Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
23.09.92
Il dolore sparirà; la gioia regnerà per sempre sulla
terra.
Figli prediletti, dolci amici, questi sono
gli ultimi momenti del dolore, dell’ingiustizia, dell’angoscia. La Mia Mano si
piegherà sul mondo: tutto il male sarà tolto di mezzo.
Da tempo l’uomo soffre sulla terra la conseguenza
del peccato d’Adamo, ma ora ci sarà un cambiamento radicale: l’anno zero è
prossimo. Esso segnerà un profondo rinnovamento della storia umana.
Il mondo, affondato nel peccato, sommerso
in un oceano di fango, non poteva rimanere per sempre in queste condizioni; il
Mio Progetto vuole l’uomo redento, vuole la terra riscattata per Opera del Mio
Sacrificio, consumato sulla Croce.
Già i Miei profeti da tempo l’avevano
annunziato: Io tutto rinnoverò, perché l’uomo deve riprendere la sua dignità di
figlio di Dio, deve vivere da figlio di Dio anche sulla terra. In questo ampio
arco di tempo il mondo è divenuto una prigione, dove l’angoscia domina sovrana
e l’amore è divenuto una parola sempre più svuotata del suo significato: è
stato proprio bandito dalla terra! Proprio l’amore, che Io volevo regnasse
sovrano ovunque, ora non è più tale, ma un termine improprio dato al vizio
dagli uomini delle tenebre.
Tenebre fitte avvolgono il mondo; gli empi
dominano e dettano leggi inique che distruggono la vita dei propri simili. Basta
con gli insulti più atroci: ora finirà per sempre questa strage degli innocenti
che Io creo con Amore per poi vedere annientati, barbaramente, dall’uomo!
C’è tanto radicata l’abitudine al peccato,
che si compie senza neppure farci caso! Il maligno ha lavorato e lo fa tuttora
molto attivamente, mentre gli uomini dormono, sono in letargo addirittura e non
s’accorgono della grande rovina che li sovrasta.
Ognuno si affanna a soddisfare nel modo migliore
le esigenze del suo corpo, pensa al futuro di maggiore benessere: fa come
quell’uomo della Mia parabola il quale aveva avuto un buon raccolto e sognava
di goderselo nel futuro, immaginava già di vivere nell’agio per tutta la vita.
“Stolto – gli disse il suo Signore – stanotte stessa ti sarà chiesta la vita e
tu che farai della tua ricchezza, a chi resterà il frutto delle tue fatiche sterili?
Tutto dovrai lasciare, anche la vita, la tua vita, che non appartiene a te, ma
a Me”!
Io dispongo della vita, Io sono il Signore
di ogni cosa e ora tutti se ne accorgeranno. A chi resteranno le grandi ricchezze
accumulate, schiacciando magari i deboli, rubando e imbrogliando i più poveri?
A chi resteranno le proprietà accumulate con disonestà, spremendo il sangue del
bisognoso, sfruttando, senza pietà alcuna, il più povero? Tutto sarà tolto!
Ripeto: ogni cosa sarà tolta, il benessere, il necessario, la vita.
Dalle Mie Mani tutto hanno avuto anche i
malvagi: si sono nutriti del Mio cibo, hanno dissetato il corpo della Mia acqua,
hanno goduto la Mia luce; hanno ritenuto i Miei Doni frutto della loro fatica,
invece, sono stati frutto del Mio Amore Infinito, donato anche ai più indegni.
Anche in questo giorno che sta nascendo Io
continuerò ad elargire il frutto della Mia Bontà e Misericordia, ma sappiano i
prepotenti, gli inetti, gli adulteri, gli abortisti, i divorzisti che ora per loro
è proprio finita; dovranno finire con i loro insulti continui, dovranno chiudere
la loro partita: le offese sono troppe, il mondo è schiacciato dalla loro
prepotenza, il mondo è schiacciato dalle loro colpe!
