Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.02.94
Io, Dio, amo tutte le creature.
Piccola Mia, amica che Mi dài gioia, Io, Dio, ho creato ogni cosa con tanto Amore.
Tutta la Creazione è frutto del Mio Amore, l’ho sottomessa al dominio
dell’uomo, non per farne scempio, ma per utilizzarla e rispettarla.
Amo, diletta, il tuo cuore tenerissimo.
L’ho fatto tanto simile al Mio. Ogni più piccola creatura ti è cara, perché
uscita dalle Mie Mani; sei incantata e ammirata davanti alle splendide
meraviglie dell’Universo. Così ho piacere che sia: così deve fare ogni uomo!
Ti ho già spiegato che neppure il dolore
delle piccole creature è vano: nessun dolore è vano ai Miei Occhi. Ogni cosa
che è uscita da Me è buona e destinata alla Felicità. Tutto accadrà al momento
opportuno, piccola Mia: Dio darà la Gioia primigenia a tutti. Questo era il
destino della Creazione; questo accadrà, quando ogni evento sarà maturo.
Rallegrati, Mio fiore, e non pensare
mai, neppure per un istante, che il tuo Gesù lasci nella tristezza il tuo dolce
cuore. Ho messo sulle labbra del Mio amato Paolo queste parole: “Tutto il
Creato geme, per le doglie del parto, aspettando la grande gioia che succederà
a questo lungo e penosissimo travaglio”. Che significano queste Parole, se non
che la grande Felicità è anche per le piccole creature, che tu ami così
teneramente! Ti chiederai: “Come accadrà?” Io, Dio, ti rispondo: attendi e
vedrai!
Sii felice, diletta, ti ho promesso cose
grandiose, ma non ti anticipo nulla: tu non capiresti, perché superano i più bei
sogni del tuo intelletto. Ti dico di più: sappi che ogni offesa, arrecata per
malizia e crudeltà alle Mie piccole creature non passerà impunita e ognuno
dovrà renderMi conto di tutto!
Piccola cara, non passerà molto, non
trascorrerà molto del vostro tempo, prima di vedere realizzate le Mie Promesse;
i nostri sguardi si incontreranno e, senza parole, Mi dirai tutto, allorché
vedrai compiersi ogni cosa. Vuoi attendere ancora un poco, poco poco?
Sii serena, sii gioiosa: tutto opererà
il tuo Gesù; nessun’ombra di tristezza passerà più nel tuo cuore, per il
disamore che vedi intorno verso tutti e verso tutto.
Nessun malizioso, nessuno che è stato
crudele e senza cuore entrerà nel Mio Regno, ma sappia che il male fatto piomberà
sul suo capo, moltiplicato e il dolore inflitto lo sperimenterà sul suo corpo!
Consolati, fiore amato, posa il tuo capo
sul Mio Petto, Mio piccolo Giovanni. Sii felice; senti il palpito del Mio
Cuore: ti parla d’Amore, sempre d’Amore, di un Amore, senza limiti, che
abbraccia non solo le creature umane, ma anche le più piccole, Opera anch’esse
delle Mie Mani.
Chiuditi in Me: sii felice. Ti amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.02.94
La Mamma parla ai figli amati
Miei diletti, Dio ha creato ogni cosa
per la Gioia; ha sottomesso il Creato all’uomo perché egli glorificasse in ogni
momento Dio attraverso tutte le Sue creature più umili.
Il vostro amato fratello Francesco vi ha
dato esempio di come ci si deve comportare nei riguardi di Dio e del Creato.
Amore, amore, amore: questa è la parola d’ordine che apre le porte del
Paradiso!
Amate, dice il Mio santo figlio
Agostino, e fate ciò che vi pare. Chi ama non sbaglia mai: nell’Amore di Cristo
deve svolgersi tutta la vostra vita! Egli si è Incarnato: Dio si è fatto Uomo
per insegnarvi come si deve vivere sulla terra. Egli, Dio, è nato povero:
insegna che l’uomo ogni uomo, non deve attaccare il cuore alle ricchezze
terrene.
Ha lavorato con le Sue Mani per
dimostrare che col proprio onesto e santo lavoro ci si deve procurare di che
vivere. Egli è nato in una famiglia perché tutti comprendessero che la prima
cellula della società è una famiglia: un padre ed una madre, uniti fra loro dal
vincolo coniugale, benedetto da Dio.
Gesù è vissuto per anni nel calore
dolcissimo di un focolare domestico: ha insegnato a tutti che ogni figlio ha
bisogno per crescere bene di un nido caldo fatto di amore reciproco, di
comprensione, di collaborazione, di massimo rispetto della dignità di ciascuno.
Poche siano le parole inutili e molte
invece le azioni, volte ad elevare lo spirito di ciascun componente familiare.
Gesù non è rimasto sempre chiuso in
famiglia ma, al tempo opportuno, ne uscì per compiere la Sua altissima Missione
che aveva, come parola d’ordine, l’Amore. Con Amore Egli percorse le vie della
Palestina, curando lo spirito, prima, il corpo, poi, di quanti incontrava. Ha
insegnato all’uomo a fare la stessa cosa che Egli, Divin
Maestro, ha fatto.
L’uomo, infatti, non deve curarsi solo
della sua vita spirituale, ma chiedere la Sapienza a Dio affinché, oltre a far
crescere se stesso, possa donarne i vantaggi anche ai fratelli.
Egli, Dio, evangelizzò con Amore
Immenso; anche l’uomo con la lezione di Cristo deve divenire evangelizzatore,
prima, della propria famiglia, poi, di quelle più vicine e, poi, dell’ambiente
nel quale vive.
Non servono grandi prediche: bastano
poche parole e molta testimonianza concreta.
Fate così, lo state già facendo e le
vostre parole avranno luce vivissima che accoglierà Gesù al Suo prossimo
Ritorno.
Vi amo! Vi amo! Vi stringo ad uno ad uno
sul Mio Cuore, piena di Gioia, per il vostro comportamento!
Maria Santissima