Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
13.03.93
Verrò figli, verrò presto: aspettateMi, pieni di gioia.
Miei diletti, il tempo trascorre,
rapidamente. Il tempo per voi, gigli amati, è un amico, un grande amico: è amico perché vi permette di adorarMi
attimo per attimo, donandoMi gioia e donando gioia ai
fratelli vostri con le preghiere e i meriti che ottengono per loro Grazie su
Grazie; è un amico, perché vivo Io nel vostro cuore e vi allieto con la Mia continua
Presenza la vita, colmandovi di Dolcezza e di Pace; è un amico, perché vi porta
sempre la Mie Parole che annunciano la Mia Prossima Venuta, come figura anche
Umana, tra di voi per la gioia infinita anche dei sensi che godranno la visione
del Dio tanto anelato e sognato.
Ogni giorno Io vi ripeto che vi amo, che
vi amo e tengo stretti nel Mio Cuore. In tal modo
potete conoscere quanto grande è l’Amore del vostro Gesù Che vuole farsi
conoscere sempre di più, perché in questa conoscenza consiste la vera, completa
felicità.
Vivete felici, col cuore esultante di
gioia, perché intorno a voi non c’è solo, ora, il vostro angelo custode, non
solo quello al quale vi ho affidato nel momento della vostra nascita – già
basterebbe per aiutarvi in ogni momento – ma c’è uno stuolo meraviglioso di
angeli che Mi adorano assieme a voi, Mi adorano nel
Mio Tabernacolo che è il vostro cuore, dove Io dimoro. Il tempo per voi è
divenuto una serena e splendida attesa che ciò che già vive in voi esca fuori di voi e divenga sensibile ai vostri sensi. Questi Doni
avete già, li state godendo e li godrete in misura
sempre maggiore. Vi ho promesso che tornerò presto e così sarà, ma a voi non
deve pesare l’attesa; a voi no, certo: già Mi avete, già vivo in voi.
Sopportate con pazienza le piccole difficoltà quotidiane, prima che esploda la
grande Felicità che vi libererà proprio definitivamente da ogni tormento.
Questo avverrà molto prima di quanto possiate pensare.
La grande Chiamata ha già avuto inizio.
Per i lontani il tempo sta scadendo, giorno per giorno.
Li chiamo in grandi quantità al Mio Tribunale. Quelli che hanno avuto occhi, ma
non videro, quelli che hanno avuto orecchi, ma non udirono, ora devono vedere e
udire qualcosa che non vorrebbero mai: una sentenza
molto severa sul loro comportamento. Oggi, come domani, come posdomani,
continuerà la Chiamata, sempre più massiccia; sappiano i fratelli più stolti
che spesso sarà proprio improvvisa, inaspettata, rapida, immediata. Il tempo
concesso ormai è scaduto per loro e gradualmente avverrà anche per gli altri:
ognuno si tenga all’erta. Voi, gigli, amati gigli, voi
sapete; tenete le orecchie bene all’erta. Aiutate i bisognosi anche in questo
senso: annunciando loro che la Chiamata può venire, imprevedibile, e cosa
faranno, se li troverò sopiti e immersi nella crapula? Questa è l’azione
continua del serpente che li alletta e poi, storditi, ad
uno ad uno, se li porta via, all’insaputa degli altri che non devono occuparsi
di nulla per continuare a dormire immersi nel torpore letale, dal quale saranno
ridestati dalle urla tremende del maligno che se li è avvinghiati per sempre.
Giglio, dolce fiore, che vivi così
vicino al Mio Cuore, vedi quanto Dolore devo Io
provare, continuamente! Io chiamo, Io chiamo le Mie
creature, ma esse non rispondono; giungo a loro e le trovo impreparate. Quante,
sapessi quante in ogni momento piovono, come neve fitta, nell’abisso di fuoco
dove c’è la disperazione eterna! Soffri con Me, Mia gioia, soffri
col tuo Gesù! Tu Mi adori, tu vivi per Me, ma sappi che, per un atto d’amore
tuo, nello stesso istante ci sono infiniti atti di disprezzo rivolti a Me e
alla Mia Mamma Purissima. Tra costoro che agiscono in tal modo
ci sono molti i cui nomi sono segnati sulla falce, sulla grande falce che sta
attuando la generale mietitura. Non è oggi, non è
domani, ma posdomani questi disgraziati saranno completamente sradicati: per
loro ogni cosa si concluderà tristemente, disastrosamente! Io, Che tanto vorrei
salvarli, nulla posso fare per loro, nulla, proprio nulla, perché la volontà Mi
respinge, la mente Mi disprezza, il cuore Mi ha rifiutato. Certo, non per
questo i Miei angeli si fermeranno: tutto il grande campo, che è la terra, deve
essere ben mietuto; poi, gloriosamente, per la vostra completa felicità passerò
Io a ridestare una nuova primavera: tutto profumerà di purezza e santità, tutto
sorriderà intorno a voi; ogni bruttura scomparirà e vedrete solo armonia
intorno a voi, solo gioia e canti di gente felice,
sguardi innocenti che vi amano, labbra che pronunciano parole soavi. Aspettate
ancora un poco, ancora molto poco e avrete intorno il
paradiso che già regna nel vostro dolce cuore. Intanto mando voi, Miei dolci
angeli, mando voi ad allietare la terra col vostro
sorriso, con l’amore che date ai fratelli più poveri, col sostegno che offrite
a chi è accasciato dal peso delle sue croci. Mando voi, piccoli Gesù, per
portare ovunque la Mia Parola, la Mia Carezza, il Mio Conforto. Avete una bella
e importante missione: curate le piaghe. Il migliore unguento, l’unico
veramente efficace è il Mio Amore, il Mio grande Amore che trasfondo in voi con
abbondanza affinché ne facciate parte agli altri, ai piccoli, fragili esseri
che tanto ne abbisognano.
