Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
01.04.94
Oggi con Me sulla Croce; domani con Me, gloriosi.
Piccoli amatissimi, ho chiesto a
qualcuno di voi qualche sofferenza in più: capirete in seguito il motivo. Siete
Miei ed Io, Dio, conto sempre su di voi. Mi serve un po’ di sacrificio in più:
non quello di vittime indegne, ma il vostro, piccoli candidi agnelli. A Dio si
offre sempre il meglio: che Me ne farei dell’immolazione di una vittima umana
che non è pura, non accetta il sacrificio, bestemmia il proprio Dio? Voglio
creature umili, docili, che nel dolore Mi benedicano, perché sanno che grande
ne è il significato.
OffriteMi
quest’anno un pochino di più. Non sarà pesante la Mia Mano su di voi: conosco
le vostre forze e non chiedo troppo. Alcuni, come vi accorgete, che vivono
assai lontano da Me, vivono bene, Mi offendono continuamente e non se ne
turbano più. La loro coscienza è divenuta talmente opaca da non saper
distinguere il Bene dal male. Costoro ho cercato di richiamarli, tramite segni
di ogni genere; ho mandato loro incontro i fratelli, Miei strumenti: che devo
fare più di ciò che ho già fatto? Dono loro ancora un poco di benessere; i
raggi del Mio sole dànno luce anche a loro, li scaldano, i fiori rallegrano
anche la loro vista: chissà che non comprendano e cambino rotta!
Io sono un Dio d’Amore: voglio la
salvezza del peccatore, non la sua morte. Dono loro ancora un attimo di
ripensamento e a voi una piccola prova in più: siate pazienti, piccoli Miei,
siate Miei, più che mai, proprio in queste circostanze!
Sai, amatissima confidente del Mio
Cuore, posso contare su poche persone su questa terra; sì, amatissima, te lo
dice il tuo Dio. Sono più miliardi gli individui che abitano la terra: quanti
sono veramente Miei, non a parole, ma a fatti? Pochi Mi hanno fatto l’offerta
di tutti se stessi e con questi intendo cambiare la faccia della terra; ma
ciascuno di voi deve dire sì, sempre sì, senza nulla chiedere, senza nulla
pretendere.
Io, amati, non vi spiegherò, per ora,
nulla: capirete, presto, da soli a cosa sia servita la vostra sofferenza che,
come incenso, sale a Me gradita e dona gioia al Mio Cuore.
Piccolo angelo della terra, vuoi donare
anche tu una piccola carezza al Mio Cuore, straziato per i peccati del mondo?
Il tuo dolce bacio è la sofferenza, accettata per amore Mio, sia quella morale
che quella fisica, secondo la Mia Richiesta. A chi posso chiedere qualcosa con
la sicurezza di riceverla, se non all’amico sincero? Se tu hai bisogno di un
piacere a chi ti rivolgi, se non a coloro sui quali sai di poter contare? Così
faccio Io, il tuo Dio.
Oggi ti ho stretto a Me e ti ho fatto
sentire una Mia Spina perché Mi facessi compagnia nella sofferenza. Sei Mia nel
dolore; sarà così anche nella gloria!
Ora riposa, amatissima, e immergiti
nella contemplazione saporosa del tuo Dio.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.04.94
La Mamma parla agli eletti
Piccoli cari, oggi è il giorno della grande
sofferenza: tutto il mondo cristiano è vicino a Gesù che s’immola. Perché dico
‘s’immola’ e non ‘si è immolato’? Perché Egli continua a donarsi al Padre per
gli uomini; Egli è un Olocausto, perpetuo, che durerà fino alla fine del mondo.
Beati quelli che sono saliti oggi con
Lui sulla Croce e hanno sofferto un pochino, assieme al Dolce Gesù, sofferenza
non solo morale, ma anche fisica! Benedetto chi oggi ha offerto il suo dolore
al suo Dio, con amore, con tanto amore!
Quanto Egli vi ha amato! Quanto grande è
questo sentimento in Lui! Oggi Mi ha detto: “Mamma, Mia amatissima, oggi
benedico e offro Grazie speciali a chi Mi offre le sue pene sia morali che
fisiche e sale assieme a Me sulla Croce. Con Gioia vedo cuori ardenti, tutti
Miei. Oggi Me li stringo, più che mai, accanto a Me: sono le dolcezze del Mio
Cuore, sono i gigli del Mio Giardino! Sai Mamma? Questi stanno preparando il
nuovo Regno, fatto di pace, di giustizia, di amore, di tanto, tanto amore tra
Dio e l’uomo, tra uomo e uomo, tra uomo e Creato!
Tutto diverrà, presto, un meraviglioso
poema d’amore. Questa parola abbraccerà la terra e la renderà finalmente
felice. Mamma amata, vedo, accanto a cuori fervidi e brucianti, quelli di
pietra, perseveranti nel peccato, radicati nel male. Oggi questi non hanno
pensato proprio a Me: si sono divertiti, hanno svolto tutte le loro faccende e
non Mi hanno pensato neppure un pochino! Eppure, Io ho sofferto proprio per
loro, sono morto perché essi avessero la vita! Mamma cosa devo fare per
costoro? Vorrei salvarli tutti. . . il Mio Cuore è straziato; ma essi non si
fanno abbracciare, non vogliono la Mia Carezza: sono chiusi nel loro mondo
perverso! Vedi, Mamma, Giglio Purissimo: per questi sono morto invano! Tutto è
stato vano! Chi ricusa Me come Misericordia Infinita Mi avrà come Giustizia
implacabile!”
Mentre il Figlio Mio amatissimo Mi
diceva ciò, le Guance si coprivano di Lacrime. . . il Suo Sguardo si è
incontrato col Mio. . . Io, L’ho adorato come Dio e come Figlio Dolcissimo,
Frutto del Mio Seno Verginale.
Ricordo quando i discepoli Lo scesero
dalla Croce, esanime. Io Lo presi tra le Mie Braccia, sopra le Mie Ginocchia:
il Mio Figlio, il Mio splendido Figlio, l’Anima Mia! Com’era ridotto: tutto una
piaga, tutto una ferita! Avrei voluto morire con Lui in quel momento. . . ma
non era questa la Volontà del Padre! Allora, alzai il Mio Sguardo al Cielo e
dissi: Padre Santissimo, offro questo Mio Dolore, Infinito, per la salvezza di
tutti gli uomini. Questo pensiero Mi diede un pochino di calma: per la morte del
Mio Adorato, tutti avrebbero avuto la Vita!
Piccola Mia, amatissimo fiore, oggi
siamo tutti stretti vicino al nostro Infinito Amore. AdoriamoLo:
Egli è Tutto, il nostro Tutto!
Amata, oggi è morto, ma presto risorgerà
Bello, splendido, ineffabile nella Sua Bellezza. Sii felice: chi con Lui ha
sofferto con Lui risorgerà, glorioso, come il suo Magnifico Re!
Ti amo. Ti ringrazio: oggi hai offerto
uno splendido dono al tuo Gesù! Egli ti manda un dolce Sorriso!
Maria
Santissima