Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli ultimi tempi
24.01.93
Io sono la
Luce del mondo. Solo chi cammina alla Mia Luce si salva.
Figli
amati, camminate alla Mia Luce: Io illumino le vostre menti, Io riscaldo i vostri
cuori, Io solo ho il Potere di volgere verso il Bene ogni vostra azione. Io,
figli, solo Io sono la Guida sicura che vi aiuta a intraprendere il giusto
sentiero in mezzo ai molti che conducono alla rovina.
Non
allontanatevi mai da Me. Dissi agli uomini; lo ripeto da venti secoli:
seguiteMi e avrete la vita. Solo chi vive di Me, per Me può affrontare con
serenità le gravi difficoltà della vita.
Ricordate,
amati, che la vita umana è espiazione del peccato: anche se l’uomo non
peccasse, c’è sempre la colpa originale che ha portato nel mondo il dolore, la
morte. Ma Io sono sempre un Dio amoroso: ho pena dei tormenti dell’uomo, non lo
lascio mai solo, gli sono sempre vicino, quando Mi invoca
e la Mia Presenza diviene quasi percettibile per coloro che Mi hanno spalancato
le porte del loro cuore. Senza di Me nulla potete fare; la vita rimane solo un
tormento, dal quale la creatura non può più sfuggire. Davanti alle traversie
della vita si trova ogni essere creato: l’uomo, creatura privilegiata e amata
teneramente dal proprio Dio, è stato la causa di tanto male.
Diletti,
vi dico che le Mie Leggi devono essere seguite; dico di più: devono
essere amate! Solo in questo modo si può giungere alla conoscenza del proprio
Creatore, di Colui che ha nelle Sue Mani Potenti la
vita e la morte. Io, figli, sono il Padrone di tutto e faccio sussistere ogni
cosa secondo la Mia Volontà. L’uomo che si affida a Me, che ha fiducia nel
proprio Dio, anche se non Lo vede, deve lo stesso affrontare le difficoltà
della vita: nessuno è esente dal debito oneroso da pagare. Ogni uomo deve
trovarsi davanti il problema del dolore e della morte;
ma chi ha innalzato il suo spirito verso di Me, colui che vive con la mente
immersa nella Mia Realtà affronta ogni vicenda con animo diverso. Io sono Misericordioso
ed ho pietà delle Mie piccole creature, quelle che la
Mia Mano Santa ha plasmato; la sorte di ciascuna Mi sta molto a Cuore perché
l’amo, come nessun uomo la può amare, come nessun essere umano sa amare.
Quando
voi vi confidate con Me, quando il vostro piccolo essere, fragile e debole si
pone innanzi a Me con massima umiltà, Io, come un Padre amorosissimo, vi vengo
incontro, vi prendo per mano, vi accarezzo
teneramente, vi incoraggio, vi sostengo e prendo nelle Mie Mani le redini della
vostra vita. Nessuno però può pretendere di vivere senza dover affrontare
giornalmente il tormento proprio della vita. Ricordate che Io, Dio, vi aiuto a
portare la croce, vi concedo le energie necessarie per farlo, ma non la tolgo
completamente dalle vostre spalle. Tutta la vita umana è un calvario da quando
nasce fino alla croce che è rappresentata dalla morte, l’ultimo debito, che
l’uomo ha da pagare al proprio Dio.
La
gioia verrà, la ricompensa sarà proporzionata al merito. Figli diletti, l’uomo
doveva faticare molto, senza vedere alcun risultato immediato; questo per anni,
dovendo talora affrontare disagi di ogni genere solo per una speranza ancora
lontana da realizzarsi. Gli uomini maturi dei vostri tempi, durante la vita
trascorsa, hanno impostato quella presente. Ve lo ripeterò più volte: il
bilancio si fa alla fine dell’anno. Ognuno tira le somme per vedere le spese e
il guadagno, ma il risultato ognuno può aspettarselo: se ha lavorato bene, se
non è stato superficiale e disattento, se ha impostato bene i suoi interessi
durante tutti i giorni dell’anno, ora, alla fine del bilancio, ne vedrà i
frutti che saranno tanto più abbondanti, quanto maggiore è
stata la sua abilità.
