Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
10.02.93
Vi amo, gigli del Mio
Giardino, e vi darò la vera Felicità.
Amati discepoli degli ultimi tempi,
dolci profeti, pieni di fervore amoroso e di completa fiducia nel vostro Supremo
Signore, nessuno di voi, sinceri e ferventi operatori di azioni buone e giuste,
adoratori del vostro Gesù, resterà mai deluso: l’amore
che date a Me, quello che offrite ai fratelli è la chiave meravigliosa che vi
aprirà le porte possenti della Gioia infinita. Perseverate, felici ed
esultanti, nel vostro cammino d’amore. Io Stesso vi ci ho condotto e voglio che
lo cospargiate di fiori sempre più belli più puri, più profumati. Questi sono
costituiti dalle azioni che giorno per giorno vi
concedo di fare. Sì, figli amati, perché il tempo, che vi concedo, è per voi un
Dono grandioso: attimo per attimo, col palpito del vostro cuore donato a Me,
come atto puro d’amore, con l’alito di vita, che vibra in voi, donato a Me,
come momento di adorazione perenne e dolcissimo, voi
riempite l’Universo di Grazie infinite. Per i meriti vostri, molte anime si
salveranno, perché finalmente colpite profondamente dalla Mia Mano Sapiente che
smuoverà il loro cuore di selce e lo sostituirà con uno
fatto di carne, degno di un figlio di Dio.
Vedete quanto sia importante la vostra
vita presente! Tanto state facendo voi, gigli puri, col vostro totale abbandono
a Me: la vostra dolcezza rimedia alla grande ingratitudine di un mondo che
continua a respingerMi, continua
a lacerare il Mio Cuore. Vedete: in ogni momento che trascorre un mare di peccato si commette nel mondo; è come una enorme fiumana di
fango che si riversa dovunque. Tutto questo male va riparato, va espiato! Se la purificazione è proporzionata alla colpa
commessa, potete avere un’idea di cosa stia per accadere, perché proprio ora ci
sarà la grande purificazione conclusiva che aprirà la strada al Mio Ritorno
glorioso fra voi.
Un Padre, che deve colpire severamente i
propri figli ribelli, è profondamente addolorato: se per ogni piccolo male che
voi patite, Io soffro con voi, figuratevi come soffre
il Mio Cuore ora che la Mia Mano scende inesorabile sui ribelli! La terra deve
divenire un grande giardino purificato e meraviglioso, pieno di fiori puri e
olezzanti; ora è uno stagno brulicante di insidie di
ogni genere. Come potrebbe avvenire un tale radicale mutamento senza un’azione drastica e definitiva? Sarà peggiore del Diluvio la
punizione, peggiore di quella che subirono Sodoma e
Gomorra, peggiore di ogni altra precedente, perché la marea della colpa ormai è
incontenibile!
Ora la Mia Giustizia colpirà molti e grande sarà il lamento generale; il lutto avvolgerà
per un poco tutta la terra che si batterà il petto; ma per molte creature
questo dolore tardivo non servirà a nulla. Per chi verrà
estromesso dal Mio Regno, perché ha perseverato nel male, ogni lacrima, ogni
supplica sarà inascoltata. Il passato di ribellione lo condannerà,
inesorabilmente: potrà, sì, piangere e gridare, disperarsi e lamentarsi, a suo
piacere, tanto nessuno lo udrà più! Le grandi porte saranno chiuse e fuori
resteranno solo pianto e disperazione senza fine.
Gigli, amati gigli,
voglio il vostro tenero amore, voglio la vostra dolcezza, voglio la vostra
adorazione continua: siete le creature fedeli, obbedienti. Io, Dio, Io,
Onnipotente Creatore dell’Universo, voglio stringere al Cuore il piccolo gruppo
degli eletti; Io ho esteso il Mio Invito al Banchetto Nuziale a tutti i Miei
figli; ma vedete quanti hanno aderito? Pochi, veramente pochi! Alcuni hanno trovato
una scusa, altri una diversa. Tutti questi hanno
preferito le miserie del mondo, che davano loro la
povera soddisfazione immediata, alle Gioie eterne, che richiedevano qualche
tempo di attesa. Ora ogni cosa avrà la conclusione stabilita: Io scenderò a raccogliere
dolcemente i Miei fiori puri per separarli dalle erbe malefiche. La Mia Mano
coglierà dolcemente ogni stelo gentile e lo riporrà dove
Io solo so, dove starà al sicuro, avvolto dalla Dolcezza del Mio Infinito
Amore; altrove, si abbatterà una bufera talmente catastrofica, quale mai c’è
stata sulla terra.
