Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.06.94
Accostatevi al Mio Altare con amore profondo ed Io
guarirò tutte le vostre piaghe.
Fedeli, amici, che non Mi tradite,
accostatevi sempre con fiducia a Me. Non temete se vedete
in voi ancora delle debolezze, del timore: conosco ogni cosa che avviene nel
vostro essere e vengo in vostro aiuto. Non invano innalzate a Me le vostre
preghiere: consideratele già esaudite. Vedrete in breve tempo la realizzazione
di tutto.
Quando vi avvicinate al Tempio del Mio
Sacrificio, fatelo con amore profondo e mettete da parte i vostri pensieri,
lasciateli fuori, immergetevi più profondamente possibile in Me: vi donerò la
Pace, la gioia tornerà a fluire nel cuore e la speranza non tramonterà mai.
Io, Dio, voglio essere la vostra
consolazione. Non impedisco il vostro tormento quotidiano: anche se lo attenuo
molto, lascio che il nemico vi sfiori, senza però
colpirvi. Permetto anche che la tristezza, a volte, veli il vostro cuore; non
lo impedisco, ma in ogni momento della vostra esistenza Io vi sono accanto. Mai
combattete, amati, da soli la vostra battaglia contro il male: avete il vostro
Dio vicino e presente.
Beati voi, quando siete ben convinti di
ciò che dico e conformate la vostra mente alle Mie Parole.
L’uomo, nella sua povertà, tende sempre
a diffidare: quando si trova nel pericolo e l’aiuto non giunge, immediatamente
trema, si angoscia, fatica ad abbandonarsi a Me, vede il pericolo e rimane
sconvolto. Io conosco bene la sua reazione e spesso lo lascio un pochino nella
prova, intervengo solo all’ultimo momento. Sappiate che la fede si prova come
l’oro nel crogiuolo della sofferenza. Sappiate che bisogna perseverare fino
all’ultimo; solo allora si raccoglieranno i frutti: dopo la mietitura; prima
saranno solo poca cosa. Vi chiedo in questo momento pazienza e perseveranza, sicuri – come siete – che Io sono Presente in voi con i Miei
Doni.
Non temete, vi ripeto non temete, ma siate lieti ogni giorno di più: se vi
perseguitano, non ribellatevi, aspettate la Mia Giustizia; se vi offendono, non
rispondete con offese, ma tacete e benedite nel cuore chi vi fa del male: per
mezzo di lui voi esercitate la vostra pazienza ed elevate il vostro spirito
sempre di più.
Guai, ripeto, guai a chi gioisce nel suo
peccato: tra breve piangerà e sarà annientato! Guai a
chi viene lodato e incensato da tutti, perché fa il
gioco voluto dagli empi: terribile sarà la sua
angoscia, quando, solo, dovrà rendere conto a Me dei suoi misfatti. Chi lo
difenderà? Chi potrà intercedere per lui? Quelli che lo lodavano dove sono?
Nemmeno l’ombra! Sarà spoglio di tutto davanti a Me, come si giustificherà? Se
Io accuso e condanno, chi assolve e discolpa?
Non temete l’uomo che nulla può, ma solo
Me, Dio, che ho tutto nelle Mie Mani. La Mia Giustizia
sta per piombare sugli uomini; solo gli eletti, a Me fedeli, si salveranno!
Godi e sii felice tu che Mi appartieni.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.06.94
La Mamma parla agli eletti
Miei diletti, vi parlo di amore: questa volta
di quello che la creatura deve al suo Dio.
Ogni uomo dovrebbe riflettere
profondamente sui suoi doveri verso il suo Creatore, Colui
che ha plasmato il piccolo essere nel seno materno ed ha vegliato su di
lui con immenso Amore.
Non è difficile obbedire al primo
Comandamento, se non ci si lascia trascinare lontano dalle tre, terribili concupiscenze*.
Istintivamente, l’uomo tende a Dio: non
deve far altro che seguire questa naturale inclinazione. Se l’essere umano non
si lascia rendere schiavo dal proprio egoismo, ma espande il proprio spirito
fino ad abbracciare tutto l’Universo, facilmente, giunge al traguardo. È sempre
l’ostacolo della ragione, subordinata alla materia, che tarpa le ali alla
conoscenza profonda di Dio.
Pensa, Mia piccola, all’uomo che vive in
luoghi sperduti, dove nessuna missione è giunta a parlare di Gesù. Pensi che lì
non siano benedetti da Dio? Che gli uomini con il loro umile atteggiamento non
chiamino la benedizione dal Cielo?
Capirai bene*
quando, al momento giusto, vedrai anche questi semplici*
figli di Dio godere, felici, alla Mensa del Padre, sotto il Sorriso di Mio
Figlio, Salvatore e Redentore.
Tu Mi dirai: “Costoro non hanno
conosciuto Gesù; sarà stato, certo, più difficile per loro raggiungere il
sospirato traguardo.”
Ebbene, piccola Mia, ti dico che non è proprio così. La società d’oggi
così materialistica, ha ostacolato, invece che favorito, la comprensione
del messaggio cristiano!
I popoli più poveri saranno trattati con
maggiore tolleranza da Mio Figlio che non quelli evoluti.
Egli perdona chi si accosta a Lui con
amore profondo e sincero del cuore, anche senza conoscerLo
ed ama la Sua Divinità, istintivamente, obbedendo alle
leggi interiori. Dura sarà la sentenza nei riguardi di coloro che, pur avendoLo conosciuto, Gli hanno girato le spalle, Lo hanno rifiutato, hanno osato fare questo!
Gli ultimi di questa terra cammineranno
per primi incontro al Dio Che viene; quelli che
dovevano essere i primi giungeranno per ultimi.
Questa generazione di cuori gelidi ha
gravi responsabilità: ognuno risponderà delle proprie mancanze. L’oceano di
male scomparirà, inghiottito dall’abisso di fuoco; ma, insieme, quante anime,
destinate alla salvezza, saranno annientate per le proprie, gravi
responsabilità! Ecco il Mio grande Dolore!
Quanto tempo resterà ancora per
l’emendamento? Quanto ne concederà ai viventi la Misericordia Divina?
Ama con tutta te stessa Dio e supplica
sempre perché abbia ancora Misericordia degli stolti.
Maria
Santissima
*tre concupiscenze = desiderio smodato di carne (sesso, gola), di ricchezza, di gloria
umana
*Capirai
bene = sottinteso: ciò
*semplici
= non raggiunti dalla civiltà