Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.10.93
Vieni a Me, colomba del Mio Cuore: amiamoci, uniti
per sempre da un vincolo indissolubile!
Vieni a Me, Mia diletta, nel Mio Cuore
c’è il tuo Rifugio per sempre, nel Mio Amore eterno dimenticherai ogni pena.
Gioisci in Me, Mio fiore, lasciati sommergere dalla Mia Tenerezza, annullati
nel Mio Tutto, Mia piccola colomba che Mi hai donato tutta la tua vita.
Ti darò la Felicità completa, immensa,
ineffabile. Ti donerò le Delizie che solo Dio può donare. Ti concederò l’oblio
del passato: esso non esiste più; né il timore del futuro: esso non è. Vivrai l’eterno presente in Me: Io sono, amata, la tua
Eternità.
Lasciati andare fidente alla Mia
Dolcezza: nel tuo completo abbandono troverai la più sublime Gioia, che nessuno
potrà ghermire: è Dono Divino, non ha limiti di tempo e di spazio.
TieniLo in te, Mio fiore: è il Dolce Sigillo del tuo
Signore, per la tua devozione, la fedeltà, il tuo amore totale.
Rimani in Me per sempre. Sei per Me un
seme di gioia: voglio che tu cresca sempre più nel Mio Essere Infinito; voglio
che i tuoi germogli divengano sempre più rigogliosi. Ti chiederò molto, Mia amata, tu Mi dirai sempre sì, perché Mi ami. Se
molto esigerò da te, molto di più avrai da Me: sazierò la tua sete d’Amore
Divino con la Mia Acqua; potrai attingerne a volontà e farne dono anche ai
meritevoli. Nulla avrà chi disprezza il Dono di Dio! Chi vive nell’inedia dello
spirito sarà privato di tutto. La Mia Giustizia chiederà conto a tutti dei
talenti donati: guai a chi non li ha fatto
fruttificare; guai a chi l’ha nascosti senza utilizzarli secondo il Mio Volere!
Chi non merita non avrà neppure la
consolazione del Mio strumento vicino; oggi agisco attraverso i Miei fedeli
amici. O dolci discepoli degli ultimi tempi; domani allontanerò dagli stolti
anche questi: lo zoppo farà da guida all’altro zoppo,
il cieco accompagnerà l’altro cieco, come lui, e tutti, inevitabilmente,
andranno incontro alla rovina. Non permetterò, Io, Dio, non permetterò
ancora a lungo che l’empio viva accanto al giusto. Non voglio vedere il Mio
amato, gemere per gli orrori dei cadaveri viventi: li toglierò di mezzo ben
presto, colomba del Mio Cuore.
Io farò da Padre, Io, Dio, farò da Padre a chi rimarrà senza il genitore, perché
ghermito dalla Mia Giustizia. Io, Io, Dio, farò da Sposo a colei che resterà
senza lo stolto che le viveva accanto. Io Mi sostituirò come Provvidenza senza
limiti, come Amore Infinito che accoglie nel Suo Seno
chiunque soffra, per le ingiustizie dei malvagi.
Abbandonati a Me, dolce colomba: Io sono
il tuo Tutto. Stringiti al Mio Cuore e nutriti solo del Mio Nettare Divino.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.10.93
La Mamma parla ai figli amati
Piccoli Miei, vivete con gioia questi giorni
di attesa. Felice l’uomo che appartiene a Dio: il suo cuore sarà sempre ricolmo
di Gioia! Che mai può mancare nella sua vita, quando Dio vive in lui?
Possiede la più grande Ricchezza, vive
il Paradiso in terra, il tempo, amico, che trascorre, gli parla d’amore, sempre
d’amore, perché in Dio questo sentimento è senza
confini e avvolge la creatura dalla nascita fin nell’eternità.
Vivete,
gigli amati, vivete la vostra intima, splendida storia d’amore col vostro
Signore!
Il mondo non potrà mai comprendere il
Linguaggio Divino: esso è polvere, che il vento porta via; Dio è la Roccia che
non muta, perfetta in ogni sua parte. Chi ad essa si
appoggia non conoscerà più fine né principio: entrerà nell’eternità.
Bimba diletta del Mio Cuore, lasciati
condurre dal tuo Signore: la Sua Mano ti guida attraverso un Regno che non
appartiene più a quelli conosciuti; il Suo Orizzonte esula da quello umano!
Chi ha ali di aquila, chi ha imparato a
volare vuole conoscere gli spazi infiniti, dove regna la Pace, quella che nessun
uomo sa dare, dove regna l’Armonia, che sulla terra nessuno ha mai conosciuto.
Il nuovo Regno è basato sull’Amore, è fatto d’Amore, è nutrito d’Amore. Chi
riesce a librarsi fin lassù non vuole più tornare nel fango della terra, piena
di peccato!
Diletta del Mio Cuore, vivi qui, in
questa nuova dimensione, fino a quando Gesù, per la piena felicità dei Suoi
gigli, porterà il Suo Regno sulla terra: anch’essa, martoriata per secoli e millenni dalle forze sataniche berrà, finalmente la Rugiada
Divina; anche il suo aspetto cambierà e vestirà l’abito della festa,
sfolgorante di luci e colori.
Per la terra è il crepuscolo. Cadrà,
presto, cadrà la notte profonda e l’Universo conoscerà le tenebre più cupe,
conseguenza del peccato che ne ha sconvolto le
fondamenta.
La terra tremerà, languirà in un ultimo,
tremendo sussulto; poi, però, verrà l’alba anche per essa, poi il Sole senza
tramonto, la Gioia senza fine; ed esulterà, assieme alle Sue creature,
rinnovate dallo Spirito Divino.
Maria
Santissima