Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.09.94

 

 

Affondate le vostre tribolazioni nel Mio Amore.

 

 

Piccoli amati, sopportate con pazienza le vostre tribolazioni e consolatevi a vicenda, parlando di Me.

Consolatevi, pensando alle Mie Promesse; pensate, Miei cari, che tra breve tempo esse saranno una stupenda realtà.

Beato chi avrà creduto, chi ha confidato in esse, perché non ha dubitato di Me. Quanta Gioia ho in serbo per ciascuno di voi, quanta Felicità, quanto Amore! Vi prenderò ad uno ad uno tra le Mie Braccia e vi consolerò del dolore passato, della solitudine, dell’incomprensione, delle mortificazioni che gli empi vi hanno dato. Voi sorriderete beati e benedirete la pena e la sofferenza patite perché vi hanno fatto grandi ai Miei Occhi! Che importa, figli benedetti, se il mondo non vi tiene in considerazione, se vi respinge e non vi ascolta: siete immensamente cari ai Miei Occhi. Guai a chi desidera la gloria terrena, guai a chi insegue la gloria umana e desidera essere adulato dagli uomini: costui finirà nel male, costui perderà di vista i veri valori ai quali aspirare!

Non dovete piacere ai fratelli, dovete piacere solo a Me: non sarete giudicati dai fratelli, ma dal vostro Dio. Gli ipocriti dimostrano di fare grandi cose per essere lodati, ma Io non amo gli ipocriti: essi curano l’esterno, mentre nel cuore covano sentimenti di astio e ribellione. Io respingerò lontano da Me tutti gli ipocriti! Stringerò invece, teneramente, al Mio Cuore tutti gli umili, i Miei dolci agnelli dal cuore ricolmo di amore puro. Ad essi perdonerò tutte le colpe, perché chi agisce per amore viene facilmente giustificato da Me.

La Mamma ogni volta che vi insegna come comportarvi, vi parla di amore, prima rivolto a Me, poi ai fratelli. Avete una meravigliosa Maestra: Ella guidò i Miei passi di Uomo Dio. Crescevo, come tutti i bimbi, in statura ed intelligenza e avevo bisogno, come ogni creatura, della guida di una mamma. Ella Mi condusse, dolcemente e soavemente, per Mano: quanto Amore nelle Sue lezioni!

Dovrebbero fare così tutti gli insegnanti del mondo che si accingono ad istruire i piccoli ed i grandi! Agiscano con amore tutti gli uomini e saranno Miei: Io sono l’Amore e desidero che i Miei figli Mi imitino in tutto.

Piccola amata, si avvicina anche per te il beato giorno: esulta e sopporta con pazienza le piccole tribolazioni, che Io ti permetto, per la salvezza dei fratelli. Le Mie Carezze ti daranno ogni giorno consolazione e conforto.

Pensa in quale Oceano sei immersa! In Me c’è tutto ciò che può soddisfare un uomo: nulla si cerchi al di fuori. Vivete sereni voi, che tutto Mi avete dato: le vostre pene sono leggere e passeggere; leggere perché attenuate dal Mio Amore, passeggere perché il tempo di sopportazione è restato assai poco.

Vivete in Me, eletti, fate ogni cosa per Mio amore e con il Mio Amore: grande sarà la gioia, quando, alla fine di ogni giornata, farete un bilancio delle vostre azioni. Massima sarà la felicità, quando Io confermerò il vostro giudizio e vi loderò.

Ti dono una giornata intera da volgere al Mio servizio. AmaMi, piccola Mia, nei fratelli. Oggi ne incontrerai di bisognosi: dona loro gioia e conforto. Poi, rifugiati, felice, nel Mio Cuore.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi                                                                                                                                                      Visita alla SS.Vergine Addolorata

 

15.09.94

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei diletti, Gesù vuole alleviare ogni tribolazione umana; conosce le pene della vita e compatisce, nel Suo immenso Amore, ogni uomo. Sappiate che Egli si è fatto Uomo proprio per provare ciò che ogni uomo prova dalla nascita alla morte: pur essendo senza peccato, volle patire come i peccatori, pur essendo senza colpa, volle soffrire come il peggiore peccatore che veniva condannato ad una pena infamante e terribile. Vedete, angeli Miei: Egli non operò solo con esempi astratti, ma con la Sua Vita, vissuta giorno per giorno. La Sua Nascita fu in grande umiltà. Quella notte era tanto fredda ed il Piccolo, Che Io adoravo, provò subito un gran disagio, perché i panni che aveva non Lo riscaldavano abbastanza; piangeva il Mio Piccolo Gesù ed Io Lo consolavo con le Mie Lacrime ed i Miei Baci. Questo fu solo l’inizio della Sua Santissima Vita di Uomo.