Ebbene,
diletti, ora questo accade per la vita di tutti i viventi: ognuno riceverà in base a quello che ha dato. Eppure, voi, guardandovi
attorno, rimanete perplessi, vedendo che oltre a molte creature, immerse nel
dolore, ce ne sono altre, apparentemente fornite di ogni cosa piacevole, che
vivono immerse in un grande benessere pur lontani da Me, pur avendo osato
accantonare il proprio Dio, ignorandone la Presenza. Ebbene, Io, Dio, Eterno e
Immutabile, vi dico che costoro sono quelli da compiangere, sono i veri
miserabili del mondo, sono i fratelli disgraziati, per i quali pregare senza
sosta, fare sacrifici di ogni genere, per costoro, implorarMi giorno e notte.
Sono gli irresponsabili che non sanno che ogni attimo del loro tempo trascorso
male, perché non secondo la Mia Legge, sarà per loro una nota negativa che,
sommata a quelle precedenti, accumula sul loro capo una severa condanna. Non
capiscono questi che il loro Dio permette ancora che godano proprio per dare
tutte le possibilità; il tempo però scorre velocemente e con esso le
possibilità di salvezza: rischiano di svanire o dissolversi addirittura. Quando
meno se lo aspetteranno, tutti questi distratti, stolti, si troveranno davanti
alla conclusione della loro inutile vita; allora a chi faranno appello: forse,
alle ricchezze; forse, agli amici, stolti come loro; forse, ai titoli accademici?
A nulla di tutto ciò! Ve lo dico Io, Gesù: saranno soli e spogli di tutto. Il
loro unico patrimonio lo portano scritto in se stessi, registrato a lettere di
fuoco: è tutta la sequela delle loro azioni, sono i pensieri, sono i sentimenti
provati, sono gli inganni, i tradimenti perpetrati contro l’Unico Vero Amico
che avevano, contro Colui che dovevano amare con tutto
loro stessi, le cui Leggi dovevano seguire, senza disobbedire a nessuna di
esse. Vedranno anche quale era il giusto comportamento
da seguire in ogni circostanza. Le loro molteplici colpe staranno tutte lì,
davanti a loro, per schiacciarli irrimediabilmente, perché non ci sarà più
possibilità di rimediare. Penseranno a quanto tempo hanno sprecato inutilmente,
vorrebbero poterne avere solo una minima parte per rimediare ora che tutto è
finito, ma invano piangeranno, invano imploreranno: tutto volgerà
inesorabilmente verso la disastrosa conclusione!
Figli
amati, diletti figli, costoro straziano maggiormente il Mio Cuore, perché ad un Padre dispiace emettere condanne: Io vi volevo tutti
salvi, tutti festanti intorno al Mio Banchetto Nuziale, come tanti bambini
intorno alla tavola imbandita.
Esultino
coloro che ora piangono. Chi è nel dolore ami il suo dolore, pensi che neppure un attimo di sofferenza
trascorrerà invano, ma che ogni giorno sarà un passo avanti verso la gioia più
completa, quella che non ha nulla da condividere con i gaudi terreni, perché il
vero Bene proviene solo da Dio. La Gioia, che il Signore di tutte le cose
concede, non è paragonabile ad alcun’altra: non ha termine, non ha limiti di
tempo né di spazio né di intensità.
Voi
che soffrite, ovunque siate, benedite la vostra sofferenza! O uomini, proprio
quella, se voi vorrete, sarà la porta verso la
felicità tanto anelata da tutti. Voi, che avete invece sempre camminato nella
Mia Luce, che Mi avete tanto amato, da affidarMi l’intera vita, ogni azione,
ogni pensiero, ogni respiro, ogni palpito del vostro dolce cuore vivete felici
accanto a Me, vicini vicini. Anche se ancora non vi è
concesso di vederMi con gli occhi sensibili né toccarMi con le vostre mani, già
Mi appartenete, completamente: voi siete i Miei figli diletti, gli eredi di
ogni Ricchezza ed Io, il Padre amoroso che si accinge a donarvi tutto, perché
la vostra gioia sia piena.
