Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

02.02.93

 

 

Dopo la grande angoscia, ci sarà gioia senza fine.

 

 

Miei amati, il mondo Mi ha tradito; Io l’ho amato di Amore, senza limiti. Per questa creatura privilegiata, che è l’uomo, Io ho fatto tutto: ho preso carne umana per essere più simile a lui, uomo come lui. Sono vissuto in una carne, fragile e soggetta al dolore, Io, Dio, Onnipotente e Immortale, Puro Spirito Eterno! Per Amore, ho voluto imitare la sorte dell’uomo, vivere sulla terra, lavorare, sopportare le difficoltà della vita, vedere la stoltezza dei fratelli e cercare di porvi rimedio. Sono vissuto, sopportando il martirio quotidiano, così come ora voi fate, martirio costituito dalla fatica del corpo, dalla sua fragilità, dalla presenza di persone moleste, difficili da sopportare.

Le stesse vicende della Mia Vita hanno reso difficile l’esistenza alla Mia Famiglia: alla Mamma Dolcissima, Che chinava il capo e sorrideva sempre serena a Me e allo sposo santo, anche se nel Cuore aveva un tumulto di Sentimenti; a Giuseppe che si trovò ad affrontare sempre le asperità della vita e l’ostilità della gente.

Quando crebbi e iniziò la Mia Missione, dovetti vivere fianco a fianco con uomini ignoranti, pieni di pregiudizi, spesso come bambini che dovevano essere guidati per mano a scoprire anche le cose più semplici, perché non le capivano. Parlo specialmente dei Miei discepoli, uomini semplici, pieni di difetti: ognuno avrebbe dovuto avere un compito diverso nella società, quindi, doveva essere plasmato in maniera adatta alla missione che gli era propria. Pensate a quei poveri uomini rozzi e rudi che facevano i mestieri più semplici: un giorno furono presi dal loro posto di lavoro, prelevati dalla famiglia e plasmati per affrontare una missione grandiosa. Sapete che talora Mi guardavano come bimbetti di pochi anni, quando parlavo? Essi non capivano il Mio Linguaggio; erano tutti immersi nei pensieri del vivere quotidiano e facevano una grande fatica a seguire con la mente parole che parlavano di cose diverse da quelle alle quali erano abituati. Si parlava di un mondo futuro di giustizia e di pace, di concordia e di amore, si parlava del Cielo, dei beni eterni, mentre tutti loro erano ben ancorati sulla terra. Parlavo di cose che la loro mente faceva grande fatica ad afferrare a pieno. L’unica che capiva tutto e bene era la Mamma Mia, Santa Creatura, Che racchiudeva ogni Mia Parola nel Suo Dolcissimo Cuore, del quale aveva fatto uno Scrigno dove mettere tutti i Suoi Pensieri sublimi e ogni Parola che uscisse dalla Mia Bocca.

Ella non parlava, se non quando era necessario farlo; in silenzio inseguiva i Suoi Pensieri sublimi e si teneva costantemente in contatto con Dio. La Mistica delle mistiche fu proprio Ella, figlia benedetta, che hai la gioia infinita di parlare, ancora palpitante di vita, col tuo adorato Dio!

Sappi, diletta figlia, che la tua Purissima Mamma non si staccò mai, neppure per un attimo, dal Pensiero di Dio. La Sua Mente vi rimase sempre immersa: sia nei momenti di gioia sia in quelli di angoscia tremenda; voleva vedere tutto alla Sua Luce, non fidandosi di Se Stessa, ma affidando il proprio Essere nelle Mani Sapienti del Suo Creatore Che agiva in Lei in modo superbo, con Potenza grandiosa, perché era la Creatura più Umile e Docile, Obbediente, fino all’immolazione completa di Se Stessa, senza alcuna, minima ribellione.

