Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
09.11.92
Voi
siete i Miei figli prediletti. In voi Mi sono compiaciuto.
Amati figli, venite
a Me, venite a bagnarvi nell’Oceano del Mio Amore: Io
vi voglio tenere vicino e accarezzare. Voi Mi rivolgete le più dolci parole
d’amore; Io le ricambio e Mi consolo accanto a voi di tutte le ingiurie che in
ogni momento Mi vengono rivolte da tutte le parti
della terra. Le Mie creature, quelle fatte a Mia Immagine e Somiglianza, si
ribellano a Me, calpestano le Mie Leggi, Mi ignorano
continuamente. Anche ora, dopo tante sollecitazioni, dopo che la Mamma ha posato i Suoi Piedi sulla terra per tanti e tanti giorni,
santificandola con la Sua Presenza, gli uomini pare non si vogliano accorgere
di Me né di Lei: tutto l’interesse converge sulle povere cose terrene; il resto
è trascurato.
Ormai il tempo è compiuto;
ma molti figli non hanno capito niente, hanno sbarrato il loro cuore e così
resteranno fino al Mio Ritorno. Niente riesce più a smuoverli.
Le forze del male
sono in questo tempo talmente potenti che, se non si è protetti dal Nostro
scudo invulnerabile, è difficile liberarsi dalle seduzioni del maligno.
Io vedo un’infinità
di cuori non palpitanti d’amore per il loro Dio, ma
pieni di odio e rancore verso tutti, verso tutto. Guai, figli, guai a coloro che nel momento, ormai tanto vicino, del Mio
Ritorno saranno trovati con sentimenti di odio e rancore dentro il loro cuore!
Costoro saranno severamente giudicati!
Ormai da moltissimi
anni Io vi mando la Mia Parola d’Amore; perché il mondo la rifiuta? Ho detto
alle Mie creature di amarsi reciprocamente, donandosi amore puro e santo in
ogni momento: perché ignorano questa Mia Legge?
Sapete perché gli
uomini non si scambiano i doni più preziosi, cioè l’amore, la pace, la speranza
certa? Perché non amano Me. Perché gli uomini diffidano l’uno dell’altro? Perché
non amano Me.
Ecco
la triste constatazione che Io, Gesù, devo fare, alla vigilia del Mio Ritorno
intermedio sulla terra: non solo non Mi hanno amato coloro che al tempo della
Mia predicazione Mi condannarono e Mi appesero al legno di una Croce; ma, dopo
migliaia di anni di predicazione da parte dei Miei discepoli, non Mi amano
neppure quelli dell’attuale generazione che assistono con freddezza allo
sfacelo generale senza porre alcun rimedio, perché non provano nel cuore alcun
dolore nel vedere che il loro Signore viene così poco curato. Essi non s’interessano di far
conoscere le Sue Sante Leggi né di portare alto il vessillo di Cristo; stanno
invece in tutt’altri affari affaccendati: si preoccupano di accumulare tesori
su questa terra. A questi vorrei ricordare la parabola dell’uomo ricco che non
sapeva dove mettere i suoi beni, tanto erano abbondanti, e faceva mille
progetti diversi per godersi il futuro senza fare più alcuna fatica. “Stolto –
gli disse il Signore – non sai che questa notte stessa ti sarà chiesta la vita?
E tu che ne farai di tanti beni? Li godrà chi non ha faticato e tu che fine
farai?”
Lo stesso accadrà
oggi: quanti progetti sento fare, quanti ambiziosi
progetti per il futuro: tutti senza tenere conto di Me! Io sono il grande
escluso! A costoro ripeto ciò che dissi al ricco della parabola: stolto, tu
pensi al futuro, ma non avrai futuro sulla terra! Io
sto per recidere lo stame della tua vita e che ne farai di tanti progetti senza
di Me?
