Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

07.02.95

 

 

La Mia Morte vi ha portato la redenzione, il Mio Sacrificio vi ha salvato; chi ha creduto in Me avrà tutte le gioie che il peccato d’origine gli aveva tolto. Esultate, amati, esultate fedeli.

 

 

Piccola amata che vivi nel Mio Cuore e confondi i tuoi palpiti con i Miei, l’uomo, dopo la grave colpa originale, era caduto così in basso che non avrebbe mai potuto rialzarsi da solo, tutto aveva perso, tutto ciò che gratuitamente aveva avuto. Aveva la bellezza, il vigore fisico, la felicità del cuore, la gioia ineffabile di averMi vicino; la natura, nella quale era immerso, era splendida e rigogliosa. Tutto il Creato sorrideva alla creatura prediletta di Dio: gli alberi porgevano spontaneamente i frutti, i fiori profumavano l’aria, una brezza leggera e soave accarezzava le membra felici dell’uomo. Tutto era splendore intorno, tutto era armonia ineffabile. La disobbedienza ruppe questo meraviglioso incanto e l’uomo perse tutto: il dolore entrò nel mondo, la morte dolorosa sarebbe stato l’ultimo debito da pagare e poi ci sarebbe stato il Giudizio, secondo la scelta di vita.

Quanta fatica ha fatto l’uomo per risalire la china; quanto sudore, quanto dolore, quale tormento! Malgrado tutto ciò, non avrebbe risolto nulla se Io, Figlio di Dio, non fossi stato offerto come Vittima espiatoria al Padre. L’ho fatto e con il Mio Sacrificio ho riscattato tutta l’Umanità di tutti i tempi. Ogni uomo ora è in grado, se vuole, di accedere alla salvezza, ma deve credere in Me; chi crederà si salverà, chi non crederà da sé si precluderà la via alla Felicità. Ho detto chi crederà, ma aggiungo chi crederà e vivrà in modo coerente con la sua fede: non basta la fede da sola per salvare, come dice bene il Mio amato discepolo, servono anche le opere. Chi crede e mette in pratica la sua fede, ora, in questo tempo conclusivo, vedrà i frutti maturi del Mio Sacrificio sulla Croce.

Fino ad ora l’uomo ha sofferto assai; alcuni hanno patito grandi pene dello spirito e del corpo su questa terra, divenuta un deserto pieno di insidie. Anche in questo momento il Paradiso è racchiuso ancora solo nei cuori di certe anime predilette, ma intorno c’è guerra, c’è discordia, c’è odio, c’è tormento, c’è grande disarmonia. L’era nuova è sbocciata interiormente, ma ancora non è il momento di espandersi all’esterno; saranno le vostre preghiere, saranno i vostri sacrifici, saranno i vostri aneliti ad affrettare il grandioso miracolo. L’armonia originaria, distrutta dalla colpa, sarà ripristinata dai Miei Meriti uniti anche a quelli dei Miei adoratori che Mi imitano e si offrono totalmente al Padre.

Nel discorso precedente ti ho elencato alcuni privilegi della creatura umana prima della colpa: essi erano tanti quanti neppure puoi immaginare, erano infiniti, perché l’uomo è stato da Me creato per la gioia; per avere gioia, per dare gioia, per creare a sua volta gioia.

Voi, Miei diletti, neppure sapete cosa è la letizia; come potreste conoscerla se l’uomo ne sa dare così poca? Dalla nascita alla morte, la Mia creatura conosce il morso del dolore, della fame, della sete, del tormento fisico e morale; deve lottare contro una natura ostile e nemica che talora prende il sopravvento ed inghiotte tante vite. Tutto ciò non avviene a caso, nulla accade “a caso”, nulla* che non sia permesso da Me che sono il Motore dell’intero Universo.

Anche tu, piccola Mia diletta, non hai conosciuto la vera Gioia prima che Io prendessi pieno possesso del tuo essere, come era nel Mio Progetto sin da quando ti tessevo nel grembo di tua madre. Ora sei felice, ma vivi in un mondo che fa ogni sforzo per affievolire le gioie pure che Io dono; ma consolati, Mia Sposa, tra breve Io, Dio, Io Dio, libererò la terra da tutte le erbacce velenose: i prati saranno come velluto profumato, pieni di fiori di ogni genere; solo armonia ci sarà. Solo Gioia voglio offrire ai Miei diletti. La Gioia, che il peccato vi ha tolto, la Grazia* ve La concederà; ogni Dono, perso per la colpa, la Consolazione* ve Lo restituirà; l’Amore, che non avete goduto, l’Amore* in Persona ve Lo concederà in pienezza. Godete ed esultate, diletti, e tu in particolare, sposa Mia: sto per farvi entrare trionfanti nel Mio Regno di Delizie Divine. Alzate inni di lode al Padre Santissimo che ha operato tali Meraviglie!