Madre Mia amatissima, Giglio senza macchia, Fiore splendido, che mai ha cessato di mandare il Suo Delizioso Profumo, Tu sei la Creatura Perfetta, Esempio sublime da seguire: il mondo Ti amerà! Stella del mattino, che illumini l’orizzonte, preparando l’avvento del Figlio adorato, asciuga le Lacrime dal Tuo Dolce Viso: ogni cosa deve seguire il suo corso. Tu, Mamma Tenerissima, tutto hai fatto per salvare l’Umanità: benedetta sii sempre, per la Tua totale dedizione, per l’Amore che hai portato a tutte le creature, che Io, Tuo Figlio, Vero Dio e Vero Uomo, Ti ho affidato ai piedi della Croce! Tu, vera Pastora, Che hai curato con Infinito Amore i Tuoi agnelli, senza perderne di vista neppure uno, hai curato i malati, hai accarezzato teneramente i piccoli, li hai portati in braccio, quando non erano in grado di camminare; hai fasciato le ferite di quelli che si erano allontanati dal branco e hanno dovuto subire qualche attacco del nemico sempre all’erta; hai richiamato senza sosta le pecore smarrite, quelle che si sono volute allontanare, senza ascoltare la Tua Voce accorata che le chiamava tutte all’Ovile, dove avrebbero avuto tutto: cibo, bevanda, gioia e conforto senza fine.

Mamma splendida, tutto hai fatto per loro, tutto perché neppure una di esse andasse smarrita! Grazie, meravigliosa Sacerdotessa: ogni creatura umana Ti onorerà; nessuno più oserà offenderTi! Tu sei la Delizia del genere umano ed ogni bocca pronuncerà con grande devozione e amore infinito il Tuo Dolcissimo Nome, Maria, il Fiore più splendido tra tutti quelli da Dio creati. Ora, però, il Tuo compito sulla terra, la Tua sublime Missione di preparazione al Mio Ritorno volge al termine. Le redini del mondo sono nelle Mie Mani; ogni cosa volge verso il suo compimento: sorridano i Tuoi Occhi; non più lacrime, ma Gioia senza fine, perché molte creature che Tu hai preso per mano entreranno a far parte della Gioia senza fine.

Abbiamo sofferto entrambi tanto! Tu con Me: le Mie mille Ferite hanno piagato anche il Tuo Purissimo Corpo. Ora è tempo di gioia. Vedi, Mamma: per queste creature, per i gigli, che tanto Ti amano e adorano Me dalla mattina alla sera, non sono morto invano; il Nostro Infinito Sacrificio, ha dato loro la gioia di poter vivere da veri figli di Dio. Vedi: ora sono veramente degni del nome di uomo, ora che sono risaliti dall’abisso di miseria, nel quale erano precipitati, dopo il peccato di Adamo. Come Adamo prima della caduta, vivranno in un mondo tutto nuovo, Mamma amata. Tu non dovrai piangere per loro, perché il cuore essi lo hanno donato tutto a Noi, così la mente, così la volontà. Vedi che già Io vivo in perenne dimora nel loro cuore. Essi sono il Mio dolce popolo ed Io il loro adorato Dio. Il Mio Regno è già cominciato dentro di loro, perché essi vivono solo per Me, di Me.

Figli diletti, tra poco la Mamma non apparirà più sulla terra, perché la Sua Missione è compiuta: lascerà il posto al Re, al Figlio Suo, Dio Eterno e universale, a Me, Gesù, Che ritorno sulla terra per darle un volto nuovo, conforme al Progetto iniziale del Padre.

Certo, vi annunzio anche una grande, spaventosa tribolazione, quale mai conobbe la terra: ogni pena e angoscia subita dall’inizio della creazione è nulla a confronto con quella finale, prima del trionfo definitivo del Bene. Gigli amati, l’uomo ha ciò che ha voluto: raccoglierà le piante velenose che ha seminato in tutti questi anni e coltivato con zelo nefasto. Il mondo trabocca di veleno sparso, sì, dal maligno, origine di ogni male, ma coltivato e assecondato dalla volontà umana che non ha opposto alcuna resistenza; la colpa ormai trabocca da ogni parte. Non c’è più rimedio!

Voi, gigli, ripeto: non tremate. Sento il vostro dolce cuore sussultare di paura. No! Io, Dio, vostro Dio, vi dico: non abbiate paura; nulla avete da temere. Qualunque cosa accada, in qualsiasi punto della terra voi vi troviate, non tremate: Dio è con voi, Dio è dentro di voi! Il Re dell’Universo vi tiene stretti, stretti fra le Sue amorose Braccia: vi coprirà con la Mano gli occhi per non vedere i peggiori orrori e vi accarezzerà dolcemente.

