Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
14.07.93
Io vivo col Mio popolo che Mi ama.
Piccoli, dolci figli, Io non sono il Dio
lontano: sono con voi, sono tra voi che Mi adorate; vivo nel vostro cuore. Esso
è la Mia Culla. AdorateMi non solo nel Mio Tabernacolo,
in ogni Chiesa, ma anche in quello che c’è in voi, sì, proprio dentro il vostro
essere!
AmateMi
con tutte le vostre energie; donateMi ogni pensiero, ogni
respiro, ogni palpito del cuore: Io vi aiuterò a salire sempre più verso la
perfezione. Fuori di voi c’è la tristezza più profonda, c’è il tormento del peccato,
c’è la tenebra fitta della solitudine (senza
Dio). Tutto ciò che il mondo toglie lo troverete racchiuso in voi stessi,
non lontano, non in un uomo, non in una fragile creatura che, come foglia, viene sbattuta qui e lì dal vento, ma tutto trovate in Dio
Che è Potenza, Amore, Immortalità.
Non avete più paura, quando vivete in Me.
La paura è la terribile conseguenza del peccato, è timore dell’ignoto, dell’imprevisto,
di ciò che può accadere, imprevedibilmente; ma, se voi sapete di vivere con il
vostro Dio, cosa c’è da temere? Forse la malattia? No, perché Io sono il
Medico, sono l’Infermiere premuroso, il Familiare dedito alla cura di ogni
debolezza. Temete forse la fame e la sete? Io vi do il Cibo e la Bevanda che vi
sazierà e vi disseterà. Temete l’assalto del nemico? Io sono la Fortezza,
dentro la quale ripararvi e trovare sicuro Rifugio. Temete forse la morte? Io
sono sulla soglia con la Mamma Dolcissima. Le Mie Braccia sono aperte; il Mio
Cuore, palpitante di Tenerezza Infinita, è tutto per
voi; il Mio Regno ha spalancato le porte per accogliervi felici.
Ebbene, riflettete, Miei diletti, su tutto
ciò: la sofferenza è gioia, quando l’uomo è Mio; la vita è l’anticipo del Paradiso,
quando la creatura Mi appartiene; la morte è l’ingresso alla Vita, quando
l’essere si è donato a Me. Siate pertanto felici, diletti, fedeli amici. Bandite
ogni tristezza, ogni mestizia, ogni preoccupazione.
Amatevi fra voi. Tanto, tanto amore scambiatevi;
non importa, se i corpi sono lontani: l’amore non ha barriere; il vero
sentimento sublime unisce i cuori, gli intelletti, le volontà. Verrà presto il
tempo in cui i Miei diletti vivranno vicini, fianco a fianco, godranno, reciprocamente, della presenza amorosa. Io unirò, Io,
l’Eterno Sacerdote, e voi godrete finalmente le delizie
dell’amore puro da Me voluto. Intanto, amate senza vedere: accontentatevi degli
occhi del cuore. Benedite e pregate per i fratelli lontani: Io Stesso, Io,
Gesù, porterò ad essi la vostra tenera carezza, il
bacio santo, la benedizione, che è la Mia, ed il fratello proverà una grande
gioia.
Conosco ogni aspirazione del vostro cuore;
vedo che sempre di più aumenta il vostro anelito verso il nuovo Regno da Me
promesso. Già nel cuore esso ha dischiuso le sue porte, nel vostro cuore di gigli;
ma vedrete che si realizzerà anche intorno a voi, fino ad
estendersi su tutta la terra, dopo, però, la grande purificazione.
Vivete felici, sicuri nella speranza della
felicità completa che vi attende e non tarderà a venire. Io vi tengo stretti
nel Cuore, lenisco le pene, rendo più agevole il vostro cammino.
Siate felici di fare la Mia Volontà, sempre,
sempre, anche quando non capite: Io vi preparo a vivere in un abisso sconfinato
di Gioia, di Pace, di Armonia.
Giglio amato, non sentirti mai sola. Vieni
sul Mio Cuore: il tuo Gesù è sempre con te.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
14.07.93
La Mamma parla ai figli amati
Gigli del Mio Cuore, figli diletti, la Mamma
vi tiene stretti a Sé. Non temete per gli orrori del mondo: l’oro,
purificato, liberato dalle scorie, non deve più subire il trattamento che lo
rende mondo. Per voi Gesù riserva meravigliose sorprese: sappiatene
essere degni. Proni ai Suoi Piedi, adorate il Signore
di ogni cosa Che vi ha fatto il più gran Dono: Se
Stesso. Senza Dio l’uomo è perduto, è un naufrago senza speranza; ma quando il
suo Re si è degnato di scegliere il suo cuore come dimora, allora, c’è da
gioire, c’è da esultare, c’è da piangere di gioia!
Quando c’è una piccola contrarietà
e il cuore tende alla tristezza, allora, voi pensate al Dono magnifico che
avete in voi; dite: “C’è Gesù. Sì, in me c’è il mio Creatore, Vivo e Vero, c’è il mio Salvatore,
l’Amore, tutto racchiuso qui, nel mio fragile essere”. Vi dico, diletti
piccolini, che ogni velo di malinconia se ne va e voi cantate, felici, cinguettate
come uccellini felici. Questa è la vostra vita, angeli
Miei: ora la grande felicità è racchiusa in voi; l’Infinito per voi si è
racchiuso nel finito povero di un cuore umano!
Amati, questa è la meravigliosa Logica di
Dio, incomprensibile agli stolti, ai lontani, agli uomini non più degni di essere
chiamati figli di Dio.
Riflettete su questo, bimbi amati: in una
piccola Ostia è nascosto, Vivo e Vero, il grande Signore dell’Universo. Così
nei cuori puri Egli ama dimorare, in tutti, perché il Suo Essere Infinito non
ha limiti di tempo e spazio: Egli è Tutto in tutti! Dio vive in voi come Purissimo
Spirito; parla al cuore con chiarezza; l’orecchio non sente la Sua Parola, i
sensi non percepiscono la Sua Presenza, ma l’anima esulta, glorifica, adora il
suo Dio, alla cui Presenza si trova. Ecco come si spiega quel continuo desiderio
di adorarLo, di compiacerLo,
di essere tutti al Suo servizio: è la Sua Stessa vicinanza che provoca nella creatura
questa meravigliosa tensione.
Siete entrati nel campo magnetico del Suo
Infinito Amore: ne siete attratti fino a non riuscire a distogliere lo sguardo
da Lui! Così deve essere. Così sia sempre, diletti. La Luce, che è sorta per
voi, non conoscerà tramonto: siete figli della Luce; Gesù con la Sua Potenza vi
ha tolti dal mondo di tenebre per immergervi in Lui. Siate felici, in
adorazione continua del nostro grande Amore Che ha fatto di voi, piccole creature,
la Sua tenda!
Andate, sereni, nel mondo, manifestando
a tutti la gioia del cuore, l’esultanza delle creature proiettate verso la Luce
meravigliosa di Cristo.
Maria
Santissima