Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
27.04.93
Gigli amati, abbandonati al Mio Amore, avrete ogni consolazione.
Piccoli Miei, non temete le insidie del
mondo, non crucciatevi per esse. Il mondo ha perseguitato Me, lo farà anche con
voi; ma Io non permetterò che avvengano cose gravi. Non voglio la vostra
infelicità, ma la gioia del cuore, la pace, nell’attesa del Mio Ritorno che
stabilirà la nuova armonia in tutta la terra. Se vi sentite perseguitati, se vi
sentite incompresi, se vi sentite soli, prima di voi,
sappiate, Io, Io, Gesù, sono passato per la stessa strada. Chi è stato più
perseguitato di Me durante la Mia Vita terrena, cominciando dal momento della
Mia Nascita? La Madre Santissima non ha trovato nessuno che Le desse ospitalità
per darMi alla luce: tutte
le porte sono rimaste chiuse, come i cuori di chi ci viveva dietro. Erode, poi,
ha continuato la triste catena di repulsioni, costringendo i Miei Dolci
Genitori a fuggire in Egitto.
Fu una persecuzione continua
la Mia Vita. Voi, servi, non siete superiori al Padrone. Sappiate però, sappiate, per certo, però, che alla fine di
questo Calvario c’è la Resurrezione: Io sono Risorto, Io sono nella Gloria; voi
Mi seguirete, se avrete pazienza. Io attenuerò, Miei teneri gigli, Io attenuerò; state pur certi che le sofferenze per voi saranno
minime.
Io sono stato l’Incompreso per
eccellenza: neppure i parenti più vicini, esclusa la Madre Santissima, Mi capirono. Non parlo poi dei discepoli che Mi vissero
accanto: mangiarono a mensa con Me, ma poco, proprio poco compresero di Me. Fui solo, profondamente solo, terribilmente solo anche nei momenti
più difficili. I Miei non seppero darMi una briciola di conforto: i loro
poveri cuori erano smarriti, le menti spaurite, la volontà infiacchita!
Questa fu la Mia Vita terrena: Io, Dio,
soffrii tutto ciò che ora voi soffrite. Io, Agnello Innocente e Puro, fui
trattato come un colpevole di gravi colpe. Me ne attribuirono di tutti i
generi; Io non Mi ribellai, non aprii Bocca, subii in silenzio e vinsi. Io sono
il grande Vincitore di ieri, di oggi, di sempre. Chi segue Me ha già la
vittoria in pugno; segue la Mia Stessa sorte: Io sono morto in Croce, ma sono
Risorto; voi anche dovete morire, prima di risorgere. Morire significa
soffrire, aspettarsi e subire mortificazioni, calunnie, offese e sospetti di
ogni genere. Passerete per mistificatori, imbroglioni, falsi profeti, persone
di poco conto, esaltati e folli. Non fatevene alcun cruccio, quando soffrite
per causa Mia: grande sarà il merito, grande la gioia che seguiranno
a questa sofferenza. Sappiate che più è forte, maggiore sarà la gloria che ne
seguirà.
Io vi consolerò. Come bambini, vi
stringerò tra le Mie Braccia, vi accarezzerò dolcemente, facendovi sentire
tutto il Mio Immenso Amore; la Madre Santissima è sempre al vostro fianco,
Dolce, Tenera, pronta a rasserenarvi e a darvi Gioia. Aggiungo
anche questo, però, lo aggiungo perché lo comprendiate: se grande è il
Mio Amore, Infinito, come lo è anche la Mia Misericordia, altrettanto è la Mia
Giustizia. Guai a coloro che perseguitano un
innocente! Guai a coloro che tormentano un Mio
strumento! I Miei gigli sono infinitamente cari al Mio Cuore: li ho curati e
coltivati con Immensa Tenerezza; li tengo per perle preziose racchiuse in uno
Scrigno che appartiene solo a Me, inaccessibile a chiunque. Guai a colui che non sa usare bene la capacità di discernimento,
che Io ho dato, che confonde le cose, solo perché non vuole usare bene dei Doni
che Io ho concesso! Grave sarà la sentenza su colui che
ha imposto pesi troppo onerosi sui fratelli, facendoli gemere e piangere per la
fatica!
Vi ho detto di scambiarvi amore e
tenerezze, vi ho detto di darvi felicità, vi ho detto
di comunicarvi gioia fino al Mio Ritorno. Questa vostra disobbedienza vi
costerà molto cara ora e, in seguito, un giudizio di condanna severo, molto severo.
Io soffro molto assieme al Mio dolce
eletto che soffre e le sue lacrime Mi sono più preziose dell’oro. Io, Io, Dio,
ricolmo di Dolcezza e Tenerezza i Miei diletti, Io li avvolgo nel Mio Tenero
Amore per scaldarli e confortarli; un uomo, invece, un uomo,
una povera e fragile creatura ha il coraggio di offendere, di tradire la
fiducia, di ingannare, di abbandonare una creatura, sua simile, alla
solitudine, alla tristezza, all’angoscia, al turbamento! Chi opera in tal modo
Mi dà tanto dolore: assieme al figlio, così torturato moralmente, c’è Gesù, il
Gesù ancora torturato, ancora coronato di spine,
ancora flagellato, ancora ucciso!
