Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

10.05.93

 

 

Fiore da fiore, seme santo da seme santo e tutta la terra si vestirà di purezza.

 

 

Gigli amati, fiori profumati, crescete, rigogliosi e felici, si aprano i vostri petali alla Luce del Mio Amore, si lascino cullare al vento soave della Mia Tenerezza, gustate già da ora le Delizie del Mio Amore.

Figli, solo un poco, solo molto poco e l’atmosfera intorno sarà un incanto. Voi desiderate vedere ovunque volti sorridenti e gioiosi, gentilezza e cortesia amorosa dovunque: quanto anela il vostro cuore a vivere in un’atmosfera del genere! Amati, voi la pace l’avete nel cuore, la gioia è racchiusa in voi; tutto ciò è frutto d’amore, del vostro amore, che è attinto dalla Fonte Perenne che è in Me. Vedete, fiori amati, com’è facile essere felici anche su questa terra? Basta racchiudersi nel proprio io santificato, restare sempre nella Mia Dimensione e scordare il mondo con i suoi allettamenti falsi e ingannevoli. Non importa se il mondo vive nella follia; voi rimanetene fuori. Non importa se il mondo segue idee e mode suggerite dal maestro di ogni inganno; voi avete Me, sempre Me davanti agli occhi, nel pensiero, nel cuore. Tutto il resto non conta.

Piccoli Miei, la strada in salita verso la felicità sta per giungere alla meta; voi, piccoli, state per arrivare al traguardo, meraviglioso risultato di una scelta splendida: il vostro Gesù. Sì, avete scelto Me ogni volta che avete parlato ai piccoli con entusiasmo della Mia Legge, della Mia Creazione, della Mia Presenza nella storia; avete scelto Me ogni volta che avete vagliato bene le vostre azioni ed anche i pensieri e avete scelto solo quelli conformi alla Mia Volontà; avete scelto Me, quando davanti agli adescamenti satanici, avete detto: “No: Gesù è il mio Maestro, il mio Amore, il mio Tutto”. Ebbene, ogni volta che avete agito in tal modo Mi avete riempito di gioia grande. Il mondo osa, sì, combatterMi, ma voi siete schierati nel Mio esercito, presieduto dalla Mamma Santissima: Ella, la grande, splendida Stella, schiaccerà la testa al serpente maledetto; poi, il Trionfo, la Vittoria sul male; voi, come Lei, felici, esultanti per una vita nuova, mai sperimentata dagli uomini.

Gioite: non avete aspettato invano. Gioite: non avete sperato invano. Mai rimane deluso chi in Me confida, mai viene abbandonato alle forze del male chi in Me si rifugia.

Voi Mi ripetete, felici: “Siamo Tuoi, Gesù. Siamo Tuoi, Gesù”. Lo dite, mentre il cuore trema di emozione: che grande cosa fate ogni volta che Mi dimostrate a fatti, a parole, in opere e pensieri la tenerezza del vostro cuore! Le parole: “Ti amo, Gesù”, pronunciate con tale dolcezza, sono armonia a Me tanto gradita. Mentre voi le pronunciate, una pioggia di Grazie scende sull’intera Umanità e anime si salvano per i vostri meriti. Quale potenza grandiosa ha la preghiera: neppure una parola viene pronunciata senza che immediato ne sia l’effetto! Le Ave Maria sono petali profumati che cadono sul mondo e dànno Grazie e gioie. Ogni Pater Noster, pronunciato con emozione, è un inno potente d’amore e di abbandono che intenerisce il Cuore Paterno che si apre, meraviglioso, facendo scendere tutti i Suoi Infiniti Tesori. Il Gloria poi è un canto soave innalzato alla Santissima Trinità: il Cielo esulta e tripudia tutto, ogni volta che le creature lo recitano.

Non avrete molto da aspettare per vedere quale efficacia hanno avuto e hanno le vostre preghiere.

Io le ho ascoltate tutte e le esaudisco. Siatene certi: concedo Grazie su Grazie a chi Me le chiede con amore e fiducia piena.

Giglio Mio amato, a volte Mi dici che ti sembra di vivere in un’atmosfera d’incanto, come se il tempo fosse tornato indietro al tempo dell’infanzia: racchiusa allora nel tuo tenero essere, vivevi in un mondo profumato, ovattato, distaccato da tormenti e turbamenti, perché la figura materna dominava la scena con la sua dolcezza e le premure. Ebbene, allora ti eri isolata dalla parte del mondo che ti turbava per racchiuderti in quella che ti faceva gioire della felicità dell’amore puro, che la mamma sapeva farti sentire.

Ora, figlia, Io ho voluto che tu vivessi la stessa atmosfera interiore: ciò che tu provi, giglio Mio diletto, non è certo frutto del caso, ma Dono, sublime Dono del Mio Amore. La felicità che ora puoi godere deve essere solo quella interiore. Ti dico anche che il mondo farà di tutto per turbarla, diminuirla, annientarla; ma non ci riuscirà. Il mondo è guidato dal maligno che è invidioso di ogni Bene, ma la Mia Volontà Suprema gli impedisce di sferrare i suoi attacchi sulle creature che Mi appartengono.

Sappi che tutto il Creato è sottoposto alla Mia Volontà: ciò che Io non voglio non accade. Tu, con cuore dolente, Mi indichi il male terribile che accade ovunque sulla terra, ora, più che in passato: i crimini sono terribili ovunque. Ebbene, angelo Mio, tutto ciò non avverrebbe, se Io non lo permettessi. Io lo permetto perché l’uomo apra gli occhi, sturi le orecchie, comprenda finalmente il suo terribile errore.

