Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli ultimi tempi
29.05.93
Gigli amati,
Io sono il Dio della Gioia. Il dolore scomparirà dalla terra.
Gigli Miei, immersi nel Mio Amore, gioite sempre in Me: Io, Dio, sono il Signore di ogni Gioia; in Me, solo in Me troverete la Felicità più pura e infinita. Fuori di Me ci sono solo illusioni e vuoto.
Venite
tutti alla grande Festa Nuziale, che Io ho preparato; accostatevi al banchetto
ricco di carni grasse: ho pensato a tutto, ho curato ogni minimo dettaglio. Il
piccolo manipolo degli eletti che Mi troverò intorno
al Mio Prossimo Ritorno avrà la Gioia senza confini, la Pace duratura, l’Amore
visibile del proprio Dio. I tempi bui svaniranno e la grande Luce,
rigeneratrice, dominerà la terra.
Venite
a Me, popoli tutti e voi nazioni che anelate alla Giustizia, alla Pace, alla
Concordia vera! Venite a Me! Perché inseguite fole? Sono tutte falsità ideate
dal dragone per soffocare il mondo e ghermirsi gli stolti.
Chi
vuole la Giustizia venga a Me: Io sono la Giustizia vera e Perfetta. Chi vuole
la Pace, venga a Me: Io sono la Pace che non ha mai termine. Io unirò tutti i
cuori puri e innocenti e li racchiuderò nel Mio, palpitante
d’Infinito Amore.
Giglio
Mio diletto, capissero gli uomini, finalmente, dagli orrori che vedono intorno
che questi Io permetto per ammonire, per svegliare le coscienze che ancora
anelano a Dio. Molti ancora, dopo venti secoli di cristianesimo, non sanno
farsi il segno di croce, non distinguono la destra
dalla sinistra. La loro ignoranza non è colpevole: costoro non sono ancora
arrivati ai Miei Lidi, per mancanza di gente che parlasse loro di Cristo, del
Suo Infinito Amore, della Sua Tenerezza che li abbraccia tutti, che ha Infinita
Misericordia della loro debolezza.
Ho
compassione di quelle pecore senza pastore. Le vedo sbrancate, che corrono qui
e lì, smarrite; cercano pascolo verde e trovano solo deserto arido e insidioso; cercano acque limpide e
fresche: trovano solo fango e acque avvelenate. Cercano, cercano,
invano! I fratelli non si curano di loro: sono concentrati a pensare solo al
proprio interesse, alle ricchezze che subito dovranno lasciare, alle vanità del
mondo che si dissolveranno nel nulla. Ebbene, sappi, Mio angelo, che Io, Io
Stesso, Io, Dio, Mi prenderò cura del Mio gregge più
trascurato, Io, assieme a voi, angeli della terra, che raccoglierò tutti
intorno a Me. Vi istruirò, vi guiderò, vi illuminerò
la strada da percorrere. Anzi, Io sarò la Colonna di Luce che vi precederà; voi
Mi seguirete, felici, col cuore tremante di emozione e di gioia.
Andremo
assieme tra questi Miei diletti figli abbandonati, tra le Mie pecorelle
lasciate da parte, e li istruiremo: Io, il Divino Maestro, riempirò il loro
cuore del Mio grande Amore; voi istruirete i fratelli dimenticati e
insegnerete, guidati da Me, le Mie Leggi, porterete loro la Mia Parola, la Mia
Sapienza, la Mia Linfa, rigeneratrice, in Parola e Cibo.
Vedrete
allora tanti piccoli gigli nuovi sbocciare al Calore Divino, aprirsi alla Mia
Luce, cullarsi, beati alla nuova brezza delicata che soffierà per loro che non
l’hanno mai conosciuta. Popoli diversi si daranno la mano, volti sorridenti si
scambieranno gioia e trionferà un Nome solo su tutta la Terra: “Gesù”. Ognuno
lo pronuncerà con tremore e amore infinito; solo la Parola infonderà Dolcezza
Infinita in ogni cuore. Vedi, giglio, vedi quanta gioia Io, tuo Dio, infondo in te, solo quando pronunci il Mio Santissimo Nome?
Ebbene accadrà la stessa cosa a tutti i Miei piccoli più umili e trascurati.
Non rimarrà alcuno di coloro che Mi trattano con
indifferenza e freddezza. Ogni cuore brucerà di amore infinito per il proprio
Dio. Tutti i popoli Mi glorificheranno ed Io, Felice, regnerò fra loro. La
società umana assumerà allora un volto nuovo, differente, assai differente da quello che ora ha, ma anche da quello che ha
avuto nel passato.
Questo,
angelo Mio, non si ricorderà più: sarà sepolto nell’oblio più profondo. Come
quando viene primavera e gli alberi si coprono di nuovi germogli, di foglie e
fiori e quelli dell’anno precedente appartengono ormai al passato, così avverrà
sulla terra. Le cose umane, quelle passate, non si ricorderanno più: Io
concederò l’oblio, il totale oblio perché farò nuova ogni cosa: costituirò una
società fondata sull’armonia, sulla pace, sull’amore reciproco, quello vero,
grande, santo, Dono solo Mio per i pochi superstiti di questa
Umanità, così desolata e arida. Le famiglie, che Io costituirò secondo un Mio
Criterio, saranno tanti piccoli nuclei simili alla Mia Dolcissima di Nazareth.
Gli sposi, puri e santi, si ameranno senza concupiscenza; il loro cuore
palpiterà di sentimenti sublimi: Io opererò il grandioso miracolo. Nasceranno
bimbi, tanti bimbi, i Miei bimbi, tutti consacrati a Me, offerti a Me, sin dal
loro santo concepimento. Io li benedirò, uno per uno:
diverranno il Mio popolo santo ed Io sarò il loro Dio Dolcissimo.