Piccola Mia, rimani qui felice, nel Mio Cuore, nutriti del Mio Amore e attendi. Ti amo!

*nulla... = sottinteso: avviene

*Grazia, Consolazione, Amore = Dio                                                                        

Gesù

 

Il mondo si prepari al grandioso Evento, non si indugi, si fugga il peccato grave! Ogni uomo implori il Mio Perdono con cuore sincero e molte lacrime di pentimento!

 

                                                                                                Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

07.02.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli Miei, voi tra breve avete finito di soffrire. Certo, amati, lo so, anche se le vostre labbra sono chiuse, la vostra vita è stata dolore, anche se tutto è stato attenuato per voi. Per ogni uomo che viene sulla terra ci sono sofferenze; conosco le tue, piccola Mia, conosco quelle di tutti, ma la Mano del Dio Santissimo è sempre stata sopra di voi, vegliava sul vostro respiro, come una mamma sulla culla del suo bimbo. Egli aveva grandi Progetti su di voi, bastava un vostro sì e tutto sarebbe andato in porto. Io vi osservavo mentre camminavate sulle vostre fragili gambe e accorrevo ad ogni piccola caduta; la Grazia intanto operava nel vostro cuore e voi crescevate nel corpo, ma soprattutto nella fede sempre più salda, sempre più vigorosa. Io gioivo ogni volta che vi vedevo salire un gradino, venivo vicino a voi in punta di piedi e vi dicevo: coraggio, figlio amato, stai facendo progressi, non fermarti, non indietreggiare, non temere, la Mamma veglia sul tuo cammino. Se qualche strana idea vi attraversava la mente Io vi dicevo: pensaci, rifletti bene, bada a ciò che fai. A volte, con massima impulsività avete agito; Io guardavo tremante gli Occhi Dolcissimi di Gesù, Egli Mi diceva: “Mamma, non preoccuparti, ora li lascio un pochino deviare, voglio saggiare la loro fede, voglio che si rafforzi anche con qualche esperienza deludente.” Io continuavo a tremare per voi, ma il Figlio Santissimo Mi rassicurava; così di giorno in giorno nel vostro cuore nasceva un fuoco sempre più vivo, ognuno di voi sperimentava l’Amore di Gesù, la Tenerezza del Suo Cuore, cominciava a comprendere che solo in Lui c’era la Felicità che voi cercavate, ed il mondo non sapeva offrirla, perché non si può dare ciò che non si possiede. Quando Dio vi ha visti ben disposti, vi ha stretti più forte a Sé, ecco allora uscire torrenti di gioia che investivano ogni vostra fibra e la rinnovavano. Ognuno, secondo la disponibilità offerta, è cambiato, fino a giungere al totale abbandono a Gesù ed al trionfo Suo nel cuore. Questa è la massima vittoria e l’apoteosi della natura umana, che, riconoscendo la propria debolezza, si lascia assorbire completamente dalla Infinita Potenza di Dio! Meraviglia delle meraviglie, in alcuni esseri viventi è avvenuto proprio questo prodigio. Io gioisco, Io esulto, perché so cosa tra breve accadrà, conosco il futuro delle creature che hanno scelto la via della santità, conosco le cose magnifiche che seguiranno a quelle già splendide accadute nei cuori. Tutto il Mio Discorso fatto a te, angelo Mio, il mondo Lo rifiuta. Esso dice: “Cosa può accadere che non sia già accaduto? Il mondo andrà avanti sempre così. Il sole sorgerà al mattino e tramonterà alla sera, gli uomini nasceranno e soffriranno, poi moriranno, uno dopo l’altro; all’estate seguirà l’autunno, poi l’inverno, poi tornerà la primavera e così all’infinito; chi mai può cambiare il corso della natura, il corso della storia che procede così da secoli e millenni?” Se così fosse le Promesse Divine non avrebbero mai realizzazione ed invece non sarà così, non sarà affatto così! Se Dio ha creato l’uomo per la felicità anche su questa terra, perché egli deve sempre continuare a soffrire? Infatti non soffrirà più: ciò che il peccato ha tolto, per l’invidia del serpente maledetto, la Grazia Divina restituirà, dopo, certo, un lunghissimo periodo di purificazione che si avvia però ormai a conclusione. Il nuovo Adamo ha espiato il peccato di Adamo e l’ha riportato nel Giardino d’Amore; la nuova Eva ha espiato assieme a Suo Figlio il peccato di tutte le Eva del mondo ed ora quelli che hanno creduto ed operato il Bene torneranno a vivere nel Paradiso in terra! Vedranno, gli increduli! Vedranno, ho detto, ma saranno ritenuti degni di entrare???

Gioite, angeli Miei, esultate felici nel vostro Dio!

 

                                                                                                Maria Santissima