Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
05.02.93
Grande sarà la gioia dei giusti: il male sarà
spazzato via.
Piccoli amati, esultate e gioite,
sperate di speranza certa; non confidate in un uomo fragile, volubile, incapace
di dare vero amore: voi appoggiatevi al vostro Dio Che ha in Sé ogni Bene,
perché Egli è la Fonte dalla quale proviene il Bene. Io, sì, Io, Dio, tutto
concedo a coloro che Mi hanno dato il loro cuore,
sicuri che un giorno Io avrei mantenuto le Promesse delle quali hanno parlato i
profeti.
Chi ha ben ascoltato le Mie Parole, chi
ne ha fatto il cardine della propria vita ora si
consoli assai, dico di più: esulti di gioia grande; è tempo di realizzazione
delle antiche Promesse, quelle meravigliose che tanta fiducia hanno dato sempre
al cuore dei giusti. Sono ora, proprio ora i tempi grandiosi preannunciati da
tutti i Miei amatissimi strumenti. Un profeta non parla di sua iniziativa: egli
dice attraverso le sue labbra solo quello che Io permetto dica. Essi sono i
Miei amici diletti che vanno amati, rispettati e ascoltati, perché attraverso
di loro passa la Corrente Divina e dove passa Dio
santifica e purifica ogni cosa. Poiché non sono stati ascoltati, guardati
spesso con diffidenza, la Mia Grazia abbondante è stata respinta dagli stolti.
Come dovrò giudicare coloro che, a priori, hanno respinto i Miei dolci
messaggeri, quelli che li hanno mortificati, umiliati? Siatene ben certi:
severa sarà la condanna nei loro confronti! Essi hanno agito verso di loro, come è stato fatto nei Miei riguardi. Sono stato disprezzato
dai grandi, dai sapienti, respinto e non ascoltato, perché gli uomini si
perdono sempre in inutili ragionamenti. Che poteva dire il Figlio del
carpentiere che potesse interessare? Non hanno badato al contenuto delle Mie
Parole; contava la persona, che non era una di quelle in vista, quindi, non
contava nulla. Stolti, sempre stolti sono stati gli
uomini: per perdersi in inutili elucubrazioni mentali distruggono scioccamente
il loro tempo prezioso, non ascoltano le Mie Parole, sante e ammonitrici, e
cadono nel baratro, quando meno se lo aspettano!
Le Mie Grazie, innumerevoli, sono scese
spesso invano, hanno toccato la superficie, senza penetrare nel profondo, lì,
dove avrebbero guarito la grande piaga del cuore che si chiama superbia. Grande
e terribile responsabilità di chi ha respinto il Mio Bene ed ha impedito ai
piccoli di goderne: risponderà della sua insipienza; dovrà anche rendere conto
della rovina di molti altri che, non ricevendo quella Grazia Vivificante, si
saranno perduti!
Sappiate che Io non faccio nulla invano:
mando le Grazie al tempo opportuno, nel luogo opportuno
perché esse agiscano sugli individui che ne hanno bisogno. Spesso i Miei figli
hanno fatto il gioco di satana che è stato da sempre il nemico dei Miei figli,
attraverso i quali ha combattuto ME. Il Dolore più
grande che Mi trafigge il Cuore è che, spesso, i grandi oppositori sono stati
proprio i Miei ministri, i figli prediletti, che dovevano, invece, essere
illuminati dalla Mia Luce e illuminare i piccoli, i
poveri, gli ignoranti. Come mai è accaduto il contrario? Spesso i più piccoli
dei Miei amati figli, i più semplici, hanno dovuto dare Luce ai più istruiti, a
coloro che vivono al Mio Servizio, perché ‘dicono’ di averMi donato la loro vita. Ha agito anche in loro l’antico
terribile tarlo della superbia, della presunzione, tale e quale a quello che
agì nei sacerdoti del Tempio. Io non do Luce ai presuntuosi, ai superbi,
fossero anche Miei ministri, se non piegano il capo davanti a Me, qualunque sia
la Mia Volontà, Io non li illumino, ma Mi rivolgo ai Miei piccoli adoratori,
quelli che vivono solo di Me, quelli che bevono avidamente la Mia Parola, senza
chiedersi nulla, usando bene i Doni che Io ho conferito loro. Costoro sono ora
le grandi colonne sulle quali baso il Mio nuovo Regno. Essi si sono affidati
alle Mie Mani Potenti e amorosissime: la Mia Potenza
li ha trasformati gradualmente, purificandoli da tutte le scorie che potevano
essere di inciampo; il Mio Infinito Amore li ha avvolti
e riempiti di Gioia, di Dolcezza, di speranza certa.