Nulla stringerai
nelle tue mani, perché non hai seminato con Me, non hai raccolto con Me,
quindi, hai disperso tutto! Insensato! Hai buttato via una vita intera, un
numero interminabile di occasioni; tutte bruciate inutilmente! Ora Mi vedrai,
altroché se Mi vedrai; ma il Mio Volto Io girerò
davanti a te! Tu Mi hai ignorato: Io ti ignoro! Tu Mi
hai disprezzato: Io faccio altrettanto! Tu hai stornato da Me le anime che ti
avevo affidato affinché le portassi al Mio Ovile; ebbene, Io le tolgo dalle tue
mani, le do ad altri pastori! Io Stesso sarò la loro Guida; ma per te ci sarà
una ricompensa adeguata al nulla che Mi hai offerto! Vedo dentro il tuo petto:
odio. C’è una pietra fredda, non un cuore: non hai amato veramente nessuno,
oltre a te stesso; non hai donato l’amore, che ti avevo chiesto di dare! Non l’hai
fatto, perché tu, sciocco, non hai accettato il Mio, quello che in passato ti
ho offerto, giorno per giorno, in mille occasioni! Ora
ho ritirato la Mia Mano. Hai avuto una quantità innumerevole
di Doni da Me; ora però Io ritiro la Mia Mano: tutto ti tolgo e soprattutto ti
privo del Mio Amore: amore non hai dato, Amore non avrai! Quante piccole
creature sono venute da te con gli occhi lucenti di lacrime a chiedere il tuo
aiuto e tu l’hai negato! Ebbene, ora tu hai il viso rigato di lacrime. Vedi: ti sei ridotto come quelle povere creature, che hai respinto
con molte scuse: queste tue lacrime, ormai non toccano più il Mio Cuore!
Dolore hai dato; dolore avrai! Vedi: quelli che hanno
bussato invano alla tua porta ora sono qui ai Miei Piedi; sono felici, sazi, nulla
più manca loro. Sciocco, non avevi capito che sotto quei panni laceri, che in
quella voce tremante c’ero Io, sì, proprio Io, Gesù, che chiedevo qualcosa da
te! Allora, tu Me la negasti: avevo freddo e tu non Mi
copristi; avevo fame e non Mi nutristi; avevo sete e non Mi dissetasti; ero
tanto triste e malato e non Mi confortasti! Io ero in tutti coloro
che hai respinto: respingendo loro, hai respinto Me, hai respinto i Miei Doni,
hai rinunciato al Mio Amore. Ora tieni pure stretto in pugno il tuo nulla e
vattene, lontano da Me: tu hai amareggiato la vita dei Miei diletti! Ora sarete
separati: gli uni andranno nella Gioia eterna e voi, maledetti, al supplizio
che non avrà fine, perché questa conclusione avete voluto dare alla vostra
esistenza!
Questo, vedete, gigli amati, questo oggi accadrà per un numero
considerevole di persone!
Sì, figli. Certo,
la Mamma piange. Ella, la Dolcissima, piange i figli
perduti, quelli che si sono ribellati fino all’ultimo e ora non hanno più tempo
per rimediare. Io allora Le vado vicino, L’abbraccio con tutto il Mio Infinito
Amore e Le dico: Mamma amatissima, non soffrire più. Vedi: tutto ho fatto per loro; tutto hanno rifiutato! Guarda i Tuoi
amati gigli, guarda come sono candidi! Senti che
profumo emanano, senti l’armonia delle loro voci,
Mamma: hanno intonato già il meraviglioso canto d’amore, canto di attesa di
congiungersi con Me, loro Dio e grande Amore della loro vita.
Mamma, guida Tu,
Stella Mattutina, guida la dolce schiera degli eletti verso la Dimora di Luce e
di Pace, di Gioia e d’Amore, che Io ho già preparato per loro. Guidali, Regina senza macchia: la Felicità li aspetta! Godi
la Tua famiglia che è qui riunita intorno a Te. Alcuni ancora
tremano. Li hai tenuti protetti sotto il Tuo Manto Santo; ora, dì loro, Mamma,
che non devono più paventare nulla: il maligno è
annientato; la sua potenza è cenere. Io, Dio, Io, Redentore dell’Umanità,
prendo possesso dei regni della terra e li distribuisco secondo un Mio Perfetto
criterio.
