Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

07.12.92

 

 

Se sapeste quanto vi amo, morireste di felicità.

 

 

Miei prediletti, fedeli amici, venite tutti a Me e gioite, perché è tempo di gioia questo per voi, è tempo di vendemmia ed Io sono il Vendemmiatore: voi siete i Miei dolci grappoli maturi, che Io colgo, pieno di Gioia, per farne un nuovo Capolavoro.

Sapete, piccoli: ogni essere umano è un Capolavoro uscito dalle Mie Mani Sante; ma, dopo il peccato, la natura umana ha perso la sua integrità. L’uomo deve nascere una seconda volta per riconquistare i beni perduti con la caduta di Adamo.

Perché ciò potesse avvenire Io Mi sono fatto Uomo ed ho offerto la Mia Vita in Olocausto per voi; ho istituito i Sacramenti che sono i Miei Canali di Grazie indispensabili alla salvezza.

Attenzione, figli, che ho detto indispensabili! Certo, che coloro che ne possono godere, perché ne conoscono l’importanza, e non si accostano, non si salvano, figli cari! Coloro, ce ne sono ancora tanti nel mondo, che non sono giunti ancora alla conoscenza piena delle Mie Vie saranno giudicati in modo differente.

Il Battesimo è il primo grandioso Sacramento. Con esso viene cancellato il peccato originale e aperta la strada della Grazia; ma sia ben chiaro: quando l’uomo arriva in età di ragione deve accostarsi coscientemente agli altri Sacramenti, specialmente a quello della S.Confessione e alla SS.Eucarestia. Ecco dove avviene il continuo rinnovamento e perfezionamento della natura umana!

L’uomo, che mai attinge Energia Vivificatrice da Me Che sono presente, Vivo e Vero, nell’Eucarestia, si indebolisce sempre più e le forze del male prendono in lui il sopravvento.

Pensate, Miei diletti, che più vi nutrite di Me più divenite a Me simili. Ogni attimo di vita in terra è un momento preziosissimo, irripetibile: sappiatelo sfruttare, come si fa con ciò che è prezioso. Nulla va sprecato. Capitelo bene. Conosco la vostra debolezza e ne ho pietà, quindi, Io Stesso vi prendo per mano per condurvi ai Miei Pascoli, vi accarezzo dolcemente e vi porgo l’erbetta più tenera perché siate più felici.

Perché ciò avvenga, perché Io possa guidarvi, voi, amati, dovete continuamente affidarvi a Me non solo con le parole, ma con l’azione. Il vostro comportamento non sia casuale! Quando voi non siete in grado di dominare voi stessi, perché siete inetti, o uomini, c’è subito chi interviene a prendere in mano le redini della vostra vita: è il maligno che spia ogni occasione propizia per insinuarsi e apportare distruzione; ciò non gli è possibile, quando l’essere è cosciente del grave pericolo che corre in ogni occasione della propria vita e si abbandona continuamente nelle Mani sicure e forti del Creatore.

Ecco il grande pregio dell’umiltà: riconoscere la propria debolezza davanti a Dio, rendersi conto dell’incapacità a camminare senza di Lui; quindi, correre ai Suoi Piedi per implorarne l’aiuto.

Io, Dio Onnipotente sono sempre ben disposto verso una creatura che Mi chiede aiuto: non desidero che aiutarvi, non aspetto che il momento in cui venite a Me col capo chino, consapevoli delle vostre debolezze e tanto bisognosi del Mio Sostegno. Io, Dio, vi dico che chiunque si umilii davanti a Me sarà compreso ed aiutato: non abbandono il Mio piccolo che, conscio della sua debolezza, ricorre alla Fonte Perenne di Energia. Qualunque peccato Io perdono, quando il pentimento è sincero e c’è il proponimento di mai più commetterlo.

Lavo ogni colpa col Mio Infinito Amore; dico Infinito a voi, piccoli, perché solo questo concetto vi può dare un’idea della grandezza dell’Amore che Dio prova per ciascuna delle Sue creature.

Se voi per un attimo poteste avere coscienza piena dei sentimenti che provo per voi, la felicità vi spezzerebbe il cuore.