Badate bene,
figli, a ciò che fate. Non agite con superficialità: ogni azione – dico di più,
amati, dico di più – ogni parola che pronuncia la
vostra bocca sia ben studiata, sia ben calibrata; neppure un verbo di troppo ci
deve essere nel vostro dire. Sapete che con le parole si può addolorare
profondamente un fratello; per questo Io ho condannato severamente colui che offende il prossimo. Ognuno deve darsi un gran da
fare solo a dare gioia, a spargere semi di letizia ovunque, in tutti i cuori. Questo
vi ordino di fare. Questo significa imitarMi: fare gioire, consolare, parlare dolcemente,
donare dolcezza e tenerezza a chi ha il cuore triste, per l’abbandono del quale
è oggetto, per solitudine nella quale è immerso, per il disamore che vede intorno
a sé.
Date, Miei diletti, date cose belle,
quelle che a voi è concesso di donare. Tutto Io
concedo ai Miei figli ogni giorno: la luce, il cibo,
la bevanda, le delizie della natura che sboccia a primavera e si riveste di un
abito meraviglioso. Offro, come vedete, in ogni attimo di vita della creatura
il Mio Immenso Amore.
Tutto il Creato è permeato del Mio
Infinito Amore. Tutto parla di Me, della Mia Tenerezza, delle premure delicate
che ho per ogni piccola creatura da Me fatta. Perché voi, che nulla siete, voi,
che tutto ricevete da Me, non sapete concedere una briciola di consolazione al
vostro simile? Voi date nient’altro che ciò che gratuitamente avete ricevuto.
Nulla vi costa; eppure, a volte rifiutate anche un sorriso, un abbraccio, una
piccola carezza che aprirebbe un cuore tanto malinconico!
Vi dico, Io
Gesù vi dico: stolti! Stolti siete, quando vi comportate in simile modo! Non
sapete che la gioia che togliete al fratello la togliete a voi stessi, ciò che
negate al prossimo vi verrà negato, quello che
concedete vi verrà concesso? Vi dico e vi ripeto: Io giudicherò in base
all’amore, a quello che avete saputo dare a chiunque ne avesse bisogno. Quello
che avete negato vi sarà negato. Non ascolterò scuse di nessun genere: non c’è
mai una giustificazione accettabile alla mancanza di amore, se non l’egoismo,
la superbia, la freddezza di cuore!
Giglio Mio candido e diletto, dona amore
tu che lo sai fare, tu che lo vuoi fare, perché tu
appartieni a Me: la Mia Legge è la tua legge; sei racchiusa nel Mio Cuore e ne
percepisci i palpiti d’Amore.
Ebbene, dona ai poveri della terra il
tuo dono che è il Mio Dono: Io lo desidero. Piccola, fallo almeno tu, che mai
Mi tradisci, che mai Mi inganni. Sei il Mio piccolo
giglio, tanto amato, che tengo stretto stretto
nel Mio Cuore.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi
27.04.93
La Mamma parla ai figli amati
Miei piccoli, amati, tanto amati, stateMi sempre accanto. Non tremate, se il mondo è avvolto sempre più dalle nebbie del peccato, dall’urlo tremendo dell’odio. Siate sereni accanto a Me. Correte sotto il Mio Manto che vi raccoglie tutti: Io vi riparo, Io vi proteggo, Io vi sottraggo alla grande insidia. Io sono il vostro scudo: non temete, non tremate. I tempi si faranno sempre più difficili: la vostra patria subirà una tremenda purificazione e l’angoscia aumenterà sotto il sole. Il vostro cuore sia saldo in Me; le radici siano profonde nel Mio Cuore, sempre più profonde. Io sono la Salvezza, sono la Luce che guiderà il cammino vostro fino al Ritorno di Cristo che è vicino. Sarete liberati da ogni angoscia. Solo Gioia Egli vi porterà, la Sua Gioia perenne, grandiosa, completa.
Abbiate fiducia e perseverate, felici,
fedeli, attivi nel difendere la Chiesa di Cristo dalle insidie tremende che
fanno tremare il cuore. Non dubitate mai: la Chiesa è ben salda, le sue radici
ben affondate in Cristo. Egli trionfa, figli, Egli trionfa!
Vedrete, vedrete con i vostri occhi le Meraviglie del
Suo grandioso Trionfo. Sì, gigli, sì, amati, perché sarete vivi. Molti di voi
già vivono in sé il Suo grande Amore e godono, beati, della Sua Confidenza. Sì,
amati, sì, il Re dei re vuole scendere nei cuori dei Suoi eletti per farne la
Sua perpetua Dimora.
Avete capito bene, amati: Egli non si
fermerà solo nell’attimo della SS.ma
Comunione Eucaristica, ma porrà il Suo Trono in ogni cuore fedele, lo riempirà
del Suo Spirito. La creatura diverrà tutta nuova: la Sapienza Divina la
pervaderà; la Scienza Divina entrerà in lei.
Che felicità! Che felicità la vita con
un Compagno del genere! Passerà il breve tempo stabilito per la purificazione
del mondo, passerà in un baleno e la grande Luce, già spuntata nei cuori,
diverrà sempre più splendida, sfolgorante e non si spegnerà più, mai più.
Alla grande tribolazione succederà il
meraviglioso Regno di Pace e Amore, un’era di gioia e di felicità che
coinvolgerà tutta, tutta la terra. Pochi la godranno, perché la bestia
maledetta si trascinerà dietro molta parte dell’Umanità; ma i pochi avranno ciò
che mai avrebbero sognato di possedere.
Benedetto sia Tu, Gesù, Amore, Figlio Santo, Santo,
Santo che tali Meraviglie hai preparato per i Tuoi fedeli discepoli! Vedi essi
sono ai Tuoi Piedi e Ti adorano giorno e notte; si istruiscono
alla Tua Parola per servirTi sempre meglio. Sono
Tuoi, solo Tuoi: accoglili, Dolcezza, accoglili tra le
Tue meravigliose Braccia!
Maria
Santissima