Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

04.02.93

 

 

Giorno terribile è il giorno del Signore: giorno di Fuoco!

 

 

Diletti del Mio Cuore, amici fidati, il grande giorno si avvicina per l’Umanità: giorno terribile, giorno grandioso! Ogni uomo vedrà cose straordinarie, cose mai viste.

Voi, diletti, lo aspettate tanto quel momento per godere della Presenza del vostro Re. Bene fate, bene sperate: avrete tutto, diletti, tutto da Me che Mi accingo a premiare con Doni splendidi i Miei piccoli fedeli adoratori. Sarete nella gioia del cuore per sempre e circondati da ogni delizia.

Desidero che approfondiate la conoscenza del vostro Signore. Sì, amati: Mi conoscerete ancora più profondamente e in modo da gustare sempre di più la Dolcezza, perché con voi sarò un Padre amoroso, premuroso e una Mamma, piena di attenzioni, che conosce a fondo le esigenze dei figli e li esaudisce, ancora prima che espongano il proprio desiderio.

Ah, se il mondo Mi avesse capito, quanta felicità ora avrebbero goduto tutti! Quanto gaudio in ogni cuore sarebbe sorto a tempi pienamente maturi! Doveva terminare il grande dolore; per tutti doveva terminare: la nuova era sarebbe sbocciata, come splendido fiore, per ogni uomo della terra! Tutti, tutti avrebbero dovuto assaporare la gioia di essere nati, di essere stati plasmati dalle Mie Mani Sante e Benedette! Ogni creatura nasce con un grande destino, ma ciò non viene concesso gratuitamente: è una conquista. Un giorno tutto era stato concesso, senza merito alcuno: il giorno in cui Io creai ogni cosa e per ultima la Mia creatura prediletta. L’uomo doveva solo seguire le Mie Indicazioni, le Mie Leggi e non altro, perché la natura gli offriva ogni frutto, senza fatica; solo gioia avrebbe avuto, perché il tremendo morso del dolore non esisteva.

Sappiate, angeli cari, che Io non avrei potuto mai creare il male: Io sono Bene assoluto; da Me solo Bene proviene, solo cose Pure e Sante e Buone escono dalle Mie Mani! Il dolore è il triste retaggio della disobbedienza. Lo fu allora, lo è anche ora e lo resterà fino a quando Io disporrò diversamente. Ogni uomo ribelle ora proverà su di sé le conseguenze spaventose delle sue colpe, accumulate di giorno in giorno, durante la vita. Anche la tiepidezza Io rifiuto: Mi disgusta, perché sotto tale atteggiamento c’è un ben misero amore! Chi ama non può essere tiepido: o si ama o non si ama, o si comprende oppure si ignora completamente cosa significhi questo sentimento sublime.

Il tepore proviene da cuori ancora intrisi di enorme egoismo, tornaconto di ogni genere, anche ipocrisia. A Me tutto è noto di ciò che si annida nei cuori, vedo ogni sfumatura e Mi accingo a dare a tutti un’adeguata risposta. Sì, figli: ora ciascuno avrà il trattamento che si merita. State pure tranquilli: Io sono un Giudice Perfetto; a nessuno sarà concesso ciò che non si è meritato.

Sappiate ben chiaro che è un grave inganno di satana quello di credere Dio solo Misericordia scissa dalla Giustizia: in Me la Misericordia è Infinita, ma la Giustizia altrettanto.

L’Umanità ora sta gustando ancora la Mia Misericordia, l’Infinita Misericordia del Mio Cuore Paterno; ma per poco ancora elargirò i Miei Doni ai ribelli che li disprezzano continuamente e se li arrogano come diritti.

Nuovi giorni vedrete sorgere, diletti, tanti nuovi giorni, ma non saranno tutti uguali, non sereni: non sarà sempre l’alba limpida e tranquilla per il mondo ribelle. Io elargisco sempre Bene, perché sono Io la Fonte di ogni cosa buona; ma c’è anche l’azione continua e potente del male, voluto e portato nel mondo dal maligno, col Mio Permesso, certo, perché nulla di ciò che accade avviene senza la Mia Suprema Volontà. Ebbene, l’azione malefica è continua e intensa, lavora nei cuori e cova per tanto tempo, prima di esplodere violenta, apertamente.

