Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.01.94
Per Me un giorno è come mille anni e mille anni come il giorno che è passato.
Diletta, piccola colomba, che vivi nel
Mio Cuore, ti nutri di Me, respiri il Mio Respiro, confondi
i tuoi palpiti con i Miei, non ti stupisca il Mio indugio nel colpire l’Umanità
caduta in tanta miseria: grande è la Mia Pazienza, Infinita. Avrei voluto che
si salvassero tutti i peccatori, avrei voluto stringerMeli
tutti vicino e liberarli dalla morsa del dolore, dell’angoscia, del tormento; ma
sappi, fiore Mio, che nessuno si salva senza la sua volontà. Io ho posto
dinanzi ad ogni uomo il Bene e il male: ciascuno è libero di scegliere ciò che
vuole. Se Io forzassi le volontà non ci sarebbe
merito.
Quando vedo tanti peccatori incalliti,
ricorro ai grandi segni: non sono gli strepitosi
miracoli che tutti si aspettano; sono segni che do, individualmente, perché la
salvezza non è un fatto collettivo, ma individuale. Ti dico, Mia amata, che i
segni che ricevono ora gli uomini non li hanno mai avuti in passato: mai la Mia
Presenza è stata così percettibile tra gli uomini. Ho atteso tanto, tanto tempo
con Pazienza Infinita, ma ora è tempo di sbrigarsi: per Me un giorno è come
mille anni e mille anni come il giorno che è passato. Non
sarà un giorno uguale all’altro; il cambiamento cadrà, improvviso: la rovina
per i distratti li coglierà nel sonno, nel momento più imprevedibile. Non c’è
più tempo, diletti! Dillo, gridalo, tutti lo sappiano:
la fine è alla soglia di ciascuna porta!
Non attendo più con Pazienza, non
aspetto più una vita per vedere cambiare un cuore; vengo, fiore amato, vengo
come Giudice della storia, vengo come un fuoco ardente, che brucia la paglia
che non serve a nulla ed esalta e premia chi Mi ha
aspettato pieno d’amore, ardente di carità.
Io vengo: sto incedendo, Glorioso, nel
mondo! Vorrei che tutti i cuori fossero preparati; ma nessuno
Mi aspetta. Si fanno complicati ragionamenti, si parla di date, di tempi: non
sapete uomini che il tempo vostro per Me non ha
significato, che i vostri conti non sono i Miei? Io cambio le leggi
dell’Universo, quando voglio e come voglio! Sempre ho
fatto così. Vengo, quando nessuno s’immagina e nel modo completamente
imprevedibile.
Benedetti, voi, gigli amati, che avete
sempre pronte, ben accese le vostre lampade. Aprite le corolle: Io le benedico,
ad una ad una, e faccio cadere in ciascuna una goccia
della Mia Rugiada.
Diletta, non stancarti di diffondere la
Mia Parola. Fate presto! Fate presto: il mondo sappia che non c’è più tempo!
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.01.94
La Mamma parla agli eletti
Amati, gioite di un altro nuovo giorno
che vi viene concesso. Glorificate Dio in ogni attimo:
il tempo è Suo e ogni bene, che avete, proviene dalle Sue Mani.
Se gli uomini imparassero a riflettere,
capirebbero che Dio è l’Unico, grande Amico: pieno di Misericordia, fa sorgere
il sole sui buoni e sui cattivi, offre i Suoi Doni a tutti, anche a chi non li
merita, li disprezza, li spreca. Sì, amati, sì diletti, chi non adora con la
mente le Opere del suo Signore getta via inutilmente
del tempo prezioso che non tornerà più, che non potrà più recuperare, perché
ciò che è perduto lo è per sempre.
Chissà quanto tempo concederà ancora il
Re per farsi trovare: forse questa potrebbe essere l’ultima occasione, alla
quale non ne seguirà altra! Bene, fate quando utilizzate per Lui ogni minima
briciola di tempo.
Preghiera non è solo
stare dinanzi al Santissimo Tabernacolo: preghiera è vivere per Lui, attimo
dopo attimo, respiro dopo respiro, palpito dopo palpito! Questo è amore; questa
è la carta vincente per trionfare sempre sul male.
Gesù vi ha detto che un giorno per Lui è
come mille anni e mille anni come il giorno che è
passato; significa che la Sua Logica è alquanto differente dalla vostra: Egli,
può compiere tutto in qualunque momento e ciò che non è accaduto in tanto tempo
può precipitare, improvvisamente, così sarà, figli Miei. Così sarà, amati
gigli. Il futuro è già presente; il presente è già completo del futuro. Nessuno
s’illuda di poter godere a lungo i beni che Dio
concede, se il cuore suo è staccato dal suo Signore; non s’illuda affatto. Si
sappia, invece, che la rovina è alle porte di tutti i senza Dio: se oggi hanno
goduto, domani non faranno altrettanto; se oggi hanno ottenuto Misericordia,
domani potrebbero dover rendere conto di ogni loro azione.
Piccola cara, per i malvagi è finito il tempo del godimento: l’abisso ha ormai spalancato
le sue fauci ed essi, che brancolano nel buio, ci cadranno dentro uno dopo
l’altro.
Chi è in cammino affretti il passo,
perché la sua giornata volge al tramonto. Chi è quasi giunto
affretti il passo. Chi ha toccato la soglia gioisca e goda, perché entra nel
nuovo Regno di Giustizia e Pace, d’Amore e d’Armonia Celeste.
Sii lieta oggi, come domani: accanto al
tuo Gesù, la tua giornata non conoscerà il cadere delle tenebre.
Maria
Santissima