Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
17.03.94
Venite a Me, eletti, con canti di gioia.
Tutta la terra esulta, ovunque canti e
danze di gente felice; si pronuncia con Amore il Nome Santissimo, s’inneggia al
Re dell’Universo; anche i monti e le colline esultano, gli alberi muovono
giulivi la loro chioma ed i fiori nei prati aprono
bene le loro corolle, mostrando tutto lo splendore, gli uccelli dell’aria
intrecciano soavi armonie; non più dolore, non lamento, non angoscia; i
fratelli si sorridono, felici, si guardano l’un l’altro, quasi increduli.
Cosa è
accaduto? Dove è l’arma micidiale che mieteva tanto lutto?
Non c’è, non esiste più; dov’è il veleno
che ha condotto alla rovina molti uomini? Non esiste più. Dov’è l’occhio,
malizioso e falso, pronto a preparare inganni al fratello più debole? Non c’è.
Cosa è
accaduto mai? Perché tanta gioia ovunque?
La terra è tutta fiorita; il Cielo è
tesissimo, come un cristallo puro. Sembra un altro mondo, vero, piccola Mia
amatissima? È un altro mondo, pieno di meraviglie da scoprire, di gioie sempre
nuove da gustare, di sorprese piacevoli da godere. Cosa è
accaduto mai perché si verificasse un tale, profondo cambiamento?
Lo hai capito, giglio amato: il tuo Gesù
ha posto ancora il Piede sulla terra; ha preparato per i degni un mondo adatto
ai veri figli di Dio. Guarda il Mio Volto, dolce amica; perditi nel Mio
Sguardo: ora hai tutto. Il Mio Tutto, promesso e tanto desiderato, è tuo! Ho
promesso, hai sperato, ho mantenuto: sei colma di
felicità.
Non voltarti indietro: il passato non
conta più, è dimenticato. Godi il meraviglioso presente. In Me nessuno
rimpiange nulla. Questa terra, stillante latte e
miele, è tutta da godere per voi eletti, sì, proprio per voi che non Mi avete
tradito, che non Mi avete girato le spalle, che non vi siete lasciati
contaminare dal maligno. Quando tutti Mi abbandonavano, voi, fedeli, siete
stati ai Miei Piedi ad adorarMi; il tempo passava, i
nemici incalzavano, Mi disprezzavano, vi deridevano,
vi insultavano, ma voi fermi lì, pieni di amore per Me!
Guardati intorno, diletta che vivi nel Mio
Cuore: dove sono coloro che ti deridevano, quelli che ti hanno disprezzata, perché Mi appartenevi? Guarda bene: di loro non
c’è traccia; i loro volti maligni sono scomparsi: tutto è mutato!
Godi ora, tu che hai sofferto;
rallegrati, tu che hai tremato, asciuga le lacrime: solo gioia ci deve essere,
Io Dio te la dono, non per un attimo, non per un momento fugace, ma duratura;
vieni, ti mostro il tuo nuovo volto. Sii felice: vedi quanto splendore?
Il tuo io interiore si riflette anche
all’esterno perché la tua felicità sia completa.
AmaMi, Mio fiore, ed
Io, Dio, tutto, presto, ti darò!
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
17.03.94
La Mamma parla agli eletti
Diletti, non conosco neppure Io con
esattezza il grande momento stabilito dal Padre Santissimo: ma ho l’impressione
che sia veramente vicino.
Gesù vi presenta già la grande armonia
dell’era di pace e di giustizia, vi esorta a tenervi pronti ed
a sollevare il vostro spirito: il Padre si accinge a girare definitivamente la
grande clessidra del tempo. Allora, allora amici amatissimi del Mio Gesù, tutto
veramente subirà la più grande svolta che mai sia avvenuta nella storia
dell’uomo.
Mi addolora il fatto
che molti Miei figli non si sono preparati né si accingono a farlo,
neppure credono alle Mie Parole; tra questi tanti consacrati che sorridono, nel
sentire tutto questo: lo ritengono una favola.
Se Dio, nella Sua Infinita Misericordia,
si è degnato di servirsi di questi mezzi per avvertire gli uomini che il Suo
Ritorno è imminente, bisogna comprendere che questo è un grandioso Dono, che
prepara e precede quello ancora maggiore. Ma si sappia
bene che Gesù non viene nel mondo in modo indolore, avvolto solo dalla Sua
Infinita Misericordia: Egli viene come Giudice. Sì, amati, sì dolci adoratori,
sì, sappiano questo anche coloro che Lo ignorano, che vi deridono, che Lo
ingannano, che calpestano le Sue Leggi, che si prendono gioco e offendono i
piccoli strumenti, profeti, a Lui carissimi, degli ultimi tempi.
Questo è il fatto importante sul quale
riflettere e prepararsi. Non basta aver detto “Signore, Signore” per salvarsi:
bisogna aver fatto la Sua Volontà lì, nella condizione dove ciascuno è stato
posto. Né chi è ladro né vizioso né traditore del
fratello né avaro si salverà; sia ben chiaro!
Vedi a che serve, piccola Mia, sapere
con certezza che la Venuta di Gesù è imminente? Ognuno, che riflette sulla sua
situazione interiore e fa riflettere pure gli altri, salva se stesso e
contribuisce alla salvezza altrui. È da stolti rifiutare i Doni Santissimi di
Dio, per un pregiudizio insensato. Con il giusto discernimento si può
distinguere ciò che è falso da ciò che è vero, senza respingere tutto a priori.
Vorrei tanto che tutti avessero
ascoltato, tutti serenamente accettato, dopo aver esaminato attentamente.
Gesù ritorna, figlia Mia carissima,
torna, ma il mondo non è pronto ad accoglierLo;
troppi hanno ignorato i Suoi Richiami, hanno trascurato i segni, hanno deriso e
criticato i nuovi profeti!
Il Giudizio sarà severo per chi ha osato
disprezzare uno strumento di Dio che, con umiltà, ha portato al fratello le Sue
Sante Parole. Più grave ancora sarà la sentenza verso il consacrato che doveva
avere Luce per darla agli altri, che, invece, ha preferito le tenebre,
trascinando con sé molti.
Ti stringo a Me, amato giglio: ti
sentirai, così, consolata dalla Mamma Che gioisce con
te e soffre anche con te.
Maria
Santissima