Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.09.93

 

 

Riverso su di voi in abbondanza, gigli Miei, tutte le Mie Grazie.

 

 

Gigli amati, vi chiamo alla gioia, vi chiamo ad essere portatori di gioia, riverso su ciascuno di voi in abbondanza le Mie Grazie. Siate, ciononostante, molto umili: tutto ciò che vi concedo è Dono gratuito del vostro Dio, ricco di Amore e di Misericordia, che compensa largamente chi a Lui dona con gioia.

Vi ho detto di offrirMi tutto di voi; i pensieri: Io li inondo della Mia Sapienza e Giustizia; le azioni: Io le renderò sante e proficue per l’intero genere umano; la volontà: Io la sottometto alla Mia e la volgo sempre al Bene. Dono a voi, Io, Dio, Re Infinitamente Potente, la Mia Ricchezza: i figli fedeli e obbedienti meritano di avere ciò che il Padre possiede. Io non desidero che questo: donarvi la Gioia che mai avete potuto godere, perché il mondo non sa donarla; anzi, spesso cerca di distruggere quella che Io, Dio, offro ai figli.

Lasciatevi, diletti, inondare dalle Mie Grazie: accettatele con gioia e fiducia. Comprendetene la grandezza, al lume della Mia Luce. Voi Mi direte: “Amato Gesù, perché ci parli così? È forse difficile accogliere le Tue Grazie? Non è solo Gioia?” No, diletti, non è così, come voi pensate. Badate sempre di ricordare che la Mia Logica non è la vostra logica, il Mio Pensiero non è il vostro pensiero: le Mie Grazie non sono sempre quelle che voi aspettate, ma spesso richiedono sacrificio, mortificazione, pazienza, attesa.

Anche il dolore è Grazia, specialmente il dolore, il martirio quotidiano, quello di sopportare le persone moleste che vi circondano: tutto è Grazia da Me offerta e da molti non capita! Grazia grandissima è la sofferenza, subita dagli innocenti di ogni angolo della terra! Sarà proprio il loro tormento, il dono offerto a Me dai puri, che salverà la terra dalla distruzione completa. Senza il loro martirio, giglio Mio diletto, non resterebbe nemmeno più una creatura in questo pianeta, affondato nell’oceano del peccato.

Le vittime che salvano veramente sono quelle più sante e pure: il profumo soave del loro sacrificio sale al Cielo ed Io lo gradisco e benedico ancora la terra che presto darà il suo frutto.

Se Io, Dio, vi mando un dolore, anzi lo permetto, consideratelo sempre una Grazia Divina; se perdura nel tempo significa che la vostra pazienza e la perseveranza nella sofferenza e nella preghiera Mi sono necessarie per dare ad altri la Luce che non hanno. Sappi, giglio Mio amato, che tutto va guadagnato con la fatica e il sacrificio. Pensa alla conversione di Paolo: fu proprio il martirio di Stefano che gli fruttò il grande Dono del quale Egli poi si rese degno.

Amati gigli, soffrite con gioia: la vostra sofferenza, assieme a quella dei puri del mondo, farà nascere i frutti prelibati che voi stessi gusterete, ancora palpitanti di vita su questa terra, tutta nuova, bagnata dalla Mia Rugiada Santa.

Vi amo, diletti, vi amo immensamente. Vivete per Me! Amate per Me! Soffrite per Me! Assieme saremo infinitamente felici!

 

                                                                                               Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.09.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Piccoli Miei, rimanete vicino a Me nella gioia grande del cuore, nella speranza che è certezza, ormai imminente, di godere le Delizie, preparate dall’origine del mondo per i gigli di Cristo.

Il tempo concesso a satana è ormai agli sgoccioli; ora imperversa impazzito ovunque, lacera e divide, persuade che il piacere del momento è l’unica via da seguire. Si insinua, tremendo, nella mente dell’uomo, guida le sue azioni, domina la sua volontà. Questo ultimo lasso di tempo è il più letale. Guai a colui che cade nelle spire maledette del serpente: non ne esce più!

Eppure, in questo periodo terribile, conclusivo della lunghissima era di sangue e dolore continuo, Gesù ha concesso e concede le maggiori Grazie non solo a pochi privilegiati, ma a tutta l’Umanità.

Piccoli, le tenebre sono alle porte, le tenebre, figli, le tenebre, il terrore, l’angoscia senza fine: la terra si aprirà in tremende voragini e inghiottirà uomini e cose! Coloro che avranno accumulato nel loro essere le Grazie, molteplici, ottenute da Dio saranno salvi, protetti, non necessariamente vivi. La morte coglierà molti; ma gli angeli consoleranno gli ultimi istanti dei buoni che, pur in certo numero, sono destinati a tornare alla Casa del Padre.

Gli eletti sono pochi: un esiguo manipolo fedelissimo a Dio e al Vangelo, disposto a subire qualunque martirio, pur di testimoniarLo. Forti nella fede, saldi nella perseveranza, grandi nella testimonianza, costoro non vedranno perseverare il male a lungo: il dolore avrà fine, il male sarà vinto. Gesù questo vuole, questo ha stabilito. Questo accadrà presto!

Chi è pronto in cuor suo ad affrontare qualunque pericolo pur di difendere la Legge di Cristo non subirà il martirio fisico, ma solo quello morale: sarà dileggiato, offeso, deriso. Mortificato e incompreso, alzerà i suoi occhi pieni di lacrime a Gesù, benedicendo la Grazia che Egli concede, di soffrire per Lui! Gesù Stesso, di Persona, invisibile ancora agli occhi, ma presente Vivo e Vero dinanzi a lui, scenderà per accarezzare il suo viso e riempirgli il cuore di Gioia grande. Torrenti di Dolcezza verserà nei Suoi fedeli il grande Re e la Promessa del Suo Ritorno, imminente, che determinerà il grande trionfo del Bene sul male. Io, Io, la Mamma vostra Celeste, per volere di Gesù, incatenerò satana che resterà nell’abisso assieme a tutti coloro che lo hanno seguito!

Amati, gioite! Amati, esultate! Il Giudizio è vicino: gioia grande per i prediletti del Re!

 

                                                                                              Maria Santissima