Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.02.95
Venite, diletti, a dissetarvi alla Mia Acqua Sorgiva; non temete,
venite tutti, Io con Essa vi rinnoverò e gusterete le Delizie del Mio Infinito
Amore.
Piccola Mia, l’uomo che viene a Me
con cuore umile non resterà mai deluso; in questo tempo grandioso Io invito
ogni creatura umana alla Mia Fonte perché voglio rinnovare i cuori, voglio
salvare le anime.
Tutto Io opero, ma voglio vedere nei
figli buona volontà e coraggio; tutti sono invitati a dissetarsi alla Mia
Fonte, Perché non accorrono ancora in grande quantità? Perché non vengono
tutti?
Il Mio Sacrificio ha salvato tutti,
non solo alcuni; il Mio Amore è per tutti, non solo per pochi.
Quelli che vengono a Me sono ancora
pochi, Io già li ricolmo di Gioia; essi, però, non conoscono ciò che accadrà in
futuro: la gioia di oggi è poca cosa confrontata con quella che seguirà.
Sono ancora troppi quelli che non
credono in Me; non intendo coloro ai quali non è pervenuto ancora il grande
Messaggio, ma desidero parlare di coloro che L’hanno sentito. Molti cuori sono
gelidi ed increduli; cosa devo fare ancora, per smuoverli, che non abbia già
fatto?
Ho agito con molta Dolcezza, ma ora
devo passare alle maniere forti; ho mosso soavemente l’aria, quasi brezza
leggera che accarezza, ma ora devo mandare un vento impetuoso che schiaffeggia.
Un padre prima convince, poi ammonisce, infine punisce, secondo il bisogno.
Non volevo giungere al severo
ammonimento, ma l’insipienza è tale che la Mia Città rischia di avere pochi
abitanti perché tutti hanno deviato, tutti si sono volti agli idoli ed offrono
loro sacrifici ed incenso, invece di guardare al Vero Dio che li ama e li vuole
salvare. Piccola Mia, non intendo parlare, come sai, degli idoli fatti di
materia, ma di quelli ideati dalla mente umana che deviano i cuori, come i
primi.
Oggi, te l’ho già ripetuto più
volte, i nuovi idoli sono infiniti, tutti ideati dal serpente maledetto che non
fa passare giorno senza idearne qualcuno di nuovo accanto a quelli, già in gran
numero, di vecchi. Le menti umane sono troppo distratte, pochi pensano a Me,
molti invece Mi sfuggono, anzi, dico di più: non Mi pensano proprio. Le menti
così ingombre di vanità, di concupiscenza, di idoli di ogni tipo, sono tanto sature
che non riescono a contenere null’altro; per questo non sono neppure in grado
di fare una scelta, perché non sanno neppure quello che fanno, agiscono l’uno
ad imitazione dell’altro, senza riflettere.
Devo operare in modo da sgombrare,
come prima mossa, le teste umane da quel cumulo enorme di zavorra che hanno
accumulato in sé: quando queste saranno più sgombre, le metterò davanti alla
scelta definitiva e finale.
Te l’ho preannunciato che gli uomini
vengono chiamati a scaglioni. Vi è quello dei persi: per essi non resta più
nessuna speranza, ad essi verrà tolto tutto all’improvviso perché, pur avendo
ogni migliore possibilità, l’hanno rifiutata continuamente, per loro il Ritorno
è già stato annunciato e la Chiamata è in atto. C’è poi lo scaglione degli incerti,
dei titubanti che fanno un passo avanti, poi, timorosi e scettici, ne fanno un
altro indietro; agiscono in tal modo proprio perché sono attirati dalle cose
del mondo, ma sono affascinati anche da quelle sante. Non si decidono ed hanno
bisogno di sprone; bisogna prima di tutto che Io li liberi dalla loro
schiavitù, privandoli di tutto il superfluo, poi, se non basta, toglierò il
necessario, infine anche il corpo verrà toccato per indurli alla riflessione;
infine ci sarà la decisione, quindi il Mio Giudizio. Per questi le porte non si
sono ancora chiuse, ma l’attenderli ancora significa permettere che il male
dilaghi e travolga anche altre vittime innocenti. Per questo motivo l’attesa
sarà breve e l’azione di ammonimento rapida ed incisiva.