La Mamma Mi guarda con i Suoi splendidi
Occhi ricolmi di Lacrime: è uno Sguardo Dolcissimo e insieme infinitamente
triste, per la sorte di quei figli, che Ella voleva
salvare, che ha tentato in ogni modo di riportare all’uso della ragione, ma
che, eterni ribelli, hanno attirato sul loro capo i rigori della Giustizia
Divina. Dolcissima Mamma, Purissimo Fiore, vedo la
tristezza del Tuo amatissimo Viso. Lo vedi: tutto ho
fatto per questi ribelli! Non volevo certo la loro rovina, ma la salvezza.
Tutti volevo portarli nel Mio Regno della Gioia: li ho invitati, li ho
chiamati, ho mandato loro incontro Te, la Mamma, perché smuovesse il loro cuore
duro, come selce e pesante come un macigno! Non hanno voluto sentire ragione! Guarda, Mamma! Guardali, avvolti nel fango; come bruti, si
avvoltolano in esso, senza dare minimo segno di ripensamento! Li ho amati, Mamma,
tanto li ho amati; infinitamente li ho amati, ho
pianto su di loro, ho pianto e piango, come su Gerusalemme! Ho cercato di
raccoglierli sotto le Mie Ali, come una chioccia fa con i suoi pulcini amati,
ma essi si sono continuamente allontanati da Me, sempre più lontano, ingannati dal
serpente, del quale sono divenuti schiavi.
Asciuga le lacrime, amato Giglio: tutto abbiamo fatto per loro. Ora ogni indugio sarebbe dannoso per
le giovani piante che finirebbero con ammalarsi tutte, contagiate da quelle
ormai languenti.
Mamma, ora devo intervenire: il Mio
Abito è quello del Giudice che torna sulla terra per un Giudizio senza appello.
Mamma, chi Mi ha ascoltato, chi Ti ha ascoltato ora è
pronto con le lampade accese e il cuore tremante di emozione. Vedi, Mamma, i Miei piccoli. Guardali come sono in attesa:
anelano a Me, Mi chiamano, Mi invocano, Mi adorano
continuamente! Sono i Miei dolci angeli consolatori: essi accarezzano il Mio
Cuore lacerato; col loro amore addolciscono le Mie Pene! Mamma, da loro uscirà
il seme santo che popolerà la terra. La terra vivrà, non la distruggerò; ma una
nuova vita si formerà in essa, fervente di un alito nuovo: è l’anelito a Dio
che si alzerà da ogni angolo, voci e canti di creature adoranti, felici,
immensamente felici, per essere state create a Mia
Immagine e Somiglianza ed essere divenute sempre più simili al proprio adorato
Creatore.
Mamma, non pensare più ai persi; avrai
tanti figli intorno, tutti gigli puri e santi perché purificati alle Acque
Sorgive del Mio Amore senza confini che ha agito in loro, modificandone
profondamente la struttura originale. Questo era il destino beato di ogni anima
uscita da Dio, da Lui plasmata con Mano Sapiente per un fine di grande Felicità
eterna. Chi ha voluto ora è immerso nell’Oceano della
Gioia Divina; chi ha rifiutato ora è immerso nell’oceano della disperazione che
non avrà mai fine. Ognuno, liberamente, si è scelto il suo destino. Vedi,
Mamma, tutti si stanno incamminando verso la sorte che si sono preparati.
Sii felice, Mamma: assieme ai Tuoi
diletti figli i Nostri Cuori palpitano e quest’armonia continuerà senza
fermarsi mai; per l’eternità staremo tutti assieme, sempre, sempre.
