Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.02.95
Nella Mia Luce capirete la
Verità che non avete mai
conosciuto, eletti, figli
benedetti del Mio Cuore.
Amata, piccola Mia confidente, Io ho
creato te ed ogni cosa che ti circonda; nel Mio Progetto iniziale ogni uomo,
per Mia Grazia e Mia Volontà, doveva venire a conoscenza delle Meraviglie del
Creato, della splendida realtà nella quale era immerso. La Creazione Divina
nasconde in sé Meraviglie che voi neppure potete immaginarvi, perché la Mia
Mente è infinitamente capiente ed infinitamente creativa; l’uomo, come sai, è
fatto ad Immagine e Somiglianza Mia, ma in lui c’è solo una piccolissima
Scintilla della Mia Divinità. Non c’è confronto tra ciò che crea l’uomo e ciò
che proviene da Me. L’uomo ha intelligenza, ha fantasia, ha libera volontà, ha
anche una Scintilla di Potenza; insomma di tutto ha una stilla. Dico: di tutto
ciò che Io ho, ne ha una piccolissima parte. Anche riguardo a questo c’è da
precisare che non c’è la stessa quantità di Materia Divina in tutti: Io pongo
in alcuni esseri una più ampia Immagine di Me; Io sono Dio ed opero come
voglio, quando voglio e su chi voglio! Nessuno sia invidioso dell’altro, ma ami
e apprezzi i Doni che sono nel fratello.
Quando le Mie Mani plasmarono il
primo uomo, egli aveva davanti a sé un grande destino, un magnifico destino. Di
delizia in delizia egli doveva passare nella scoperta dello splendore
dell’Universo da Me creato. Un’ascesi continua di gioia che aveva come fine
ultimo il divenire un tutt’uno con Me, suo Dio. Quello però era il traguardo
finale; nel frattempo c’era la conoscenza delle Meraviglie racchiuse nella
creazione. Pensa, Mia diletta sposa, che ora l’essere umano nasce, cresce,
muore e nulla conosce di ciò che la Mia Mano ha operato. Le grandi scoperte
scientifiche fatte sono un nulla a confronto con ciò che c’è ancora da
scandagliare nel mistero dell’Universo. L’uomo infatti è giunto dove Io ho
voluto e si è fermato esattamente lì dove Io gli ho impedito di procedere.
La morte impedisce l’ulteriore
conoscenza all’uomo e la morte Io non l’ho voluta, ma l’ho permessa come
conclusivo atto di purificazione di ogni corpo. Ebbene, in futuro non sarà più
così: ogni Mio nemico sarà debellato, ogni nemico dell’uomo sarà vinto, perché
tutto ciò che è contro l’uomo è contro di Me che sono l’Artefice di tale
sublime creatura (uomo).
L’ultimo nemico ad essere annientato
sarà proprio la morte. Miei diletti, Mia dolce sposa, la Mamma parla sempre
delle cose che accadranno; Ella, la Dolcissima, vi mette in evidenza sempre
quelle splendide perché il vostro cuore sia gioioso, ma sottace quelle dolorose
che pur conosce. Ella ti disse un giorno che avrebbe condotto per mano i Suoi
figli a scoprire l’incanto del mondo nel quale vivete, nel quale siete vissuti,
ma del quale nulla conoscete, perché tutto doveva accadere a tempo opportuno e
nel modo da Me deciso.
Così sarà infatti; quando non
dovrete più lottare con il tempo e con la fine, potrete spaziare dovunque e
scoprire l’immensità della Mia Creazione e la grandezza infinita della Mia
Potenza. L’anno zero è la conclusione di un’era vecchia; l’anno uno è l’inizio
di un’era nuova, incominciata con
la Mia Venuta al mondo come Pargolo d’Amore. Ora l’anno zero segna ancora la
conclusione di un’era di dolore e di tormento, di guerra e di discordie e
l’inizio, con l’anno uno, del mondo rinnovato e retto dalla Mia Presenza come
Sovrano Assoluto della storia. Non scendo più sulla terra come Bimbo; scendo
come Sovrano, per cambiare le sorti dei deboli e degli oppressi che hanno avuto
fiducia in Me, per innalzare gli umili che hanno creduto nel Mio Amore. Vengo
per rinfrancare gli scoraggiati che hanno posto in Me la loro unica speranza;
vengo, Mia sposa, vengo per restituirvi ciò che vi è stato tolto, soprattutto
la gioia, l’amore, che avrete in quantità infinita.
Vi amo! AttendeteMi sempre pronti!
Sapete, perché più volte l’ho ripetuto: farò una bella improvvisata agli uomini
di questo tempo!
