Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi sabato santo
02.04.94
Venite, amati, al Mio Dolce Abbraccio, venite dal
vostro Dio Che vi vuole tutti per Sé.
Piccola Mia amatissima, oggi il tuo Dio
ti parla del grande Amore che ha per te, per voi, per tutti.
Ieri te ne ho parlato con la Mia morte
ignominiosa; oggi te lo dimostro con la Mia Resurrezione.
Le donne, piene d’amore per Me, corsero
al sepolcro: non Mi trovarono. Volevano dare una completa sepoltura al Mio
Corpo mortale con l’imbalsamazione d’uso ed il pianto d’amore.
Nessuna di loro pensava di non trovarMi. Lessi nei loro poveri, piccoli cuori una
delusione tremenda: cosa poteva essere accaduto a Colui Che tanto avevano
amato?
Mandai un Angelo a dissolvere tutti i
loro dubbi: “Colui Che voi cercate non è qui, è risorto”.
Apparvi per prima alla desolata,
amatissima Madre. Ella esultò; sola, aveva creduto nelle Parole, che tante
volte avevo detto: risorgerò il terzo giorno.
Perché Ella sola aspettava e gli altri,
che pure avevano sentito i Miei Detti, non avevano capito nulla? Piccola Mia, è
facile la risposta: l’uomo spesso sente, ma non riflette; Ella, invece, la
Santissima, ascoltava e teneva tutto riposto nel Suo Cuore. La feci felice. Era
giusto così: Colei Che aveva sofferto con Me il lungo travaglio del Mio
Martirio doveva esultare per prima e godere la Gioia di vederMi
risorto col Mio Stesso Corpo, ma Glorioso.
Poi apparvi a colei che più di tutti Mi
aveva amato: alla Maddalena. Il suo cuore era traboccante di amore grandissimo.
La chiamai per nome: ella capì!
Mi feci vedere per primo a coloro che
erano stati i primi nell’amore.
Amica Mia amatissima, il Mio stile non è
cambiato; ciò che è accaduto allora accadrà anche ora, al Mio Ritorno Glorioso:
Mi farò vedere e sentire prima dai cuori più ardenti, secondo il loro grado di
ardore, e poi, man mano, dagli altri, fino a quando tutti Mi vedranno; ma
alcuni per poco, quelli che sono vissuti con demerito.
Più volte la Mamma ha chiamato beati
quelli che hanno ascoltato e vissuto le Mie Parole in questi tempi tenebrosi:
essi vivranno col loro Dio e Lo vedranno a Faccia a faccia. Questa splendida
prospettiva dà tanta gioia ai cuori anelanti a Me, quindi, aperti alle nuove
rivelazioni; lascia, invece, increduli gli altri che ritengono ancora lontano
il giorno del Mio Ritorno.
Vedi, diletta, come sbaglia l’uomo,
quando vuole troppo contare sulla sua mente razionale e poco sul cuore: oggi è
tempo di vedere con la luce del cuore, sentire con l’orecchio del cuore. Non si
sbaglia mai quando si appartiene a Me, perché Io Stesso guido nella giusta
direzione.
Godete, amatissimi che avete creduto: vedrete
con i vostri occhi l’Oggetto della vostra speranza e la felicità sarà
grandissima. Non così, non così i cuori tiepidi: la loro sorte sarà ben
diversa! Chi non avrà voluto capire comprenderà in ritardo, ma per non godere
nulla: vedrà ogni cosa e dovrà lasciarla, subito.
Ti amo, piccola Mia. Oggi sono risorto
col Mio Corpo Glorioso per dirti che anche a voi, gigli amati, accadrà la
stessa cosa.
Come all’altra Maria, dico a te,
chiamandoti per nome: vedi, sono morto per te; ora il Mio Corpo è glorificato.
I tuoi occhi Mi vedranno e la tua gioia non conoscerà fine!