Quando invito tutti a bere la Mia
Acqua Sorgiva intendo chiamare a Me tutto il mondo; voglio solo un atto di
fiducia. A Me spetta il compito di cambiare i cuori, anche i più duri: se
ascoltano il Mio Invito, si apriranno, occorre solo un atto di buona volontà,
un pochino di coraggio e tanta fiducia in Me. Se gli uomini credono che Io sono
Dio e tutto posso, perché non Mi cercano per farsi aiutare? Io non rifiuto
nessuno, anzi chiamo proprio i peccatori, per essi sono venuto; i giusti già
sanno fare le loro scelte, ma i peccatori sono i malati, sono i più deboli che
non riescono a staccarsi dal male appunto per la loro fragilità. Io non voglio
condannarli per questo, concedo il Mio Aiuto, rinforzo la loro volontà, libero
la mente dai pensieri di morte e sostituisco ad essi quelli di vita. Ecco
perché ti ho detto che tutti gli uomini devono correre a Me per essere
cambiati; Io sono Colui che opera profondamente sugli esseri che vogliono
lasciarsi plasmare dalla Mia Potenza. La Mia Azione, quindi, da ora in poi, si
farà sempre più incisiva: tolte di mezzo le cose, agirò sulle anime, Io,
direttamente, mostrando ciò che conta e ciò che invece deve essere tralasciato.
Piccola Mia sposa, non turbarti per
troppe cose che non richiedono questa tua preoccupazione; ti ho già preannunciato
continue incomprensioni, ma fatti animo, Io sono con te: toglierò tutte le
spine dal tuo cammino, procederai spedita perché voglio che la Mia sposa sia
felice e non triste.
Ti amo, immensamente ti amo!
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.02.95
La Mamma parla agli eletti
Piccoli del Mio Cuore, se gli uomini
anche ora accorressero tutti alla Sacra Fonte, potrebbero avere la salvezza;
come può salvare Gesù, se i peccatori non vogliono riconoscere la loro miseria
e correre da Lui? Un altro giorno è trascorso e si è unito agli altri passati:
quante altre occasioni sono state trascurate? Le Parole di Dio devono essere
ascoltate e messe in pratica subito, gli indugi non devono esistere più.
Qualcuno dirà: “Possibile che la Mamma insista tanto per smuovere i più
tardi?*”
Piccoli tanto amati, se Io continuo
a ripetere che è già troppo avanzato il giorno e la sera cadrà improvvisa,
significa che conosco quello che ha da accadere e voglio ancora avvertire i
figli, prima del grande silenzio. Allora si udrà solo il palpitare dei cuori,
alcuni di Gioia misteriosa, altri invece di timore del Giudizio per la
coscienza di non aver obbedito in tempo. Saranno quelli attimi brevi, ma che
sembreranno lunghissimi; saranno istanti, ma sembreranno secoli.
Anche ieri sono scesa Felice tra i
Miei figli nella “Culla santa”: ne ho visti tanti pieni di amore, tutti intorno
a Gesù. Chi chiedeva una cosa, chi un’altra; vi dico che tutti coloro che, con
cuore fiducioso e sincero, hanno chiesto, sono stati esauditi; secondo, però,
la Logica Divina, non quella umana, la Logica cioè che cerca il bene della
creatura, non il suo danno. Ho visto anche dei cuori che non hanno chiesto
nulla di particolare, ma in silenzio hanno adorato il Mio Figlio, Gli hanno
detto queste parole: “Gesù non servono per Te che i miei pensieri, tutto Tu
conosci, il mio cuore è un libro aperto nel quale leggi le mie pene, i miei
tormenti; penso a quanti non Ti vogliono amare, non Ti vogliono ascoltare. E siamo
alla vigilia di grandi fatti decisivi. Metto ognuna di queste misere creature
qui ai Tuoi Piedi, abbine pietà, agisci secondo la Tua Misericordia, opera
tutto Tu; io sono qui e chiedo per i testardi, ma il mio animo è inquieto
perché non vedo in costoro cambiamento, li affido quindi alla Tua Misericordia
e non ci penso più con timore.”
Questa è la preghiera che Gesù ha
gradito di più; la Sua Carezza Soave ha dato Gioia a quest’anima e l’ha
consolata delle continue delusioni.
Ho lasciato quindi il luogo santo di
preghiera e ho fatto il solito giro per il mondo.
Sono andata prima nei luoghi di
grande sofferenza; ho consolato i martiri senza colpa, li ho condotti al Mio
Gesù perché li prendesse tra le Sue Braccia Dolcissime e li coprisse di Gioia.
