
Certo, ogni figlio vuole vivere accanto al padre; per voi non è diverso. Anche
Io, Padre-Creatore, desidero vivere accanto ai Miei amati, voglio vederli
accanto a Me, gioiosi e felici, come erano i primi esseri umani da Me creati.
Ebbene, dopo i tempi da Me, Dio, destinati alla purificazione, che man mano nel
tempo si è fatta sempre più intensa, ci sarà il ritorno della situazione di
Gioia iniziale. Ve l’ho detto: lo stato di dolore non è la condizione dell’uomo
che è stato creato, come figlio di Dio, per la Gioia.
Ogni creatura umana deve attraversare il
cammino duro della purificazione, che Io permetto per levare la colpa di superbia,
insita in ogni creatura dopo il peccato di Adamo, e ritornare così allo stato
di purezza che solo permette di far parte del Mio Regno. La purificazione della
terra spesso non è tale da riuscire a rendere degno l’uomo di accedere al
Paradiso, dove si entra solo con le vesti candide dell’amore, purificato da
ogni macchia. È necessario quindi un periodo di purificazione intensiva molto
dolorosa, ma efficace, che sola permette il passaggio allo stato superiore di
perfezione. Questa si svolge nel Purgatorio, dove ogni anima sconta le pene
commesse nel suo stato di peccato.
Vi ho ricordato più volte che Io sono Misericordia,
ma anche Giustizia; sono Perfezione in tutto.
Ogni cosa, uscita da Me armoniosa, deve ritornare,
dopo il periodo di assestamento, allo stato iniziale.
Tutto il Creato ha subìto la stessa sorte
dell’uomo decaduto. Animali e piante, ogni cosa della natura sono soggetti alla
malattia e alla morte, trascinata dalle colpe dell’uomo. Anche per il Creato
questa condizione non era destinata a durare in eterno, ma solo per il periodo
da Me stabilito. Ebbene, questo periodo ora sta finendo; comunque sarebbe
finito, perché il tempo del dolore avrebbe dovuto concludersi.
L’uomo riportato alla sua condizione di iniziale
purezza, avrebbe dovuto vivere in un mondo di pace e di armonia, di gioia e
felicità eterna, perché quella era la sorte alla quale lo avevo destinato; ma
questo processo avrebbe dovuto svolgersi nel tempo stabilito e con i criteri da
Me voluti. Anche questo processo nuovo, che sta per subentrare al precedente,
ha varie tappe che voi stessi, piccoli amati, conoscerete, perché da ora in poi
tutto cambierà, perché Io sono il Dio con voi, non nascosto, ma palese, non
sconosciuto, ma amato, adorato, perché conosciuto di più nella Sua infinita
Bontà e Dolcezza.
Voi ora Mi adorate senza averMi mai visto.
Parlo al cuore, parlo alla vostra mente, sono nei vostri pensieri, ma presto,
molto presto, figli amati, proprio come voi volete, voi Mi vedrete nelle Mie
sembianze di Uomo come voi, pur rimanendo Dio Infinito.
Non turbatevi per questo, ma siate felici,
immensamente felici, perché, sappiate: Io leggo i vostri pensieri, conosco ogni
piega del cuore; so che l’uomo di carne vuole anche vedere con i suoi occhi,
toccare con le sue mani, sentire con le sue orecchie.
Ebbene, anche questo Dono immenso vi farò:
Mi vedrete, proprio come i primi discepoli – sarà la sorte degli ultimi – Mi
vedrete e starò con voi. Vi parrà un sogno magnifico; sarà, invece, una splendida
realtà, premio sublime per chi ha voluto credere in Me, aspettarMi, prepararsi
degnamente alla Mia Venuta. Sì, è vero: i servi hanno aspettato a lungo il loro
Padrone! Ma Egli ha detto sempre che sarebbe tornato da loro, che sarebbe
tornato, anche fisicamente, per completare la loro gioia di uomini anche di carne.
Chi ha creduto ed ha aspettato con le fiaccole
accese ora vedrà il Suo Ritorno e Lo potrà abbracciare, baciare; potrà rifugiarsi
nelle Sue Braccia, come un bimbo tra quelle del padre tanto desiderato e
aspettato. Sì, amici fedeli: vi concederò, presto, tutto ciò. Staremo assieme
per non doverci mai separare.