Ecco il risultato: la speranza loro ora
è diventata realtà; Dio è entrato nel loro essere a prenderne pieno possesso,
completo dominio, a farne la Sua stabile Dimora. Dio non è nel Cielo lontano e inaccessibile,
come gli insipienti colti e presuntuosi continuano a credere: Dio è nel cuore
dei Suoi diletti, vive nell’uomo che Lo adora nel pensiero e nelle azioni,
nell’umile adoratore che vive solo in funzione del suo Dio. Io, figli, ho in Me
ogni Dono. Io sono Tutto; posso tutto! Non sono stabile in un posto. Capitelo:
vivo in ogni lembo dell’Universo, vivo in ogni cuore puro che Mi permette di
dimorare presso di lui. Sappiate per certo che non sosto a lungo nei cuori
tiepidi, in quelli superbi, guidati da un pensiero volto sempre
all’autosoddisfacimento e non alla comprensione delle MIE Vie, delle MIE
Iniziative. Ve l’ho detto e ve lo ripeto all’infinito: le MIE Vie non sono le
vostre, i MIEI Sentieri non sono quelli che immaginate voi, uomini, privi di
umiltà, che respingete i Miei dolci angeli e impedite loro di parlare. Nel
vostro cuore non resto: la vostra vita non è improntata al Mio Volere! Molto
dovrete soffrire, per la vostra insipienza: chiederò conto a voi di ogni
pecorella Mia che è rimasta senza nutrimento, che si è ammalata, perché voi le
avete impedito di raggiungere i ricchi pascoli, che Io avevo preparato loro.
Grande sarà la vostra pena, perché grave
la responsabilità di ciò che avete fatto! Non accetterò scuse, sappiatelo fin
d’ora. Certo, uno darà la colpa all’altro, certo;
l’altro addurrà mille scuse inscusate. Io vi dico che non avrete neppure il
tempo di parlare; non serve a niente la parola, quando il tempo s’è fermato.
Nulla servirà più: il passato sarà presente e neppure una sillaba si aggiungerà
a quelle già dette; neppure si potrà togliere.
Vi dico che chiederò conto dei talenti
da Me donati a ciascuno di voi: vorrò il capitale con l’adeguato interesse. Vi
dico che sono un Padrone esigente: non concedo mai nulla invano.
L’uomo, dotato di molta intelligenza,
dovrà renderMene i frutti; così l’uomo, fornito di
altri Miei innumerevoli Doni, dovrà mostrarMi l’uso
che ne ha fatto. A chi ho dato di più molto chiederò;
molto esigerò. Vi ho sempre detto che ognuno di voi deve sforzarsi di divenire
perfetto come Perfetto è il vostro Dio; perfetto, significa anche cercare di
entrare nella Dimensione Divina, studiare i segni che Io mando, interpretarli
nel giusto senso e spiegarli ai piccoli che non ci arrivano da soli, perché
spesso troppo ignoranti, poco dotati di capacità
intuitive.
Aspirare alla perfezione significa
cercare di imitare il comportamento di Gesù che scese sulla terra per dare a
chiunque ne avesse bisogno, donando, donando, senza
stancarsi mai. Cosa si poteva donare di meglio ai fratelli se non la Sua Parola
Santa e Vivificatrice? Ecco il nutrimento necessario al piccolo: egli ne ha
bisogno per vivere, per comprendere quale sentiero percorrere per raggiungere
la salvezza!
Pensate che in questi giorni, fecondi di
Grazie, tutti ne avrebbero potuto beneficiare; invece molto pochi se ne sono
nutriti. Gli altri vagano ancora nel buio più buio che diverrà sempre più
tenebroso perché il Mio Raggio-Guida si affievolirà sempre più, perché il
maligno sta per scatenare il grande formidabile attacco, da Me permesso,
dall’Umanità voluto.
