Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

20.05.93

 

 

Non vi lascerò soli: Io sarò il vostro Re e voi il Mio amato popolo.

 

 

Gigli amati, non sentitevi mai soli, mai, anche se le vicende del mondo vi fanno tremare. Non pensate che Io abbia abbandonato il Mio popolo; non l’ho fatto in passato non lo farò neppure ora.

Le vicende saranno sempre più preoccupanti, perché ormai è imminente la grande purificazione finale. Le cose che accadranno, certo, faranno tremare il vostro cuore; ma Io sono con voi, amati, e voi siete vicini a Me, stretti a Me. Le guerre, le catastrofi, i disastri preannunciano, certo, la fine: siamo entrati nell’ultimissima fase. Conclusi i tempi ordinari, ora siamo nei Miei Tempi e il Mio Disegno entra in pieno svolgimento; voi sappiate che ne siete i piccoli protagonisti, silenziosi, umili che nel nascondimento, col loro amore, faranno tremare tutta la terra.

Non saranno più i grandi uomini il nerbo della storia, non più i potenti, i ricchi, perché ognuno di essi verrà esautorato del suo potere, depauperato della sua ricchezza, umiliato e costretto a riflettere sulla vera gloria che non è certo quella umana, fragile, caduca, vana, ma la capacità di elevarsi al disopra delle miserie del mondo per volare verso di Me che aspetto l’incontro con ciascuno dei Miei figli. Voi sarete le colonne, sulle quali poggerò il nuovo Regno di Pace. I nuovi Adamo e le nuove Eva sono i Miei gigli prediletti che esalano il loro delizioso profumo giorno e notte. Io lo gradisco come l’incenso che sale dal Mio Altare, perché scaturisce da cuori innocenti, puri, come quelli di candidi bimbi.

Ogni giorno, ogni attimo del giorno il Mio Cuore viene trafitto da infinito Dolore! Vedo l’ingratitudine umana divenire sempre più evidente, sento la freddezza dei cuori, vedo l’indifferenza delle menti ai Miei continui Richiami. Le Parole accorate della Mamma Santissima non vengono ascoltate; anche quelli che all’inizio hanno prestato orecchio ora pare che vogliano seguire una strada diversa! Non c’è un ritorno a Me, non si cerca il Mio Amore, non si aspira a conoscerMi sempre di più per poter essere guidati dalla Mia Luce; si preferisce anche in queste ore tremende, che sempre più terrificanti divengono, trovare soluzioni umane. Ancora una volta, malgrado ammonimenti e sollecitazioni di ogni genere, l’uomo preferisce confidare nell’uomo, incapace, fragile, piuttosto che affidarsi al proprio Dio che ha in sé la Sapienza Infinita, la Potenza senza confini. Questa importante lezione l’uomo non la vuole mai imparare e non vuole ammettere che senza di Me niente è possibile fare. Colui che continua a fidarsi di se stesso, delle proprie forze, che appoggia la sua speranza sull’uomo, debole come lui, incapace, ora vedrà crollare tutte le sue vane speranze. Chi non ha costruito la sua casa sulla roccia granitica del Mio Amore vedrà crollare tutta la sua costruzione, costata anni di fatica, spesso eretta durante un’intera vita, spesa solo a questo scopo: tutto precipiterà con grande fragore, senza lasciare più traccia di sé.

Vedi, amoruccio Mio, vedi nel mondo quanti popoli e nazioni si muovono, intrecciando le loro vicende. Ogni lembo della terra è abitato; certe zone sono persino sovrappopolate, tanto da rendersi la vita sempre più difficile. Guarda, giglio prediletto, osserva e rifletti. Tutte quelle società che hanno costruito il loro benessere, confidando solo nell’uomo ed escludendo Me, faranno la fine che meritano: al grande turbinio attuale, al frastuono, alla babilonia, che hanno creato, subentrerà il grande silenzio, quanto silenzio! Parranno queste nazioni isole deserte, perché Io, Io, Dio, con la Mia Mano Potente farò scomparire ogni cosa. Nessuno si ricorderà più del passato. Come avvenne per alcune civiltà del passato che scomparvero nel nulla, così di queste vane costruzioni umane nulla più resterà, Mio angelo. Annienterò i popoli ribelli, scompariranno popoli e nazioni; dove ferveva, frenetica, la vita senza Dio subentrerà il silenzio assoluto, sconcertante: tragica fine dell’uomo che, creato a Immagine e Somiglianza del proprio Dio, Lo ha tradito per un pugno di monete! Ha creduto per lungo tempo di poter fare a meno di Lui, anzi, ti dico di più: Io, Io, Dio, gli ho lasciato l’illusione di esserci riuscito. Ho permesso che le sue costruzioni divenissero grandi, imponenti, che si ergessero, superbe, con il loro carico di vanità. Ho atteso, giglio amato, ho atteso sempre un ripensamento, un atto di umiltà, ma niente! Ho visto, accanto l’una all’altra, crescere le illusioni, divenire sempre più vane e presuntuose fino a giungere alla sfida con Me. Come se gli uomini Mi dicessero: “Guarda cosa sono riuscito a fare senza di Te! Ho creato una nuova legge, calpestando la Tua e non mi è successo niente. Ho costruito una nuova società, proprio difforme dal Tuo Volere, e non è accaduto nulla. Ora, sicuro di me stesso – dice l’uomo stolto – voglio proseguire, fino a sradicarTi dalla mente dell’uomo, staccarTi dal suo cuore”. Ecco ciò che è accaduto e questa lebbra s’è diffusa su tutta la terra: è un contagio che ha preso milioni di persone e le lascia, languenti, in case lussuose, in abitazioni povere, lungo le strade, sotto i ponti, ovunque. Non solo i potenti sono arroganti e presuntuosi; anche i miserabili, nella loro meschinità, non vogliono piegare il capo davanti a Me, ma lo alzano per ribellarsi al Mio Volere.

