Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.07.93

 

 

Vi circonderò di Dolcezza e allevierò le vostre pene.

 

 

Miei diletti, fedeli amici, voi Mi adorate e aspettate il Mio Ritorno. Vi esorto ad essere sereni: i Miei Doni vi permetteranno di mantenere sempre la pace del cuore; Io sono Dio di Dolcezza Infinita per chi Mi offre il suo piccolo essere e si affida fiducioso alle Mie Mani.

Ve l’ha già annunciato la Mamma Santissima: vedrete tanto scempio intorno a voi; spesso, saranno conoscenti, parenti, che Io sottopongo alla grande purificazione.

Ripeto, bimbi Miei: la purificazione è ancora e sempre un atto di Infinita Misericordia; è l’ultima àncora di salvezza per chi cadrebbe direttamente nell’abisso di fuoco. A tanto peccato corrisponde tanto dolore, anche se spesso non proporzionato; perché ho pietà, immensa pietà di chi soffre, attenuo, concedo delle pause di respiro.

Piccoli Miei, grande è il mistero del dolore: senza di esso non ci sono redenzione e salvezza. Per questo vi dico, angeli Miei: sopportate con pazienza le piccole avversità quotidiane; a voi chiedo pazienza e amore. Sì, ai gigli chiedo molto di più, perché chi più ha più deve dare. Un giorno non lontano capirete a fondo il significato di tutte queste cose. Il vostro Potente Creatore vi tiene tra le Sue Braccia nel momento di più pena per alleggerirne il peso.

Piccoli, nessun uomo, per quanto si sforzi, può comprendere il Cuore del suo Dio. La comparazione, inevitabile, si fa con quello del migliore uomo della terra; ma Io vi dico: non c’è confronto possibile nell’esperienza umana. Davanti ai Miei Occhi ogni creatura è un capolavoro da tenere con massima cura. Io lo faccio: da quando nasce a quando muore l’uomo ha sempre su di sé lo Sguardo amorosissimo di Dio.

Pensate alla premura di mettere vicino a ciascuno la dolcezza di una mamma che amorevole ama, protegge, difende il suo piccolo! Poi, nell’arco della vita pongo a fianco altri veicoli di amore che, se rispondono bene, rendono meno dura la vita umana. Questi sono sposi, parenti, amici, persone qualunque che praticano, secondo la Mia Legge, la carità.

Piccolo, amato giglio, Io non agisco mai da solo, ma Mi servo sempre di strumenti umani per dispiegare il Mio Piano d’Amore. Se questi sono docili e si fanno riempire del Mio Spirito, ogni cosa procede nel giusto senso; diversamente, il male che ne consegue non è attribuibile a Dio che ha provveduto a tutto, ma all’uomo che non ha risposto come doveva. Di qui nasce la grande sofferenza dell’Umanità: Io chiedo carità; l’uomo risponde con l’astio, l’odio, l’invidia tremenda. Io chiedo abbandono assoluto al Mio Volere: l’uomo risponde con la superbia, la presunzione, col tradimento.

Oggi, nel Mio Tempo, ben pochi sono i Miei strumenti, docili veicoli della Mia Volontà; i più agiscono di propria iniziativa, ignorando le Mie Leggi, calpestandole, disprezzandole. Questo fenomeno dilagante ha prodotto sulla terra un’anticamera dell’inferno. Il male infuria dovunque; è divenuto un fiume senza più argini che si congiunge ad altri, simili, e formano un oceano di peccato.

Giglio, diletto giglio, posa il tuo capo sul Mio Petto: il tuo Creatore, Che tanto teneramente ti ama, provvederà a tutto. Immergiti, piccola, nel Mio Infinito Amore e sii felice!

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.07.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Piccoli, dolci figli del Mio Cuore, vedete come la Luce rischiara sempre di più il vostro cammino: è la Divina Sapienza che entra in voi, in piccole stille, perché voi siete piccoli contenitori; ma Gesù aumenterà sempre più la vostra capacità. Non chiedete mai come possano accadere queste cose. Sappiate che l’amore fa cose meravigliose e Cristo è l’Amore: Egli agisce in voi, attimo per attimo, vi permea di Se Stesso.

Pensate, angeli Miei, che, senza la sua azione incessante, voi nulla potreste; invece, guardando nel profondo del vostro io, voi scoprite ogni giorno di più un Universo meraviglioso. Non è certo un caso, amati, ma è Dono che fluisce in voi dalla Fonte Unica di ogni Bene. Sappiate capire. Riflettete e apprezzate, ringraziate e adorate: tutto proviene da Lui. State subendo delle piccole prove nella vita quotidiana; altre ve ne chiederà, ma siate felici in Lui: ogni cosa che permette accada in voi è frutto dell’Amore Infinito che prova per il vostro piccolo essere, tanto caro al Suo Cuore.

Il grande Artista vi ha già ben scolpiti, ma vi sono ora i ritocchi per completare l’Opera. È bello, piccoli, è bello veramente farsi riplasmare dal proprio Creatore, affidare a Lui tutto il proprio essere e. . . non temere più nulla!

Anch’Io, bimbi Miei, sono passata attraverso l’esilio della terra, ho sofferto tutte le traversie delle altre creature umane e molte di più, ma non ho perso mai per un attimo la speranza. Abbandonata alle Mani Santissime del Mio Signore, ho accettato da Lui tutto ciò che Egli riteneva mandarMi: L’amavo, tanto, tanto, con tutta l’Anima, con tutta Me Stessa! Tutto poteva chiederMi; avrei sempre risposto: sì. Il momento più terribile fu quando il Mio meraviglioso Amore, il Figlio del Mio Cuore, giacque morto, straziato, tra le Mie Braccia: Io ero morta con Lui; avevo sofferto su di Me tutta la Sua terribile Passione! CrediMi, giglio amato, la Sofferenza fu terribile! Ebbi la sensazione dell’abbandono del Mio Dio; avrei voluto gridare anch’Io assieme a Mio Figlio: Mio Dio, Mio Dio, perché Mi hai abbandonato? Vedevo attorno a Me tanta disperazione e tenevo la Mia Dolce Creatura, morta tra le Mie Braccia! L’avrei voluto tenere così, stretto a Me, tutto per Me, fino al momento della Resurrezione; non Mi fu concesso!

Lo vidi, splendente di Luce, sorridente, tre giorni dopo; Mi disse: “Mamma!” Giglio, amato, la Mia Felicità fu allora inesprimibile.

Anche a te dico: soffri con pazienza il tuo piccolo calvario quotidiano; quando Lo vedrai, splendente di Luce, Egli ti chiamerà per nome e allora. . . allora, la tua felicità sarà grandissima.

Così accadrà ai gigli, come accadde alla Maddalena. Così Egli si presenterà per primo a chi tanto Lo ha amato e ha sofferto per Lui, con Lui.

Attendi, attendete con gioia, con gioia: allora, le vostre pene vi sembreranno un nulla.

 

                                                                                              Maria Santissima