L’armonia è divenuta dolore e angoscia per
tutte le creature viventi; la vita, una valle di lacrime e tormento continuo.
Non era certo questo il Mio intento: l’uomo, dopo la Mia Venuta, doveva
riscattarsi gradualmente da tutte le sue bassezze, doveva portare gioia e pace
nel mondo, rinnovato dalla nuova Linfa Vitale della Mia Venuta sulla terra come
Bimbo. Divenuto Uomo, pur essendo Dio, ho condiviso in tutto la condizione
della Mia creatura prediletta, fino a bere lo stesso suo calice amaro. Fino
all’ultimo sorso l’ho bevuto sulla Croce: sono morto tra Dolori terribili per
riscattare l’Umanità decaduta!
A quest’ora già la pace, la concordia, l’armonia
avrebbero potuto regnare sulla terra, se l’uomo avesse riflettuto sulle Mie
Parole, su quelle dei profeti, del Vangelo, dei Miei nuovi messaggeri; ma
ancora una volta la superbia ha avuto la meglio! L’uomo si è turato le orecchie
per non sentire le Mie Parole d’Amore che lo invitavano alla conversione totale
del cuore; si è chiuso gli occhi per non vedere i grandiosi segni, che ho dato
per far comprendere l’importanza del momento che state vivendo. Tutto è stato
inutile! L’uomo continua a pensare solo ad accumulare beni, su beni senza
fermarsi mai: corre di qua e di là, pieno di affanno, preoccupato solo di se
stesso, del soddisfacimento del proprio corpo, che è divenuto il suo più
terribile tiranno. Non ha più tempo l’uomo d’oggi neppure di tirare il fiato,
perché deve correre, non si deve fermare mai, tutto indaffarato, com’è, ad
inseguire la propria rovina!
Sappiano tutti che chi costruisce senza di
Me invano ha faticato; chi si adopera anche per il prossimo, ma senza di Me, invano
ha lavorato: il merito è nullo! Io sono Tutto: senza di Me l’uomo è un nulla
che viene annientato, prima dalla tirannia del suo io, poi, dalla Mia Giustizia.
Come può contare sulla Mia Misericordia colui
che Mi ha ignorato, colui che non ha mai trovato il tempo di rivolgere gli
occhi al Cielo? Come può pretendere Misericordia colui che si è arricchito rubando,
senza ritegno, il poco del povero? Come può pretendere la Mia Misericordia
colui che si è tanto radicato nel peccato da ritenere Bene ciò che è male ai Miei
Occhi e ritenere male ciò che è Bene davanti a Me?
I Miei dolci, piccoli fedeli discepoli vengono
calunniati, calpestati, umiliati ed Io come posso sopportare ancora questa
situazione? Il Mio Sguardo vede tutto, legge le menti ed i cuori.
Chi lascia tutto per seguirMi viene schiacciato
e distrutto moralmente, criticato ed emarginato; ma quanto può durare questa
situazione?
Alcuni Miei dolci amici avevano il cuore
gonfio di dolore che durava ormai da anni, ma in loro la speranza non era morta,
no: il loro cuore confidava nel soccorso del loro Dio. Bene hanno fatto: giusta
la loro via! Io ho pietà del misero offeso e schiacciato, calunniato e mortificato
continuamente. Non permetto che la situazione duri in eterno, no: i Miei Occhi
amorosi sono sempre posati sui poveri, sui bisognosi, sugli oppressi.
I prepotenti, i maliziosi volevano opprimere
i Miei diletti; hanno tentato di annullarne la dignità?
Ebbene, Io, Dio, sono intervenuto, li ho
messi al sicuro: nel Mio grande Cuore di Padre ho messo il loro cuore. Ora nessuno
li toccherà più, perché sono Miei per sempre. La Gioia fluirà in loro in modo
ininterrotto, la Luce splenderà per loro, sempre più nitida e intensa; l’unghia
dei malvagi non potrà più affondare nelle loro carni tenere, perché Io lo
impedisco. Chi è Mio non subirà alcun danno; ma chi si è preso il permesso di
oltraggiare i Miei piccoli, solo perché Mi hanno amato ed hanno seguito le Mie
Leggi, pagherà fino all’ultimo spicciolo la sua grave colpa.
