Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
21.10.94
Sappiate sopportare con pazienza
le vostre tribolazioni: esse hanno un profondo significato ai Miei Occhi
Piccola Mia, ti voglio dare sempre più
Luce, la Mia Luce, affinché il tuo splendore serva anche agli altri, a coloro
che ti verranno vicino, a quelli che avranno fiducia in te.
Quando l’uomo è nella tribolazione non
vede l’ora di liberarsene; le implorazioni più numerose che giungono al Mio
Orecchio sono proprio di questo genere: “Liberami, Signore, da questa croce o
da quest’altra.”
Io ascolto con attenzione ogni preghiera
e allevio le pene dei Miei figli; ma non posso agire secondo la loro volontà,
perché agirei contro di loro. Sento allora le lunghe lamentele: “Signore, Ti ho
pregato, Signore Ti ho supplicato; Tu però non mi hai esaudito, non hai
prestato Orecchio al mio lamento!”
Non è così. Ti dico che non è affatto
così: ognuno ha una croce proporzionata alla sua forza ed ha la forza
proporzionata alla croce che deve portare.
I Miei più vicini, i fedeli adoratori
del Mio Cuore, hanno capito che la preghiera non deve essere: “Signore, toglimi
questa pena”, ma, “Signore, dammi la forza necessaria per sopportarla bene fino
a quando Tu vorrai.”
Mai permetto mai qualcosa che sia nocivo
alla salute dell’anima e non godo del dolore dei Miei figli, ma ho invece molta
pena per ciascuno di essi. Sappiate però sempre comprendere che, se devo
scegliere tra un bene corporale e quello spirituale, scelgo il secondo, anche a
scapito del primo.
Ecco perché sempre vi ho detto: la Mia
Logica non è la vostra, le Mie Vie non sono le vostre; quanto il Cielo dista
dalla terra tanto le Mie Vie sono lontane dalle vostre.
Perciò, Mio amato fiore, insegna ai
fratelli ad accettare con pazienza ogni sacrificio che Io permetto per
espiazione dei loro peccati e talora per quelli degli altri. Rimuovere la pena
significherebbe non assolvere alla missione assegnata. Quindi, diletta, quando
pregate per chiedere qualcosa dite sempre così: “Signore mio, dammi la forza di
sostenere ogni cosa che Tu permetti, perché Tu, Dio, permetti solo ciò che è
bene per me, salutare e proficuo per la mia anima. Sia sempre benedetta la Tua
Volontà!”
Se chiedete per un fratello questa sia
la preghiera: “Signore Ti chiedo questa Grazia per il fratello bisognoso. Ho fiducia
in Te, Mio Amore: qualunque cosa farai, sono certo che sarà per il bene e la
salvezza di quell’anima, per la quale prego. Sia benedetta la Tua Volontà.”
Questa la preghiera che gradisco, non
lamentele né parole stolte; chi ha fiducia in Me deve sapersi mettere nelle Mie
Mani in ogni circostanza. Quanto alla durata del sacrificio, essa è calibrata
perfettamente alla resistenza: non durerà un attimo in più né un attimo in
meno.
Piccola Mia, dolcezza del Mio Cuore, tu
hai già capito tutto questo che ho detto ora; con pazienza, fallo comprendere
ai fratelli, sia a quelli più piccoli che agli altri. Dì sempre: “Dio vi ama.
Sappiate sopportare e benedire sempre la Sua Volontà ed Egli opererà cose
meravigliose anche per voi!”
Benedico con tanto Amore la tua persona,
i tuoi familiari, tutti gli amici.
Sii felice!
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
21.10.94
La Mamma parla agli eletti
Piccoli amati, quante volte vedo i volti
tristi e compunti dei Miei figli rivolgersi verso di Me perché una tribolazione
si concluda presto, perché una pena sia risparmiata ad un fratello. Sappiate,
amati, che solo Gioia Gesù vorrebbe dare a ciascuno, ma non è certo questa la
via verso la gioia definitiva: ogni uomo della terra deve sopportare la sua
croce. Essa però può divenire leggera e facile da affrontare, se il cuore si
affida a Dio con speranza e fiducia illimitate; solo Gesù ha sopportato il
maggiore peso per redimere l’uomo. Sappiate bene comprendere questo: nessuno
viene schiacciato dal peso voluto da Dio, ma piuttosto dal proprio, voluto
dall’egoismo proprio o di altri. Ciò nonostante, basta rivolgersi con fiducia a
Gesù, a Me, implorando l’aiuto necessario: non mancherà.
Quante volte ho ripetuto a voi figli:
amatevi fra voi, come Gesù ha amato! Prendete uno i pesi degli altri e
sostenetevi a vicenda!
Quanto può l’amore sia come preghiera
sia come azione diretta! Pensaci un pochino, Mia diletta: quante situazioni
avrebbero stabile soluzione con un poco più d’amore! La pazienza farebbe più
leggera la pena di tanti, trascurati e abbandonati in una situazione difficile,
allevierebbe la solitudine squallida, guadagnerebbe meriti infiniti.
Le maggiori sofferenze le impone l’uomo,
all’uomo proprio per la freddezza del cuore: una creatura umana spesso viene
trattata come oggetto, senza dignità, da sfruttare e utilizzare a scopo del
proprio interesse! Questo no! Questo no: mai sia tra voi, eletti, che adorate
Dio nel cuore e nella mente. Mai agite così col vostro fratello che vive
vicino, ma passate portando letizia, sollievo, conforto, così, come faceva Gesù
allora e vuole che facciate voi adesso e sempre.
Spiegate al fratello che spesso il
dolore è legato proprio al poco amore; non basta dire con le parole: “Amo il
fratello. Lo rispetto”, bisogna anche passare ai fatti, quando Dio lo richiede.
Ciascuno si accorgerà che, agendo in
questo modo, vedrà allentarsi la morsa del male fino a divenire assai più
leggera, perché ciò che doni hai e ciò che neghi ti viene negato.
Volete, figli, che le vostre pene
divengano leggere e facili da sopportare? Date amore: fate una bella riserva di
meriti agli Occhi di Dio!
Egli, Santo, Generoso, guarderà con
pietà alle vostre miserie, allevierà, accorcerà il travaglio, vi prenderà tra
le Sue Braccia possenti per darvi un poco di pausa.
Date amore. Ascoltate la Mia
invocazione, Materna: date amore e ne avrete; date, senza risparmio, quello
santo e Puro di Cristo ed Egli riverserà a voi una misura abbondante e ben
pigiata!
Non c’è dolore che non abbia un suo,
profondo significato. Togliete con la vostra dolcezza il peso dal cuore del
fratello che aspetta sollievo; agite con la preghiera e con l’aiuto fattivo. La
vostra vita diverrà giorno dopo giorno una sequela di momenti lieti e proficui.
Ti amo, piccola Mia, benedico la tua
vita; le cose meravigliose promesse non tarderanno a venire.
Maria
Santissima