Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

19.10.92

 

Siate svegli, con le cinture ai fianchi e le lampade ben accese.

 

 

Figli amati, prediletti gigli del Mio Giardino, grande è l’Amore che nutro per voi: ecco che anche oggi vi inonda e vi alimenta. Io voglio riempirvi del Mio Dono: ogni giorno di più il vostro corpo diviene il meraviglioso contenitore del Mio Infinito Amore. Vi ho concesso la Ricchezza più grande: ognuno ne faccia il suo grande tesoro, dal quale attingere per ogni necessità.

Figli amati, tenetevi pronti, gioiosi e in preghiera continua: le Nozze dello Sposo si stanno avvicinando. Nessuno di voi si sogni di assopirsi; ma tutti siate ben svegli! Date a Me ogni vostro pensiero e perdetevi nel Mio grande Amore. Vi dono Me Stesso: le Mie Energie entrano come fiume ricco d’acqua nel vostro essere, vi rigenerano e, poi, ritornano a Me per circolare continuamente nel grande corpo del quale Io sono il Capo.

Sto per prendere possesso di ogni cosa. Tutto è Mio, da sempre; ma doveva compiersi ogni avvenimento, completarsi la purificazione perché il Mio Ritorno potesse avvenire.

Giorno dopo giorno, ogni parte del mosaico prende il suo posto: già il Mio Progetto è abbastanza chiaro agli occhi dei Miei prediletti che vivono nella Mia Luce.

Guardate alla vostra vita con grande serenità: vivete ormai nella gioia del Mio Cuore. Ho fatto di ciascuno di voi un capolavoro d’amore e di carità; ma la Mia Azione di cesello non è certo finita su di voi, anzi, continua, sempre più intensa.

Pensate, amati figli, alla vostra Mamma Santissima: Ella, la Santa dei santi, si è fatta plasmare dalle Mani del Padre, raggiungendo il più alto grado di perfezione che mai creatura umana potesse raggiungere. Voi, figli, imitate la Mamma: lasciatevi cambiare, totalmente, da Me! Voglio fare anche di voi dei piccoli gioielli di perfezione che terrò sempre nello Scrigno prezioso del Mio Cuore. Lì starete per l’eternità: nella Gioia infinita della Mia Presenza, nel gaudio eterno. Accanto al vostro Sole godrete ogni Delizia, gusterete tutte le Meraviglie dell’Universo che Mi appartiene.

Voi dite, spesso, questa frase: “Tutto l’Universo parla di Dio, della Sua Bontà, della Sua Grandezza, della Sua Generosità”. Bene dite, Miei amati; sento nelle vostre parole il grande amore che ci mettete, quando parlate di Me, quando glorificate Me. È vero: tutto il Creato grida a gran voce che non si è fatto da solo, ma che una Mano Sapiente ha plasmato ogni cosa con dovizia e perfezione. Come può l’uomo ancora dubitare?

Io sto per tornare: sono sulla soglia. Il Mio Sguardo osserva ogni cosa: troverò la fede nei cuori dei Miei figli? Il fumo di satana li ha accecati, al punto che negano anche l’evidenza.

La Mia Creazione continua a glorificarMi; un grido continuo sale a Me da tutte le Mie creature: “Tu, ci hai creato. Tu ci hai creato, o Dio, Immenso e Infinito! Tu ci hai creato per la Gioia; ma noi siamo sommersi dal dolore! Tu, Creatore, ci ami e provvedi a noi con continue premure, ma l’uomo, sì, l’uomo, la Tua creatura prediletta, ci odia, ci schiaccia, ci disprezza, ci tormenta! Tu, Dio, ci hai messo nelle sue mani perché godesse di noi; invece, si permette di distruggere l’Opera delle Tue Mani Sante”.

Un lamento grandioso e continuo sale al Mio Orecchio; fiumi di lacrime e di dolore, dovunque: tutto il Creato soffre, tremendamente, le doglie del parto. Il Mio Generoso Cuore di Padre è straziato per questa ribellione. Sì: proprio la Mia creatura prediletta, quella alla quale ho affidato la cura diligente delle Mie cose, sta torturando i più piccoli! Quante crudeltà in quei cuori che volevo divenissero fornaci ardenti d’amore puro! Altro che fornaci: sono selce durissima che non vuole farsi penetrare da nessun sentimento di pietà o di carità!

