Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.11.93
Venite al Signore con canti di gioia.
Amati, fedeli amici, venite a Me con
canti di gioia e rallegrate il vostro cuore, perché breve ancora è la sofferenza,
eterna sarà la vostra felicità. Sopportate, per amor Mio, ogni pena che vi
viene imposta; sopportatevi a vicenda: più dura è la sopportazione, maggiore è
il merito.
Piccoli cari, il vostro Dio è con voi,
quando soffrite: soffre assieme alle Sue creature. Le pene che sopportate ora
sono molto attenuate, sappiatelo. L’operaio che lavora nella Vigna del Signore
ha diritto alla sua mercede: voi vi impegnate per Me; Io attenuo, addolcisco,
le vostre difficoltà.
Vi invito, all’alba di un nuovo giorno,
alla gioia, al gaudio del cuore: è bella, veramente bella la vita, quando se ne
è fatto un dono a Dio e ai propri fratelli! Voi già gustate le piccole Dolcezze
del Mio Amore; ma ciò che sarà mai potete pensarlo né immaginarlo! Meraviglioso
sarà il vostro avvenire con Me!
Sia ogni vostra giornata un capolavoro
di bontà; offriteMi ogni azione, anche la più insignificante.
Portate a Me i piccoli, i deboli, i più
abbandonati: Io ne avrò cura, come la mamma del suo bambino e ad uno ad uno li
stringerò tra le Mie Braccia, tergerò il loro pianto e cambierò la loro sorte.
Sì, Mio piccolo angelo della terra, Io cambio le sorti dell’uomo.
Improvvisamente, inaspettatamente avverrà il cambiamento: gli umili saranno
innalzati e consolati, i superbi annientati dalla Mia Ira. Le sorti dell’uomo
non cambierebbero, mai se dipendesse da lui: ci saranno sempre peccatori, empi,
malfattori che opprimono il debole, lo schiacciano, lo mortificano. Sarà il Mio
Intervento a cambiare le sorti del mondo, sarà il Mio Intervento a capovolgere
le sorti. Non temere piccola Mia, scenderò, come fuoco tremendo, e distruggerò
tutto ciò che è impuro: il male verrà distrutto e la terra profumerà di
purezza.
Sappi attendere, amata, sappi attendere
nella preghiera continua, intensa. Se anche il mondo subisse il più terribile
capovolgimento, i Miei eletti non sarebbero toccati, perché Io sono con loro,
li stringo a Me e li proteggo da ogni insidia.
Venite a Me, amati! Venite! Venite con
canti di gioia! Il vostro Dio viene con Amore: le Sue Mani sono ricolme di Doni
grandiosi, quali voi mai avete immaginato: sono la ricompensa alla vostra
piccola o grande sofferenza, sopportata per Me con amore, con pazienza. Siate
sicuri nella speranza, saldissimi nella fede.
I cardini del mondo tremeranno, ma voi
rimarrete al sicuro sul Mio Cuore!
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.11.93
La Mamma parla ai figli amati
Gioite, amati, gioite e rallegratevi. Andate
incontro, felici, al Signore Che viene. Osservate il Suo Viso com’è raggiante
di Gioia! Le Sue Mani sono cariche di Doni, il Suo passo è Maestoso, il Suo
Aspetto splendido: viene per voi, per la pace dell’intera Umanità! Vi ama,
sapete, quanto vi ama! Se voi anelate a Lui, Egli vi aspetta da sempre, vi
tende le Braccia per farvi Suoi.
Gesù, sapete, gigli amati, vorrebbe
raccogliere tutti gli uomini in quest’Abbraccio, vorrebbe dire con immenso
Amore: “Sei stanco, figlio Mio diletto, hai sofferto, Mio diletto, lo so, vedo
nel tuo cuore le profonde tracce della tua pena; ma coraggio: è tutto finito!
Ora ci sono Io, Io sono il tuo Dio: vieni a Me! Vedi queste Mie Mani trafitte:
ho patito tanto per essere proprio come te. Mi sono sacrificato proprio per dirti
un giorno queste Parole: vieni, tutto è finito, non è più tempo di dolore.
Canta, canta, felice, l’inno dell’amore di una creatura verso il proprio Dio;
Io ti stringerò al Mio Cuore e tu, Mio piccolo, dimenticherai il passato
doloroso. Guarda attorno a te: Io ti tolgo il velo che copriva la realtà,
quella vera; le Meraviglie, che ora i tuoi occhi possono contemplare, sono
Opera delle Mie Mani. Vedi: ben poco tu conoscevi! Hai creduto, fedele amico,
hai sacrificato te stesso per Me, Mi hai adorato, senza nulla vedere; ora tutto
ciò che vedi è tuo e lo godrai per sempre: non più lacrime, ma gioia, non più
sacrificio, ma diletto, senza fine!” Questo, gigli del Suo Cuore, Egli voleva
dire a tutte le creature predilette della terra! Invece, no, non sarà così: per
molti il Suo Volto sarà quello severo del Giudice implacabile e le Sue Parole
saranno queste: “Via da Me, operatore di male: non entrano nel Mio Regno coloro
che hanno perseverato nel peccato! Per loro non c’è la Mia Misericordia:
l’hanno rifiutata! Per loro c’è la Mia Giustizia: chi si potrà salvare?”
Diletta figlia, come avrei voluto
risparmiare ai Miei figli queste terribili Parole! Ho fatto tutto, ho chiamato;
ma nessuno di questi stolti Mi ha risposto! Ho ammonito, ma tutti ciechi e
sordi!
Figli, molti di voi, uomini della terra,
vi accingete a fare questa fine! Vorrei tenervi stretti a Me: la vostra volontà
Me lo impedisce. Mi lacerate il Cuore; ma vi devo lasciare!
Maria
Santissima