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.02.95
La Mamma parla agli eletti
Piccoli Miei, amati figli, esultate
e gioite perché un altro giorno è passato, la grande speranza sta per avere
realizzazione, ogni cosa nascosta diverrà palese, la grande Luce illuminerà le
tenebre e tutti vedranno, anche coloro che sono stati sempre dubbiosi e
scettici. Che letizia sarà per voi aver creduto, aver obbedito, avere sempre
sperato in Gesù e nel compimento delle Sue Promesse! Ognuno tirerà un sospiro
di sollievo: gli occhi potranno, finalmente, vedere il Volto Santissimo e non
solo vederLo lontano, non solo con il cuore e con la mente, ma anche goderLo
con i sensi del corpo, quasi increduli dinanzi a tale Meraviglia. Così sarà,
perché così vi è stato da lungo detto, non temete: Gesù è Fedele, Gesù non
promette mai invano, in Lui ogni speranza diviene certezza!
Chi ha obbedito a Lui, per fede
senza nulla vedere, senza nulla sentire, ora vedrà non solo con gli occhi del
cuore, ma con quelli sensibili, udrà non solo con l’udito del cuore, ma con
quello del corpo. Siete stati chiamati: avete risposto. Vi è stata affidata una
missione: l’avete portata a compimento e non a fatica, ma con amore, con
entusiasmo, con zelo. Di tutto avrete compenso, ampio compenso, quando il Volto
Sublime vi apparirà e vi sorriderà: in quel Sorriso ci sarà il più alto grado
di felicità! Anche Io sogno per voi quel giorno. Vedo la vita di alcuni così
piena di tormento e pene: capisco il sacrificio che fate. Quante volte, quando
un velo di tristezza avvolge il vostro cuore amareggiato dalla freddezza dei
fratelli, Io vi vengo vicino e vi stringo a Me, come fa la mamma con il suo
bambino che ha trascorso una giornata di fatica: vi accarezzo dolcemente il
viso ed infondo nuove energie per proseguire. Nello stesso tempo rivolgo a Gesù
la solita silenziosa preghiera: non tardare, Figlio Mio Benedetto, i Miei figli
sono tanto stanchi, Ti aspettano, anelano a Te, sognano giorno e notte il Tuo
Ritorno; accontentali, non farli attendere più. Nel Mio giro per il mondo vedo
tanti focolai di guerra, tanti tormenti: le ingiustizie non si contano, il
disamore cresce sempre più, come una piena che tutto travolge.
Anch’Io con voi conto i giorni perché
ogni tormento dei Miei amati venga tolto ed il Creato ritorni a vivere di vera
vita, perché si sta spegnendo a poco a poco per il traboccare della piena del
peccato.
Fate di ogni giorno un inno d’amore
e di gloria a Dio: lodateLo con le parole, con il pensiero, con tutta l’anima;
volgete a Lui ogni proposito. Sia amore la molla della vostra vita: amore per
l’Altissimo, amore per tutte le Sue creature. Questa è perfezione: amare ciò
che Egli ha creato, rispettare anche gli esseri più umili, perché tutto è buono
ciò che è uscito dalle Sue Mani.
È inutile dirti, Mio angelo, che non
vedo per niente le cose migliorare nel mondo e il momento s’appressa sempre
più, ma quanti figli Miei sono ancora tanto testardi, non credono, non vogliono
credere se non a ciò che vedono. I segni sono presenti ovunque e molto loquaci,
ma chi si lascia sedurre dalle cose del mondo perde anche la capacità di
riflettere su grandi fatti del genere. Sento i discorsi degli scettici, messi
davanti ad una realtà molto eloquente: “Queste cose sono sempre accadute, io
non ci vedo nulla di straordinario, tutto è nella norma, perciò seguo le mie
idee dalle quali nessuno mi smuove”. Così dicendo, proseguono il proprio
cammino senza Dio, chiamando su di sé il grande castigo che non può tardare.
Costoro fanno come colui che vede un
grosso masso* staccarsi dalla montagna e stare in bilico sopra il suo capo;
malgrado questo, con massima incoscienza, ribatte a chi lo mette in guardia:
“Quel masso c’era al tempo di mio padre, al tempo di mio nonno e non si è mai
mosso, così continuerà anche ora”. Questo uomo è uno stolto e imprudente,
perché ciò che non è accaduto durante una intera generazione può accadere in un
attimo e la rovina sarà completa e definitiva! Ditelo, Miei angeli, ditelo
apertamente, fate pure questo esempio ai fratelli, metteteli in guardia; se
capiranno, avrete salvato tante anime!
Vi amo, vi amo! Ti amo, angelo Mio!
Maria
Santissima
*masso =
macigno