Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

06.09.93

 

 

Il mondo non Mi ama, gigli, ma voi vivete di Me.

 

 

Gigli, amici fedeli, vivete di Me:, Io sono la vostra vera Vita e in Me troverete tutto. Non stupitevi, se nulla passa attraverso i vostri sensi esteriori. Intendo: se i vostri occhi ancora non vedono le grandi Meraviglie che Io sto compiendo. Sappiate, amati, sappiate che Dio è essenzialmente Spirito e agisce in questo senso.

Voi siete anche corpo; ma sappiate che la corporeità è cosa accessoria allo spirito in questa vita. Diverranno un tutt’uno, quando nel Giudizio il corpo seguirà la sorte dell’anima e godrà con lei per sempre o si dannerà, a secondo della scelta fatta.

Il corpo, che Io vi ho dato, è cosa preziosa, è santo in tutte le sue parti, ma, dopo il peccato originale, è divenuto sede di concupiscenza e di dolore. Io vi ho creati diversi dagli angeli che sono solo spirito: vi ho dotato di un corpo che resterà per sempre con voi, per l’eternità.

Esso deve essere giustamente rispettato, ma è bene tener conto che, come un servo obbediente, deve restare sottomesso alla vostra parte spirituale che è la vera parte sovrana del vostro intero essere. Non lo spirito deve essere sottomesso al corpo, ma il corpo deve seguire le orme, in ascesa, dello spirito. Facendo viceversa, si scende verso il mondo privo di intelletto dei bruti e si vive come loro, dimenticando di essere figli di Dio, di Dio Che vi vuole tutti a Sé, vi vuole aquile, libere e felici, non rettili che trascinano il ventre sulla terra.

L’uomo, anche il più povero intellettualmente, ha sempre uno spazio di responsabilità in ogni sua azione: chi sbaglia per grande malizia, chi per grande noncuranza e ignavia mentale. Gli errori di entrambi sono gravissimi! L’uomo deve badare ad ogni minima azione che compie: nulla va fatto, senza riflessione.

Osserva, Mio amato giglio, come l’uomo ha imparato bene la lezione, quando deve riflettere sui propri interessi, sul proprio tornaconto: pensa e ripensa se ha convenienza o meno nel fare un’operazione finanziaria; studia ogni possibilità e non si dà pace, prima di aver scelto la soluzione più appropriata. Quando però il suo pensiero si posa sui problemi di carattere spirituale, allora, evidenzia spesso grande superficialità: vorrebbe vedere, toccare, gustare. Ma deve limitarsi ad aspettare, a credere, senza nulla sperimentare coi sensi; anzi, deve mortificarli, privarsi pure, spesso, del piacere che essi offrono! Questi sono gli ostacoli che l’umana natura deve superare: l’uomo di oggi più ancora di quello del passato.

Il benessere di molti popoli, il grande benessere costituisce un inciampo grandioso al volo dello spirito, che viene compresso e mortificato dalla tirannia di un corpo che tutto esige, al quale però, sappi, Mio fiore, tra poco tutto sarà tolto!

Attraverso le ristrettezze materiali l’uomo comprenderà il vero valore che deve perseguire; avrà più tempo per curare il suo spirito e, se lo vorrà, per spiccare il volo nell’orizzonte sublime verso il suo Dio.

Gigli, amati fiori, voi siete già le Mie amate aquile. I vostri occhi vedono la Luce e puntano sempre più in alto; aiutate i fratelli a fare lo stesso con l’esempio, la testimonianza e il vostro amore. Servite, voi, servi fedeli, servite il vostro Dio: siete i Suoi strumenti d’amore. Siatene felici e orgogliosi.

Vi amo, piccole Mie Creature. Vi amo e v’immergo nel Mio Infinito Oceano di Gioia e di Pace!

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

06.09.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Miei amati gigli, lasciatevi immergere, felici, nell’Amore di un Dio Che è solo Amore, Che è solo Gioia, Pace, Felicità, senza limiti. Ardete ogni giorno di più d’amore per Lui: cosa mai resta in questa vita, se ci togliete Lui Che è Forza, Potenza, Luce?

L’uomo senza Dio è svuotato di tutto, è privo della Sua Essenza! Per voi questo discorso è chiaro, è trasparente, è facilmente intellegibile. Ardete, lo vedo, ardete dal desiderio di Cristo. Anelate a Lui ogni giorno di più e ogni vostra cellula grida, incessantemente: “Gesù, Ti amo. La mia anima vuole acquietarsi solo in Te!

Io, la Mamma, vi dico: diletti, questo è il giusto anelito, questo è lo slancio verso il proprio Dio! Non temete, non sospirate: Egli non vi farà aspettare; viene, certo, viene, amati, per donarsi col Suo Amore. Nulla più resterà di voi: diverrete parte integrante del Suo Essere Infinito!

Aspettate, fiduciosi, aspettate, lieti: Egli non delude mai, mai! Siatene certi!

Ma in quanti, dimmi, dolce giglio, in quanti è questo, bruciante, anelito? Guarda quanto è fredda l’Umanità che ti circonda! L’uomo sa ardere, sì, ma solo per i suoi interessi materiali; l’uomo brucia per la sua concupiscenza, ma non per l’ardore verso il proprio Dio! Pochi cuori Gli appartengono completamente; pochi bruciano d’ardore perenne per Lui!

Questa è la triste realtà alla vigilia del Suo Ritorno. I tempi sono maturi, ormai, ma i cuori sono impreparati; i tempi sono maturi, ma gli uomini sono di gelo nei riguardi del loro Dio!

Come si può essere così gelidi nei riguardi di Chi ha dato tutto, per Amore, delle Sue creature?

Come si può essere così gelidi nei riguardi di Colui Che ogni giorno dona calore, luce, cibo, bevanda, sostegno di ogni genere? Da dove proviene all’uomo tanta ingratitudine?

È chiara la risposta: l’azione del maligno nel cuore umano è assidua, persistente, venefica.

Ormai alcuni ne sono tanto soggiogati che non vedo una via d’uscita; sono schiavi, sì, del male, del peccato e nulla fanno per liberarsene. Io piango amaramente tutti questi figli che si perdono: giorno dopo giorno corrono incontro alla rovina che piomberà su di loro, quando meno se lo aspetteranno!

Piccola Mia, aspetta, aspetta con pazienza il grande ritorno. Dio ti aiuterà in questo tempo di attesa. Dio, Che ha fissato la Sua Dolce dimora nel tuo piccolo cuore, vivrà con te, benedirà i tuoi giorni: non sentirti sola. Cammina, felice, con Lui verso lo splendido traguardo!

 

                                                                                              Maria Santissima