Lo
sposo amerà teneramente la propria sposa ed ella, come
vite feconda, adornerà la sua casa di nuovi meravigliosi virgulti che faranno
sussultare la terra di gioia e letizia senza fine. Questa avrebbe dovuto essere
la realizzazione del Mio Disegno originario; così volevo le famiglie: nuclei di
amore puro e santo, attinto dalla Mia Sorgente Purissima e Inesauribile; luoghi
di grande felicità dove sarebbe sbocciato ogni giorno un nuovo germoglio
d’amore. Il peccato grandioso di disobbedienza impedì per secoli e millenni la realizzazione
di questo Disegno; ma non lo annullò: Io non lo permisi. Sarebbe
dovuta scorrere tanta, tantissima sabbia nella grande clessidra del
tempo! Ormai, gli uomini si sarebbero rassegnati a vivere in maniera alquanto
dissimile da quella da Me voluta. Ma Io vi amo, vi
amo, uomini di tutti i popoli, di tutte le nazioni, Io vi amo, infinitamente;
ho lasciato che il tempo scorresse, fino a quando giungesse il nuovo grandioso
“Fiat”.
La
clessidra ha fatto cadere anche l’ultimo granello di sabbia; Io l’ho
rovesciata. Questi tempi, i Miei Tempi vi porteranno le Mie Delizie. Tutto
obbedirà alla Mia Legge: la società sarà la Mia Società; i rapporti
interpersonali saranno così, come Io li voglio; le
famiglie saranno nuclei meravigliosi di amore, di dolcezza, di tenerezza, di
premure reciproche.
Giglio
diletto, figlia amatissima, esulta di gioia sconfinata: vivrai presto in un
mondo diverso, quello del quale ti ho accennato. Donerai a tutti il tuo tenero
amore, quello che Io ti ho donato e ti donerò senza
limiti, lo scambierai con quello degli altri gigli che ti vivranno intorno: non
più dolore! Non più dolore: Io sono il Dio della Gioia e questa, solo questa
regnerà, dominerà, sovrana, sulla terra. Il dolore sarà stato un momento
passeggero che non si ricorderà più! La donna che ha partorito il suo bimbo non
ricorda più il dolore passato, tanta è la gioia presente. Così la terra, ora
geme per i dolori atroci del parto; tra poco, per Mio Volere, tutto verrà scordato; solo la Felicità rimarrà, eterna, per i Miei
fedeli eletti.
Gioisci, Mio fiore. Inebriati dell’Amore del tuo Gesù.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli ultimi tempi
29.05.93
Gigli
amati, perseverate nel Bene: avrete il cuore nella Gioia di Cristo. Solo ciò
che a Lui donate è costruttivo; quindi, offriteGli
sempre tutto di voi stessi, ogni pensiero, ogni azione, ogni sacrificio.
In
una giornata le azioni sono molte: le offerte non si contano. È duro vivere in
una società lontana da Dio: molte sono le ingiustizie, numerose le
mortificazioni e le offese alle quali siete sottoposti. Ebbene, voi potete
costruire molto, presentando ogni cosa a Gesù, vostro Signore, Che accoglierà
felice i vostri piccoli doni.
La
gioia, quella del cuore che già in parte godete, è frutto di donazione di tutti
voi stessi a Colui Che legge i più arcani meandri del
vostro cuore; scruta nel profondo del vostro pensiero e conosce bene le
intenzioni che in tutto voi avete posto.
Vi
ho insegnato a camminare sempre nel giusto sentiero, donando il travaglio di
ogni giorno al vostro Gesù; così facendo, accumulate meriti dinanzi a Lui e
gioia nella vita spirituale. Questa diverrà sempre più intensa, fino a
completarsi, al Ritorno di Gesù. Egli toglierà il dolore dal mondo. Pensa, Mio
piccolo giglio: il dolore, divenuto ormai un grande oceano su tutta la terra
che sommerge ogni creatura che vive sotto il sole, per Volontà Divina, non ci
sarà più. Il dolore non viene da Dio: tutto ciò che è male
è opera del serpente che ha sempre insidiato la meravigliosa Opera Divina.
Pensa
e rifletti, piccola Mia, sulla difficile situazione
del momento. Sembra che non si possa più arginare, ormai, la terribile marea
che investe la terra. Sembra quasi impossibile che tutto possa cambiare. C’è
insidia dovunque; anche nel cuore della stessa famiglia si annidano il
tradimento e l’inganno, odio e rancore. Astio e disprezzo della vita si constatano ovunque.
Piccola
cara, non spaventarti tu, credi fermamente alle Promesse sublimi del tuo Dio:
tutto il male, presto, molto presto scomparirà, inghiottito dall’abisso di
fuoco dal quale è uscito.
Gioia,
piccola Mia, gioia godranno gli eletti. La terra
arderà, ma d’amore, vero e santo, per il proprio, meraviglioso Creatore.
Esulti il tuo cuore, si rallegri, al pensiero che tutto accadrà tra breve.
Mio Gesù,
amatissimo Figlio, Tu torni a far lieta la terra con la Tua Presenza: Io esulto
di Gioia, assieme alle Tue creature fedeli. Siamo in trepida attesa; porta,
Figlio benedetto, porta Gioia a questa terra senza gioia; porta Amore, porta Pace a questa terra senza pace; porta il Tuo splendido
Sorriso a chi ha il cuore distrutto dal dolore!
Maria
Santissima