Riguardo alle difficoltà che si possono
frapporre, non datevi alcun pensiero, non datevi alcun cruccio: se voglio che
voi esplichiate serenamente il vostro compito, creerò
Io le condizioni necessarie per farlo. Nessuno oserà frapporre ostacoli di
nessun genere: ciò che Io non permetto non avverrà. Siatene pure certi, piccoli
bambini, sempre tremanti come passerotti! Passerete nel mondo come Miei
messaggeri, parlerete con le Mie Parole, sorriderete col Mio Sorriso, guarirete
i malati con la Mia Potenza. Tutto farete in Nome Mio; ma sappiate che il mondo
non capirà, non apprezzerà, non vi riconoscerà. Così Io voglio che sia affinché
non abbiate a gloriarvi di ciò che non è vostro, ma appartiene a Me, solo a Me.
Dolce angelo, non è un rimprovero
questo: Mi piace la tua umiltà, tale è e tale deve restare; ma sappi che il tuo
Dio vede ogni piccolo risvolto del cuore umano e
impedisce tutto ciò che, anche minimamente, potrebbe nuocergli.
Parlo a te ora, Mia diletta: sappi che
molto darai, ma nulla avrai in compenso dai tuoi beneficati. Sappilo affinché
il tuo donare sia sempre più meritorio! Tu hai Me, hai Tutto: che ti può
offrire il mondo, di cui ti possa tu compiacere? Ogni
cibo diviene insipido e disgustoso, quando si è abituati a gustare il Nettare e
la Linfa Divina! Questo, dolcezza, è il tuo caso. Sii felice in Me, con Me, per
Me. Dài senza nulla in cambio, dona per donare, ama
con santità e purezza solo per amare e adorare Me. Io gioisco dei tuoi piccoli
sacrifici, li accetto e li gradisco; questo ti basti, piccolo fiore, che vivi
così vicino al tuo Re. Avrai le Mie Parole, avrai la Mia Dolcezza ora, domani,
sempre, sempre! Esulta e sii felice: le tue piccole difficoltà le risolveremo
insieme, sempre insieme. Avvolta dal Mio Amore Infinito, va’
in pace.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
13.03.93
La Mamma parla ai figli amati
Piccoli amati, perseverate silenziosi e
discreti nella vostra missione: ognuno, che ama Gesù e si è donato a Lui, ne ha
una. Sia la vostra gioia lavorare nella Vigna del Signore. Quanti meriti
proficui si stanno riversando sul mondo, quanti fiori si depongono ai Piedi del
Re dell’Universo: sono i piccoli doni di ogni giorno, sono i sacrifici fatti
per i fratelli, sono le pene sofferte con pazienza! Vedete, queste vostre
offerte formeranno un tappeto delizioso e profumato, sul quale appoggerà i
Piedi Gesù, presto, quando tornerà per la seconda volta nel mondo. Egli vuole
tanti fiori, Egli vuole che riempiate tutto il
percorso, che Egli farà: questo vi esorta a fare ogni giorno. Fiori
particolarmente olezzanti, dalle corolle bianchissime, sono i doni
d’intercessione e guarigione per i fratelli bisognosi: Io, la Mamma vi
suggerirò sempre come fare. Una candida cascata d’amore ai Piedi del Salvatore
riuscirà a salvare una parte dell’Umanità.
Siete già all’opera. Perseverate felici,
perseverate zelanti, perseverate, senza sentire mai la
fatica; non è nulla: siete al servizio del Signore dell’Universo, operate per
Lui. La gioia, che Egli vi concederà, vi appagherà completamente, totalmente e
vi aiuterà a proseguire senza inciampi. Con voi sono gli angeli e i santi, i
fratelli che vi hanno preceduto e godono le Delizie del Paradiso.
La battaglia contro il male sarà dura,
molto dura, ma a voi è chiesto solo il vostro piccolo contributo. Datelo,
felici. Il fratello misero ha bisogno di voi, la sua anima langue, vuole il
vostro pane, il vostro vestito, il vostro sorriso; datelo col cuore, datelo col pensiero, datelo con la volontà anche da lontano:
l’amore non ha confini, l’amore non ha alcuna barriera; non esistono ostacoli.
Il pensiero attraversa l’oceano in un baleno, giunge a destinazione e allevia
una pena; a volte, la risolve completamente, secondo il giusto volere del Re.
Io vorrei che il mondo risorgesse
subito, vorrei cancellare ogni pena, asciugare subito
ogni lacrima. Lo faccio, lo farò; ma ho bisogno della
vostra collaborazione, della vostra dedizione e soprattutto del sacrificio. Già
il tappeto, profumato e fresco di santa Rugiada, è divenuto grande: Gesù è
felice. Avete tempo, ancora un pochino, per arricchirlo di più e renderlo sempre
più bello: lo fate – pensate – lo fate per Gesù, per
Lui che Tutto È, tutto dona, tutto vi concederà, in breve!
Gesù scendi, poggia i Tuoi
Santissimi Piedi sul tappeto tessuto dai sacrifici dei Tuoi diletti. Sono
piccoli gigli candidi e profumati, nati da uno stelo grande e rigoglioso: tutto
per Te, Amore, tutto per Te, nostra Delizia!
Maria
Santissima