Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

01.01.93

 

Gesù manda un Messaggio all’Umanità.

Anno 1993

 

 

Figli, amati figli, grande anno questo che si è aperto, anno decisivo, anno grandioso, anno preparato da Me da tempo. Le Mie Parole di avvertimento sono sulla bocca dei Miei antichi e nuovi profeti già da tanto tempo: nulla faccio accadere improvvisamente. Vi ho detto: preparatevi, non trascurate nulla: stanno per accadere cose conclusive. Il mondo è sopito, ebbro, inerte! I tempi sono maturi per i più grandiosi eventi, ma il mondo vive come se nulla fosse! Io parlo, parlo con le Parole di ieri, con quelle nuove di oggi; i segni sono evidentissimi ovunque, ma l’Umanità non si desta, l’Umanità Mi ignora! Quanti pensano a Me? I più sono distratti, completamente immersi in pensieri di morte, sono annebbiati dal fumo di satana!

Quanti peccati in questa giornata ancora sono stati fatti; quanto male vedo ovunque nei cuori! Figli, figli di tutto il mondo, Io non posso permettere più a lungo questa situazione: troppo vengono calpestate le Mie Leggi, troppo offesi il Mio Nome e quello della Vergine Santissima!

Io sono ignorato in molte parti del mondo, dove il benessere ha ormai completamente stravolto i cuori. Vi ho dato tutto, uomini, vi ho dato tutto per anni e anni; vi ho chiamato con Voce di Padre, vi ho supplicato, come un mendicante, elemosinando una briciola del vostro amore! Figli, perché Mi avete chiuso la porta in faccia?

I Miei piccoli angeli, i profeti, da Me amatissimi, vi hanno portato la Mia Parola, ma voi siete restati indifferenti, anzi, spesso li avete messi a tacere o mortificati in mille modi. Comunque, sono cadute nel nulla le Mie raccomandazioni: chi Mi segue è una minima parte dell’Umanità.

La Mamma si è data un gran da fare; con le premure e delicatezze di una Mamma amorosa e meravigliosa vi ha messo all’erta: cosa dovevo fare di più? La Mia Mano è stata fermata dalle preghiere incessanti della Dolcissima, da quelle dei Miei diletti, fedelissimi angeli della terra.

Vi ho dato tempo in abbondanza: cosa ne avete fatto? Vi ho dato beni: li avete sprecati, mentre i fratelli muoiono di fame. Ne avete goduto in modo disordinato, accaparrandovi tutto e lasciando nudi e tremanti tanti fratelli: quanta indifferenza, quanta ingiustizia ovunque! C’è chi sperpera e chi muore, perché è privo anche del necessario; c’è chi muore di abbondanza e chi non ha neppure un pane per sfamarsi! Come avete messo in pratica il Mio Comandamento dell’amore? Vi ho detto: amatevi. Vi ho ripetuto: amatevi, come Io vi ho amato. Nulla avete capito del Mio Insegnamento! Sordi e ciechi, intontiti per il troppo bene, che Io vi ho concesso, ve ne vivete mollemente nelle vostre case piene di ogni conforto e prive di ogni briciola di armonia: niente amore, niente comprensione reciproca! La famiglia è spesso una tana di lupi, pronti ad azzannarsi anche fra di loro per un boccone di preda.

Nella società poi c’è ben poco amore: ognuno si studia come superare il proprio simile non nell’attività, ma nell’astuzia, giocando sull’ingenuità dei deboli, sulla fragilità dei poveri, sulla ignoranza della massa. Non voglio dilungarMi a parlare dei vizi tremendi che dominano gli uomini! La loro volontà non è più tale: è asservimento, vile asservimento alle debolezze del corpo, divenuto sempre più esigente, sempre più tiranno.