Questo oceano sconfinato di peccato sta attirando sull’Umanità una grandine continua di castighi che culmineranno presto col più grande castigo, che mai il genere umano abbia subíto: terribile prova, alla quale tutti gli stolti e gli empi saranno sottoposti! Il loro letargo finirà immediatamente e comincerà la lunga, terribile agonia, nella quale ad alcuni verranno concessi la Grazia e il tempo per riflettere e ravvedersi, se la volontà diverrà finalmente docile: la vita del corpo non la salveranno più, ormai, ma quella dell’anima sì.

Chi avrà creduto, sopportato con pazienza e amore le proprie croci, sarà reso degno di vivere nel nuovo Regno di Pace e d’Amore, preparato per l’Era dello Spirito Santo. Chi non avrà creduto a nulla coglierà i frutti maturi della sua insipienza. Chi avrà cercato di scaricare sugli altri il peso della propria croce ne porterà di più gravi, oneri, tali da schiacciarlo completamente, senza avere più le forze di rialzarsi. Ebbene, ti dico, giglio amato, che gran parte dell’Umanità cadrà, schiacciata dal peso delle sue colpe e della sua diffidenza nei Miei riguardi! Sappi che chi è vissuto senza Dio non ne godrà la Presenza; chi ha osato violare continuamente le Mie Leggi e i Miei Decreti vedrà proprio in essi una pietra d’inciampo che gli impedirà il passaggio alla Gioia sempiterna, che Io ho preparato per gli obbedienti, gli umili, i fedeli amici.

Pochi sono i gigli che sopravviveranno alla grande bufera, pochi, veramente! Come al tempo di Noè, Io rinnoverò la terra e la ripopolerò col loro seme santo. Fiore da fiore, seme santo da seme santo, Io farò nuove tutte le cose con la collaborazione dei Miei fedeli gigli. Essi, solo essi saranno ritenuti degni di ripopolare la terra, resa un deserto dall’oceano di peccato.

Mio fiore, sboccia rigoglioso: da te nasceranno tanti piccoli gigli, che offrirai al Mio Amore, piena di felicità.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

10.05.93

 

 

La Mamma parla ai gigli amati

 

 

Piccoli amati, esalate il vostro profumo intorno a voi. Pochi – tanto – capiranno, pochi seguiranno il vostro esempio: troppa, troppa malizia domina i cuori! L’uomo rifiuta tutto ciò che è santo e puro, perché ormai la mente è profondamente inquinata, i cuori sono gelidi, la volontà guidata dalle forze del male.

Io vi dico, vi ripeto: abbandonatevi a Cristo, al Suo splendido Amore. A contatto con quella Fornace Ardente, tutti arderete di fuoco d’amore per il prossimo; saprete solo in tal modo liberarvi di ogni concupiscenza e allora sarete liberi, liberi della schiavitù del peccato e felici, felici in ogni vostra azione, perché tutti affidati alla Dolce Carezza del Divino Creatore.

Voi direte: “Mamma a volte la vita è profondo dolore, è prova, è purificazione”. Sì, amati, è così. Anche quelle sono tenere Carezze di un Dio che conosce a fondo ogni sfumatura del vostro essere e dà a ciascuno ciò di cui necessita.

Voi, piccoli Miei, non potrete mai comprendere. Non potete giudicare; non dovete farlo: la Logica Divina è assai diversa da quella umana. Come un padre amoroso, che conosce a fondo il temperamento del proprio figliolo, sa quando usare la carezza, quando il rimprovero, così il Padre Celeste usa sistemi differenti di correzione da figlio a figlio. Se uno è obbediente, umile, generoso e sensibile, perché mai dovrebbe usare il rimprovero? Lo ricolma, invece, di Dolcezza e in tal modo lo avvince a Sé, conducendolo sulla via della Felicità definitiva; lo accarezza sempre e lo stringe teneramente a Sé. A costui concede ciò che mai potrebbe offrire ad un altro che monterebbe in superbia e nuocerebbe in tal modo alla propria anima. Se il figlio è ribelle, se tende a disobbedire per curare i propri interessi o i desideri disordinati del proprio cuore, allora il Divin Padre usa il rimprovero; diviene tanto più severo, quanto più ribelle è il comportamento evidenziato.

Sappiate sempre essere docili e mansueti. Accettate ciò che il vostro Signore vi offre e non chiedete; non chiedete continuamente per voi, ma solo per gli altri. Sapete: Gesù conosce a fondo le vostre necessità; voi, mentre offrite ai fratelli, ottenete anche per voi cose grandiose.

La Mamma vi vuole condurre alla perfezione: questa è la strada che dovete percorrere. “Siate perfetti, come Io sono Perfetto”, dice Gesù. Voi fatevi condurre per mano da Me che vi amo tanto e la via la percorrerete fino in fondo.

 

Benedetto sia Tu, Gesù, Dolcezza Infinita del Mio Cuore. La Tua Azione su queste docili creature è evidente: come agnellini mansueti, si deliziano solo del Tuo Amore; i loro occhi sono continuamente rivolti a Te e Ti adorano giorno e notte, riempiendo del loro profumo tutta la terra! Saranno questi i semi santi, dai quali meravigliosi frutti usciranno per la Tua Gloria!

 

                                                                                              Maria Santissima