Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
28.02.95
Il Mio Nome
trionferà su tutta la terra, ogni uomo Mi darà gloria. Eletti, figli amati del
Mio Cuore, vi annuncio una grande gioia.
Piccola amata, i Nostri cuori
palpitano insieme: per questo motivo partecipi della Mia Gioia, ma anche del
Mio Dolore; il più grande è quello di vedere le Mie Leggi profanate, il Mio
Nome oltraggiato, il Mio Corpo tenuto in poca considerazione (allude alla
Comunione in mano).
Certo, piccola, che soffri e la
tristezza entra in te, perché Mi ami, aneli a Me, solo questo desideri: vedere
il mondo piegato alle Mie Leggi, fiducioso nel Mio Amore, abbandonato alla Mia
Volontà; oggi, guardando la società che ti circonda, tutto questo pare un
sogno, un’illusione.
Ogni giorno nascono nuove leggi
contro le Mie Leggi, nuove scappatoie ad esse; a proporle sono in molti, ad
accettarle sono in gran numero, tra questi anche dei Miei consacrati che Mi
straziano il Cuore con la loro insipienza.
Chi Mi ama, come tu Mi ami, si
chiede: “Come può cambiare una tale situazione, non sono pochi quelli che
deviano, sono la maggioranza; gli adulti insegnano il male alle nuove
generazioni, esse seguono senza riflettere, rese insipienti dall’inesperienza e
dalla giovane età.”
Invero, se la storia fosse retta
da uomini, ci sarebbero poche speranze di cambiamento, ma non è così, Io, Io,
Dio, sono il Re della storia, tiro IO i fili invisibili di ogni avvenimento;
voi vedete uomini al potere e ci sono, ma IO guido i fatti, e permetto ciò che
permetto, ed impedisco tutto ciò che devia dal Mio Disegno.
Vedi, amata, un giorno dissi
queste Parole: si vendono più passeri per un soldo, ma neppure uno di loro cade
senza il Mio Volere; nell’Universo nulla si compie che Io non sappia, che Io
non permetta o che Io non voglia. Riguardo alla presenza del male già te ne ho
parlato: non c’è male che non sia via al Bene, diversamente non lo permetterei.
Io sono Amore, Io sono il Bene,
chi crede in Me non deve avere paura di nulla; i giusti, poi, sono immensamente
cari al Mio Cuore, li accompagno ovunque vadano con la Mia Benedizione ed ogni
loro problema diviene un Mio Problema, ogni preoccupazione, un Mio Impegno.
Proprio quando la società
crederà di essersi liberata dal vincolo della Mia Legge, proprio quando si
sentirà libera di agire, Io apparirò improvvisamente con la Mia Potenza. Fino
ad ora ho lasciato fare, Mi sono tirato in disparte, nel silenzio, ma ora non
sarà più così: piomberò come folgore su questa Umanità insipiente e prenderò
alcuni e lascerò altri; due che sono vicini subiranno sorte diversa: uno sarà
preso, l’altro lasciato; in una stessa casa alcuni membri dovranno subire una
sorte, altri un’altra. Nello stesso letto due subiranno un trattamento
differente. Ognuno, Mia dolce sposa, avrà ciò che si è scelto. Non è difficile
capire quale sorte è riservata agli uni ed agli altri. Ma è impossibile
comprendere quale è quella di coloro che si trovano nell’apparente medesima
condizione. Perché sostengo che questo è un fatto impossibile da conoscere?
Perché il giudizio non si basa
sull’apparenza, ma sulla sostanza; l’uomo giudica dall’apparenza, da ciò che
vede ed ode, Io, Io, Dio, giudico dal cuore, dal pensiero, dalla volontà di
ciascuno; non tutto ciò che sembra santo lo è veramente, solo Io posso
giudicare con la massima rettitudine perché Io sono Dio, Io sono Dio e nulla
sfugge al Mio Occhio, ogni ombra è per Me luce, ogni tenebra sole sfolgorante.