Ebbene, bimba Mia diletta, vedrai, vedrai, stando felice tra le Mie Braccia amorose, crollare i grandi imperi della ricchezza, ma insieme perire anche i miserabili presuntuosi e superbi.

Un giorno, camminavo per le vie della Palestina per alleviare le miserie del mondo; vidi un luogo segregato, dove vivevano i lebbrosi; alcuni di essi, vedendoMi, provarono nel loro cuore sentimenti d’amore. Questi li guardai con Infinita Dolcezza, dicendo loro: ora sarà mondata la tua anima; tra poco gioirà anche il tuo corpo. Talora volli la loro guarigione, tal’altra ritenni opportuno che continuasse la purificazione, fino alla morte fisica. Mirai sempre prima alla salute dell’anima, piuttosto che a quella del corpo, fatto di polvere. Per alcuni Io fui la salvezza. Quelli che credettero in Me furono mondati spiritualmente e alcuni anche nel corpo; ma altri, i più disgraziati, bestemmiavano e imprecavano contro la loro sorte, volgendosi a Dio con ira. Ebbene, quelli non furono salvati e la loro vita fu disgraziata allora e peggio ancora dopo, bruciando per sempre nelle fiamme dell’inferno.

Vedi, amore Mio, come la sofferenza umana, se non viene ben utilizzata non giova all’anima; quindi un uomo come quelli era disgraziato sulla terra e poi dannato nell’aldilà. Terribile sorte, certo, ma ognuno se la sceglie, come desidera! In ciò non c’è nessuna ingiustizia, perché Io concedo ad ognuno infinite possibilità di emendamento: se le sa cogliere, la salvezza è sicura; diversamente, raccoglie ciò che ha seminato. Chi vento e tempesta semina quello avrà.

Non ti rattristare, Mio fiore amato. Voglio la tua gioia; le tue fervide preghiere salveranno ancora molte anime. Ognuna può cogliere l’ultima occasione, che Io offro, per legarsi a Me. Dono Amore al mondo, nuove Grazie: chi ne vuole fare tesoro, prima della catastrofe finale, salverà almeno l’anima; diversamente, assieme al corpo, perderà anche l’unica ricchezza che aveva, la sola che bisognava salvaguardare, a costo di qualunque sacrificio.

Tu, Mio giglio, non pensare a nulla. AdoraMi. Gioisci nel Mio Amore fecondo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

20.05.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Piccoli cari, gigli diletti, i tempi si fanno sempre più difficili, ma voi proseguite sereni il vostro cammino. Non tremate, non dubitate mai dell’Intervento Divino, mai. Anche nei momenti più desolanti, quando intorno regnano il dubbio e la paura, voi proseguite nella speranza che è sicurezza: la vostra casa è solida, è fondata sulla roccia saldissima che mai si sfalda, che non è soggetta a sgretolamento; neppure il terremoto più potente potrebbe smuoverla. Siatene certi.

Avete bene capito, angeli Miei, che vi parlo di Cristo: chi confida in Lui non ha nulla da temere; chi è racchiuso nel Suo Cuore Dolcissimo è protetto da una Fortezza Invulnerabile.

Vincete, vi chiedo Io, la Mamma, vincete la vostra fragilità umana che vi induce a confidare solo in ciò che vedete coi vostri occhi e toccate con le vostre mani. Io vi aiuterò, sapete, vi accarezzerò dolcemente nel momento delle piccole prove: sentirete la Tenerezza della Madre; solleverete il vostro capo per attendere con fiducia l’Azione Divina che riporterà la Gioia e il Conforto nella vostra vita.

Vi ho detto che le piccole prove non mancheranno nella vostra vita; ma siete privilegiati, siete beati, perché sappiate che Gesù, il vostro grande Amore, Che voi adorate con tutti voi stessi, nella Sua Infinita Misericordia vuole attenuare ogni vostro sacrificio, vuole che fin da ora gustiate la Gioia del Suo Amore, le Delizie dei Suoi Doni. Pochi uomini sulla terra hanno goduto di questi privilegi; ma i tempi sono speciali e proprio ora accadono cose diverse rispetto al passato.

Vi chiede sempre, voi fatelo con gioia, la testimonianza eroica della vostra vita. In un mondo che rifiuta Dio chi Lo segue e vive solo per Lui viene criticato, deriso, spesso, non creduto. Ciò accadrà inevitabilmente anche a voi. Continuate con amore a testimoniare Cristo e le Sue Leggi con la vostra vita. Siate Suoi, sempre Suoi nel pensiero, nell’azione, nella volontà.

Vi voglio incoraggiare in ogni momento. Vi amo, vi amo e sarò sempre al vostro fianco nel momento della prova. Quando molti vi offenderanno col loro pensiero, con le parole, voi siate felici, perché soffrite per Lui un pochino, solo un pochino. Egli non permetterà che siate colpiti oltre misura.

Per voi questo è tempo già di gioia, di raccolta gioiosa dei frutti del vostro lavoro nella Vigna del Signore. Gesù vuole la vostra pace e pace avrete; vuole per voi la felicità e l’avrete già da ora nel profondo del vostro cuore che palpita accanto al Suo.

 

Gesù, Gesù, Figlio amato, non soffrire, per l’ingratitudine del mondo: molti Ti rifiutano, respingono l’Amore; ma i piccoli Miei, questi gigli sono tutti Tuoi. Abbracciali: anelano solo a Te, Amore Infinito.

 

                                                                                              Maria Santissima