Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.01.94

 

 

Tutto vi darò, eletti. Con Me, in Me non sarete mai delusi.

 

 

Piccoli Miei, che anelate a Me con il vostro essere, amici, che difendete davanti a tutti le Mie Leggi e Mi rendete testimonianza, diletti, che state ai Miei Piedi in adorazione e in attesa, non resterete delusi, non sarà vana la vostra attesa fiduciosa. Io, Dio, non deludo mai: vedo quello che fate, leggo il vostro cuore di fanciulli che guardano a Me, come il bimbo alla mamma che è tutta la sua vita. Se la mamma non delude il suo piccolo, ma cerca di renderlo felice, pur essendo un’umile creatura terrena, immaginate che deve fare Dio, il vostro Dio, l’Amore; può mai deludere chi si è affidato completamente a Lui e non attende più nulla dal mondo?

Io vi dico, Io, Dio, vi dico: fate bene a non aspettarvi più nulla dal mondo, perché esso a voi non è in grado di offrire alcuna cosa. Io, il vostro Signore, ho preparato ciò che serve al vostro cuore, ciò che può soddisfare le vostre menti, ormai immerse solo nella Mia Realtà.

Questo volevo, Miei piccoli angeli della terra, questo volevo che accadesse a tutti gli uomini di tutti i tempi, ma specialmente a quelli di questa era della storia.

Mi sono occupato con infinita cura di ciascuna creatura umana per portarla a Me, per condurla per mano nei Miei verdi Pascoli e abbeverarla ai Miei freschi Ruscelli, ho mostrato a tutti il Mio Volto Dolce, elargendo benessere e ogni sorta di cose buone. Tutto è stato inutile per alcuni, non pochi, che hanno goduto i Miei Doni e Mi hanno tradito, calpestando le Mie Leggi e insegnando agli altri a fare altrettanto.

Dolce, piccola colomba, sappi che ormai la rovina cadrà improvvisa su ogni traditore: lo coglierà di sorpresa; ne eliminerà anche la radice e non ne resterà più neppure il ricordo.

Vivranno con Me i Miei amici fedeli che non si sono piegati al nemico, nemmeno incrinati, perché hanno scelto Me, solo Me, come unico ideale al quale tendere.

Ho già infranto gli idoli delle nazioni; ora finirò la Mia Opera, atterrando anche gli idolatri che hanno pensato di essersi sbarazzati di Me. Sono stato in silenzio con loro, aspettando, aspettando un cambiamento d’intenti. Il Mio Silenzio doveva smuovere, come un tacito rimprovero, un significativo ammonimento: essi invece lo hanno frainteso, pensando, nella loro stoltezza, di averMi addirittura eliminato!

Ebbene, ora li farò svegliare di colpo dal loro torpore: si accorgeranno che sono il loro Dio, quando si sentiranno completamente impotenti davanti ai grandi fatti e piangeranno sui loro errori! Ma chi baderà a loro? Gli eletti saranno felici con Me; i disgraziati avranno i loro stessi problemi: saranno soli e disperati.

Non ti curare di loro, Mia piccola. Stringiti felice a Me. Bevi dalla Mia Coppa il dolce Nettare del Mio Amore.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.01.94

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli, non anelate a possedere le ricchezze del mondo. Nulla vi interessi di ciò che il mondo d’oggi offre; in Dio avrete ogni Bene: tutto è in Lui, solo in Lui!

Il Vicario di Mio Figlio in terra, l’amatissimo pontefice Giovanni Paolo II, tanto caro al Mio Cuore, vi sta istruendo, indicandovi il comportamento da tenere nella vita: non siate timidi, o uomini d’oggi, nel testimoniare la Legge di Cristo; c’è bisogno di testimonianza coraggiosa ed eroica.

I tiepidi, figli cari, a nessuno sono utili e vengono rigettati da Dio. Bisogna saper riconoscere il male e non compierlo più; bisogna aiutare i fratelli a uscire dalla terribile spirale di morte. Non c’è più tempo per fare lunghe riflessioni: se agire energicamente oppure no.

Se vedete un disgraziato che si rotola nel fango, non tacete, ma fategli notare il suo errore, suggeritegli il rimedio con amore e tanta pazienza. Guai a chi vede il fratello sull’orlo della rovina e finge di non comprendere nulla!

Quante anime sono ora sull’orlo del tremendo abisso: ci sono arrivate lungo una vita di debolezza, di condiscendenza al peccato! Ora basta un passo, un piccolo passo e cadono per non rialzarsi più! Se li avete vicino, se li incontrate, se Gesù ve li pone davanti, agite secondo i Suoi Suggerimenti: fategli notare il grave errore che offende Dio e che non ci si può permettere d’ignorare la Sua Legge, ma bisogna studiare di conoscerla, prima di ogni cosa.

La Misericordia Divina non permette che uno si perda così, senza accorgersene; richiama tutti al proprio dovere. La Sua Voce insegue ogni uomo. Una coscienza tersa, cristallina comprende subito; quella offuscata non riconosce il Bene dal male e ritiene Bene ciò che le è comodo fare, ritiene male ciò che le costa sacrificio. Costoro, immersi nel peccato, non si rendono neppure ben conto del grave errore e perseverano in esso; hanno anche spesso il coraggio di prendere in sé il Purissimo Corpo di Gesù! Quanta superficialità! Quanto orrore!

Piccoli angeli della terra, voi non tacete, quando venite a conoscenza di casi del genere: guidate il cieco verso la Luce; tentate almeno di farlo con coloro che vi ascoltano. Se vi respingono, se disprezzano la mano che porgete loro, lasciateli nelle loro scelte, senza giudicare; ma pregate sempre, sempre per loro, senza mai stancarvi!

Ecco il grande Dono che continua a fare Dio all’Umanità: i piccoli angeli che sono ovunque; non hanno ali, ma volano sulle vette più alte al Richiamo sublime di Dio.

Vengano ascoltati, amati: portano nel mondo il Richiamo, l’ultimo, del Dio di Misericordia!

 

                                                                                              Maria Santissima