Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.10.93

 

 

Unite i vostri palpiti ai Miei, Divini: insieme, saremo immensamente felici.

 

 

Amiamoci, creature Mie predilette, amiamoci dolci gigli, frutto del Mio Sangue Prezioso; crescete in bellezza e splendore: Io, Dio, lo voglio. Rimanete abbracciati a Me: siete la Mia gioia. Aprite le vostre corolle, lasciate che Io faccia cadere in esse la goccia della Mia Rugiada, poi richiudetele, gelosamente, tenendo ben racchiuso il prezioso gioiello: è per voi che Mi avete donato la vita, è il segno indelebile del Mio Amore. Ognuno lo riconoscerà. Questo segno è la vostra vita per sempre: nessuno potrà più toglierlo. Dinanzi al Mio Sigillo satana arretra, inorridito: nulla può dove Io ho segnato il Mio Nome.

Ecco il tempo nel quale solo i segnati avranno pace, ecco il tempo nel quale solo i segnati avranno scampo. La gioia è per loro: la loro vita Mi appartiene! Il loro seme abiterà la terra nuova, benedetta dalla Mia Mano.

Amiamoci così, gigli: voi tutti per Me; Io, Dio, per voi, in voi. Io Guida, Io Luce, Io Fuoco Ardente che brucia il vostro cuore: Io, gigli, sono il vostro nuovo e antico Universo! Vivete in Me, respirate in Me! Io sono la vostra Primavera, sono l’Armonia che vi avvolge con delicatezza; con rispetto del vostro essere, penetra dolcemente in voi e trasforma in Infinito tutto ciò che è finito: ecco il misterioso incanto che avviene in voi! Il processo non è ancora comprensibile a mente umana, ma noto solo a Me, Dio.

Amiamoci, così, Creatore e creatura; così il piccolo diviene grande grande, il nulla si trasforma in Tutto e la felicità, lungo questo processo, cresce a dismisura, esce dal finito ed entra nell’Infinito.

Tutto ciò che è in Me è Infinito; voi siete entrati in questo ineffabile mistero che non per molto rimarrà tale.

Amiamoci così, diletti, uniti, indissolubilmente, in un nodo che mai nessuno potrà sciogliere, in un amplesso che è sublime donazione reciproca! Per questo, proprio per questo, Mio dolce giglio, Mia amata colomba, sono morto, ho patito il martirio della Croce, perché un giorno potesse avvenire tutto ciò non solo per un piccolo manipolo di esseri umani, ma per tutti gli uomini. Tutti, tutti volevo salvare! Pensa, diletta: il Mio grande Dolore non erano le infinite Piaghe del Mio Corpo, ma il pensiero che il Mio Sacrificio, offerto a tutti gli uomini, non li avrebbe salvati tutti: vedevo i persi, vedevo i morti veri, vedevo la loro rovina, vedevo l’abisso spalancato e le anime cadere in esso senza più speranza! Il Mio Cuore si spezzò per l’atroce dolore.

Amiamoci, piccoli Miei diletti. Tutti uniti al vostro Gesù, formate con Me un unico Corpo: col vostro fragile essere siete entrati a far parte dell’Infinito del vostro Dio!

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.10.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Miei diletti, Gesù vi stringe al Suo Cuore con tanta Tenerezza. Grande è l’Amore di Dio per le Sue creature. Quale uomo può capirlo? Se l’uomo più duro potesse per una frazione di attimo contemplare il Cuore meraviglioso di Gesù cadrebbe in ginocchio ai Suoi Piedi e piangerebbe di commozione; ma ciò non è concesso: la mente, sgombra da ostacoli mondani, deve comprendere, deve almeno sforzarsi di farlo. Non è difficile arrivare a Dio: basta volerlo, basta anelare a Lui, anche senza nulla comprendere. L’uomo, che si sente in grande difficoltà, deve rivolgersi alla Mamma: Io sono l’Anello di congiunzione tra Cielo e terra, tra il Divino e l’umano. Guardino a Me gli smarriti: Io sono la Stella che porta a Gesù, ne contemplo eternamente lo splendore; Egli a Me non nega nulla.

Ditelo, figli Miei amati, ditelo ai fratelli lontani: avete una Mamma, sempre pronta ad ascoltarvi, Ella vuole offrire tutti i Suoi figli a Gesù; le Sue Mani sono giunte, continuamente, in atto di preghiera: cerca di strappare nuove Grazie da quel Cuore pieno d’Infinita Misericordia.

Certi figli non Mi rivolgono mai un pensiero! Io appaio in ogni parte del mondo: perché non ascoltano la Mia Voce? Io chiamo come fa ogni mamma, quando un grave pericolo sovrasta il suo bambino, ma non sono ascoltata che da pochi. I Miei Richiami, che sono poi quelli di Gesù, spesso cadono nel vuoto e sfugge così per molti anche l’ultima possibilità di salvezza.

Gesù vi tiene stretti a Sé ed Io esulto per questa grande Gioia: meravigliosa e sublime è questa unione di Dio con le Sue creature amate. I Miei Occhi seguono preoccupati coloro che vagano senza meta, smarriti, per loro volontà, dispersi nel grande, insidioso deserto del mondo: sono preda del male; ormai la sua morsa li ha imprigionati, senza scampo!

Quando tutto sarà finito ogni rammarico non avrà più senso, perché tutti ameranno ciò che Dio ama e respingeranno ciò che Dio ha respinto. Ora c’è ancora un filo sottilissimo di speranza: se costoro si potessero ravvedere e, almeno prima della fine, capissero e implorassero il Perdono!

Unitevi a Me, gigli, unitevi alla Mamma Celeste: imploriamo ancora Grazie da quel Cuore di Infinita Misericordia. Facciamolo, prima che i cancelli vengano definitivamente chiusi: c’è ancora così poco!

Colomba Mia diletta, viviamo uniti nell’adorazione continua!

 

                                                                                              Maria Santissima