Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.09.93
Attingi, Mio giglio, dalla Mia Infinita
Ricchezza e dona agli assetati la Mia Acqua!
Piccola del Mio Cuore, goditi l’immensa
Ricchezza che è in Me. Stretta stretta al tuo Creatore, come piccola Eva, godi le Delizie del Mio Amore: nulla ti mancherà mai più,
perché in Me è presente tutto il Bene, quello che voi, Miei piccolini,
conoscete e quello che la vostra mente non può abbracciare neppure con
l’immaginazione. Io, fiore amato, sono un Abisso Insondabile: mai l’uomo finito
può abbracciare l’Infinito, se non quando Io lo permetterò, cambiando la sua
condizione. Coloro che si sono aggrappati a Me con tutte le loro forze, perché
sono divenuto l’Unico scopo della loro vita, si trovano proiettati in una
realtà nuova, di sogno, della quale ora gustano solo un minimo assaggio. È bene
che sappiano, perché il loro cuore possa sin da ora gioire, che tutto deve
ancora avvenire. Nessun uomo conosce la vera Felicità, spesso considerata tale
un attimo fuggevole che passa come un’onda, lasciando solo un piccolo ricordo.
La Mia Felicità non è tale, Mio giglio; per te è iniziata, ora, con piccole
stille di Rugiada Divina; ma ciò che accadrà non puoi mai immaginarlo. Più entrerai nel Mio sublime Mistero, più il tuo essere si
avvicinerà alla Fonte di ogni Gioia, di ogni Perfezione, di ogni Bellezza.
Permetterò ai Miei gigli, prima che
l’ultimo palpito esca dal loro petto, di provare le sublimi sensazioni dei veri
figli di Dio. Il tempo della grande fioritura è giunto e ognuno di voi, fiore
ora in boccio, diverrà frutto a Me tanto gradito e, poi, seme di nuovo
benedetto, dal quale nasceranno nuovi germogli e poi tanti gigli, tanti, come
le stelle del Cielo, candidi, puri, a Me offerti ad
uno ad uno. Non rimarrà più sulla terra chi vive senza adorarMi col pensiero,
con l’azione, con la volontà. L’uomo farà della sua vita un poema d’amore
rivolto a Me, suo Dio, Infinito e Potente, ai fratelli, gigli come lui, alle
piccole creature umili, ma amate da Me, Che
permetterò, sì, permetterò, giglio amato, che popolino indisturbate la nuova
terra. Ecco: creo un mondo
d’amore, quale nessuno ha mai ancora gustato. La terra, dopo le ultime, grandi
doglie del parto, darà il frutto più prelibato, creato da Dio, redento dal Suo
Amore, permeato in ogni cellula dal Suo Spirito Divino.
Vi ho detto, ve lo ripeto che ogni
stilla di sudore, ogni lacrima si trasformeranno in un
oceano immenso di Felicità senza tramonto.
Voi gigli, siete Miei. Vi farò sempre
più simili a Me e la Mia Ricchezza sarà vostra: gusterete tutte le Delizie del
Mio Immenso Amore. Capirete solo allora, specialmente allora, che non esiste
Felicità vera senza di Me, al di fuori di Me!
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.09.93
La Mamma parla ai figli amati
Diletti gigli, vi desidero tutti intorno
a Me, come bimbi vicino alla loro mamma. Il motivo lo conoscete: grandi cose
stanno per accadere! Molte sono tristi. Molte daranno tanto tormento ad alcuni dei
Miei figli: i più lontani avranno tanto da soffrire! Vedo la loro insipienza e
nulla posso fare per loro, più di quanto sto facendo assieme a voi.
Vorrei per loro un futuro felice, vorrei prenderli uno per uno tra le Mie Braccia Materne,
come quando erano infanti, vorrei preservarli da tanto male! Hanno orecchie,
occhi, intelletto, libertà di scelta: perché non vogliono capire? Perché si
rifiutano di porre mente alla loro situazione spirituale?
Gesù ha preparato cose stupende per
ciascun figlio, nessuno escluso, e da godersi, presto, senza lunghe
attese; ma quei cuori sono di selce, non si fanno penetrare dalla
Grazia, non si fanno permeare dalla Linfa Divina che porterebbe a loro la
salvezza.
Io, da sola, non posso fare più nulla
per loro, ma, assieme a voi, posso ottenere nuove Grazie, tranne che per coloro che ormai hanno esaurito tutto il tempo messo a loro
disposizione. Per costoro ci sarà, per le preghiere intense di noi tutti, il
Raggio di Luce finale, prima che venga esalato
l’ultimo respiro: in quella frazione di attimo avranno l’ultima possibilità di
scelta, l’ultimo atto di Misericordia dell’Altissimo, prima della sentenza
decisiva.
Vi voglio vicini, stretti a Me per
adorare insieme Mio Figlio, Gesù, proni ai Suoi Piedi, donarGli tutto il nostro
amore: il Mio di Mamma, di Figlia, di Serva Umilissima; il vostro di piccoli
fiori, sbocciati dal Suo Sangue Preziosissimo.
Gesù soffre, angeli Miei, soffre! Egli Stesso Me lo ha
rivelato; lo ha fatto anche a voi. Gesù sta piombando con la Sua Giustizia su
molti uomini; è iniziata la grande Chiamata per il Giudizio: primi sono coloro
ai quali è stato concesso già il tempo supplementare; poi, mano
mano si avvicenderanno tutti gli altri; infine, ci sarà l’Apocalisse
finale che coinvolgerà, insieme, l’intero genere umano!
È tempo, senza tempo,
questo, Mio giglio: è tempo dell’Amore sconfinato, ma anche della Giustizia
implacabile; è tempo di Misericordia infinita, ma di grande purificazione che
sta ormai per toccare il culmine con il grande sacrilegio compiuto
dall’anticristo. Gesù verrà di nuovo trafitto da
infinite lance, piagato e colpito, oltraggiato e disprezzato in tanti Suoi
seguaci, in molti discepoli e in qualche giglio! Coraggio: maggiore sarà il
male, più grande la gloria, più vicino il Trionfo del
Mio Cuore Immacolato!
Adoriamo, uniti, felici, stretti tra noi
da un vincolo d’amore indissolubile, il Dio della Gloria; baciamo le Sue
Ferite, diamo gioia al Suo Cuore meraviglioso!
Maria
Santissima