Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.10.93
Io, Dio, sono l’Amore, la Gioia, la Luce: chi si
rifugia in Me godrà la Felicità senza tramonto.
Mia amata, fedele amica, parlare di
gioia in un mondo carico di paura sembra un assurdo, parlare di Luce in un
mondo di tenebra è difficile; ma Io non Mi rivolgo a chi non può comprendere il
Mio Linguaggio, ma ad un piccolo giglio, che ho curato
col Mio Infinito Amore, ho scaldato col Mio Fuoco, ho fatto aprire alla Luce
del Mio splendore. La tua mente si è aperta alla grande verità. Essa fluisce
come Alito Divino e ti mostra un aspetto della vita che per tanti è
completamente assurdo. Sì, diletta, non ti meravigliare se lo stolto, l’ignavo,
l’operatore di male non comprendono il Mio Linguaggio,
anzi neppure lo vogliono ascoltare: chi è all’oscuro non vede gli oggetti che
lo circondano; siccome non li vede, dice che essi non esistono. Chi non vuole
amare non può comprendere i meravigliosi miracoli dell’Amore Che tutto dona e
poco, molto poco chiede.
Colui che
ha trascorso la vita nella freddezza del cuore ora cadrà in un gelo ancora più
tremendo. Pensa che satana cerca proprio questi cuori,
perché sono il terreno adatto alla sua malizia.
Io ho battuto alle porte di tutti i Miei
figli, li ho chiamati a Me perché potessero scaldarsi
al Mio Fuoco, illuminarsi alla Mia Luce, perdersi nel Mio Amore. Alcune porte
si sono spalancate subito perché già vivo era l’anelito alla salvezza; altre si
sono aperte dopo tempo, ma Io ho avuto Pazienza. Ci sono però quelle che sono
rimaste chiuse: lì il gelo è divenuto sempre più grande, il buio più tenebroso.
In tale situazione si è creato l’ambiente adatto al male: il serpente
maledetto, sempre all’erta, non si è lasciato sfuggire
l’occasione per portare scompiglio, divisione, vizio, dolore, tanto dolore.
Molti stolti, vedendo ciò, osano
attribuire a Me l’origine, la causa di tanto male; ma non certo i Miei diletti
gigli, non certo la Mia amata colomba. Voi sapete, perché la Luce è in voi, che
in Me c’è soltanto Gioia e in Me non esiste la tenebra: Io sono Luce. Il male
viene solo dal maligno. Sono operatori di male coloro che si sottomettono a lui
e gli diventano schiavi.
Il grande dolore dei vostri tempi,
l’angoscia tremenda dei cuori sono le conseguenze dell’allontanamento degli
uomini dalla Fonte di ogni Bene: da Dio, da Me!
Ci sarà tra poco l’orrore intorno a voi;
ma nel vostro essere sentirete un’armonia angelica. Ci saranno l’angoscia e la
paura; ma in voi non verrà meno la Mia Pace. L’odio strazierà uomini e cose; ma
voi riposerete, beati, sul Mio Cuore traboccante d’Amore.
Godi e sii felice, piccola Mia: il tuo
essere è immerso nel Mio Essere, la tua vita nella Mia, Divina.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.10.93
La Mamma parla ai figli amati
Venite, diletti, venite, amati, felici, corriamo incontro al grande Re Che viene, tra canti di
gioia: vuole accarezzare i Suoi figli, vuole sollevarli da ogni pena!
Guardate il Suo splendore! Il Suo Aspetto
è splendido: è il Dio Potente di Infinita Maestà, ma è anche il Dio
Misericordioso, Dolcissimo coi Suoi adoratori,
tremendo per i nemici!
Guai, dico guai
a coloro che Lo avversano, senza recedere di un passo! Guai a quelli che
tormentano i Suoi eletti per offendere Lui, per farLo
soffrire attraverso la pena inflitta ai Suoi piccoli! Lo ripeto: meglio sarebbe
per costoro se non avessero mai posato il piede sulla terra!
Nessuno sa ciò che accadrà, presto; ma a
Me sono concessi infiniti privilegi e, tra questi, quello di conoscere gli
avvenimenti prima che accadano. Sono piena di felicità per voi, gigli, per te,
piccola colomba, amata tanto dal Re: vedo per voi i frutti meravigliosi
dell’Amore Infinito congiunto alla vostra piccola stilla umana, vedo la goccia venire assorbita dall’Oceano, il vostro essere perdersi nel
grande Essere di Dio! Vedo un mare infinito di Luce: quanto splendore! A
stento, posso distinguere in esso la piccola creatura di prima! Che felicità
per la Mamma vedere una tale felice sorte avvicinarsi sempre più ai figli
diletti!
Vedo, però, con grande dolore, anime e
anime piovere, come neve in inverno, nel terribile abisso che ha spalancato le
sue fauci: sono uomini, donne, giovani e vecchi,
ribelli, sempre ribelli, fino all’ultimo momento ciechi e sordi!
Ora camminano ancora sulla terra;
storditi, strisciano nel fango del peccato e osano compiacersene, vogliono opporsi alla Legge Divina, osteggiarla,
combatterla, modificarla!
Spargono sangue innocente, scandalizzano
i piccoli, deridono le Mie Parole, non accettano la Mia Presenza nel mondo;
sordi e ciechi non vedono i segni dei tempi! La fine è ormai prossima, ma per
loro, per la malizia del loro cuore, non per i diletti di Dio. Per essi non si
avvicina la fine, ma l’inizio di una nuova vita: il fratello terrà per mano,
felice, il proprio fratello e andranno, insieme,
gioiosi, al Santo Tempio del Signore per adorarLo e glorificarLo, per portare, riconoscenti, i loro doni, per
ricevere il Dolce Abbraccio, tanto desiderato.
Gioia grande annuncio, Gioia
anche per le umili creature uscite dalla Mano di Dio.
Con l’uomo essi hanno sofferto, con l’uomo schiavo
sono state nel dolore: con l’uomo, libero, saranno nella Gioia.
Viene la Luce: al suo passaggio
scomparirà ogni impurità. Viene la Gioia: le lacrime saranno asciugate dai
volti, il dolore tolto dovunque.
Vedi,
colomba amata, incede l’Amore! GuardaLo, inebriati
della Sua Vista: il Suo Sorriso è anche per te; le Sue Braccia si aprono per
accoglierti. Viene, come uno Sposo pieno di Dolcezza. Non farLo
attendere: corriGli incontro!
Maria
Santissima