Tutto, uomini, stolti, pretendete e nulla date. Chiedete, chiedete cose senza senso; parlate, vomitate parole insulse, ma quelle opportune non le sapete dire, non le volete dire! Quante sciocchezze, quante insulsaggini pronunciano le vostre labbra! Se qualcuno potesse vedere cosa vi sta davanti, cosa incombe su di voi, rimarreste inorriditi, ma ciò non vi è concesso: Io, Dio, non lo permetto. Siete nidi di vipere: la bocca è spesso piena di veleno che riversate ovunque. Non meritate più i Doni che vi ho concesso: la Mia mano ve l’ha offerti; la Mia Mano li ritira, ad uno ad uno! Nessuno merita di mantenere ciò di cui non è degno. Vi ho elargito per troppo tempo, vi ho concesso, senza parsimonia, per anni: ora vi tolgo tutto. Sì: tutto vi verrà tolto! Vedrete e capirete che IO ho in Mano le redini dell’Universo. Io ho dato, Io posso ritirare la Mia Mano tanto generosa. Sappiate, sappiatelo voi, stolti, che ve ne ridete di Me, che dormite, sazi di cibo e di vizio: è finita per molti di voi; dovrete mendicare un pezzo di pane, dovrete cominciare dal nulla. La Mia Mano si abbatterà su di voi, senza indugio! Il mare di peccato sarà risucchiato nell’abisso di fuoco dal quale è uscito, portato tra gli uomini da satana e dai suoi satelliti, ma voi, che Mi avete rinnegato, voi, Giuda maledetti, che avete scandalizzato i Miei piccoli, voi soffrirete, invidierete i morti. La Mia Misericordia si allontana da voi: vi lascio soli, soli con la vostra terribile superbia, con il disprezzo che avete per ogni cosa da Me creata! Vi siete messi sotto i piedi i Miei Doni: Io, da Padre amoroso, vi ho accarezzato: voi schiaffeggiato; Io vi ho parlato al cuore con Parole suadenti: voi Mi avete cacciato per lasciare spazio allo strepito ingannevole delle voci sataniche. I Miei piccoli – i giovani – si sono smarriti: sono disorientati davanti a esempi talmente negativi; non sanno più neppure distinguere ciò che è Bene dal male: come intontiti, vagano per le strade senza meta, senza speranza, senza amore! Ebbene, stolti, che volevate portare via da Me questi giovani virgulti con il vostro comportamento scandaloso, IO, IO, Mi prenderò cura di loro, li educherò, li ricondurrò a Me, parlando al loro cuore; non permetterò che si perdano nell’abisso, verso il quale voi li avete spinti, in ossequio al re che voi adorate – satana – che crede di avere in proprio pugno – ormai – la vittoria. Voi, voi, maledetti, gli avete fatto prendere questa convinzione; voi, tanta prosopopea, perché gli avete ubbidito, instillando tanta malizia e superbia in coloro che guardavano a voi per imparare, per comprendere, per essere educati. Bei maestri siete stati: li avete condotti sull’orlo della rovina totale!

Io ho pietà. Sì: ho pietà di questa generazione di sbandati. Io sono il Buon Pastore Che ama le Sue pecore; le ama al punto da offrire sempre la Propria Vita per salvarle. Sì, ripeto: Io Mi immolo ad ogni Messa, Io Mi immolo per voi, stolti; anche per voi che con sfacciataggine incredibile andate dicendo che l’uomo proviene da un bruto, che non esiste la Creazione, è una favola, che Dio è un’illusione della mente e assurdità di questo genere.

Vi ripeto: prenderò sotto la Mia Personale Guida questi poveri intelletti distorti dai cattivi insegnamenti dei pessimi maestri. Io, Io, Gesù, Dio, Eterno e Onnipotente prenderò dominio su tutto, sul Mio Universo: lo dominerò con Giustizia, rinnoverò i cuori, illuminerò le menti, renderò duttili le volontà, chiamerò a Me i piccoli per far loro capire l’errore terribile, l’inganno nel quale come bimbetti sono caduti. Essi Mi ameranno, Mi adoreranno ed Io li salverò. Avrò ancora pietà di loro, userò la Mia Infinita Misericordia, ma voi, falsi profeti, seminatori di scandalo, voi, che avete allontanato da Me tanti cuori che volevano solo amarMi, voi Mi avrete davanti come Giudice terribile! Mi dovrete rendere conto di ogni vostro comportamento: pagherete, fino all’ultimo spicciolo i vostri debiti. Nulla vi condonerò, razza di vipere, che avete intossicato il mondo! Quando avverrà ciò? Subito! Dico: SUBITO! Vi stanerò ad uno ad uno dai vostri comodi giacigli e vi porrò davanti alle vostre responsabilità: vedremo con quale disinvoltura saprete difendervi davanti al Vero Giudice Che non ha bisogno delle vostre parole per comprendere! Le chiacchiere ipocrite hanno ingannato gli uomini, ma Dio ha scrutato ogni parte del vostro cuore. Il male commesso è per voi un macigno, del quale vi farò vedere l’enorme mole, che rotola lentamente, ma inesorabilmente verso voi: vi schiaccerà e con voi il vostro seme scomparirà dalla terra. Guardatevi intorno: i Miei gigli, che avete accantonato, ai quali avete tentato di chiudere la bocca, sono lì davanti a voi: essi domineranno popoli e nazioni, per Mio Volere. Le vostre ricchezze, quelle che avete accumulate, succhiando il sangue dei poveri? Tutte a loro le offro! Voi, operatori di iniquità che avete infestato il mondo con la vostra malizia, via da Me, lontano: non vi voglio vedere, Mi fate disgusto!

