Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.01.94

 

 

Tutto è pronto, amati, fedeli, per la vostra gioia.

 

 

Piccoli Miei, continuate a testimoniarMi con la vostra vita, con le vostre parole, con i vostri sacrifici, fatti con amore. Ciò che fate non va perso e ciò che avete fatto non è andato certo perduto.

Lasciatevi guidare dal vostro Divino Maestro: tutto farà per voi. Ho preparato la grande Gioia per gli eletti che non si sono piegati alle lusinghe del male. Certo, a lungo avete sofferto e ora continuate a farlo, perché chi è contro di Me è anche contro di voi, chi flagella Me tormenta anche voi che siete Miei. Siate felici di questo e dite a voi stessi: “Soffro per il mio Gesù, con il mio Gesù: quale gioia più grande? Con Lui sulla Croce; con Lui nella Resurrezione.”

Poco dura il dolore, anche se si prolungasse per un’intera vita; ma pensa, Mia piccola colomba: come Io sono Risorto, Primizia dei risorti, anche voi Mi seguirete con un corpo trasfigurato che non conoscerà più dolore né morte, ma solo Gioia. Questo era il destino di ogni uomo da Me creato, se egli non avesse posto di mezzo ostacoli.

Pensa, amata del Mio Cuore, come gli uomini sono poco riflessivi: se Dio è Amore, se è Bene, come poteva mai creare qualcosa che fosse destinato al dolore, all’angoscia, alla rovina? Chi ama vuole dare felicità alla sua creatura, vuole farla gioire, non penare.

L’uomo è la Mia creatura prediletta, la terra è Opera delle Mie Mani, l’Universo Mi appartiene: come potrei permettere che in eterno debbano gemere sotto il peso del peccato iniziale?

Ognuno, che ha un minimo di capacità logica, può giungere a fare questo semplice ragionamento: “Certo nella Mente sublime del mio Dio ci sarà un termine a questo grande dolore, nel quale geme l’intera Creazione. Creati per la Felicità l’Universo e l’uomo, in particolare, si avviano verso il loro destino che è Gioia, Gioia, Gioia. Ebbene, dico all’uomo che Mi ama, che vive per Me, che ha compreso bene che il male viene dal maligno, non certo da Dio: amata Mia creatura, fedele amico del Mio Cuore, certo che Io ho stabilito un tempo, nel quale debba aver posa e fine il grande travaglio del mondo, certo che l’ho stabilito! Esso finirà e la Gioia continua fluirà ovunque, investendo uomini e cose! Ma chi è degno di godere le splendide Delizie del Mio Amore, se non chi non Mi ha tradito né ingannato, ma si è mantenuto fedele nelle piccole e grandi cose, nel pensiero e nell’azione? Ebbene, piccola Mia, il tempo destinato alla Gioia è proprio il vostro. Dopo l’ultimo atto doloroso, voluto e cercato dall’uomo ribelle, esploderà la Gioia e si compiranno il destino umano e quello dell’intero Creato: creati per la Felicità, saranno immersi in essa.

Esulta anche in questa giornata, Mia diletta: il tempo, amico, ti parla in ogni attimo del Mio Amore.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.01.94

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei diletti, ogni giorno vi parlo di gioia imminente: siate gioiosi e attendete con serenità lo svolgersi dei fatti. Non vi stupite se nei giorni seguenti vi parrà tutto normale e la vita parrà scorrere col solito ritmo. Ai distratti sembrerà che nulla muti; invece, voi badate ai continui segni-guida: vi aiuteranno a comprendere, perché siete nella Luce, il meraviglioso Programma: “Gesù”. Esso si sta svolgendo sotto gli occhi di tutti, attimo per attimo; ormai gli avvenimenti ovunque sono giunti a mostrare una situazione conclusiva. Certo, è così!

Siate pronti perché questo ormai è l’inizio della fine, fine di un mondo di soprusi, di inganni, di false immagini, di false costruzioni, edificate senza fondamenta né colonne; precipiteranno tutte, una dopo l’altra. Come, quando avviene una forte scossa tellurica, i grandi palazzi si accasciano al suolo, come fossero di cartone, così si annulla l’opera dell’uomo, frutto di anni o secoli di fatica, in un attimo e tutto, intorno, perde i suoi contorni. Una grande civiltà può giungere ad estinguersi in pochi secondi per non risorgere più.

Bene, amata, giglio candido, fai conto che ti svegli un mattino e non trovi più nulla intorno a te; guardi, osservi, rifletti: nulla, come un sogno, durato magari un’intera notte e concluso all’alba, senza lasciare che un vago ricordo.

Questa civiltà, così evoluta, progredita, sviluppata, che ha cercato di vivere da sola, mettendo da parte il proprio Dio, naufragherà nel nulla, perché senza di Lui nessuna costruzione regge. Se Dio non costruisce, invano faticano i lavoratori.

Uomini di tutta la terra, che pensavate di scalare il Cielo con la vostra presunzione, che avete promosso leggi contro Dio, azioni contro Dio, pensieri contro Dio, vedrete cosa vi resterà di tutto il vostro lavoro: un pugno di polvere, che il vento di tempesta porterà via con sé, senza che rimanga più alcuna traccia! Vi accorgerete, tardi, ormai, troppo tardi, di aver faticato invano, di aver perso tempo prezioso, di aver sbagliato tutto, di non aver amato l’Unico Che vi amava e che dovevate seguire con tutte le vostre energie! A che servirà il pianto tardivo?

Quando le porte saranno chiuse dagli angeli del Signore, chi resterà fuori, invano, implorerà: tanto nessuno ormai baderà più a consolarlo.

Piccola Mia, questo è il destino dei persi; sono molti: sappiano che Dio ha rispettato la loro, terribile scelta!

Vieni a Me, figlia: adoriamo insieme, gioiose, il sublime Re dell’Universo.

 

                                                                                              Maria Santissima