Non Mi faccio conquistare da parole di elogio né da doni né da grandi offerte
né da azioni clamorose, ma gioisco davanti ad un cuore puro, voglio cuori di
bimbi che Mi accettino come i piccoli Mi accettavano. Essi correvano tra le Mie
Braccia per farsi accarezzare, Mi stringevano forte con le loro braccine e Mi
riempivano il viso di baci. Quando Mi dicevano: “Ti voglio bene Gesù, come mi
sei simpatico”, le loro parole erano sincere, i loro occhi pieni di amore, le
loro carezze disinteressate. Raccoglievano i fiori più belli e Me li offrivano,
Mi mostravano i loro tesori perché condividessi la loro gioia: erano piccoli
giocattoli, animaletti, un agnellino, un passerotto. Essi erano felici con Me
ed Io con loro. Questi cuori Mi piacciono tanto, questi Mi danno gioia; tutti
questi voglio con Me nel Regno che ho preparato proprio per loro. Invece tra
coloro che Mi stanno sempre intorno ci sono dei cuori gelidi, che Mi dicono:
“Ti voglio bene” con le labbra, ma sono lontani assai da Me con i loro
sentimenti, fanno ciò che è male ai Miei Occhi e non vogliono essere corretti
dai fratelli, Miei diletti strumenti. Questi, sappilo, riferiscilo, Mia
diletta, giglio profumato del Mio Giardino, questi, dico, non li voglio con Me,
un cuore pieno di malizia non merita i grandissimi Doni preparati per il Mio
popolo. Al momento opportuno li allontanerò dalla Mia Presenza e dovranno
subire una profonda purificazione.
Per i gelidi che vi circondano
pregate voi giusti: le vostre preci arrivano al Cuore del Padre; Egli, Egli, ha
inondato il mondo di Grazie e vuole che ognuno ne faccia tesoro. Continuate
così, amati, continua così, Mia sposa, non cercate sosta né riposo, ma
proseguite decisi fino a quando Io ve lo dirò. Non temete, il percorso è assai
breve, il riposo vicino e quale riposo! Sarà Felicità ed esultanza senza fine.
Intanto Io rinnovo ogni giorno
le vostre energie, nulla vi faccio mancare; accettate tutto ciò che Io
permetto: la gioia senza fatica, la pena con un po’ di tristezza, sappiate che
tutto viene da Me e nulla accade a caso. Nulla permetto che non sia volto ad
ottenere un bene maggiore: non voglio che la vostra completa Felicità.
Abbandonatevi a Me come bimbi
nel seno profumato della madre, siate felici: IO opero, IO agisco, IO, IO, Dio,
che sono l’Amore.
Ti dono, Mia sposa, un altro
grande giorno da aggiungere ai precedenti.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
28.02.95
La Mamma parla
agli eletti
Piccoli che amo, vedo davanti a
Me una grande Luce: in Essa Raggi meravigliosi che si dipartono dal centro
accompagnati da una dolce armonia. Piano piano questa armonia diviene parola,
distinguo in essa dei nomi; quanti nomi vengono pronunciati con soavità, con
delicatezza! Di nuovo la voce diviene canto soave e delicato, poi si
distinguono ancora parole: sono sempre nomi, sussurrati ora con grazia, ma in
modo chiaro e nitido. La voce è angelica; l’armonia sublime viene dal battito
delle loro ali; i nomi che pronunciano sono i vostri, mentre le loro labbra
proferiscono il suono, un raggio luminoso li investe e rende visibili i soavi
colori. È una visione incantevole, è una musica dolcissima, preannuncia tutto
un avvenimento che deve verificarsi tra breve: sarete chiamati da voci soavi,
uno per uno, ciascuno capirà bene il proprio nome e gioirà grandemente nel suo
cuore per il sublime Dono.
Eletti, non vi siete sacrificati
invano, nulla andrà perduto di ciò che avete operato; quell’armonia è per voi,
quell’armonioso battito d’ali è per voi, quei nomi pronunciati con tale grazia
sono i vostri. I Raggi di Luce partono dal Cuore Santissimo di Dio ed
illuminano le schiere angeliche mentre pronunciano i vostri nomi. Ciò significa
che Dio benedice queste creature Sue* ed approva il loro operato, le prepara ad
entrare in quella sala grandissima dove si tiene uno splendido Banchetto di
Nozze. Vedo tanti invitati, tanti, un numero grandioso; alcuni impazienti e
felici sono già presenti; con veste splendenti e profumate, con visi luminosi e
felici aspettano, parlano tra di loro; si comprende che stanno elogiando la
munificenza dello Sposo, le Meraviglie da Lui preparate che essi ammirano in
parte. Le sale sono molte, le porte sono spalancate, si intravede dentro altra
gente felice. Tutti sono incantati, avvolti da luci irreali e immersi in
un’armonia soave che cambia continuamente con toni sempre più avvincenti. Mi
muovo leggera in mezzo a questa folla beata; non Mi vedono, non Mi riconoscono,
sono una come le altre. Sento le parole pronunciate da questa gente: sono
benedizioni rivolte a Me, a Me, Madre del Santissimo, adorazione rivolta a Mio
Figlio, allo Spirito d’Amore; essa (gente) loda ed innalza inni di lode
e di gloria al Re dell’Universo che ha adempiuto alle Sue Promesse. La Festa è
pronta, tutto è superbamente preparato, ogni angolo è allestito con cura
raffinatissima, non vedo da nessuna parte visi lunghi né leggo tristezza in
alcun cuore, ma solo esultanza; non vedo visi emaciati né figure disarmoniche;
tutti sono belli, tutti differenti nella loro fisionomia, ma belli, belli e
felici, si muovono leggeri leggeri, quasi danzando, e contemplano le Meraviglie
che hanno davanti agli occhi.