Benedetti,
siate tre volte benedetti, dolci angeli che vivete ancora sulla terra, ma avete
già la dimora in Cielo!
Vi
amo immensamente e mai più Mi allontanerò da voi.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli ultimi tempi
24.01.93
La Mamma parla
ai figli amati
Piccoli
del Mio Cuore, stringetevi vicino a Me, come tanti bambini che corrono vicino
alla loro mamma. Vi voglio parlare di cose sempre più belle che daranno infinita
gioia al vostro cuore. Il Re tornerà presto da voi; così come
è salito al Cielo sotto gli occhi stupiti dei Suoi primi discepoli, così
tornerà per dare Gioia e Pace al mondo, caduto nel caos, schiavo del male e
delle terribili menzogne di satana. Io non so la data certa, nessuno la conosce
all’infuori del Padre, ma vi posso annunziare che è molto vicina e che il
trionfo dei figli della Luce è imminente.
Non
più tenebre per gli eletti, ma luminosità ovunque; non
più dolore, ma gaudio, quello del Cielo, quello senza fine, perché il Cielo
presto si congiungerà alla terra e aprirà il grande Scrigno Prezioso, dove sono
contenute le cose più belle, quelle pure e sante, che l’uomo ha bandito dalla
terra!
Sapete,
diletti: l’uomo superbo crede di essere l’arbitro della storia, crede di tenere
in pugno il destino della propria vita e della altrui
vita. Non è proprio così.
Dio
lascia una certa indipendenza alla proprie creature.
Certo, se così non fosse, se l’arbitro assoluto della storia fosse sempre stato
Lui, solo Lui, unicamente Lui, la terra sarebbe un Paradiso, ma l’uomo non
avrebbe potuto servirsi della sua libertà di scelta, quindi, non avrebbe
merito. L’azione dell’uomo è libera, ma Dio sorveglia
ogni cosa e impedisce i disastri maggiori provocati dal peccato.
Pensate,
diletti, che l’uomo guidato dalla Divina Scienza tende
a far divenire la terra un paradiso di armonia, ma, allo stesso modo, la
creatura umana, guidata dalle arti diaboliche del maligno, vuole distruggere
tutto ciò che la Sapienza ha creato. Queste due potenti forze si combattono.
Solo alla fine dei tempi ci sarà il trionfo assoluto del Bene; intanto, per
secoli e millenni è imperversata la tremenda battaglia che ora si trova ad una fase decisiva.
Il
mondo non cadrà, diletti, nelle unghie del maligno. Statene certi! Le forze del
male hanno predominato per troppo tempo, perché tanti sono in questo momento i
figli delle tenebre, ma sappiate che, se Dio non avesse fermato, per Sua
Misericordia Infinita, il corso degli eventi, i malvagi avrebbero distrutto
ogni cosa e la splendida Opera di Dio sarebbe stata completamente distrutta.
Così
non è, così non sarà; il mondo è deturpato, è infangato, ma non annientato: ciò
che Dio non vuole non accade. Vedrete, come vedete già
accadere intorno a voi, cose atroci. È l’azione malefica che si è fatta
terribile; ma avverrà solo ciò che il Creatore permetterà che avvenga, nulla di
più.
Certo
la Chiesa, la Sua amatissima Chiesa, la Sposa Sua diletta, sarà straziata, ma
non sconfitta: Cristo non può essere sconfitto; è il Re eternamente Vittorioso.
Dopo
la terribile desolazione, ci sarà la nuova splendida fioritura portata dalla
Sua sublime Presenza ovunque. Sì, angeli Miei, sì, diletti del Mio Cuore, voi,
consolazione dei Nostri Cuori Addolorati e delusi per l’infamia del mondo,
godrete la Presenza Divina, mentre siete ancora in vita, mentre il sangue
palpita nelle vostre vene!
Gesù, Amore
Infinito, vieni, vieni presto sulla terra! Io, la
Mamma, sono tra i Miei figli diletti e li proteggo dall’uragano col Mio Manto! Vieni, Dolcezza, in soccorso della Tua diletta Sposa che Ti
aspetta, affranta da tanta sofferenza!
Maria
Santissima