Siate felici, dolci agnelli mansueti; siete accanto al vostro Pastore: il lupo non vi azzannerà mai più, non oserà neppure più avvicinarsi a voi, gigli, amati gigli del Mio Giardino.

Andate, felici, dovunque: siete al sicuro nel Mio Cuore Paterno, come in una Fortezza inespugnabile. Fuori c’è il nemico che assale; dentro ci sono la Felicità più completa, la Pace e l’Amore senza confini.

Benedetti siate ora e sempre, dolci angeli Miei! La Mia Mano si posa sul vostro amato capo e vi benedice.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

02.02.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Miei piccoli diletti, vedo che siete ansiosi per lo svolgimento degli avvenimenti futuri; ognuno vorrebbe sapere, conoscere, prepararsi con progetti adeguati ai grandi momenti che devono venire. Io, invece, vi dico di stare sereni e non pensare a nulla.

Vi chiedo di vivere in Dio, con Dio, per Dio in ogni attimo della vostra esistenza e poi affidare ogni cosa a Lui Che tutto sa, Che tutto può, perché Tutto È.

Siate sereni, come un Cielo stellato. Siate luminosi, come un mattino di primavera. Siate puri, come una sorgente che sgorga dalla roccia, siate armoniosi come un prato pieno di fiori di ogni colore che si piegano docili alla dolce brezza del mattino.

Così vi vuole Gesù, perché siete Suoi. Gli appartenete ed Egli ai Suoi piccoli, grandi amori vuole donare ogni Dolcezza. In ogni istante della vostra dolce vita Egli vi rallegrerà il cuore, vi accarezzerà il pensiero; prenderà dominio sulla vostra volontà, secondo il vostro benedetto volere.

In questa situazione beata che potrà mai turbarvi: l’uragano? Ci sarà. È vero!

Gigli, non credete a coloro che continuano a dire che Dio è solo Misericordia e che tutto andrà liscio, senza inciampi per nessuno: è falso, è tristemente falso! Dio è Infinita Misericordia, ma anche Perfetta Giustizia; guardate a ciò che è accaduto nel passato: gli uomini hanno disobbedito spesso alle Leggi del Signore, ma nessuna colpa è rimasta da espiare; il castigo non è mai mancato, tanto meno quando i peccati erano tali e tanti da pregiudicare la vita di troppe creature che si sarebbero fatte trascinare dagli esempi negativi.

Oggi la parola che si potrebbe ripetere in continuazione è:scandalo’. Nella vita di ogni giorno gli adulti scandalizzano gli occhi innocenti, instillano malizia nei cuori puri per inquinare la genuinità. Pensate alle Parole del Grande Maestro: “Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli farebbe meglio a legarsi una grossa macina al collo e gettarsi in mare”. Riflettete bene sulla severità di questa espressione.

Quanto è nocivo lo scandalo! I giovani germogli vengono avvelenati, prima di divenire fiori e frutti: saranno tutti piante inique, imbevute, come sono, di tossico! Può mai Gesù permettere che questa situazione si prolunghi nel tempo? Io vi dico che non accadrà. Ogni sozzura sarà adeguatamente mondata ed i piccoli fiori ancora in boccio seguiranno l’esempio degli splendidi gigli puri e profumati che diffonderanno attorno a sé il delizioso profumo della loro purezza. Essi solo resteranno e proprio dal loro seme nascerà un mondo senza scandali, fatto solo di amore, quello puro e santo, di pace, quella duratura e stabile, di giustizia, quella vera, quella che Gesù insegnerà agli uomini, che mai l’hanno conosciuta sulla terra.

Miei dolci gigli, guardate la vostra Mamma: vedete nei Miei Occhi quanta Gioia c’è, al pensiero che Gesù porterà vita tutto il male del mondo. Rallegratevi, perché nulla turberà più la vostra vita che diverrà un canto perenne di gioia e di armonia.

Gesù, Amore, che non conosce limiti, Sole, che non conosce tramonto, Stella, che brillerà per sempre in ogni Cielo, la Tua Mamma Ti saluta adorante, assieme alla Sue piccole creature che Le fanno da corona e s’inginocchia davanti al Re che viene.

 

                                                                                              Maria Santissima