Maledetti, tre volte maledetti siano coloro che disprezzano l’operato delle Mie Mani, quelli che schiacciano i Miei piccoli e li opprimono! Non sanno gli stolti che Io amo ogni cosa, anche la più piccola. Voglio, esigo, chiedo che ogni minima parte del Creato sia trattata con rispetto, perché Io sono il Padrone! Chi maltratta le Mie Opere disprezza Me Che ne sono il sublime Autore.

Tu, piccola, amatissima creatura Mia, ti chiedevi se fosse esagerato l’amore che porti alle Mie creaturine. Ebbene Io, Dio, il tuo Dio, nel Cui Cuore vivi da tempo, ti rispondo: così voglio che sia; così deve essere! Chi ama la Mia Creazione ama Me. La tua tenerezza, dolcezza Mia, è la Mia Tenerezza, la tua compassione è la Mia Compassione.

Quando ti ho creata, piccola e infinita meraviglia delle Mie Mani, ho messo in te un’evidente e profonda impronta della Mia Grandezza. Tu ami, hai amato, amerai sempre perché in te, gioia del Mio Cuore, sono sempre vissuto Io. Io ti ho diretto, Io ti ho scaldato, Io ti ho consolato, quando gli uomini ti volevano schiacciare. Sei Mia da sempre, ma solo ora, Mia piccola, ti rendi più conto, perché la Mia Luce ti apre lo sguardo verso le realtà non percepibili da occhio umano.

Il Mio Calore ha sempre scaldato quel piccolo meraviglioso cuore; solo ora però comprendi più a fondo la sublimità della Mia Opera in te. Piccola cara, Io ero in te e tu in Me; ti ho tenuta stretta al Mio Petto e in Me sentivi l’ardore, la Dolcezza, la Gioia. Anelavi al Mio Mondo, volevi conoscere il tuo Creatore, Lo cercavi ovunque nelle bellezze da Lui create. Il tuo piccolo cuore è stato sempre una fornace ardente, perché simile a quello del Padre, ecco perché donavi la tua grande tenerezza. Tu, come poche creature, avevi in te, forte ed evidente l’Impronta indelebile del tuo Dio.

In Me tutto è Amore: la Tenerezza verso ogni più piccola parte del Creato è infinita. Come un artista ama ogni minima parte della sua creazione, così, a maggior ragione, accade a Me. Sei veramente vicina a Me, ogni volta che tremi per una creatura che soffre. Quando Mi hai innalzato preghiere perché guarissi una piccola creatura sofferente, Io non solo non Mi sono meravigliato, ma ho sorriso davanti a tanta sensibilità: ho guardato, compiaciuto, a quel piccolo cuore pieno di fuoco d’amore.

Mi sono piegato verso di te, piccolo giglio, ti ho accarezzato e baciato, felice: una Mia creatura aveva sviluppato in sé sempre più l’Immagine del suo Creatore! Ricordati: l’amore non è mai troppo! Il Giudizio finale che Io darò sarà proprio basato sull’amore: in proporzione all’amore, che hai donato, avrai la ricompensa. Dillo pure ai fratelli dal cuore di selce che non fanno godere nessuno e poi si lamentano per la loro infelicità. Falla conoscere la Mia Verità: chi amore non ha dato amore non avrà! Se Misericordia volete, misericordia dovete dare.

Amo, amo infinitamente il tuo piccolo cuore che è divenuto un’oasi di amore grandiosa; ogni giorno vi faccio crescere una nuova pianta che subito diviene rigogliosa, perché annaffiata dalla Mia abbondante Linfa.

Continua così, Mio grande tesoro: ama, ama! Questo voglio da te, questo volevo trovare sulla terra: amore tenero, puro, santo che circolasse in tutte le creature da Me formate.