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi sabato santo
02.04.94
La Mamma parla agli eletti
Amatissima figlia, oggi, sabato santo,
giorno grandioso, giorno di profonda riflessione: oggi Gesù aprì le porte del
Paradiso a tutti coloro che da secoli e millenni Lo aspettavano. Egli giunse;
le porte del Cielo si spalancarono e le anime, che avevano a lungo atteso e
sospirato, entrarono a goderne la Felicità. Anch’Io fui immensamente Felice in
quel giorno. Ero in profonda preghiera: offrivo al Padre Santissimo tutto il
Mio Immenso Dolore. Sentivo ancora tra le Braccia il dolce peso dell’adorato
Figlio, la Luce dei Miei Occhi, la Vita della Mia Vita. Vedevo il Suo splendido
Viso, cereo, sfigurato, tumefatto, il Corpo coperto da infinite piaghe: le
avevo accarezzate tutte, bagnate con le Mie Lacrime. Avevo toccato il Suo
splendido Cuore: la lanciata lo avevo reso visibile e palpabile.
Avrei tanto voluto morire con Lui in
quel momento, stringerMi al Figlio adorato e non lasciarLo mai più. Non Mi fu concesso! Dio Padre aveva per
Me un Progetto diverso: benedetta sia sempre la Sua Volontà! Avrei voluto
almeno poter stare con Lui nel sepolcro, baciarLo e
adorare il Suo Corpo, esanime: anche questo non fu possibile!
Nel momento in cui Mi staccai da Lui,
per un attimo, provai l’amarezza dell’abbandono completo.
Per poco durò questa sensazione: sentivo
nel Cuore le Sue meravigliose Parole. Le aveva ripetute tante volte ed Io le
tenevo sigillate in Me: “Voi distruggerete questo Tempio; Io, in tre giorni Lo
ricostruirò.” Mi dicevo: il Mio Gesù risorgerà! La Mia Mente umana stentava a
capire questo concetto: l’uomo non può afferrare con facilità ciò che non è mai
entrato nell’esperienza umana.
Io ebbi molti privilegi, in quanto
dovevo essere la Madre del Santissimo; ma ero sempre un essere umano con la
Mente adeguata ad un uomo e non a un Dio.
Il Cuore Mi bruciava nel Petto: era vivo
il Dolore, ma più viva la speranza. Nelle Orecchie rimbombavano le Sue Parole.
Immersa in profonda riflessione, pensavo a tutto ciò.
Ad un tratto, sentii una voce! Mi parve
di sognare. . . forse stavo impazzendo! Non aprii gli Occhi; ma le Orecchie
volevano sentire ancora quella parola udita: “Mamma! Mamma!” Ora non potevo più
sbagliarMi: avevo proprio sentito bene! Aprii gli
Occhi e vidi. . . vidi il Figlio adorato, splendido, luminoso, Felice. . . Mi
tese le Braccia. . . Io caddi ai Suoi Piedi. Non potei reggerMi
per l’emozione. Egli, pieno di Amore Infinito, si piegò verso di Me, Mi alzò e
disse: “Non ai Miei Piedi, amatissima Mamma, ma tra le Mie Braccia!” Mi strinse
a lungo. Le nostre Lacrime di Gioia si fusero assieme. Io avrei voluto che
rimanesse così per l’eternità; ma anche questo non era ancora possibile. Mi
disse: “Mamma ora devo andare, ma tornerò! Sii felice. AspettaMi:
tornerò!” Se ne andò. . . Il Mio Cuore ormai traboccava di Felicità, il Mio
Spirito era già in Cielo e le forze erano ritornate in Me. Caddi in ginocchio,
ringraziai il Padre e benedissi ogni Suo Progetto su di Me.
Figlia amatissima, questo fu il Mio
sabato santo! Dopo l’immenso Dolore, l’infinita Gioia!
Sii felice, perché la sorte non sarà
dissimile per te. Nutriti del nostro Amore!
Maria
Santissima