L’uomo gira stordito sulla terra, cercando amore, cercando comprensione, cercando amicizia; spesso si rivolge a fonti aride, quali sono i propri fratelli che, per lo più, nulla sanno dare, perché nulla posseggono. Stolti: non vogliono comprendere che tutto in Me troverebbero, se volessero accostarsi ai Miei Altari!

Nel momento in cui Io entro in un cuore pentito porto con Me l’infinità dei Miei preziosi Doni.

L’uomo si sente come rinascere, ed è così: ogni volta una parte di lui si apre a nuova vita; lo spirito si rinforza, il corpo si rianima, la mente comincia a permearsi di Linfa Vivificatrice, il cuore comincia a palpitare di nuovo amore, la volontà si volge al Bene. Tutto si rinnova alla Luce della Mia Grazia.

Questo meraviglioso miracolo si ripete ogni volta e l’uomo si arricchisce sempre più, fino al momento in cui, per sua volontà, Io prendo pieno possesso, continuo, del suo essere.

La sua mente viene dominata dalla Mia Linfa Vitale, il cuore palpita di amore puro e santo, la volontà si conforma alla Mia: la piccola creatura terrena si avvia a divenire un meraviglioso giglio del Mio Giardino. Io lo nutro con Amore, lo curo con ogni accorgimento, lo circondo di premure perché cresca sempre più bello e non venga disturbato dalla presenza delle erbe malefiche che vorrebbero nuocergli.

Infine, è questo il momento della grande gioia, Io lo colgo come un oggetto a Me prezioso e lo trapianto definitivamente nel Mio Giardino, dove la brezza spira leggera, dove la rugiada si posa delicata sui suoi petali, dove le erbacce non lo possono più insidiare.

Il giglio ora è felice, al sicuro, gode sempre della Mia Presenza; i suoi petali non si sciuperanno mai più, godranno dell’infinita gioia di adornare il Giardino del Re per tutta l’eternità.

Vedete, Miei diletti, che meravigliosa conclusione!

Questo non è un bel sogno, irrealizzabile, ma è ciò che accade alla creatura che, fiduciosa, si affida alle Mie Mani. Io la stringo sul Mio Cuore amoroso e le porgo il Nutrimento indispensabile alla sua vita di Grazia: più totale è l’affidamento e meglio Io la posso alimentare. Le prove, allora, divengono più facilmente superabili; la vita si trasforma in un piccolo squarcio di Paradiso, nel quale Creatore e creatura camminano insieme. Nei tratti più insidiosi della vita Io, Dio, pieno di Pietà e Misericordia, prendo tra le Mie Braccia il Mio piccolo essere e gli alleggerisco la fatica; poi, proseguo assieme a lui nel cammino terreno e non lo lascio, mai, un attimo solo, fino al momento nel quale spezzo lo stame della sua vita e lo porto con Me, definitivamente.

In questi tempi speciali avverranno cose speciali che non sono accadute prima. Alcune creature vedranno coi loro occhi terreni il proprio Creatore; sì, amati: vedranno Me. Ma perché ciò avvenga bisogna esserne degni, bisogna avere occhi innocenti e cuore puro!

Questo non è possibile avvenga a coloro che rifiutano continuamente di accostarsi ai Miei Canali, attraverso i quali affluiscono le Mie Grazie, indispensabili alla vita spirituale. Non può sostenere la Mia Vista colui che non è degno di farlo, chi non ha accumulato in sé tante energie da poterne avere la forza sufficiente. Io sono Dio: solo ciò che è santo potrà sostenere la Mia Presenza.

Io darò l’Energia a coloro che Me l’hanno chiesta con amore totale, donandoMi tutto il loro piccolo essere, offrendoMi tutte le loro azioni, portando alto tra gli uomini il Mio Vessillo senza vergognarsene mai, ma essendone profondamente orgogliosi.

Io sto preparandovi, gigli amati, al grande momento: all’Incontro con Me Che torno, torno sulla terra di fango per rivestirla di un abito nuovo. Ogni cosa cambierà aspetto: colori e armonia, luce e gioia si sostituiranno a quest’atmosfera greve e scura. Uomini felici l’abiteranno: sono i Miei diletti, coloro che tengo vicino a Me, racchiusi nel Mio Cuore.

I loro canti d’amore risuoneranno in tutte le contrade: saranno gli inni che essi intoneranno al loro Re Che, pieno di Amore, sarà sceso fra gli uomini una seconda volta per inondarli del Suo Amore senza limiti, per sommergerli di Gioia e Felicità, mai provate prima d’ora.