Ho visto anche i cuori dei torturatori: duri, gelidi, macigni di cemento che
non vogliono modificare la loro sostanza, ho pregato Gesù che li facesse
diventare organi di carne e sangue e non “cose insensibili”.
Sono andata quindi nella società del
benessere, dove ancora Gesù elargisce abbondanti le Sue Grazie per la grande
Misericordia che vuole tutto donare, prima di tutto togliere; ecco, ho visto
tanti uomini e donne spensierati ed incoscienti, sazi di cibo e di vizio, con
la mente distratta e perduta dietro a beni che non servono e vuota invece di
pensieri santi.
Ho guardato questi Miei figli, con
tanto Dolore li ho guardati, ero in mezzo a loro, ma nessuno Mi ha
riconosciuta. Ridevano e scherzavano, abbracciando e adorando i loro idoli; li
ho commiserati; il Mio Volto si è inondato di lacrime amare. Gesù Mi ha stretto
tra le Sue Braccia amorose per consolarMi di tanta pena e Mi ha detto queste
parole: “Mamma Dolcissima, questi figli, che Tu compiangi, hanno tutto ciò che
hanno desiderato; ho concesso loro molti beni, essi ne hanno costruito tanti
idoli; ho dato loro i Miei Doni, essi Mi hanno voltato il dorso invece di
ringraziarMi; ho atteso, essi non sono cambiati; ho parlato, essi non Mi hanno
ascoltato; ho bussato, essi non Mi hanno aperto. Tu chiami con la Tua Dolcezza
di Madre, essi hanno segni continui, ma, come vedi, a nulla sono serviti:
vivono come se Io non ci fossi, godono come pagani i beni terreni e non se ne
saziano mai; non Mi rivolgono neppure un pensiero in questo giorno che è il Mio
Giorno. Essi godono perché non riflettono: se pensassero di più ai veri valori
e non a quelli ingannevoli, messi innanzi dal principe del mondo, li troveresti
nel Mio Tempio a supplicare il Mio Perdono, invece sono lì a fare baccanali,
senza pensare che il futuro sta divenendo ormai presente e sarà adeguato alla
loro scelta”.
Queste le Parole severe del Mio
Gesù; Io li ho lasciati con l’amaro nel Cuore e sono tornata qui nel luogo dove
trovo gioia, dove i canti risuonano soavi nella valle e sono dolci canti
d’amore intonati dai figli che vogliono che Cristo regni fra di loro. Essi, con
questi inni di lode e gloria, Lo chiamano continuamente ed Egli scende tra di
loro, cammina in mezzo a loro, li tocca con le Sue Mani Sante, prega il Padre
per i loro bisogni, esaudisce le preghiere, bacia i piccoli che le mamme
tengono tra le braccia e offrono a Lui perché li benedica. Il grande Re è sceso
tra il Suo popolo; cura, consola, guarisce, così come fece allora quando era in
Palestina.
Questo luogo santissimo è il cuore
della Sua Città: qui scenderà, qui regnerà, qui tutti voi sarete felici, qui vi
riunirà per darvi il Pegno d’Amore, qui conoscerete la gioia senza limiti e
tornerete un giorno per non andarvene mai più!
Siate gioiosi, figli del Mio Cuore,
portate i fratelli a questa isola di amore, conduceteli tutti qui: Gesù li
vuole, Gesù li chiama, Gesù li ama infinitamente ed Io con Lui. Noi con voi
vogliamo stare e darvi Gioia, tutta quella che il mondo vi nega, darvi
consolazione per sempre. Ognuno può gustare le Delizie del Nostro Amore, basta
dire un sì e lasciarsi plasmare dalle Mani Santissime; vengano tutti i
fratelli, vengano per farsi medicare le piaghe purulente.
Portate pure la Mia Acqua ai malati;
parlate di Gesù, è Gesù che guarisce: Egli è il Medico delle anime e dei corpi;
Io sono sempre l’Umile Ancella che obbedisce alle Sue Parole. Chi chiede con
sincerità d’intenzione avrà: questo è il luogo benedetto voluto dal Padre.
Accorrete e fatevi ricolmare d’Amore, del Suo Amore che tra breve vi abbraccerà
per sempre!
Ti amo! Vi amo!
Maria
Santissima
*tardi =
coloro che ritardano a convertirsi