La natura si rivolgerà contro di voi, la terra vi respingerà, disgustata di avervi nutrito per troppo tempo; i suoi frutti prelibati sono per gli angeli che sorridono, felici, ora che tutto il male verrà tolto dai loro occhi. Quando accadrà ciò? SUBITO!

Venite a Me, Miei fedeli che avete sempre in bocca il Mio Nome, dopo averlo scritto a lettere di fuoco nel vostro cuore. Venite all’Abbraccio del Padre, immergetevi nel Mio Amore: vi porto sui sentieri del nuovo Paradiso, pronto per voi, diletti, sin dal momento della Creazione.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

01.01.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Figli, cari, amati figli, grandi cose stanno per accadere, grandi quanto voi non immaginate. Ma non per tutti sarà Felicità, non per tutti Gioia! Gesù ed Io volevamo portarvi tutti nel Regno d’Amore; come bimbetti, guidati dai genitori, vi abbiamo preso per mano per condurvi alla Felicità senza fine. Molti si sono ribellati, non hanno risposto al Nostro Invito, anzi, lo hanno considerato cosa di poca importanza. Male, figli, male! Dio ha molta Pazienza, ma viene il momento per ognuno di tirare le somme.

Vedete: un anno è finito. È tempo di bilanci per voi; ora esaminate i vostri interessi: come siete attenti a farlo, nulla vi sfugge! Non vi preoccupate del tempo, quando questo debba servire a darvi un utile immediato! Fate altrettanto delle cose di Dio? Lo avete fatto, o uomini, che tanto rincorrete le vanità, mentre trascurate le cose essenziali?

Io, la Mamma, con grande rammarico vi rispondo: molti si sono occupati troppo dei loro interessi mondani; adesso, a fine bilancio, i conti saranno certo positivi, ma non sanno che anche Dio in questi tempi fa importanti bilanci, direi essenziali: quelli delle vostre vite, spese talora senza trarne alcun profitto di carattere spirituale.

Vedo anziani aridi, freddi, incapaci di donare una briciola del loro tempo agli altri; eppure, hanno trascorso una vita intera, ma come sono vissuti: Come uomini o come bruti?

Io, vi rispondo, la vostra Mamma: essi non hanno voluto le ali per volare in alto; si sono saziati di polvere, strisciando sul loro ventre, senza alzare mai in alto il capo! Ora Gesù viene, viene anche per loro: chiederà conto di tutto. Come sarà quel bilancio? Dovranno mostrare le mani: esse saranno completamente vuote! Che sorti disastrose le loro! Molti hanno pensato all’utile immediato; il futuro sarebbe stato come il presente, così sono andati avanti per anni, demolendo in questo modo tutto il loro io interiore. Ma la resa dei conti viene sempre, amati figli; quando prima, quando dopo, ma viene! Bisogna prepararsi in tempo per non avere brutte sorprese.

Ebbene, Gesù l’ha detto: siamo alla resa dei conti. Tutto deve ritornare all’armonia primigenia: non più disordini, confusione, distruzione, ma armonia in terra, armonia nel Cielo, armonia dovunque. Tutto sarà ricostruito e la natura diverrà la dolce amica dell’uomo che offre a lui i suoi prodotti e docile si fa sottomettere; ma, prima, Cielo e terra si libereranno dal male con spaventose convulsioni. Solo gli eletti avranno una sorte beata, meravigliosa, di figli di Dio che possono goderne la meravigliosa Dolcezza.

 

Gesù, il mondo non Ti ama, il mondo Ti rifiuta! Mio Dolce Amore, Mio Dolce Figlio, la Mamma Tua Ti adora. Non soffrire più! Guarda: Ti offro questi piccoli gigli che anelano a Te, Ti adorano, Ti desiderano come loro Re. Accoglili, Figlio adorato, tra le Tue Braccia e falli felici!

 

                                                                                              Maria Santissima