Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.08.94
Pace e Giustizia voglio donare al mondo: la
Mia Pace, la Mia Giustizia.
Piccola Mia, amata confidente, molto ha sofferto il mondo, privato della pace per sua colpa, molto ha sofferto il mondo, senza giustizia per la sua disobbedienza. Gli uomini languono nel male, le loro stesse colpe li schiacciano. Quanta sofferenza si procurano con le proprie mani: i pesi che si impongono uno con l’altro sono grandi; il martirio che sopportano, per la loro insensatezza, non è imposto da Me, ma dalla loro stessa volontà! Piccola Mia, guarda intorno quanta malizia ha sviluppato l’uomo nella sua mente. Non c’è uno che pensi rettamente; tutti hanno deviato: i cuori sono gelidi, le menti annebbiate, le volontà fiacche. Maggiore è la disobbedienza alle Mie Norme, maggiore è l’infelicità che l’uomo si procura. Fuori di Me non c’è gioia, ma disperazione. Fuori di Me è il vuoto, che nessuna ricchezza può colmare.
Vengano a Me coloro che si sono allontanati ed Io non li respingerò; ma per venire a Me bisogna morire e se stessi. Non chi Mi dice: “Signore, Signore”, sarà accolto nel Mio Regno, ma chi fa la Mia Volontà. Per fare la Mia Volontà bisogna vincere il proprio egoismo, spezzare le catene del peccato e gettarsi, fiduciosi, tra le Mie Braccia. Io libero dai tormenti della colpa, conseguenza della colpa, nei tempi da Me stabiliti. Chi ha molto peccato deve soffrire più a lungo e più penosa è per lui la purificazione; ma alla fine, se avrà la perseveranza, giungerà allo stesso traguardo* degli altri.
Amata, piccola Mia, talora Mi sento dire: “Signore, accelera i tempi; fa’ che questa pena finisca presto”. Non chiedete questo, diletti: la durata della sofferenza è Grazia e Misericordia. Ora non capite, ma al momento giusto, quando cadrà il velo dai vostri occhi, allora, tutto vi sarà chiaro e benedirete il momento del travaglio. Voglio che gli uomini non Mi chiedano che sia abbreviata la loro pena, ma che siano acuite le forze di sopportazione. Si affidi la Mia creatura alla Misericordia del Creatore.
Se un tormento dura a lungo, a volte anni e anni, non è per la durezza di cuore di Dio, ma per la salvezza di quell’anima o di un’altra, bisognosa, che abbisogna di una lunga purificazione. Io, Dio, non godo del dolore, anzi, soffro con chi soffre, ma non tolgo il peso, prima che l’obiettivo sia raggiunto. In conclusione, amata del Mio Cuore, sappi che permetto solo ciò che è necessario, indispensabile alla salvezza di un’anima. Solo Gioia vorrei dare ad ogni uomo, ma la sua continua ribellione a Me gli procura le punizioni, riparatrici. Esse durano quanto è necessario: né un attimo in più né un attimo in meno.
Vedrai intorno a te aumentare l’angoscia dei cuori, il tormento delle anime senza Dio. Per esse, se non c’è conversione, non ci sarà più speranza di salvezza. Tu Mi dirai: “Gesù, aiutale a trovare la strada”. Io ti rispondo: mai ho fatto mancare il Mio Aiuto a nessuna anima che Me l’abbia chiesto; ma Io, Dio, mai forzo la volontà, lascio piena libertà di scelta a ciascuno.
Vedrai, figlia prediletta: in breve, per Mia Volontà, il mondo cambierà e ovunque fioriranno pace e giustizia. Ma la Mia Pace e la Mia Giustizia i cuori più sensibili l’accoglieranno con gioia; i duri subiranno la sorte che si sono cercata!
Gesù
*traguardo = la salvezza
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
18.08.94
La Mamma parla agli eletti
Piccolini amati, vivete nella letizia,
anche se intorno c’è il deserto insidioso. Per l’uomo d’oggi le insidie sono
continue ed infinite.
Coloro che hanno scelto le tenebre
passano di errore in errore, non riescono neppure più a distinguere il Bene dal
male ed il male dal Bene, confondono le due cose,
producendo intorno a sé confusione sempre maggiore.
Mia amata figlia, chi
Mi ha seguito ed ha creduto nelle Mie Parole ora prosegue nella pace del cuore;
ma chi ha preferito porre troppo orecchio alle lusinghe del male vive veramente
già da ora momenti assai difficili: chi è nella gioia del cuore, chi, invece,
vive nel tormento e nell’inquietudine.
Tutti costoro Mi sono figli e non amo
gli uni meno degli altri; ma chi Mi segue vedrà
scemare le ombre e splendere una nuova Luce. Per i dissennati le tenebre
diverranno tali da non riuscire più a distinguere nulla né ad
evitare i grandi pericoli che sono ovunque.
La Mia Voce non ha finito di chiamare i
figli, il Mio Cuore non ha cessato di amarli: fino a quando un filo di vita c’è
in un uomo e un poco di discernimento rimane nella mente
esiste una possibilità di salvezza. Ma dico, ma ripeto: guai a chi protrae il
momento della sua conversione troppo in fondo, non sa
se riuscirà a recuperare in un attimo il tempo prezioso perduto! Il gioco è,
veramente, eccessivamente rischioso: quando il terrore avvolge la mente, essa
non riesce più a ragionare.
Ho detto in questi anni sempre le stesse
cose, le ho ripetute un numero infinite di volte; ma
vedo tanti figli che procedono, imperterriti, nella loro terribile condotta:
non pregano, non pregano, non pensano alla loro fine, non sanno quanta
sofferenza li aspetta per la loro negligenza! Io non posso fare di più!
Sappi, amata, che i segni diverranno
sempre più evidenti; ciò significa che i grandiosi eventi sono già giunti: si
viva con massima intensità il tempo concesso!
Io dico: preghiera, preghiera,
sempre preghiera! Togliete di mezzo le chiacchiere inutili e neppure una parola
in più vi sfugga dalle labbra. Ora le preghiere più nulla storneranno,
tutto ormai è pronto, ma attenueranno qualcosa.
Persevera, piccolina, nel dare il tuo
essere come dono a Dio perché compia il Suo Volere. Vedrai: non sarai un
piccolo vaso, pieno di Grazia Divina, ma uno molto grande.
Ti amo. Immensamente, ti amo!
Maria
Santissima