Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.04.94
Chi è chiuso nel cerchio non subirà danno.
Amici, venite a Me: le vostre pene volgono
al termine, il vostro tormento non durerà a lungo. Se voi Mi amate col vostro
piccolo cuore, Io, Dio, vi sommergo in un Oceano che non ha confini perché
tutto in Me è tale, così la Sapienza, così la Potenza, così la Misericordia,
altrettanto l’Amore. Questo Io vi voglio donare. Per questo, piccoli Miei vi ho
creati, per potervi avere per Me, in Me, per sempre.
L’Umanità dall’origine a oggi ha subito una
continua purificazione, a causa del peccato d’origine fatto da Eva, ma ha avuto
anche una profonda rigenerazione, a causa dei Meriti di Cristo e della nuova
Eva: Maria Santissima.
Ora quando si subisce una purificazione,
significa che alla fine di essa c’è un premio adeguato; se Dio ha ritenuto opportuno
divenire simile ad un uomo con un corpo mortale, pur rimanendo Dio, questo
fatto ha un profondo significato.
Ogni cosa creata ora è sottoposta al martirio,
a causa della colpa dei progenitori; ogni cosa creata gusterà la Gioia della
redenzione, per i Meriti di Cristo e Maria.
Io ho subito i tormenti della Croce e Mia
Madre Santissima con Me perché potesse l’uomo tornare un giorno alla purezza
originale e riacquistasse la perduta felicità.
Quando sarebbero avvenute le grandi cose
promesse?
Per tutto Io, Dio, ho fissato un termine,
per tutto un momento di realizzazione delle Promesse.
Vedi, amata del Mio Cuore, questo è il tempo
grandioso, nel quale ogni fase si compirà e tutto si concluderà nel modo da Me
voluto.
La vittoria è ormai già sicura; ma chi sarà
degno di gustarne il sapore? Forse tutti gli uomini?
Questo proprio era il destino da Me voluto
per ogni creatura umana, da Me voluta, da Me creata con Immenso Amore. Neppure
uno doveva perdersi. Questo il Volere del Padre, questo il Mio; ogni Mio
Sacrificio era volto a questo fine. La vittoria, come anche tu ben comprendi,
non è mai cosa gratuita, ma frutto di sacrifici, di lotte, di piccole conquiste,
fino a giungere al traguardo finale che è il risultato di vittorie parziali
ottenute a poco a poco.
Questo, amatissima, è l’iter dell’Umanità.
Come in una gara di corse, nella quale i partecipanti erano un numero
considerevole, ma alla fine ne sono rimasti ben pochi, un manipolo solo riesce
a tagliare vittorioso il traguardo. Gli altri dove sono? Si sono persi per via.
Mio piccolo giglio, cresci rigoglioso: il
Mio Amore ti nutre, la Mia Dolcezza ti dona la Felicità.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.04.94
La Mamma parla agli eletti
Piccoli cari, riflettete bene sulle Parole
di Gesù: “Chi è chiuso nel cerchio non subirà danno.”
Sapete che questo è un momento decisivo della
storia dell’uomo, destinato dall’origine del mondo ad essere tale.
Dopo un lungo cammino, la creatura umana
doveva giungere ad uno sbocco. Essa ha camminato lungo uno smisurato tunnel che
ha abbracciato secoli e millenni; ma anche questo presume una conclusione. Non poteva
durare in eterno così: il male ed il dolore dovevano avere termine; non per
sempre il Creato era destinato a subire le conseguenze della grande colpa.
Fate conto che Dio ha tracciato un grandissimo
cerchio: chi è dentro sarà salvo, chi rimane fuori, per la sua insistenza nel
male, subirà il grande castigo, senza scampo.
I tempi sono ormai giunti: ognuno si affretti
a prendere posto dentro il grande cerchio. Più avvantaggiato sarà colui che si
trova più vicino al centro: più lontano si è dalla Fonte di Luce e Calore più
tardi si arriverà a godere pienamente ogni Delizia preparata da Dio. Comunque
tutti, proprio tutti coloro che sono all’interno si salveranno.
Quando l’ultimo spiraglio sarà
definitivamente chiuso, fuori si premerà inutilmente per entrare, si invocherà,
si porteranno a giustificazione infinite scuse: tutto sarà inesorabilmente
inutile! Chi sentirà i lamenti, chi le inutili giustificazioni, chi i pianti?
Le porte saranno definitivamente chiuse e l’accesso precluso a chicchessia.
Vedi, amata figlia, come è importante aver
deciso presto la strada da intraprendere: più ci si avvicina al centro, più
immediata sarà la felicità da godere. Anche gli altri ci arriveranno, ma dopo
aver percorso tutto l’iter necessario a tale scopo.
Come avrei voluto vedere tutti i Miei figli,
felici, tenersi per mano e cantare l’inno della vittoria; ma questo non sarà:
ora, che la vittoria sta per trionfare, molti uomini si tireranno indietro per
paura degli ultimi grandi ostacoli. Proprio questa loro viltà impedirà (loro) di godere a pieno le Delizie
dell’Amore Divino. Dovranno attendere chissà quanto, secondo il Supremo Giudizio
Divino.
Persevera, piccola Mia, amatissima figlia.
Non fermarti, se non quando sei giunta alla meta, ormai tanto vicina. Io non ti
lascio un attimo. Sii felice!
Maria
Santissima