Nessuno alza la voce in modo
scomposto, nessuno grida, nessuno è sgarbato, nessuno arrogante; tutti, quando
si incontrano, si rivolgono un dolcissimo sorriso ed un delizioso saluto che
assomiglia a quello che da bimba sentivi pronunciare nel tuo amato paese:
“Cristo è Dio, sia benedetto il Suo Nome”.
Quante creature felici, che
incanto c’è in questo luogo! Mi sento felice, perché quelli che vedo sono tutti
figli Miei, che Gesù Mi ha affidato ai piedi della Croce ed Io Gli ho portato
davanti perché li benedicesse e li colmasse di Doni.
Quanto diversa è questa sublime
visione da quella che ho avuto davanti nel Mio consueto viaggio sulla terra:
solo infelicità ho visto, odio, inimicizia, strepitio di armi, pianto e
disperazione, malizia a fiumi, odio a fiumi. Ho parlato a quei cuori, ho
bussato dolcemente a quelle porte, ma la risposta è stata: “Non voglio sentire,
non voglio obbedire, non voglio amare, non posso perdonare, non ti ascolto”.
Sono tornata indietro tanto
addolorata, ma Gesù non vuole vederMi così, Mi ha detto: “Mamma che amo tanto,
non voglio la Tua Tristezza, vieni a vedere, vieni qui, Giglio Perfetto, vieni
tra le Mie Braccia, ti mostrerò ciò che tra breve avranno alcuni Tuoi figli,
quelli che hanno ascoltato la Tua Voce”; così dicendo, Mi ha mostrato la
stupenda visione e poi ha aggiunto: “Consolati, Amatissima, tra breve, sai,
accadrà tutto questo ed il mondo così saturo di odio sarà purificato, non sarà
più sparso sangue innocente né si udrà più il frastuono della armi né rumori
assordanti. Ci sarà il grande silenzio prima; poi si udranno suoni e armonie
celestiali che annunceranno la chiusura dell’era di morte e l’apertura dell’era
della vita senza tramonto. Il Tuo Cuore Tenerissimo esulterà;
non solo il Tuo, Madre Santa, ma
anche, insieme, quello della Tua piccola figlia che porTi sempre
assieme. Sentirete inni di lode
e di gloria salire da ogni lembo del pianeta; saranno canti di uomini liberi,
liberi da ogni antica schiavitù; quale schiavitù? Quella del peccato e delle
conseguenze di esso”.
Queste meravigliose Parole ha
pronunciato Mio Figlio per consolarMi.
Gesù vi annuncia una grande
Gioia, quale mai c’è stata di tale grandezza sulla terra; vi annuncia che il
Paradiso della terra è ormai alle porte; vi annuncia che l’attesa è ormai
finita. Il grande annuncio vola da un capo all’altro della terra perché ognuno
indossi subito la veste adatta ad un giorno di grande festa; se qualcuno teme
di non essere abbastanza in ordine, venga da Me, Io curerò ogni suo particolare
e poi il resto lo farà Gesù, lo Sposo, al Suo Arrivo. Ognuno di voi tornerà al
suo splendore di giovinezza, senza difetto e senza ruga, rinnovato e vivificato
dalla Potenza Divina.
Saranno cancellati i segni del
tempo nel mondo senza tempo, saranno tolte le tracce del dolore nel mondo senza
dolore, sarà cancellato il ricordo del passato: un velo fittissimo scenderà su
di esso, sarà l’oblio completo voluto dalla Infinita Misericordia Divina.
Ora dico a te, piccolo amato
giglio: esulta ed attendi sempre ardente nella preghiera, serena e felice nel
tuo cuore; neppure un velo di tristezza deve regnare nel tuo essere. Gesù ti
vuole nella gioia e nella esultanza di ogni giorno; i tormenti sofferti per Lui
si trasformano in letizia, le pene sopportate per Suo Amore sono una corona di
fiori profumati.
Gesù ti ringrazia per la bella
rosa che Gli hai offerto: non ha profumo suo, ma ha il tuo profumo, quello del
tuo grande amore. Anch’Io ti ringrazio, benedetta figlia, e ti porgo la Mia
Materna Carezza.
Ti amo!
Maria
Santissima
*creature Sue = voi