Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.09.93
Piccoli Miei, non chiedetevi quando e
come; vivete secondo la Mia Volontà, sempre, anche quando testimoniarMi diverrà un atto eroico, specialmente,
allora.
Vi amo infinitamente da sempre e infondo
in voi, fedeli gigli, stretti al Mio Cuore, tutta l’energia necessaria in ogni
momento a superare ogni difficoltà. L’uomo senza di Me è morto; l’uomo senza la
vita dello spirito è un nulla. Questo non lo hanno
ancora compreso i molti empi della terra che perseverano nel male, malgrado che
la Mia Infinita Misericordia abbia concesso tempo prezioso per emendarsi.
Giglio Mio diletto, dolce confidente del
Mio Cuore, l’uomo da sempre è di dura cervice, disdegna gli insegnamenti del
suo Dio e costruisce, così, la sua rovina. Ora vedrai tu, coi
tuoi occhi, come essa piomberà, improvvisa, sui distratti, sui superbi, sui
presuntuosi, sugli idolatri: se li porterà via, uno dopo l’altro. Come ladro
nella notte, entrerò nelle loro case e li ghermirò: usciranno taluni da esse e
non faranno più ritorno.
Piangete voi, che ora ridete, perché
siete ricchi di false ricchezze, acquistate col sangue del povero: riderete ben
per poco ancora! Piangete voi, governanti, che agite
con massima ingiustizia verso coloro che non possono
difendersi. Piangete, idolatri, che vivete, adorando voi stessi, voi, che siete
polvere e cenere: verrò anche da voi, come un ladro nella notte e abbatterò la
vostra prosopopea. Vi metterò davanti alla nudità del vostro io: vi contemplerete
allo specchio e vedrete ciò che avete perso. Dovevate cercarMi,
quando Mi facevo trovare: ora potrebbe essere già
troppo tardi! Piangete voi, che vi avvoltolate nel fango della lussuria, ogni
giorno, come porci che si nutrono di sporcizia: anche per voi la rovina cadrà,
improvvisa, e vedrete la miseria del vostro essere!
Giglio Mio amato, il tuo Gesù piomberà
ora come Giudice in molte case: guai a quelli che si faranno cogliere
impreparati; guai agli indolenti, ai lontani, che pur vivevano al Mio fianco*: ciò che hanno rifiutato non lo potranno possedere
più! Chi non Mi ha riconosciuto, quando gli sono passato accanto, dovrà vivere
senza di Me. Per molti vengo ora come Giudice, non come Padre di Misericordia
Infinita.
Bimba Mia, tu gioisci e attendi con
speranza, che è certezza, la realizzazione delle Promesse del tuo Gesù. Ti amo, Mio piccolo fiore, coperto, impregnato dalla Mia
Rugiada!
Gesù
*Mio
fianco = Coloro che avevano vicino persone di Dio che
possedevano la Sua Presenza
nel cuore e le hanno rifiutate disprezzandole.
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.09.93
La Mamma parla ai figli amati
Gigli, amati del Mio Cuore, siate sempre pronti, zelanti, fervorosi nella preghiera,
ricchi di carità. Non ascoltate le voci che stabiliscono anno e giorno della
venuta di Cristo: nessuno sa esattamente il tempo nel quale Dio stabilisce il
felicissimo evento. A voi non spetta conoscere quando né come avverrà; ma il
vostro compito è perseverare nel Bene, compierlo in ogni attimo della vostra
vita.
Egli verrà presto, piccoli Miei, prima
di quando il mondo si immagina e verrà nel modo nel
quale nessuno può supporre. Lo dico a voi, diletti, perché nell’attesa cresca
la vostra perfezione; lo dico anche ai disattenti che ignorano i segni e vivono
come se niente fosse: stolti! Gesù in una parabola parlò proprio dei segni
premonitori: dalle foglie del fico che si fanno tenere
si comprende che l’estate è ormai vicina.
Guai a quelli che non credono a tutto questo:
disperdono nel vento ogni perla preziosa; invece, curano ciò che non vale
nulla!
Piccoli, più volte ho ripetuto questo annunzio: tenetevi pronti tutti; Gesù viene in modi
diversi, inaspettatamente, quando non pensate. Lasciate, diletti, la logica umana
che fa i conti, secondo la pochezza della mente: per comprendere di più bisogna
entrare in quella Divina che è completamente diversa. Agite come se Gesù fosse
dietro la vostra porta, pronto a bussare e a chiamarvi: quando? Subito, ora,
mentre Io vi sto parlando! Rispondete solleciti al Suo Invito: “Eccomi, vengo”.
Fate come il vostro fratello santo, Matteo: lasciò tutto lì, come stava, e
corse al seguito del suo Dio. Gesù busserà, vi dirà: “Vieni, amato giglio, vieni dove Io ti conduco. Non chiederMi
dove e come. Vieni e basta!”
Questo Invito lo estenderà a ciascuno in
modo diverso. Chi Lo ama Lo seguirà senza indugio: sentirà il cuore ardere nel
petto, sentirà una grande forza che lo spinge verso il
Maestro. Ricordate le Sue Parole: “Vieni, figlio Mio. Ti
offro una vita completamente diversa. SeguiMi ora,
senza nulla vedere né comprendere; al momento, nel quale Io deciderò,
vedrai e comprenderai tutto!”
Vi raccomando, diletti: pronti e felici,
pronti e sereni, pronti e tutti Suoi in ogni istante!
Maria Santissima