Gigli, stringetevi, felici e gaudiosi,
intorno a Noi. Vedrete accadere presto cose meravigliose; ma quello che sarete,
quello che proverete a nessuno è noto. Io vi darò ciò che altre creature non
hanno mai gustato. Venite a Me, vivete per Me, racchiudetevi in Me stretti, stretti: Io vi darò la grande Felicità! Quando? Subito
l’avrete, subito, senza attendere a lungo; aspettate e vedrete cosa ha
preparato il vostro Gesù per voi! Il tempo vi serve per accumulare meriti,
sempre maggiori. Date amore, figli, date amore, date
il Mio Amore; amatevi, come Io vi ho amato! Questa è l’adorazione che Io
preferisco. Riempite la terra d’amore! Sorridano i fratelli al vostro
passaggio, per la gioia che portate ovunque. Io lo voglio, Io ve lo chiedo:
siete i Miei dolci messaggeri di pace, di gioia, di amore puro. Riempite le
strade di fiori puri; cospargetele di petali di rose e gigli: preparate il Mio
Passaggio, come si fa per lo Sposo che viene!
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
10.02.93
La Mamma parla ai figli amati
Piccoli, gigli, tanto amati, siate sempre
lieti e gioiosi, non vi turbi profondamente alcun
evento: siete i fiori che allieteranno il meraviglioso Giardino Regale. Dovete
rallegrarvi, perché grande, infinita sarà la vostra gioia. Siatene sempre più
degni, offrendo ai fratelli sempre un volto sereno che sollevi i cuori tristi e
offra a tutti un’immagine di gaudio profondo e completo, quale
è quello del vero figlio di Dio che vive la Sua Vita, che è immerso nel Suo
Oceano Infinito d’Amore Puro e Santo.
Le vicende quotidiane vi tempreranno
giorno per giorno e vi renderanno sempre più forti e
coraggiosi, pazienti e pronti ad accogliere nella veste adatta il Cristo che
viene a coprire di Felicità la terra. Ora potrete godere i più grandi Doni
dell’Amore Divino: sono le antiche Promesse che hanno piena realizzazione, sono
le antiche Promesse che giungono a conclusione nei
vostri tempi.
Aspettate con fiducia gioiosa, con la
sicurezza che di giorno in giorno le pene si allevieranno, fino a scomparire
completamente in una grande esplosione di gioia.
Beato chi ha creduto, beato
chi ha riposto ogni sua speranza, ogni sua aspirazione nelle Mani Sante del
proprio Dio, offrendoGli tutto se stesso: ora potrà
raccogliere i frutti di quel seme che un giorno il grande Re pose nel suo
cuore, nel profondo più profondo del suo essere! In tutte le creature umane lo
pose perché fosse pronto a germogliare, curato e nutrito dall’alimento adatto.
L’alimento non era uno qualunque, ma la Linfa feconda, proveniente dal Suo
Essere Divino, solo quella avrebbe fatto crescere una pianta maestosa, capace
di fare ombra e di proteggere anche le altre più piccole. La rigogliosità
sarebbe stata proporzionata alle cure che la volontà avrebbe offerto al piccolo
germe preziosissimo.
Alcuni ne hanno capito
l’importanza e solo per questo sono vissuti: per curarne lo sviluppo pieno,
giorno per giorno, attimo per attimo, così durante l’arco di un’intera vita.
Ora sono divenuti così rigogliosi da essere la letizia del loro Santissimo
Creatore. Altri sono stati più negligenti: la pianta si è sviluppata poco,
perché le erbe cattive sono prevalse dovunque e rischiano di soffocarla
completamente. Questi vivono nell’incertezza e solo Dio sa quale sarà la loro
sorte. Altri infine hanno trascurato affatto il seme santo e lasciato, quindi,
morire, completamente, senza porvi alcun rimedio. Costoro sono morti
completamente alla vita soprannaturale e aspettano solo di essere allontanati
definitivamente.
Gigli diletti, voi siete tra i primi che
godete già l’anticipo di una vita nuova che vive già in voi, ma che tra poco
sboccerà in avvenimenti di grandezza meravigliosa, Dono ineffabile del Dio
della Gloria che vi vuole con Sé per un Regno di letizia, senza limiti di
tempo, di spazio e d’intensità.
Gesù, Che vieni nella gloria dei Tuoi angeli e
santi, Che incedi Maestoso tra le Tue schiere infinite, tutti i Tuoi servi
s’inchinano davanti alla Tua Maestà Infinita e Ti adorano, felici!
Maria
Santissima