10.08.94
Adagiati sul Mio Cuore, piccola eletta, e godi
l’immensità del Mio Amore.
Piccola amata, ti invito alla
gioia. Quali tormenti possono colpire un essere che
appartiene a Dio, così, come tu Mi appartieni? Le piccole pene sono lo
spicciolo che devi pagare anche tu, diletta, come tutti i fratelli, prescelti
prima di te. Sappi, Mio giglio, che nella tua vita
nulla è avvenuto a caso. Ho diretto Io ogni fatto per portarti a godere sulla
terra il Cielo. Hai camminato sul sentiero che Io ti ho tracciato; hai
respirato il Mio Profumo, fin da quando eri nel seno della tua buona mamma.
Ti ho prescelto perché fossi Mia in
tutto: nel pensiero, nel cuore, nella volontà, in ogni cellula.
Quando sei sola con te stessa, allora
sei veramente in compagnia; quando il rumore insensato del mondo è fuori dalla porta,
allora comincia l’armonia per te.
Lo sai, giglio amato, Io sono un Dio
geloso: voglio i Miei strumenti tutti per Me; prima li faccio spiritualmente
uscire dal mondo, poi ne prendo pieno e totale possesso. Come uno sposo che
vuole solo per sé la propria diletta, così Io, Dio, desidero che ciò che Mi appartiene resti solo con Me.
Sappi che colui che
cerca ansiosamente i diletti del mondo lo fa perché non ha Me, non Mi
appartiene. Quanto più l’anima è attratta dalle vanità, tanto meno è Mia. Io
tolgo tutto per dare tutto; bisogna passare attraverso il tunnel della rinuncia
per giungere a Me. Talora questo tunnel è lungo quanto un’intera vita. L’anima
ci passa attraverso, si fa condurre con gioia, ma non capisce, perché Io non
spiego. A nessuno devo spiegazioni: Io sono Dio. Chi vuole Me si deve
abbandonare ciecamente alla Mia Volontà. Durante il tragitto l’essere, che sta
per divenire Mio, sente il Mio Profumo, avverte la Mia Dolcezza, ma gli occhi
non vedono e le orecchie non odono; il cuore palpita d’amore, ma l’Amante è
invisibile. Gli occhi non contemplano il Suo Volto, sensibilmente, ma Egli è lì
davanti a lui per farsi adorare. Solo alla fine di questo percorso si
cominciano a vedere anche sensibilmente le cose, prima qualcuna, poche per
volta, poi sempre di più, fino a quando, al tempo da Me stabilito, la magnifica
realtà sarà lì, totalmente presente, completamente da gustare.
Se l’anima lascia la mano invisibile,
prima di giungere alla fine, rimarrà dispersa e non troverà più la via, non
vedrà e non capirà, perché non ha saputo perseverare. Nel momento del Giudizio
la Mia Luce splenderà per un istante anche per i persi, ma sarà assai doloroso
vedere Dio e perderLo per sempre! Ecco, Mio piccolo
angelo, il Mio Discorso ti ha fatto capire tante cose.
Ti amo, immensamente, ti amo. Non t’interessi il mondo: Io sono il tuo unico mondo. Non ti interessi la
compagnia: Io sono la tua unica compagnia!
Adagiati ancora sul Mio Cuore. Vedi: sei felice, completamente, e tutto ciò che ti circonda perde
colore, perché sei immersa nella Luce Divina.
Vivi, ora, più che mai, in questo
Paradiso e dimentica pure le amarezze che porge in
questo istante questa terra.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
10.08.94
La Mamma parla agli eletti
Piccola amata, Gesù si rivolge a te con
molta Tenerezza, vede ogni cosa e scruta nel profondo di ogni essere. Dio è
Amore e vorrebbe dare solo la Sua Dolcezza ad ogni
creatura. Come fa con te, vorrebbe, certo, fare anche
con tutti gli uomini.
Chi si mette, fiducioso, nelle Sue Mani
può godere ogni Delizia del Suo Cuore e la croce della vita quotidiana viene alquanto alleviata, perché Gesù diventa il Cireneo che
interviene ogni volta che il peso (della
croce) è troppo spossante.
Tu, amata figlia, Mi chiederai: “Mamma,
perché Gesù, Che tutto può, non toglie addirittura la croce dalle spalle delle
Sue creature, così stanche?”
Ti rispondo: la vita umana diverrà
Paradiso in terra solo quando i tempi saranno maturi secondo il Piano Divino.
Quando il serpente sarà incatenato nell’abisso, allora, la vita umana cambierà
radicalmente. Il male mai viene da Dio: il dolore Egli non lo vorrebbe.
Può mai una mamma fare del male al
proprio bimbo che ha portato in grembo? Anche se la mamma della terra lo facesse,
per follia e imperfezione, questo non potrebbe accadere mai a Dio!
Sappi che nell’uomo che soffre c’è il
Creatore suo che pena con lui e sappi che Gesù si è fatto Uomo proprio per
condividere in tutto la condizione umana.
Chi ama non dà dolore, non provoca
tormento, ma offre tenerezza e dolcezza e ogni bontà.
L’uomo, fornito di discernimento, è
libero di scegliere tra ciò che è Bene e ciò che è male: se sceglie la via sbagliata soffre e provoca il male a sé e agli altri.
Solo che la sofferenza, che l’empio
impone all’innocente, diverrà per lui* corona di
gloria; quello che subisce il malvagio è causato dalla
sua stessa malizia e lo schiaccerà!
Il male di oggi, come quello di ieri e di
sempre, non è opera di Dio, ma dell’uomo disobbediente. Verrà tempo nel quale
ogni cosa troverà il primigenio equilibrio.
Dio sta per intervenire, potentemente,
con Mano pesante, allora sulla terra si godranno le Delizie del Paradiso
Terrestre.
Le vostre croci sono la corona di
gloria, quella che avrete alla fine del cammino. Chi ve le impone senza vostra
colpa sarà giudicato per questo gravissimo peccato.
Gesù vi tiene tutti chiusi e protetti
nel Suo Cuore, conosce ogni vostra pena; non temete ché
presto, presto interverrà e tutto si trasformerà in Gioia.
Gioisci,
piccolo angelo: Gesù ti sorride. Perditi in Lui e sii felice!
Maria
Santissima
*lui
= innocente