Dolci Miei figli, che avete parlato con
le Mie Sante Parole, non crucciatevi, se non vi hanno ascoltato, se poco peso
vi hanno dato; non turbatevi minimamente: prima di voi
l’hanno fatto con Me. Il servo non è superiore al suo padrone: se Io ho subito,
anche voi dovevate subire; ma guai a chi vi ha rigettato, guai
a chi vi ha disprezzato, guai a chi ha impedito la diffusione della Mia Parola
che usciva dalle vostre labbra! Severa sarà la Mia Sentenza nei loro riguardi,
ora che scenderò come Giudice Universale!
Il Mio Spirito vi pervaderà sempre più,
piccoli adoratori del vostro Dio, vi permeerà completamente e voi diverrete
sempre più perfetti, sempre più simili a Me: conoscendoMi
sempre meglio, Mi amerete sempre di più, così come è
il vostro desiderio.
Stringetevi a Me: vi avvolgo nel Mio
Infinito Amore.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
05.02.93
La Mamma parla ai figli amati
Figli diletti, la Mia Mano si posa sul
vostro capo; vi accarezza, come solo una mamma sa fare, con grande Tenerezza e
vi benedice.
Siete tanto piccoli: tremate per ogni
fruscìo di foglia! Non temete nulla; rifugiatevi qui
accanto a Me: Io apro il Mio Manto e tutti vi copro, vi rassicuro con la Mia
Parola, vi scaldo col Mio Amore senza limiti. Sentite il palpito del Mio Cuore:
parla di Amore per voi. Non vi sentiate mai soli, piccolini: qualunque cosa
accada ci sono Io, sempre, con voi, ma soprattutto c’è Gesù, il Dio
Meraviglioso che vi guarda teneramente e vi sorride. Non temete mai di nulla:
Egli non permetterà che vi accada ciò che non siete in grado
di sopportare. Per voi è tempo di felicità piena. Racchiusi, come siete, nelle
fortezze inespugnabili dei Nostri Cuori, voi, gigli, siete forti, forti: avete tutta l’energia che Gesù vi conferisce. Essa è
grande, è infinita.
Siate lieti in ogni attimo della vostra
giornata, voi, beati: conoscete già la vostra sorte felice! Siate solo
preghiera e del resto non vi preoccupate di nulla. Siate fiaccole ben accese,
ardenti d’amore, la cui fiamma deve divenire sempre più grande: deve incendiare il mondo.
Sì, diletti angeli, voi dovete
diffondere in ogni cuore la vostra fiamma d’amore: il mondo deve ardere tutto
di Fuoco Divino che si trasformerà in Giustizia, Pace, Purezza e Santità.
Lo Spirito Divino, che vi ha invaso,
continuerà a pervadervi: voi perderete piano piano la
vostra debolezza umana e vi rivestirete di Cristo; voi vivrete in Lui ed Egli
in voi. Per molti di voi questo meraviglioso sogno è già realtà. Molti,
benedetti figli vivono di Cristo, in Cristo, con Cristo; Egli è in loro e loro
sono racchiusi già in Lui, pronti a divenire un
tutt’uno col loro Creatore. Le loro parole sono quelle di
Dio, i passi conducono solo verso i Suoi Sentieri, i pensieri divengono sempre
più sublimi, perché lo Spirito Divino agisce in essi. È iniziato già quel
processo di sublimazione della creatura che diviene sempre più perfetta, fino
ad assomigliare al proprio Creatore ogni giorno di più.
Non vi meravigli tutto questo; anzi, è
la conclusione logica, alla quale tutte le creature
dovevano tendere. Ogni uomo nasce e vive in vista di questo traguardo che si
può raggiungere benissimo nella propria vita: basta volerlo. Dio lo vuole
fermamente per ogni fiore che germoglia dal Suo Essere Divino; ci vuole, però,
la piena e totale collaborazione della creatura perché il Progetto divenga una
splendida realtà.
Dolci gigli, voi, fiori benedetti e
profumati nati dal meraviglioso Tronco, che è il vostro Eterno Creatore, con
Lui vivete ora e sempre. Vengo per annunciarvelo
continuamente perché la vostra gioia sia piena e la tristezza non rimanga mai
in voi.
“Gesù, Amore, Vita della nostra vita, siamo
nati da Te, Dio, Eterno e Onnipotente, Creatore di ogni cosa; con Te vogliamo
vivere, tutti insieme così, tenendoci l’uno stretto stretto accanto all’altro, per adorarTi
per sempre!”
Maria Santissima