Ma non è stato così. Ai Miei figli, amorosi, che hanno dato e donano continuamente tanto e poi tanto del Mio Amore, dico: benedetti! Benedetti, ovunque siate: proprio quell’amore che donate ai piccoli e ai grandi vi fa simili a Me, Cristo Dio, Che sono Amore, Fonte, Sorgente, Oceano Infinito d’Amore!

 

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

19.10.92

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Piccoli Miei, amati, lasciatevi amare dalla vostra Mamma; permettete che Io agisca su di voi e vi porti a Gesù. Questo, sapete, è il Mio Compito: portare i figli al Cuore di Gesù. Solo lì, amati, solo lì trovate la Gioia e la Dolcezza, la Pace e la sicurezza; non altrove.

Vedo dei piccoli che inseguono qualcosa che non raggiungeranno mai, perché si stanno facendo ingannare terribilmente dal fumo di satana. Questo prende forme diverse, sempre attraenti per l’uomo. Il maligno sa ciò che attira le creature; le blandisce in mille modi, fa loro rincorrere ombre ingannevoli per poi aspettarle sul fondo dell’abisso, dove inevitabilmente cadono.

Quante, quante ne stanno cadendo, quante, che non riescono a capire il significato di questa grande purificazione: corrono avanti follemente con gli occhi bendati, il cuore arido e la volontà infiacchita dal veleno!

Sì, amati, sì gigli cari: state qui, vicino al Mio Cuore. Voglio anch’Io tutto il vostro amore; voglio prendervi per mano per condurvi nel nuovo Regno che Gesù, il grande Re, ha aperto. Tutto è meraviglioso qui dentro: è fatto tutto dalla Mano Sapiente di un Padrone che voleva riunire intorno a Sé tutta la Sua amata famiglia. Egli Stesso è andato per le strade. Sì: il grande Re si è degnato di scendere per strada a chiamare i propri amati; in mille modi li ha invitati, poi, si è rivolto a Me, la Sua Mamma, e Mi ha detto: “Va’, Mamma, chiamali; li voglio tutti vicino a Me! Vedi quali Delizie ho preparato loro. Convincili Tu con la Tua Dolce Parola di Madre Premurosa”.

Io l’ho fatto. Sapete quale Gioia ho provato, quando alcuni subito hanno aderito? Sono corsi nel Cuore di Gesù e lì si sono racchiusi come in un’oasi di delizie. Costoro siete voi, Miei angeli. Già respirate il Profumo delizioso della vicinanza a Dio; siete felici e donate a Noi tanta tanta gioia.

Ma per Me anche la delusione era pronta. Sì, figli: quanti non hanno voluto ascoltare! La Mamma ha parlato, ma questi non hanno creduto. Si è ripetuta l’antica situazione dei farisei: molto zelanti, all’apparenza; freddi e gelidi nei loro cuori. Costoro non hanno creduto, non credono e rifiutano ogni Richiamo all’Amore vero.

Gesù un giorno disse: “Io non voglio pratiche vuote. Voglio amore, quello vero, quello puro, santo che proviene da un cuore innocente. Voglio voi, il vostro essere, non doni inutili, vuoti di significato! DateMi voi stessi ed Io farò di una creatura fragile e povera un capolavoro di bellezza”.

Mentre per coloro che si sono rifugiati in Dio sono avvenuti il miracolo e la trasformazione; per gli altri è subentrata la rovina.

Preghiamo assieme affinché Gesù si degni di fermare questa terribile corsa verso l’abisso di disperazione:

 

Amatissimo nostro Signore, Gesù, Tu stai sulla soglia, ma molti non Ti aspettano. Il cuore loro non palpita di immenso amore: sono gelidi come una selce, aridi come una rupe. Noi Ti preghiamo, per i Tuoi Meriti infiniti uniti a quelli della Tua Mamma e di tutti gli angeli e i santi: scalda, rianima, salva! Ti preghiamo, nostro adorato Dio: non abbandonarli, altrimenti, cadranno tutti nell’abisso di fuoco!

 

                                                                                              Maria Santissima