Intorno a voi il mondo, ridotto ormai agli
ultimi palpiti di vita, rivivrà vigoroso, luminoso e nuovo, come quando era
uscito dalle Mie Mani: tutto sarà a vostra disposizione affinché ne possiate godere
in una atmosfera di pace e amore puro e infinito.
Ciò che l’uomo Adamo ha distrutto, l’Uomo-Dio,
Cristo, ha ricostruito. Ciò che era perso è stato ritrovato. Le tenebre
lasceranno il posto alla Luce; il dolore e l’angoscia alla gioia, alla felicità.
Chi ha creduto in questo lo vedrà e lo godrà.
Chi non ha creduto non accederà al Regno della Gioia, perché non si può avere
ciò in cui non si crede. Non si può godere di un premio non meritato e rifiutato
a priori, ancora prima di vederlo, perché, sappiate: chi non ha creduto ai Miei
Messaggi d’Amore e di speranza si è precluso l’accesso al Mio Regno d’Amore,
dove entreranno solo coloro che hanno cuore puro e aperto alla gioia e occhi
innocenti e limpidi come quelli di un bambino. Siate come questi bambini ed
entrerete nel Regno della Mia Gioia!
Vi amo, figli cari, e vi voglio tutti
vicino a Me, per sempre!
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
15.09.92
La Mamma parla ai figli amati
Piccoli Miei, oggi è il giorno che
ricorda i Miei Dolori: siate vicini alla Mamma vostra che anche ora è trafitta
da tanti Dolori. Sì, amati, il Mio più grande Dolore, quello che Mi strazia il
Cuore è vedere tanti figli amati lontani dalla Luce! Vedo tanti uomini già
sull’orlo dell’abisso, senza che si rendano minimamente conto della situazione
drammatica nella quale si trovano. Il Mio Cuore Immacolato trionferà presto e
sarà gioia grande, gioia immensa per alcuni figli Miei, ma sarà la fine
tremenda per altri.
A nulla sono valsi i Miei Richiami, a nulla
i Miei accorati Messaggi: non vogliono capire, non vogliono sentire, neppure
ora che la Mano del Signore sta per colpire duramente questa Umanità incredula!
Ho chiesto preghiere, sacrifici, offerte;
ma pochi, troppo pochi hanno capito! I più continuano a godere i beni del mondo
senza badare a nulla, ignorando la Parola di Dio, ignorando proprio Dio Che
hanno messo in disparte, quasi non esistesse. Grande Dolore è questo per Me e
per Gesù!
Voi, che Mi amate, stringetevi vicino alla
Mamma. Insieme preghiamo il grande Re che attenui un pochino. Ormai è troppo
tardi per fermare la Sua Mano che, severa, sta per colpire questo popolo di
‘dura cervice’; preghiamo perché la durata sia breve e l’intensità sia attenuata.
Nulla più resta da fare, se non
chiudervi in un silenzio d’amorosa preghiera e intercedere per ottenere almeno
la salvezza finale.
Salite assieme a Me il monte Calvario. Siamo
tutti ai piedi della Croce: sopra non c’è più il Figlio dell’Uomo, Gesù Cristo,
Egli è Risorto, ma c’è tutta l’Umanità sofferente, che ora sarà crocifissa per
poter poi risorgere con Cristo nei Suoi figli più fedeli e obbedienti.
Chi è morto con Cristo con Lui risorgerà
e la morte sarà vinta, ma colui che non ha voluto riconoscerLo come Dio, Re dell’Universo,
Signore della vita, meglio sarebbe non fosse mai nato!
Oggi voi mescolate le vostre dolci lacrime
a quelle della Mamma che vorrebbe tutti salvi, che tutto ha fatto per indurre
tutti a intraprendere il cammino di salvezza; ma da molti è stata ignorata, da
altri rifiutata, da alcuni non creduta! Quando ognuno vedrà la Verità, quando
tutto sarà chiaro ai suoi occhi, ormai sarà tardi per porre rimedio!
Dopo le lacrime, ci sarà la gioia, la gioia
grande, immensa di abbracciare il vostro Signore ed entrare nel Regno Santo
assieme a Lui coi fratelli prescelti a vivere nella gioia della Sua Presenza
continua.
PreghiamoLo insieme:
“Gesù, adorato Gesù, Amore Infinito della nostra
vita, benedici i Tuoi figli, accarezza i volti stanchi, sorridi a chi è troppo
debole per sorridere, rialza chi non ce la fa più. Vieni, Amore, da noi per non
lasciarci mai più”.
Maria
Santissima