Il mondo non
finirà, ma ricomincerà a nascere ora, ma per la Felicità eterna!
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
09.11.92
La
Mamma parla ai figli amati
Dolci piccoli,
amati figli, ecco che si apre un’altra giornata importantissima: sarà anche questa un’occasione, felice, donata da Dio per adorarLo, glorificarLo, benedirLo in ogni vostra azione. Sarà inoltre un giorno nel
quale, intense, saliranno le preghiere per i fratelli: siano, amati, più
intense che mai! Nel mondo avverranno cose molto decisive. Voi non le
conoscerete, certo, che in minima parte; ma offrite a Dio il sacrificio dei
fratelli. OffriteGli tutto, amati figli: Egli
addolcirà certe situazioni, risolverà altre, predisporrà tutto con Amore
Infinito.
Un giorno è un Dono
grandioso; un giorno, poi, di benessere e di pace è un
Dono che voi, gigli, già avete imparato a comprendere. Non passi un attimo
invano senza che la vostra mente non glorifichi Dio, senza che il cuore palpiti
di amore intenso, senza che la volontà Gli venga
donata. Sappiate che Egli lo vuole perché ogni azione sia conforme al Suo
Volere; ma non la prende senza il vostro consenso: siete voi che dovete offrirGliela, continuamente, assieme al vostro cuore
amoroso.
È il Re
dell’Universo, Egli è la Potenza Infinita, eppure rispetta la volontà di
ciascuno; persuade con Dolcezza la creatura a ricorrere a Lui, ma non forza; se
viene rifiutato, si ritira e con Somma Pazienza
aspetta che quel cuore si apra alla Sua Luce, aspetta, come un Mendicante, un
po’ d’amore. Basta poco che Egli subito viene in aiuto per facilitare il
cammino verso di Lui.
Voi, amati fiori,
voi, che vivete per Lui, voi, che gli avete dato tutta la vostra vita, amateLo, dateGli
tanto amore quanto potete! Chiedete ogni attimo di saperLo
amare di più; non fate richieste vane, non richiedete questo o quello per voi,
ma implorateLo mattina e
sera di aumentare le vostre capacità di amare. Solo questo
conta. Amate di amore puro e santo, amate i vicini e i
lontani, gli amici e i nemici, tutte le creature dell’Universo.
Continuate il
vostro inno di amore. Continuatelo, senza interromperlo mai. Egli vuole questo
canto; Egli vuole essere accolto da voi con canti di
gioia e di amore. Grande è il momento che si avvicina. Grandiosa felicità si
prepara per coloro che hanno saputo riconoscerLo, seguirLo, adorarLo in ogni momento; gioia pura, gioia infinita, pace,
senza limiti di spazio e tempo!
Vivete felici.
Vivete felici, immersi con la mente e col cuore nella ineffabile
Realtà Divina. Tutto è Puro e Santo in Lui. Tutto sarà sempre puro e santo in
voi se non staccherete mai il pensiero e il cuore dal Divino Fratello, dal
Padre Generoso: è il Suo Spirito che entra in voi continuamente e vi purifica
da ogni scoria; vi purifica, continuamente,
santificando il vostro dolce essere.
Preghiamo assieme
il Dio dell’Amore:
Gesù, nostro
adorato Signore, noi siamo qui, pieni di amore e di gioia, con le mani tese
verso di Te, in attesa. Aneliamo a Te, Dolcezza del nostro cuore. Viviamo per
Te. Vieni da noi! Vogliamo appoggiare il nostro capo sul Tuo splendido Cuore e dirTi con amore infinito: solo ora siamo completamente
felici, perché siamo Tuoi per sempre!
Maria
Santissima