Patì in seguito tanti, infiniti disagi. Il Mio caro sposo cercava di alleviarli, come poteva, come sapeva. Tutto faceva per noi, per darci una vita confortevole, ma le sofferenze mai mancarono. Esse furono di carattere fisico e morale insieme.

Tra la gente che ci circondava ce n’era molta docile e comprensiva, altra burbera, ribelle, recalcitrante alle Leggi Divine. Io tenevo tutto racchiuso nel Mio Cuore e affidavo a Dio ogni uomo che incontravo: quello docile perché potesse avviarsi verso la perfezione e la santità; quello ribelle perché potesse farsi penetrare dalla Luce Divina e cambiare.

Vedi piccola Mia, i consigli che ti ho dato li ho prima messi in pratica Io nella Mia Vita terrena.

Imita tu, assieme ai tuoi fratelli, quello che Io feci: affidai sempre a Dio tutta la Mia Vita, le sofferenze, i sacrifici, i momenti felici e quelli di fatica. Non Mi fu risparmiato, certo, il Dolore. Pensa, piccola amata, pensa un attimo a quello che provai, quando accolsi tra le Mie Braccia il Figlio torturato e ucciso: Egli era tutta la Mia Vita, la Luce dei Miei Occhi; il Suo splendido Corpo era ricoperto da infinite Ferite, gli Occhi chiusi dalla morte, il Cuore squarciato!

Io ero stata sulla Croce con Lui; col Mio Amore, avevo patito nel Cuore ogni Sua sofferenza ed ora Lo tenevo esanime sulle Mie Ginocchia! Quale dolore più grande di questo c’è?

Avrei voluto morire con Lui; ma non era questo il Piano di Dio ed Io volli essere anche allora la serva obbediente che accettava, benedicendo, la Volontà del Padre. Molti credono che Io sapessi tutto, che prevedessi tutto, che capissi tutto del Piano di Dio su di Me. Non è proprio così: molte cose Io non le capivo; le accettavo, perché sapevo che Dio agisce sempre per il meglio.

Il Mio Cuore prese energia solo quando il Corpo Santissimo, glorificato, del Figlio Mi apparve dinanzi, splendido, sorridente: Egli Mi strinse tra le Sue Braccia ed Io mai avrei voluto separarMi da Lui. Dove andava avrei voluto andare, ma anche questo non Mi era ancora concesso: dovevo rimanere ancora un po’ sulla terra, perché questa era la Volontà del Padre. Ancora benedissi il Suo santo Volere e aspettai che si compissero gli anni, i mesi, i giorni per ricongiungerMi finalmente col Figlio Benedetto.

Ebbene, Mia amatissima figlia, tutto questo discorso serve a far capire a te e agli altri che ogni cosa deve avvenire a suo tempo e secondo non la vostra volontà, ma quella Divina.

Voi progettate questo o quello e spesso non accade proprio come volete voi, ma diversamente.

Benedite sempre Dio Che si cura anche dei particolari della vostra vita. Un piccolo sacrifico è un grande dono al cospetto di Dio. Egli lo chiede e voi offritelo con amore. Agli spiriti eletti viene chiesto di più, perché la loro pena, anche se piccola, ha un grande valore davanti a Dio.

Ebbene, anche il vostro sacrificio è stato offerto come fiore profumato, donato alla Mamma Addolorata: Io l’ho accettato con gioia e ne ho benedetto petalo dopo petalo. Vi stringo a Me, figli amati. Vi benedico insieme. Vi accompagno, passo dopo passo, verso la piena Felicità!

 

 

                                                                                              Maria Santissima