Gioite, Miei amati, gioite ed esultate: la lunga attesa sta per concludersi!

Benedetti siate piccoli Miei, tre volte benedetti: entrate pure nel Mio Regno di Pace e d’Armonia sublime!

                                                                                             

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

07.12.92

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Piccoli cari, Gesù vi ha parlato del Suo Amore; Io vi parlo della felicità che dona l’amore donato a Dio e ai propri fratelli.

Vi dico chiaro e forte: se volete la gioia, date la gioia; se volete godere di una vita felice, donate agli altri questo bene grandioso. Nessuno, che vive solo per se stesso, chiuso nel suo grande egoismo, pretenda di avere una vita gioiosa: assolutamente! No: ciò non è possibile, figli amati!

In questo triste mondo sul quale voi, piccoli, posate i piedi non ci sono che tristezza e angoscia, perché gli abiti che l’uomo indossa con più frequenza sono quelli dell’egoismo, della presunzione, della superbia. Non ci si chiede se l’azione che si sta per fare possa essere o meno gradita a Dio: si fa e basta.

Figli Miei dolci, dovete sapere che lì, dove Dio viene volontariamente rifiutato, si insinua l’azione del maligno! Su questo fatto importante gli uomini non riflettono abbastanza; spesso, non riflettono affatto. Dio non si può rifiutare! Dio è Tutto: è la Vita, è la Luce, è il Respiro! Chi rifiuta Dio rifiuta la Luce, rifiuta il Respiro, rifiuta la Vita stessa.

Perché affermo e sostengo con massima risolutezza questa tesi? Perché nel momento preciso nel quale l’uomo, coscientemente e volontariamente, volge le spalle al suo Creatore lascia che nella sua vita entri la forza del male che è tenebra, non Luce, che è non Vita, è morte.

L’azione maligna, Miei diletti, è molto sottile. È un veleno dal sapore gradevole, ma che paralizza la mente, blocca il cuore, annulla la volontà: l’uomo non riesce più ad entrare col pensiero nella Dimensione di Dio; le idee si confondono, al punto da non riuscire più a distinguere il Bene dal male; insegue fole assurde ed ingannevoli, credendole cosa buona. Il cuore, che non viene irrorato della Linfa Vitale, che solo da Dio proviene, non riesce più a pulsare d’amore vero: tutto diventa tornaconto, egoismo, sopraffazione, desiderio smodato di soddisfacimento del proprio corpo. La volontà diviene schiava del male, non riesce più a uscire dal baratro, nel quale la mente e il cuore la spingono: è la fine! Spesso, le prove, che sono Grazia Infinita di Dio, non sono comprese nel senso giusto, ma falsamente interpretate: l’uomo viene preso nella morsa terribile dell’angoscia che non lo lascia, più fino a condurlo alla rovina più completa.

Piccola amata, la tua vita è un dolce incanto. Pensa che questo è solo l’inizio: ciò che sarà non lo puoi immaginare. Io, la Mamma, ti ripeto: la tua felicità sarà tale e tanta che la tua piccola mente ora non potrebbe mai neppure immaginarla, perché la più fervida fantasia non riesce ad abbracciare l’infinito.

Ciò non è accaduto a caso, ma è la conseguenza di una scelta importante e definitiva. Tu, piccola, hai scelto Dio: Dio nel profondo del tuo pensiero, Dio nel cuore, che Gli hai donato completamente, Dio nella volontà, che hai messo al Suo completo servizio. Ebbene, Dio ti dona Se Stesso; tu Gli hai donato tutto il tuo piccolo e povero essere. Dici che senza di Lui non potresti vivere; Egli dona a te, creatura mortale, i Suoi Doni Divini che sono tanti e tali da non potersi enumerare.

Sii felice, giglio amato. Manda a Gesù il tuo profumo: Egli lo gradisce e ti sorride benevolo. AmaLo! Ora e sempre amaLo!

 

Gesù, Dio Onnipotente e Grande, Misterioso e pieno di Misericordia, sia Tu benedetto in ogni momento da ogni Tua creatura, che Tu dalla polvere della miseria innalzi a tale altezza, quando questa con tutto il suo essere anela a Te!

 

                                                                                              Maria Santissima