Ebbene, vi dico Io, Dio, Grande e Potente, che ci sono numerosi cuori pieni di veleno terribile, che riverseranno tutto nella grande coppa che, ormai colma, l’Umanità ribelle dovrà vuotare fino all’ultimo sorso: questo, per Mio Volere. Sarà un momento terribilmente angoscioso per moltissimi, ma necessario, voluto, preparato da tempo con una volontà comune che è stata sempre difforme dalla Mia.

Uomini, che Mi avete rifiutato, uomini, che avete creduto di poter vivere senza di Me, uomini, che vi siete creati tanti idoli, quanti mai ne erano esistiti, ora vedrete ogni cosa sotto la giusta dimensione! Avevate chiuso gli occhi per non vedere i segni, che vi mandavo, ora vi costringerò ad aprirli ben bene per osservare i nuovi segni non più Opera della Mia Misericordia, ma provenienti dalla Mia Giustizia. Avevate chiuso le orecchie per non udire le Mie carezzevoli Parole che parlavano di Amore, sempre di Amore, continuamente di Amore, melodia senza fine che è risuonata nei vostri orecchi, resi insensibili dalla vostra volontà. Ora sentirete bene, altro che bene: non vi sfuggirà neppure una nota! Io vi farò sentire non più la Mia Voce amorosa e carezzevole, ma il Grido Potente che scuoterà tutto l’Universo e lo riempirà di terrore indicibile. Non avrò l’abito del misero, che va mendicando per le case, per i cuori una briciola d’amore, sempre negata. Terribile sarà la Mia Vista per tutti i traditori e tanti se ne annidano sulla terra! Avrò il Volto tremendo del Dio di Giustizia, dopo aver vestito per lunghissimo periodo le vesti di Dio della Misericordia.

Attendete e vedrete. Terribile è il giorno del Signore: giorno grandioso e giorno di Fuoco, Fuoco inestinguibile che non cesserà di ardere, fino a quando tutto l’enorme mucchio di erba, affastellata ovunque, non avrà finito di ardere, fino a quando tutto ciò che era inutile non si sarà consumato! Solo allora il Fuoco si spegnerà ed i gigli manderanno il loro dolce profumo e le loro belle corolle si apriranno ai Raggi luminosi del nuovo Sole di Giustizia di Pace e d’Amore che sorgerà sulla terra. Fate bene, voi, ribelli, a non aspettarvelo questo momento; voi vi illudete di continuo anche in futuro di vivere così, come siete vissuti in passato, affondati completamente nel fango, del quale vi nutrite in continuazione, volendo fare altrettanto con gli altri che vi circondano. Ebbene, Io, Dio, Eterno, Creatore di ogni cosa che esiste, vi dico che non è così: domani sarà completamente differente dall’oggi. Certo, il giorno grandioso non lo aspettate, non lo volete, perché voi non Mi amate, non Mi avete mai amato! Avete mangiato il Mio Pane, avete goduto della Mia Luce e di ogni Dono che Io vi ho porto, senza mai dirMi grazie. Avete tenuto la testa ben piegata in basso per vedere solo le meschine esigenze del vostro ventre; come miseri bruti siete vissuti, come meschini esseri, voi, che dovevate conquistare il mondo, perché figli di un Dio Grande e Potente! Non Mi aspettate, certo che no! Respingete decisamente l’idea di un Mio prossimo Ritorno; vi fa tanta paura solo l’ombra del pensiero, perché vi rendete conto di esserMi nemici: Mi respingete e non Mi volete, certo, davanti a voi! Ma Io verrò! Sì: verrò e anche voi, che non Mi avete aspettato, Mi vedrete, con grande meraviglia, davanti a voi, non per un Incontro d’Amore e di Gioia infinita, ma per una separazione definitiva e terribile! Niente vi darò, perché nulla vi siete meritati. Avete creduto, sì, nel nulla eterno e quello stringete nelle vostre mani inutili!

