Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.09.93

 

 

Il Mio Cuore gronda Sangue, per gli atroci peccati del mondo!

 

 

Miei gigli, vi chiamo a Me in questo giorno per rimanere stretti al Mio Cuore: non è un giorno qualunque, ma speciale, come lo sono tutti in questo tempo grandioso. Oggi comparirò come Giudice esigente a molti vostri fratelli, chiederò loro di restituirMi il Dono che ho loro fatto: la vita. Presenterò a ciascuno il conto, che dovrà essere pagato, fino all’ultimo spicciolo!

Il Mio Cuore gronda Sangue, perché conosco a fondo il loro cuore. Ne ho notato la tiepidezza: hanno sprecato gran parte della loro vita in inezie. Ora vedranno il risultato di tanto scempio; ma non lo potranno comunicare agli altri, come loro, che in seguito subiranno la stessa, identica sorte:

ghermirò improvvisamente il loro essere e si troveranno davanti a Me, per un brevissimo istante, non per contemplare il Mio Volto sorridente, ma quello terribile della Mia Giustizia!

Se l’uomo in vita, palpitante ancora, ponesse mente continuamente a questa realtà, come si preparerebbe, per tempo, al grande passo decisivo!

Miei gigli, grande avventura è la vita, Dono prezioso, che va tenuto in vasi ben sigillati e meglio custoditi. Guai a colui che la lascia sfuggire, attimo dopo attimo, senza porre mente a ciò che opera! Ebbene, oggi chiamerò a Me molti lontani che non Mi hanno voluto riconoscere. Anche accanto a loro sono passato e li ho chiamati; ma la loro grande distrazione ha fatto sì che Io passassi accanto senza che si accorgessero di Me! Ho chiamato, li ho invitati a Nozze; ma essi avevano le orecchie intente ad ascoltare le orribili voci del mondo: per le Mie Parole non hanno mostrato alcun interesse!

Oggi ci sarà per loro la Chiamata speciale, quella definitiva. Vedranno per la seconda volta il Mio Volto; ma per molti di essi sarà la fine, in quanto non sarà concesso neppure il periodo di purificazione nel Purgatorio! Quanto Dolore, quanto Sangue esce dalla ferita del Mio Cuore, ogni volta che devo pronunciare la grande sentenza di morte!

Chiedo a voi, Miei piccoli amati fiori, il dono delle vostre piccole pene: anche oggi offritele con tanto amore a Me, vostro Dio, flagellato, sputacchiato, col Capo trafitto da spine profonde: i vostri sacrifici allevieranno un poco il Dolore, lacerante, che oggi proverò, per la perdita di molti figli che passeranno a popolare il terribile abisso che ha spalancato le sue fauci per accoglierne più possibile. A voi, diletti gigli, offro un lembo di Paradiso perché vi penetriate e possiate vivere già ora la Vita vera che Io racchiudo in Me.

Siate felici, amati, e consolate con la vostra adorazione continua il vostro Dio Che vi stringe a Sé come creature predilette!

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.09.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Diletti figli, grande è il peccato del mondo: esso vuole vivere senza Dio!

Stolto! Cos’è la vita senza la Luce? Immaginate, amati, di vivere per sempre nel buio, brancolando di qua e là, senza nulla vedere, senza nulla capire; avere intelletto e non comprendere nulla; avere in sé la scintilla Divina e vivere come un bruto che ne è privo; poter avere tutto e rinunciarvi per un nulla; poter volare come aquile nel libero Cielo, invece, strisciare per terra come infime creature e mangiare polvere ogni giorno della propria vita: questo è vivere senza Dio volontariamente; è vivere senza nutrirsi, pur avendo Cibo meraviglioso in abbondanza; è morire di sete, stando vicini alla Sorgente d’Acqua Limpida e Fresca.

Voi Mi direte: “Mamma, è agire da folle poter essere detentori della più grande Ricchezza e lasciarLa per un pugno di vile cenere!”

Sì, bimbi Miei diletti, avete capito bene, avete visto giusto: chi vive così è un folle che però spesso è ben fornito di equilibrio mentale; è un folle, per pigrizia, per ignoranza volontaria. Quanto gli costerà cara questa sua indolenza che potrebbe per alcuni essere addirittura letale!

La vita, giglio Mio diletto, non è un gioco da bambini, è una complicata partita a scacchi, in cui ogni mossa decide la sorte finale: va studiata, prima di compierla, va riflettuta, mai giocata a caso!

Questo il mondo d’oggi non vuol comprendere: vive come se non vivesse, vegeta come un essere senza intelletto. Ciò non è ammesso da Dio Che vuole la restituzione dei talenti con gli interessi: guai a colui che è vissuto da bruto, pur essendo uomo; guai a chi non ha tenuto conto dei Doni concessi, ma li ha utilizzati solo per il benessere materiale, trascurando di nutrire il proprio spirito!

Il corpo è cenere, è destinato a divenire tale; seguirà, però, la sorte dell’anima, che ne è la vera essenza, non viceversa!

Il Cuore del tuo Gesù oggi è molto triste, così il Mio: è suonato l’ultimo tocco di campana per molti. Quanti hanno lacerato quel meraviglioso Cuore, lasciandosi ghermire dall’artiglio di satana!

Domani sarà la volta di altri insipienti che in questo momento ridono, intontiti dalla nebbia del male. Cosa risponderanno alla Divina Maestà, quando chiederà conto della loro vita?

L’hanno vissuta o l’hanno bruciata giorno dopo giorno con massima incoscienza?

Giglio Mio, adoriamo insieme Gesù e diamo gioia al nostro grande Amore!

 

                                                                                              Maria Santissima