Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi Messaggio speciale
per i sacerdoti
21.09.94
Figlia diletta, con Dolore devo
ammettere che molti Miei pastori non Mi servono, perché non Mi amano.
Piccola, che vivi nel Mio Cuore, oggi
stringiti a Me e goditi la Mia Tenerezza, l’infinita Tenerezza di Padre, la
Dolcezza di uno Sposo Che vuole dare solo Felicità a chi Gli ha offerto tutta
la sua vita.
Oggi la lezione sarà dura e severa, ma non
per te: amato giglio, vivi solo della Mia Rugiada ed Io mai te la farò mancare.
Oggi la lezione, dura, è rivolta ai pastori del Mio gregge: li ho davanti agli
Occhi tutti, dal primo all’ultimo, dal più grande al minimo.
Quanta desolazione vedo in molti loro
cuori, quanto attaccamento al mondo e distacco da Me!
Nel loro essere non c’è il Mio Spirito,
non c’è la Mia Fiamma che brucia e che vuole incendiare, ma c’è una fiammetta
fumigante che minaccia di spegnersi al primo soffio di vento.
Mi servono, ma come Mi servono? Per
abitudine, senza vigore, senza amore; nulla dànno perché nulla hanno; nulla
hanno, perché non chiedono e non chiedono, perché non anelano a Me, ma al
benessere, al loro comodo.
Nuova era, grandiosa era si affaccia, ma
questi non saranno presenti! meraviglioso Regno è quello che sto instaurando,
ma senza di loro! Non amo gli uomini tiepidi; Mi disgusta il loro modo di
operare: non rimproverano, perché temono di perdere il benessere, non educano
per non sprecare energie! Si limitano a ripetere con stanchezza le Mie Parole,
senza farne comprendere il significato, senza spiegarne l’essenza.
I poveri* restano sempre tali, perché
non escono dal Mio Tempio arricchiti, anzi, tali entrano e peggiori escono,
perché spesso si sono accostati alla Mia Mensa indegnamente. Lo sai, ma lo
ripeto non per te, amata, ma per i sordi che non vogliono sturarsi le orecchie:
chi mangia il Mio Corpo, indegnamente, mangia e beve la sua condanna!
Del gregge molti pastori poco se ne
curano: pensano a se stessi troppo, alle anime troppo poco!
Insensati pastori: non sanno che di
tutto dovranno rendere conto a Me? Non sanno che dovranno rispondere per ogni
pecorella che si è smarrita, per la loro incuria?
“Perché, tu Mi chiederai, questa grande
negligenza?” Io ti rispondo subito: per disamore; non Mi amano, diletta, che
vivi nel Mio Cuore, non Mi amano! In questo tempo, speciale e grandioso, chi Mi
ama ha il cuore che brucia per Me perché il Mio Spirito lo investe
continuamente con Fuoco che brucia le sue viscere. Quale Dolore provo nel
vedere tanta tiepidezza, tanta noncuranza, tanta fiacca!
Questo è un tempo di aspra battaglia,
acerrima battaglia contro il male e contro satana che imperversa impazzito dal
furore: i Miei ministri devono stare in primo piano; devono, dico! Dovrebbero,
come il bianco angelo che li guida! Essi invece, per non correre troppi rischi
si tengono in retroguardia e lasciano che i lupi sbranino le Mie creature
dilette! Sappiano questi, cattivi, servitori che le loro fredde preghiere a
nulla approdano: Io volgo loro le spalle e non li ascolto! Voglio cuori
ardenti, non esseri fiacchi. Voglio fiaccole ben accese, non lumicini
fumiganti. Voglio servi, pieni di zelo, attivi, svegli; vedo invece troppi
dormienti che operano troppo fiaccamente, senza vigore alcuno! Quanto Dolore,
amata, provo nel constatare tutto ciò!
AmaMi, piccola, per tutti costoro che
non Mi amano. Brucia per Me, al posto di quelli che si stanno spegnendo!
Ti amo. Immensamente, ti amo!
Gesù
*poveri =
ignoranti nella Legge di Dio
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
21.09.94
La Mamma parla agli eletti
Piccoli amati, riflettete oggi sulla
severa lezione di Gesù. Egli ama, infinitamente ama; a tutti ha dato il proprio
compito e ognuno ha un posto importante nel Suo Progetto.
Chi offre tutta la sua vita al servizio
di Dio ha un merito grandissimo davanti ai Suoi Occhi, ma attenzione: Egli
legge nel profondo del cuore, non si può ingannarLo con un’apparenza di
dedizione ed una sostanza di tradimento. Perché di questo si tratta, quando non
si assolva al proprio altissimo compito. Nessuno dica: “È arduo, non ce la
faccio.” Ingannerebbe Dio e se stesso.
Sappiate che Dio opera in ogni uomo di
buona volontà. Le grandi cose che compiono i grandi uomini sono guidate dal
Signore nel Bene, permesse in ogni altro caso.
Quando dite: “Come è riuscito un piccolo
essere umano a compiere un’opera così maestosa?”, non tenete conto che tutti
gli eventi umani sono presieduti dal Re dell’Universo. Un uomo mette il suo
poco, Dio compie l’Opera!
Non esiste sulla terra uomo di nessun
conto, di nessun valore, senza una sua missione, seppure minima. C’è invece chi
non si preoccupa di comprendere ciò che gli viene chiesto di fare.
Chi ha il cuore volto a Dio capisce ed
esegue, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo risponde al suo compito. Ebbene,
il sacerdote, perché di questo oggi Gesù vi ha parlato, ha una grande e
importante missione; non solo il Papa, guida dell’intera Chiesa, ma ogni
singolo soggetto svolge un ruolo di primo piano. Non si può mettere mano
all’aratro e poi volgersi indietro in cerca di ciò che si è lasciato. Il
pastore è una guida, un esempio da seguire, una lampada messa in alto che deve
illuminare il cammino ma, se la guida devia o la lampada è quasi spenta, quanto
può essere utile al suo gregge? Diviene un peso inutile, addirittura nocivo se
l’esempio è negativo.
Oggi occorre stare all’erta perché il
diavolo, come leone ruggente, insidia coloro che più possono produrre danno con
la loro deviazione, agisce con violenza contro i pastori di anime perché uno
solo che sbanda e cade, si trascina dietro moltissime di esse.
Accade come quando un gregge si trova in
un posto popolato da tanti lupi che astutamente si tengono nascosti, ma al
momento opportuno escono e azzannano il gregge.
Oggi i pericoli sono moltissimi, i
nemici dell’uomo sono dappertutto, ma Dio veglia, amoroso, su chi si affida a
Lui, non permette che il gregge venga sbranato quando il pastore chiede,
ardentemente, il Suo Aiuto per fare buona guardia e prevenire il pericolo ed
affrontare quello eventuale. Dio compie ogni cosa, Dio agisce tramite i Suoi
strumenti: ovunque c’è uno strumento di Dio c’è Presenza Viva del Suo Amore.
Ogni ministro consacrato a Dio esamini
se stesso; non dica: “Io prego, celebro, sono a posto”. Bisogna umilmente
mettersi davanti a Dio ed esaminarsi con cura, con umiltà ammettere le proprie
deficienze e rimediarvi.
Pregate eletti, pregate ardentemente per
chi ha un compito così arduo, perché si tenga sempre all’altezza di esso.
Ti amo, piccola, unisciti a Me nella
preghiera!
Maria
Santissima