Tornerò per tutti. Tornerò per il mondo che non Mi aspetta, che non è preparato minimamente ad accoglierMi. Tornerò per chi Mi ha sempre respinto, ma non per la sua gioia: gioia mai più esisterà per lui, mai più ci sarà letizia in coloro che volontariamente hanno ignorato i Miei Messaggi e hanno impedito anche agli altri di venirne a conoscenza. Chiederò conto di ogni mancanza: nessuno pensi di sfuggire al grande giorno, tremendo, giorno di Fuoco Ardente, inestinguibile, giorno, ormai prossimo!

Vieni a Me, Mio giglio amatissimo. VieniMi vicino: il Re di Giustizia per te è il Dio d’Amore, di Pace, di Dolcezza Infinita. Vieni a Me, diletto fiore: insieme saremo eternamente felici.

                                                                                             

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

04.02.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Diletti del Mio Cuore, piccoli amati, non vi impaurite: voi, nulla avete da temere dal giorno del Signore. Egli mostrerà a voi una Faccia benigna, Egli vi ama tanto, tanto, quanto mai possa immaginare la vostra piccola mente, ed Io insieme a Lui. Siete racchiusi in una Fortezza Inespugnabile e nulla vi può nuocere. Non così per molti altri figli, a Me anche tanto cari. Poveri figli Miei: sono in balia dei venti tempestosi; la bufera urla con la sua voce di morte ed essi sono lì, poveri, indifesi; l’uragano se li porterà via tutti! Il Mio Cuore di Mamma geme, ma so che costoro hanno rifiutato fino all’ultimo momento la Mano, che Io ho teso loro; Mi hanno ignorato e ciò che è più grave hanno ignorato il Signore della loro vita, il Re dell’Universo.

Gesù Mi guarda, teneramente: tutto ho fatto per salvare l’Umanità, tutto per i figli, da Me tanto amati. Per molti nulla è servito: tutto vano, tutto inutile! La loro follia non ha subito soste; neppure la minima pausa di riflessione li ha indotti a ritornare sui loro passi! Ora per loro le tenebre si fanno sempre più fitte e scompare anche il tenue Raggio-Guida, che la Misericordia Infinita aveva mandato loro.

Diletti, angeli, che vi siete prodigati con tutti voi stessi, non rattristatevi, se i risultati sono stati avvilenti. Gesù ha apprezzato il vostro dono continuo. Sì, figli: Lo avete amato con tutti voi stessi, vi siete dati da fare perché il Suo Regno trionfasse nei cuori più freddi. Non sempre i risultati sono stati soddisfacenti. Non datevi pena per questo; siate nella gioia. Siatelo sempre, anche quando il male intorno vi farà inorridire: accadrà tutto ciò che deve accadere. Ogni avvenimento avrà un profondo significato, che solo voi potrete capire, voi, i piccoli della terra, voi, le cui parole non hanno alcun peso nel mondo: Gesù ha scelto non i sapienti, i grandi, ma sempre gli umili, quelli che apparentemente non contano nulla, per rivelare loro i più grandi segreti, per farli divenire i Suoi dolci confidenti.

Egli non ha bisogno di sapienti: Egli È la Sapienza. Egli non ha bisogno di potenti: Egli È il più Potente. Egli vuole invece quei dolci gigli che mantengono candide le loro corolle, che tengono intatto il loro delizioso profumo, che si piegano docili alle Sue Carezze e vivono per ricevere la Dolcezza del Suo Amore, che anelano solo alla Sua Linfa, che respirano della Sua Vita. Egli vuole quelli come voi, piccoli Miei. Vi ha scelti per farne i Suoi eletti; vi ha scelti fra tanti, gigli tra i gigli, eletti tra gli eletti, e su di voi riverserà abbondante il Suo Spirito d’Amore che vi renderà grandi, grandi, sempre più simili al vostro Creatore.

Gioite, piccoli. Siate veramente, totalmente felici, ora: anche gli ultimi piccoli ostacoli stanno allontanandosi e vedete intorno a voi un orizzonte infinito, una Luce di Paradiso. È il vostro momento: preparatevi, amati, al meraviglioso giorno d’Amore Perfetto!

Gesù, Amore, Gesù, Dolcezza, Gesù, Tenerezza Infinita, tutti Te li dono questi Miei gigli. Tienili stretti a Te: sono Tuoi per sempre!

 

                                                                                              Maria Santissima