La Mia Giustizia sarà implacabile con gli
oppressori dei giusti: saranno tutti annientati!
Voi, amatissimi figli, andate gioiosi: nel
Cuore del vostro Dio avete trovato un Rifugio di Felicità per sempre!
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
23.09.92
La Mamma parla ai figli amati
Cari, dolci figli Miei, i Miei Occhi amorosi
si posano sulle grandi miserie del mondo d’oggi. Mai, come in questo momento,
la situazione dell’Umanità è stata così difficile; mai, come in questo momento,
i pericoli sono stati tanto grandi per l’intero genere umano.
Il Mio Cuore di Mamma è profondamente addolorato
per quei figli che si allontanano sempre più dalla Luce di Cristo. I segni, le
Parole di Vita non sono serviti a nulla: il mondo è terribilmente traballante,
avvelenato da una peste mortale che continua a mietere vittime e lo farà anche
di più in futuro.
Gesù ha dato e sta dando un numero considerevole
di Grazie preziose e grandissime, ma il mondo sembra impazzito: nessuno si cura
di tornare alla Casa del Padre! La folle corsa verso la rovina ormai non si
fermerà più. Sarà il disastro, il più terribile disastro che mai l’Umanità
abbia subito! Figli, amati figli, il Cuore della Mamma sanguina, trafitto da
mille spade: vedo il futuro e inorridisco!
Vedo i vostri occhi pieni di preoccupazione
rivolti verso di Me. Figli, dolci, amati gigli, sapete: ormai più nulla potrà
evitare che quella Mano, tanto Paziente e Misericordiosa, si volga contro
l’uomo per il grande castigo dovuto alla Giustizia, che l’uomo ormai ha
chiamato da tanto su di sé. Le vostre preghiere ardenti, la vostra donazione
totale a Dio varranno ad accorciare e ad attenuare un poco; ma ormai è
inevitabile! Voi, piccoli, come bambini, stringetevi vicino alla vostra Mamma:
vi coprirò e proteggerò col Mio Manto.
Gesù vi ha segnato ad uno ad uno: a voi nulla
accadrà! Ma molti, moltissimi fratelli saranno annientati, per loro colpa, per
l’indolenza, per la trascuratezza che hanno dimostrato nei riguardi delle cose
più importanti: hanno dimenticato Dio, il loro Creatore, hanno accantonato la
Sua Legge, hanno violato gravemente i Suoi Santi Comandi! Ora la rovina sta per
piombare su di loro, mentre, incoscienti, sono tuttora occupati ad accumulare
ricchezze e benessere, che non si godranno perché tutto verrà loro tolto,
compresa la vita.
Non rammaricatevi troppo, figli, se talora
i vostri sforzi non sono valsi a nulla. A voi è chiesto solo di esercitare la
carità in tutti i sensi, di dare il vostro amore sincero ai fratelli che lo
cercano. Ogni epilogo verrà da Dio Che apprezza i vostri sforzi, anche se non
sempre avranno esito positivo.
Siate tuttavia gioiosi, Miei piccoli, perché
la grande famiglia dell’amore sarà ricostituita, scaldata e vivificata dall’Amore
di Cristo Redentore.
Gioite, perché il dolore, il grande nemico,
sparirà dalla terra e la gioia lo sostituirà!
Preghiamo insieme:
“Gesù, Amore, Vita, Speranza della nostra vita,
vieni tra noi! Porta la Gioia a questo mondo, immerso nell’angoscia, porta la
Pace, dove regna l’odio; avvolgilo del Tuo Infinito Amore e la gioia vivrà per
sempre”.
Maria
Santissima